sono veneto? REPORT VENETO [volume 1]
- Creatore Discussione Nomad 42
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Disemo che tra lu e Tacco qualche santo i lo ga ciamà: do i se ga sentà sulla sella del Tacco che ga affrontà i gradoni come el dovesse fare il schissanaso.... con le balotte sulla piega... e un paro ga tignù par le strasse el bon frvù savendo che poi el gavaria dispensà pan e salado ala compagnia 
sempre belli i tuoi/vostri giri
un sabato nel quale sarò libero, mi aggregherò
Doveo star piassè indrio.... ho rischiato di andare dentro ai mughiDisemo che tra lu e Tacco qualche santo i lo ga ciamà: do i se ga sentà sulla sella del Tacco che ga affrontà i gradoni come el dovesse fare il schissanaso.... con le balotte sulla piega... e un paro ga tignù par le strasse el bon frvù savendo che poi el gavaria dispensà pan e salado ala compagnia
bel report, ma ci ha messo molto di suo il posto
complimenti per la decisione all'estensione di percorso per compensare l'uso della funivia
complimenti per la decisione all'estensione di percorso per compensare l'uso della funivia
lo sai che siamo più scalatori che discesisti o-o
2 GIORNI IN SVIZZERA
Tempo fa commentai un report di nonnocarb dedicato alla val d'Uina scrivendo che prima o poi ci sarei andato...possibilmente prima!
Sicuramente le foto viste hanno influito sulla mia voglia di percorrere questa valle surreale ma quello che mi ha fatto salire la vera scimmia è il commento dello stesso carb e ribadito poi da compagigi: "non è... ma molto molto di più!!!"
Il buon compagigi da vero amico s'è ricordato del mio desiderio e...
alle 8.30 in sella a Glorenza in 6: Giani79 il promotore dalla impeccabile organizzazione logistica, compagigi il tracciatore che con il senno del poi posso dire GRANDE cartografico, cascio il super cineoperator professional, lisabike e seby13 super fotografi professional reflexmuniti ed io, Nomad 42, dilettante allo sbaraglio con telefonino preso coi punti della Esso
si va verso nord lungo l'Adige
che bel castello marcondirondirondello...
altro castello che va in simbiosi cromatica con ROMina, notare l'armonia dei contrasti, i giochi delle linee che si intersecano e si sposano perfettamente con la silhouette della mia amata, notare pure i giochi di luce che accendono i soggetti valorizzandone l'importanza, seppure, complice una accurata ponderazione dei pesi, risultino leggiadri nella loro cornice di un bel intenso, ma comunque discreto, verde! la visione di tale immagine riposa l'occhio dell'osservatore e, in conseguenza a ciò, addolcisce il cuore e rasserena la mente!!!
...vendere emozioni d'arte è il mio mestiere
salendo......scusate ma me vien ancora da ridar!
salendo si aprono i primi panorami sulla val Venosta
incrociamo cascatelle, mucche al pascolo, svariati e bellissimi fiori montani, Heidi e le caprette che gli fanno ciao, seggiovie saggiamente evitate ed un rifugio dove ricarichiamo con canederli in brodo! Canederli che risultano utili per affrontare l'ultima lunga rampa da spintare...
per poi scendere tra i rododendri...
verdi pascoli...
e campi in fiore
si entra nel regno della terra di sopra
si raggiunge il laghetto delle fate
vien da piovere...e chissenefrega, valore aggiunto della natura! vero Elena?
piove? poco male, si sta per entrare nella terra di mezzo, nella terra dei troll e li la pioggia non arriva a bagnarci!
non avremmo più lasciatii la valle incantata ma la cena prenotata non attendeva e l'ostello che ci avrebbe ospitati era ancora lontano. Quindi giù per una bella e lunga discesa
arrivati a Scoul doccia calda, tripla porzione di carne con chili, passeggiata in centro e a nanna presto
al mattino seguente ci aspetta un'abbondante colazione e poi via di buon'ora con quattro panini a testa "rubati" alla mensa
percorriamo un posto da siori
ci infiliamo nella valle che ci porterà alla forcella Bosch
il percorso è stupendo
a volte surreale
ad una tipica malga ci riforniamo di formaggio, di speck di birra e naturalmente d'acqua
lasciata la malga a tratti si spinge
e a tratti si spalla
si spalla
si spalla
si spalla
ma che bel sapore che hanno queste durissime spallate, l'ossigeno in alta quota comincia a mancare, i passi si fanno volta per volta sempre più brevi, il terreno si fa sempre più impervio e la pendenza diventa quasi proibitiva...aaaah come godo quando si fanno queste spallate d'altri tempi!!!
