e belin abbiamo espresso lo stesso concetto, ma tu sei stato un pochino più crudo..........
Non chiamatemi fratello, non sono della tribù
- Creatore Discussione bikerciuc
- Data di inizio
eh ho letto dopo il tuo post...ma conoscendo gente che in montgna fa veramente agriturismo, spaccandosi la schiena tutti i giorni nelle vigne su pendii ripidi a 1000m di quota, lottando contro l'abbandono delle valli e delle attività agricole montane, mantenendo i sentieri che toccano i loro terreni, uusando quasi solo propri prodotti in cucina...e vedendo che molti 'turisti' preferiscono al loro vero (e molto bello) agriturismo quelli farlocchi ma con tutti i comfort di un hotel *****...e questo è proprio un chiaro esempio di 'montagna a consumo'...
Questo è un esempio di uomo che ha radicata nel proprio stile di vita la ricerca di standard qualitativi "alti", oramai in vigore nella maggior parte dell'occidente turistico ricco.
E' l'uomo che preferisce un agriturismo che inscena una finzione come un set cinematografico in cui viene ricostruito artificialmente un ambiente di casa alpina, dotata di confort che solo i miei nonni nemmeno sapevano esistessero...SPA, docce emozionali, bagni di paglia (?), sauna erano termini sconosciuti in campagna.
E nell'agriturismo-fiction (farlocco) quello gradito dall'uomo civilizzato, si stia ben attenti a eliminare le "asperità" che la modernità non tollera più: le puzze di malga, gli animali sporchi di sterco, la polvere sui mobili.
Benvenute invece l'igiene totale, le SPA, le docce emozionali, bagni di paglia (?), sauna....
Questo conferma la mia personale opinione: si deve partire dall'uomo.
Che va ricostruito in toto.
Solo dopo questo passaggio potremo avere una qualche speranza di successo nel ricostruire i borghi stuprati dagli ecomostri ecc ecc..
Va trovata una nuova identità che apra una nuova via mediante la quale rapportare le individualità all'ambiente naturale che le ospita.
di agricoltura in montagna non si campa, di turismo si. per questo le aziende agricole si convertono in agriturismi.
anch'io ho in mente l'alto adige ed il tirolo in generale. giustamente fai notare che loro hanno iniziato oltre cent'anni fa mentre gli altri negli anni '70 (peraltro senza guardare chi già lo faceva e lavorando male); loro l'han fatto con metodo (ma hanno anche loro commesso degli scempi) altri alla carlona; loro han capito che si lavora tutti assieme altri vanno ognun per se.
ma il tirolo è turismo di massa!
mi pare di leggere un travisamento delle mie idee: non ritengo i casermoni (o altri scempi edilizi) necessari, anzi sono contrario ma più perchè li ritengo economicamente controproduttivi che antiecologici.
che possano esistere degli aziende agricole come intendete voi è possibile, in tirolo ci sono, ma lo possono fare come piccole realtà in un contesto più ampio e organizzato.
esempio: un paio di anni fà abbiamo fatto una tre giorni zaino in spalla in Val Maira, sopra Cuneo, bellissime valli, molto selvagge e disabitate. abbiamo alloggiato in rifugi e b&b, da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente...
ma guardandosi intorno si notava come la zona sia poco sopra la soppravvivenza, poche aziende agricole, un piccolo panettiere/supermarket, nessun negozio, molti segni di spopolamento, pochi o nessun servizio pubblico come poste, pronto soccorso o simili, strade vecchie.
insomma: son belle le vacanze in un posto simile, ma viverci tutti i giorni è dura. se le valli si spopolano poi nessuno va a sistemare le vecchie strade militari, le malghe, i rifugi alpini.
