Poichè spesso giungono domande del tipo:
- ma serve davvero?
- come si imposta?
- perchè non mi fornisce le frequenze "attese"?
- come mai a volte non indica nulla oppure frequenze troppo alte?
Per rispondere a queste domande mi sono deciso e scrivere questo topic per principanti (e non solo).
Graditi ovviamente contributi e commenti.
Che cosa è
Il cardiofrequenzimetro è uno strumento che fornisce la frequenza cardiaca che è un ottimo indicatore del nostro stato di affaticamento (ma non è il solo: ci sono anche la sudorazione, il ritmo di respirazione, etc.). Essendo uno strumento
come tutti gli strumenti è affetto da errori che sono contenuti nella fascia di precisione dichiarata (o almeno dovrebbe esserlo!). Si tenga presente ad esempio che dovendo fornire un primo valore dopo pochi secondi dall'accensione, la "finestra" di conteggio dei battiti non è un minuto ma meno, es. 15 secondi: si contano gli impulsi e si moltiplica per quattro per fornire i battiti per minuto (bpm). Ciò comporta ovviamente un errore.
A cosa serve
Il cardiofrequenzimetro può essere un valido strumento
per allenarsi (ma non è l'unico: cronometro, etc.). Più avanti vedremo come. Lo strumento è utile soprattutto all'inizio quando non si sanno interpretare bene i riscontri alla fatica ma serve anche successivamente per confrontare dati oggettivi. Tra l'altro molti strumenti consentono il "data logging" delle sessioni di allenamento che possono essere comparati a distanza di tempo per valutare miglioramenti.
A cosa non serve!
Ecco questo è un punto importante per sfatare
falsi miti:
- Il primo. Il cardiofrequenzimetro serve per proteggere il cuore. La cosa è sbagliata! Se si ha un cuore sano si può anche pedalare alla massima frequenza cardiaca per brevi tratti perchè intervengono meccanismi di difesa naturale contro gli eccessi. Anzi ogni tanto un "sano sforzo" se si è allenato può fare anche bene. Mentre invece se si hanno delle patologie (non rivelate da una buona visita cardiologica che sarà di tipo diverso se si pratica la bici per divertimento o per per agonismo) i problemi potranno verificarsi anche se si pedala molto al di sotto della massima frequenza cardiaca. Quindi il cardio non è una cintura di salvezza per il nostro cuore.
- Il secondo. Il cardiofrequenzimetro serve per dimagrire. Diciamo che ciò non è completamente falso nel senso che pedalando a ritmi blandi intorno a determinate frequenze cardiache (70%FCM) si può ottenere un maggior beneficio in termini di perdita della "massa grassa". La perdita di peso o meglio di grassi (perchè perdere acqua ad esempio, quindi comunque peso, non un gran risultato! Così come non lo è perdere massa muscolare) è da mettere in relazione con le calorie consumate e con quanto assimiliamo mangiando. Quindi una buona dieta, abbinata ad una sana attività sportiva, aiuta molto di più del cardio.
A chi non serve
o a chi serve meno. Sicuramente a chi non intende allenarsi ma uscire in bici solo per divertimento. Inoltre serve meno a chi si conosce bene e sa interpretare alla perfezione i sintomi del proprio corpo (affanno, sudorazione, etc.) e che quindi può allenarsi anche senza cardio ma con un semplice cronometro e ascoltando i "segnali del proprio corpo".
Come si imposta
Qui è da fare una premessa. Tutto ciò che si trova nel manuale del proprio cardiofrequenzimetro appena acquistato ad esempio o si legge sulla rete relativamente a quelle che sono la nostra frequenza cardiaca massima, la nostra soglia aerobica, etc. sono da intendere come
statistiche e come tali vanno considerate. Non si tratta di "oro colato" e pertanto i nostri valori reali (che andrebbero misurati con test specifici con l'aiuto di un medico sportivo) possono anche discostarsi dalla media della popolazione.
- Frequenza cardiaca massima (FCM)
In base allo studio di Cooper è data da 220-età per gli uomini e 226-età per le donne.
- Soglie e zone di frequenza cardiaca
Le soglie al 65%, 70%, 75%, 80%, 85%, ... della FCM che delimitano aree in cui il nostro metabolismo agisce in modo diverso, attingendo a diverse riserve energetiche e dando luogo a diversi effetti allenanti, possono essere desunte dalla FCM semplicemente in percentuale. I cardiofrequenzimetri più economici ma anche quelli più sofisticati spesso impostano le soglie automaticamente in questo modo e cosentono anche la visualizzazione della FC in % anzichè in bpm. Si sconsiglia però quest'ultima modalità, dovendosi preferire la visualizzazione della FC in bpm. Questo perchè, come dimostrano studi più approfonditi (Karvonen), le soglie possono essere valutate in maniera più corretta in modo che risultino "maggiormente allenanti" tenendo conto di altri parametri quali la frequenza cardiaca a riposo (FCR). Molti cardio, pur richiedendo questi parametri all'utente, poi non valutano correttamente le soglie in %. Questo è il motivo per cui è preferibile calcolarle da sè, impararle a memoria o tenerle scritte da qualche parte, e visualizzare semplicemente i bpm cosa che fa molto bene anche un cardiofrequenzimetro economico entry level (quindi non è necessario spendere tanto se non interessano le funzioni accessorie!)