uno sguardo indietro...
prima di affrontare l'ultimo tratto innevato
siamo in cima e da qui possiamo ammirare quanto percorso dal primo mattino
ed ammirare quanto ci aspetta fino a sera
non ci resta che calcare i tornantini del paradiso
affrontiamo un piccolo passo in direzione Italia
e in comoda ciclabile
rientriamo in val venosta...
dopo 3600 m. D+ e con un'altitudine massima raggiunta di quasi 2700 m. e tante tante ore in gradevole compagnia che si è conclusa nel migliore dei modi...a magnar lo stinco coi canederli allo stube della Forst
le altre foto https://picasaweb.google.com/116476277364433505761/ValDUinaEForcellaBoshSvizzera#
Tempo fa commentai un report di nonnocarb dedicato alla val d'Uina scrivendo che prima o poi ci sarei andato...possibilmente prima!
Sicuramente le foto viste hanno influito sulla mia voglia di percorrere questa valle surreale ma quello che mi ha fatto salire la vera scimmia è il commento dello stesso carb e ribadito poi da compagigi: "non è... ma molto molto di più!!!"
Il buon compagigi da vero amico s'è ricordato del mio desiderio e...
alle 8.30 in sella a Glorenza in 6: Giani79 il promotore dalla impeccabile organizzazione logistica, compagigi il tracciatore che con il senno del poi posso dire GRANDE cartografico, cascio il super cineoperator professional, lisabike e seby13 super fotografi professional reflexmuniti ed io, Nomad 42, dilettante allo sbaraglio con telefonino preso coi punti della Esso
si va verso nord lungo l'Adige
che bel castello marcondirondirondello...
altro castello che va in simbiosi cromatica con ROMina, notare l'armonia dei contrasti, i giochi delle linee che si intersecano e si sposano perfettamente con la silhouette della mia amata, notare pure i giochi di luce che accendono i soggetti valorizzandone l'importanza, seppure, complice una accurata ponderazione dei pesi, risultino leggiadri nella loro cornice di un bel intenso, ma comunque discreto, verde! la visione di tale immagine riposa l'occhio dell'osservatore e, in conseguenza a ciò, addolcisce il cuore e rasserena la mente!!!
...vendere emozioni d'arte è il mio mestiere
salendo...
...scusate ma me vien ancora da ridar!salendo si aprono i primi panorami sulla val Venosta
incrociamo cascatelle, mucche al pascolo, svariati e bellissimi fiori montani, Heidi e le caprette che gli fanno ciao, seggiovie saggiamente evitate ed un rifugio dove ricarichiamo con canederli in brodo! Canederli che risultano utili per affrontare l'ultima lunga rampa da spintare...
per poi scendere tra i rododendri...
verdi pascoli...
e campi in fiore
si entra nel regno della terra di sopra
si raggiunge il laghetto delle fate
vien da piovere...e chissenefrega, valore aggiunto della natura! vero Elena?
piove? poco male, si sta per entrare nella terra di mezzo, nella terra dei troll e li la pioggia non arriva a bagnarci!
non avremmo più lasciatii la valle incantata ma la cena prenotata non attendeva e l'ostello che ci avrebbe ospitati era ancora lontano. Quindi giù per una bella e lunga discesa
arrivati a Scoul doccia calda, tripla porzione di carne con chili, passeggiata in centro e a nanna presto
al mattino seguente ci aspetta un'abbondante colazione e poi via di buon'ora con quattro panini a testa "rubati" alla mensa
percorriamo un posto da siori
ci infiliamo nella valle che ci porterà alla forcella Bosch
il percorso è stupendo
a volte surreale
ad una tipica malga ci riforniamo di formaggio, di speck di birra e naturalmente d'acqua
lasciata la malga a tratti si spinge
e a tratti si spalla
si spalla
si spalla
si spalla
ma che bel sapore che hanno queste durissime spallate, l'ossigeno in alta quota comincia a mancare, i passi si fanno volta per volta sempre più brevi, il terreno si fa sempre più impervio e la pendenza diventa quasi proibitiva...aaaah come godo quando si fanno queste spallate d'altri tempi!!!
uno sguardo indietro...
prima di affrontare l'ultimo tratto innevato
siamo in cima e da qui possiamo ammirare quanto percorso dal primo mattino
ed ammirare quanto ci aspetta fino a sera
non ci resta che calcare i tornantini del paradiso
affrontiamo un piccolo passo in direzione Italia
e in comoda ciclabile
rientriamo in val venosta...
dopo 3600 m. D+ e con un'altitudine massima raggiunta di quasi 2700 m. e tante tante ore in gradevole compagnia che si è conclusa nel migliore dei modi...a magnar lo stinco coi canederli allo stube della Forst
le altre foto https://picasaweb.google.com/116476277364433505761/ValDUinaEForcellaBoshSvizzera#
bel servizio come al solito!