quindi se da cittadini quali siamo vogliamo goderci le montagne "incontaminate" (anche qui ci sarebbe da discutere cosa significa) dobbiamo accettare che ci vive viva e personalmente ritengo che una delle attività umane meno invasive per la montagna sia proprio il turismo (con metodo)
anch'io ho in mente l'alto adige ed il tirolo in generale. giustamente fai notare che loro hanno iniziato oltre cent'anni fa mentre gli altri negli anni '70 (peraltro senza guardare chi già lo faceva e lavorando male); loro l'han fatto con metodo (ma hanno anche loro commesso degli scempi) altri alla carlona; loro han capito che si lavora tutti assieme altri vanno ognun per se.
ma il tirolo è turismo di massa!
mi pare di leggere un travisamento delle mie idee: non ritengo i casermoni (o altri scempi edilizi) necessari, anzi sono contrario ma più perchè li ritengo economicamente controproduttivi che antiecologici.
che possano esistere degli aziende agricole come intendete voi è possibile, in tirolo ci sono, ma lo possono fare come piccole realtà in un contesto più ampio e organizzato.
esempio: un paio di anni fà abbiamo fatto una tre giorni zaino in spalla in Val Maira, sopra Cuneo, bellissime valli, molto selvagge e disabitate. abbiamo alloggiato in rifugi e b&b, da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente...
ma guardandosi intorno si notava come la zona sia poco sopra la soppravvivenza, poche aziende agricole, un piccolo panettiere/supermarket, nessun negozio, molti segni di spopolamento, pochi o nessun servizio pubblico come poste, pronto soccorso o simili, strade vecchie.
insomma: son belle le vacanze in un posto simile, ma viverci tutti i giorni è dura. se le valli si spopolano poi nessuno va a sistemare le vecchie strade militari, le malghe, i rifugi alpini.
quindi se da cittadini quali siamo vogliamo goderci le montagne "incontaminate" (anche qui ci sarebbe da discutere cosa significa) dobbiamo accettare che ci vive viva e personalmente ritengo che una delle attività umane meno invasive per la montagna sia proprio il turismo (con metodo)
a me ha sempre messo un pelino di ansia quella megastruttura sulla A22 Brennero nei pressi di Rovereto: il nerocubo hotel (probabilmente non capisco nulla di design...)
non ti seguo, soprattutto quando scrivi " son belle le vacanze in un posto simile" "da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente"
e poi "nessun negozio, pronto soccorso, poste, ..."
ma sei andato per andare in montagna o cosa ??
"viverci tutti i giorni è dura" :sicuro, ma hai parlato con gli abitanti del posto ??
In genere queste eccelse realizzazioni dell'ingegno umano fanno beare gli architetti che celebrano la potenza dell'estetica e il predominio dell'uomo che ulteriormente marca la sua presenza ingombrante sulla natura.
Ma fanno tremare la gente che avverte a livello inconscio un senso di fastidio, di inopportunità...qualcosa è fuori posto nella figura....cosa?
ti fossi fermato un po' più di tre giorni...e interrogando un po' di più la gente del posto...avresti avuto un'opinione assolutamente differente di una delle valli meno antropizzate e più selvagge delle alpi occidentali.
presidi medici ci sono come in ogni altra valle piemontese, c'è una stazione di soccorso alpino e 118 a metà valle, negozi sono quelli che bastano, ecc...
Definire 'sopravvivenza' l'eliminazione dei comfort cittadini mi pare superficiale...non servono troppi supermercati, perché la spesa, oltre al piccolo negozio di Prazzo, di Acceglio, di San Damiano, la si fa dal vicino che ha l'orto, o direttamente nel proprio di orto.
C'è un fervente turismo in mtb, con un certo Peter Vogt, svizzero trapiantato, che ogni anno fa venire centinaia di bikers tedeschi e svizzeri, rispettosi di quel bell'ambiente montano e appassionati della cucina occitana che si può assaporare nei vari ristorantini e pensioncine locali.