Ecco alcune zone e soglie importanti da considerare:
65%: fine del riscaldamento e del defaticamento che andrebbe condotto sepre con un ritmo agile, per circa un quarto d'ora, prima di cominciare a fare sul serio e al rientro a casa
65-70%: zona di allenamento ideale per chi inizia ad allenarsi e vuole costruire una buona base di resistenza organica. In questo range di valori vengono utilizzati principalmente i grassi a scopo energetico. Si tratta pertanto di una buona base da cui partire per dimagrire e migliorare l'efficienza del proprio organismo
70-75%: zona di allenamento ideale per ottimizzare l'efficienza del sistema cardiovascolare e respiratorio. Ideale per atleti e non che vogliono migliorare la propria performance nelle discipline di resistenza
80-85%: zona di allenamento ideale per migliorare la propria potenza aerobica. A questo livello di frequenza cardiaca lo sforzo diventa particolarmente intenso e sostenibile al massimo per circa 10 minuti nei non allenati e 40 minuti negli allenati.
85%: soglia anerobica
85% e oltre: zona di allenamento ad intensità massimale, sostenibile solo per qualche decina di secondi. Nonostante un cuore sano sia perfettamente in grado di lavorare a tali frequenze, un simile livello di impegno fisico fondamentalmente non ha alcun senso in un soggetto non allenato a cui non interessa l'attività agonista.
Seguendo specifiche tabelle allenanti è possibile effettuare lavori specifici (interval training, fartlek, endurance, etc.) in ciascuna o più aree per ottenere determinati benefici. Per maggiori approfondimenti consultare la sezione del forum
"Allenamento, alimentazione, infortuni, recupero".
- Frequenza cardiaca a riposo
E' la frequenza misurata (anche senza cardio mettendo due dita sulla giugulare) al mattino, prima di fare colazione, sdraiati, rilassati, in assenza di rumori che possano disturbare (TV, radio, etc.) e quindi innalzare il battito (basta una porta che sbatte, il telefono che squilla, etc. che la frequenza si alza subito di qualche battito). Un valore tipico è intorno ai 65bpm ma la FCR è un parametro che varia moltissimo da persona a persona e che varia anche (diminuisce) con l'allenamento. Quindi non è la frequenza cardiaca che abbiamo prima di iniziare a pedalare ad es. nel pomeriggo. Qui è facile avere anche valori di 75-80bpm che non hanno nulla a che vedere con la FCR! Calcolata la FCR si calcola la Frequenza Cardiaca di Riserva (FCRis=FCM-FCR) e si calcolano le soglie aggiungendo alla FCR il 65%, 70%, 75%, etc. della FCRis. Queste sono buone "indicazioni" delle nostre soglie, sempre considerando che il tutto è frutto di una statistica dalla quale potremmo anche essere lontani.
Malfunzionamenti
Diversi utenti hanno lamentato problemi di assenza di battito o frequenza anomala (eccessivamente alta). Questi sembrano legati
rispettivamente alla qualità della fascia elastica con i relativi sensori a contatto sulla pelle nonchè ad una certa sensibilità del
trasmettitore alle cariche elettrostatiche che si generano a causa dello sfregamento di certi capi sintetici nonchè del vento.
- mancanza battito o frequenze "strane"
Quasi tutti i problemi si risolvono adottando le normali precauzioni nell'utilizzo e manutenzione della fascia:
1. Controllare la batteria del trasmettitore
2. Controllare lo stato dei contatti
3. Lavare periodicamente elastico e trasmettitore in modo appropriato: lavare la fascia in lavatrice a 40 gradi almeno ogni 2 settimane o ogni
2/3 utilizzi, asciugare lontano da fonti di calore
4. Bagnare sempre bene gli elettrodi in acqua prima dell'uso
5. Eccessiva peluria o corpi molto magri possono sfavorire la corretta aderenza al torace della fascia e causare problemi
6. Ripulire i contatti da eventuali incrostazioni, ingrassare leggermente i contatti con prodotti idonei
7. Non mettere mai in lavatrice o asciugatrice il trasmettitore (a qualcuno sarà capitato...)
8. Le interferenze dei Campi Elettromagnetici esterni possono causare un rilevamento falsato della FC (solitamente indicato con valori max di
circa 220) e del segnale di velocità (solitamente indicato con valori max di circa 150Km/h). Per Campi Elettromagnetici esterni si intendono
per esempio i tralicci dell'alta tensione, linee ferroviarie, cancelli, e in generale strumentazione elettronica che trasmettendo un segnale
crea un Campo Elettromagnetico.