E la gente del posto, quelli che nei '60 non sono scesi nelle fabbriche, è ben felice di vivere in una valle dalle poche infrastrutture.
ps: di agricoltura di montagna si vive eccome, almeno qui è pieno di esempi, e quelli che riescono a farla è perché sono riusciti a recuperare vecchie colture, vecchie produzioni particolari, aiutati anche da politiche agricole regionali (parlo per il Piemonte) tese a valorizzare molti prodotti locali (vigneti autoctoni di montagna, formaggi, antiche varietà di mela, ecc). Ovvio è che sono pochi coloro che fanno questa scelta, e ancor meno quelli che non vogliono sputtanarsi e sputtanare la propria identità creando fasulli agriturismo.
Fortuna c'è chi lavora la montagna, la cura, offre ospitalità senza compromettersi creando 'alberghi' travestiti da cascina, ecc..
intendo che se da quella valle se ne vanno tutti o quasi il b&b dove ho dormito chiude, il panettiere dove ho comprato i panini la mattina chiude, la bella strada militare utilizzata dai malgari che ho percorso decade, il benzinaio dove ho fatto gasolio per tornare a casa chiude ecc. ecc.non ti seguo, soprattutto quando scrivi " son belle le vacanze in un posto simile" "da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente"
e poi "nessun negozio, pronto soccorso, poste, ..."
ma sei andato per andare in montagna o cosa ??
"viverci tutti i giorni è dura" : hai parlato con gli abitanti del posto ??
ritengo che praticamente nessuno possa dire di andare in montagna in perfetta autonomia.
due chiacchere con la gente la fai, specialmente se ti fermi a dormire. ma non ci vuole molto a capire che un posto si sta spospolando, dei buoni indicatori sono l'età media della gente che vedi, le case chiuse (nel senso di non abitate), i negozi e gli altri servizi.
guarda, la valle maira la frequento da quando sono bambino....e ti assicuro che si sta ripopolando...ma in maniera poco evidente, poco ingombrante, poco visibile..solo però grazie ad un turismo che si vede poco, perché ben mimetizzato tra i boschi e le vette, e soprattutto sostenibile (nel senso che il unmero di turisti e le attività svolte possono esser eben sopportate dalla valle)..certo, ad agosto a Chiappera vi sono molti merenderos...ma in pochi e definiti luoghi.
vedi, lo dici tu stesso: serve il turismo con metodo (e anche di massa perchè citi i merenderos) per far vivere le valli
hai dimenticato in "pochi e definiti luoghi"
comunque è ovvio che arrivano anche i merenderos, ma se il merenderos arriva a Chiappera forse non è lo stesso che arriva a Sestriere o se è lo stesso incomincia a ragionare e forse inizia a capire che è meglio Chiappera e pian piano si trasformerà in alpinsta o trekker o bikers e lascerà ad altri il ruolo di merenderos
ragiona in prima persona: tu perché sei andato in Val Maira e cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto ??
ovviamente non puoi risponderti "bello, c'era poca gente" e poi "brutto, non c'era il centro estetico"
non hai capito molto di quanto scritto
i merenderos, in questi posti, portano solo l'auto, il culo, la griglia o il cesto del picnic, e basta.
Il turismo che si muove rispettoso per boschi, pochi gruppi e sparsi per l'intera stagione (i tedeschi non arrivano tutti a luglio e agosto...
), non ha bisogno di nulla che non ci sia già in quella valle. Non ha bisogno di strade più belle come tu lamentavi, non ha bisogno di maggiori comfort o esercizi commerciali, perché è un turismo che ricerca proprio una valle poco antropizzata, con molti dei più bei percorsi della regione in mtb o a piedi.E gran merito a tutto ciò è il fatto che è una valle senza impianti si risalita...
E in inverno si pratica sci di fondo, ciaspole, scialpinismo...e anche qui, poca gente, ben distribuita, ben rispettosa, enon ci sono neppure i merenderos...ma ti assicuro che i b&b e pensioni lavorano, e bene.
non hai capito molto di quanto scritto
i merenderos, in questi posti, portano solo l'auto, il culo, la griglia o il cesto del picnic, e basta.