9. In alcuni casi molto particolari indossando magliette in materiale sintetico non completamente aderenti, per sfregamento (che si avverte
maggiormente in Velocità), sul trasmettitore si crea un Campo Elettromagnetico che rende disturbata la trasmissione (come sfregando uno biro
tra i capelli). Per risolvere l'anomalia è necessario indossare il trasmettitore toracico con la parte centrale spostata 3/4cm sulla parte
sinistra dalla parte del cuore.
10. Gli elettrodi all'interno del trasmettitore sono delicati e se la manutenzione non è corretta si possono danneggiare
11. Per le trasmissioni codificate, la codifica avviene nel momento di inizio esercizio tra ricevitore e trasmettitore; quindi è consigliabile avviare il cardio come lettura del battito quando si è lontani da altri cardio (altrmenti si rischia di rilevare i battiti di chi ci sta vicino; ciò è abbastanza frequente in aree affollate tipo sale da spinning)
- frequenze troppo alte
Si riscontrano spesso frequenze cardiache inverosimili tipo 220-230bpm molto spesso per brevi istanti; una delle cause del problema è da ricercarsi in spikes (impulsi) generati da cariche elettrostatiche create dal vento o dall'abbigliamento tecnico (punto 9 precedente). L'utilizzo di gel specifico per elettrodi per apparecchi elettromedicali sugli elettrodi a contatto della pelle, in luogo della semplice acqua, può prevenire diversi problemi e migliorare le cose. L'ideale è cambiare abbigliamento scegliendo quelli in materiale che non dia luogo a disturbi.
Per chi non sopporta la fascia elastica ci sono soluzioni di intimo con elettrodi integrati sia per l'invernale che per l'estivo. Un esempio viene da OutWet con la linea HeartBeat. Un recensione qui:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=5171687#post5171687
Anche Adidas che Nike hanno prodotto maglie da running con elettrodi ma non hanno avuto molto successo e si trovano con estrema difficoltà negli store delle case.
il calcolo del consumo calorico
L'algoritmo di "stima" del consumo calorico può essere anche piuttosto complesso. Un esempio qui:
http://www.firstbeat.net/files/white_paper_energy_expenditure_estimation.pdf della Firstbeat Technologies che attualmente supporta
Garmin per la sezione cardio dei suoi strumenti. Al di là della complessità è importante cogliere le variabili in gioco:
- sicuramente la
frequenza cardiaca
- ma anche il
peso del biker e
- il proprio
livello di allenamento; a questo proposito è bene notare che al crescere del proprio livello di allenamento, cresce generalmente il proprio metabolismo ovvero la facilità a bruciare l'energia acquisita alimentandosi; quindi a parità degli altri parametri (es. un tratto percorso alla stessa frequenza cardiaca da biker di ugual peso) non dovrà sorprendere che il consumo calorico sarà maggiore per un soggetto più allenato; di ciò si tiene conto impostando un parametro relativo alla "classe di attività" (come lo definisce la Polar) manualmente o automaticamente in base a programmi di allenamento messi a disposizione dallo strumento.
Cardiofrequenzimetro con smartphone/iphone
Pur con qualche limitazione pratica ma anche molti vantaggi al livelli di software di gestione, una valida alternativa al cardiofrequenzimetro dedicato (Polar, Garmin, Sunto, etc.), è l'utilizzo del proprio smartphone/iphone insieme ad una buona fascia e trasmettitore cardio via BlueTooth (BT) per esempio della Polar.
Attenzione, la versione di BT implementata da IOS/iphone è diversa da quella comune sugli smartphone, trattasi della versione SMART. Quindi per iphone occorre scegliere un modello ad hoc, l'H7
(*) nel caso di Polar (
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=248115&page=2). Un protocollo ancora più efficiente a livello di consumo batterie ancora più basso del BT e pure del BT Smart) è il protocollo ANT+ utilizzato da molti produttori tra cui Garmin. Purtroppo pochissimi smartphone lo adottano. Se avete la fortuna di averlo sul vostro smartphone (es. su alcuni Sony Xperia) potete prendere la fascia con trasmettitore ANT+ (es. una Garmin).
Riferimenti:
[URL]http://www.my-personaltrainer.it/programmare-cardiofrequenzimetro.html[/URL]
[URL]http://www.sportmedicina.com/il_cardiofrequenzimetro.htm
Note:
(*) un plus interessante del trasmettitore Polar H7 è che funziona anche (e contemporaneamente) con la frequenza utilizzata da molti Polar e molti macchinari presenti nelle palestre. Praticamente è come avere due fasce in una: con iPhone 5 e un Polar FT80, riesce ad inviare i dati ad entrambi![/URL]