Il turismo che si muove rispettoso per boschi, pochi gruppi e sparsi per l'intera stagione (i tedeschi non arrivano tutti a luglio e agosto...
E gran merito a tutto ciò è il fatto che è una valle senza impianti si risalita...
E in inverno si pratica sci di fondo, ciaspole, scialpinismo...e anche qui, poca gente, ben distribuita, ben rispettosa, enon ci sono neppure i merenderos...ma ti assicuro che i b&b e pensioni lavorano, e bene.
e belin, aspetta un attimo se no, povero Marco10 ...
e trovi anche la Leffe alla spina
comunque la verità è tutta racchiusa qui:
vienici...estate e inverno...se fai sci di fondo e becchi un inverno nevoso puoi fare più di 70km di percorsi tra gli 800 ed i 1700m di quota...e d'estate centinaia di km in mtb...
chiuso OT
chiuso OT
Un vero paradiso non c'è che dire; a questo punto l'unica cosa che potrebbe rovinare un così perfetto equilibrio in quella valle, sarebbe se qualche statuetta di madonnina locale si mettesse a piangere...
Un vero paradiso non c'è che dire; a questo punto l'unica cosa che potrebbe rovinare un così perfetto equilibrio in quella valle, sarebbe se qualche statuetta di madonnina locale si mettesse a piangere...
ovviamente ci sono anche dei difetti...quanto rilevato da Marco ha un ché di vero...per i valligiani, almeno quelli che conosco io (ed avevo una collega nata e cresciuta a Marmora), che hanno scelto di restare o tornare in valle, non è facile, ma l'amore e la passione permettono di sacrificare qualche comodità...e i risultati ci sono stati...chi 10-15 anni fa è tornato per rimettere su vecchi alpeggi, aprire un modesto &b, ecc, ora ne raccoglie i frutti...ed è un vanto, credo, essere la valle piemontese con più turisti stranieri (Sauze d'Oulx a parte, colmo in inverno di inglesi che arrivano con i charter per affollare le piste di giorno, ed i pub di notte...ma è un'altra storia)
hai dimenticato in "pochi e definiti luoghi"
comunque è ovvio che arrivano anche i merenderos, ma se il merenderos arriva a Chiappera forse non è lo stesso che arriva a Sestriere o se è lo stesso incomincia a ragionare e forse inizia a capire che è meglio Chiappera e pian piano si trasformerà in alpinsta o trekker o bikers e lascerà ad altri il ruolo di merenderos
ragiona in prima persona: tu perché sei andato in Val Maira e cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto ??
ovviamente non puoi risponderti "bello, c'era poca gente" e poi "brutto, non c'era il centro estetico"
non mi pare di aver detto che il turismo deve essere capillarmente diffuso ne che devono per forza essere cafoni, ne che tutte le valli devono offrire lo stesso prodotto.non hai capito molto di quanto scritto
i merenderos, in questi posti, portano solo l'auto, il culo, la griglia o il cesto del picnic, e basta.
Il turismo che si muove rispettoso per boschi, pochi gruppi e sparsi per l'intera stagione (i tedeschi non arrivano tutti a luglio e agosto...
E gran merito a tutto ciò è il fatto che è una valle senza impianti si risalita...
E in inverno si pratica sci di fondo, ciaspole, scialpinismo...e anche qui, poca gente, ben distribuita, ben rispettosa, enon ci sono neppure i merenderos...ma ti assicuro che i b&b e pensioni lavorano, e bene.
ho detto che alle valli serve il turismo, quale e in che forma va valutato di luogo in luogo.
però ho detto che ritengo che nessuno possa dire di andare in montagna in perfetta autonomia, specialmente i merenderos (termine dispregiativo di una categoria di cui almeno una volta a tutti è capitato di far parte), mediamente non si torna da una giornata di vacanza con gli stessi soldi della mattina
il turismo può essere d'elite, becero, popolare, di massa, intelligente, rispettoso o quel che volete, ma alla fine è gente che si sposta e spende dei soldi per dei servizi offerti in un luogo.