Bravi, pensa che quel giorno ero a Glorenza anche io all'alba, poi ho fatto un altro giro verso Resia! Alla prossima o-o
Bravi, pensa che quel giorno ero a Glorenza anche io all'alba, poi ho fatto un altro giro verso Resia! Alla prossima o-o
bel report, ma ci ha messo molto di suo il posto
PS: è un report di UN VENETO, ma forse era meglio pubblicarlo nella sezione "nazionale" e qui mettere solo il link
bel report, ma ci ha messo molto di suo il posto
buona questa !!! d'altronde Bobo se l'era cercata @ Bobo: bravo, bel report
complimenti Bobo, bellissimo report.
Per la serie "volevo stupirvi con effetti speciali" ...... ormai è una escalation di report sempre più estremi, tra un po' leggeremo di report lunari
Originalmente inviato da Nomad 42
2 GIORNI IN SVIZZERA
un report "enorme"!!! o-o
a forza di spallate, ti sei superato!
bravo e bravi tutti!!!
Grazie Bobo per quanto stai condividendo.
Sono veramente delle belle foto che ti fanno quasi assaporare
il percorso...
Solo a guardarle mi sembra di respirare aria di montagna.
Grandi!
Grande Bobo, quanto ti invidio, avanti così, i tuoi report sono un inno alla MTB!
Magari sul' Etna bis! domani sono con carlo e gigi a Lana alla funivia di S. Vigilio
...vicino a casa tua ma credo che già lo sai. Domenica saliamo al corno del Renon questa volta spero senza l'ausilio della funivia
vado, vado!!!
si è vero! comunque toccato e incassatobel report, ma ci ha messo molto di suo il posto
PS: è un report di UN VENETO, ma forse era meglio pubblicarlo nella sezione "nazionale" e qui mettere solo il link
per la sezione nazionale bisogna avere i "gradi"
chi di fioretto ferisce di fioretto perisce!
@ Bobo: bravo, bel report
...me lo sono meritato!purtroppo la NASA ha smantellato il programma shuttle e fino al 2021 sarà difficile trovare un passaggio!complimenti Bobo, bellissimo report.
Per la serie "volevo stupirvi con effetti speciali" ...... ormai è una escalation di report sempre più estremi, tra un po' leggeremo di report lunari
grazie Rik, sai spallare rende l'Am più affascinante e domenica s'è spallato così tanto che, oltre ad avere goduto come un mas_cio in un harem di scrofe, ci siamo domandati tutti se siamo stati pionieri di quella via...i primi in bike? forse sì!un report "enorme"!!! o-o
a forza di spallate, ti sei superato!
bravo e bravi tutti!!!
beh! se ricordi bene all'inizio tanta strada la facevo in moto!
la mia è 16 kg... la tua l'è dura solo se te la ciapi in testa!Bel report Bobo....
La mia da 15 kg l'è dura....
grazie molto! questo è quanto desidero raggiungere con i report, trasmettere emozioni...oltre che guadagnarmi stima, suscitare invidia, prendermi complimenti e rep, e...Grazie Bobo per quanto stai condividendo.
Sono veramente delle belle foto che ti fanno quasi assaporare
il percorso...
Solo a guardarle mi sembra di respirare aria di montagna.
Grandi!
grazie tanto, amico mio!
mi invidi? bene bene ho colto nel segno!
ti avevo avvertito di non continuare la lettura!Mi hai fatto veramente molto male
Come promesso in chiusura del mio ultimo report (Corno della Paura) quello che andrò a raccontarvi oggi è un giro DoloMITICO, a mio personale giudizio in una delle più belle vallate dei Monti Pallidi: la valle di Sesto.
I fantastici 4 di oggi sono: i MTBike Brothers (io e BebeMTBiker) Renato (fox60) e Luigino.
Raggiungiamo di buon mattino il paese di Padola in Comelico e poco dopo le 8,00 siamo in sella in direzione Passo Monte Croce Comelico
la giornata è splendida e durante la salita sulla forestale si aprono fantastiche vedute sulle vette che incorniciano la valle
raggiunto il passo
è assolutamente impossibile non fermarsi per fare qualche altra foto
appena dopo il passo prendiamo sempre in salita un sentiero che ci porta alla nostra prossima tappa: i Prati di Croda Rossa che già si fa ammirare in tutto il suo splendore
quando manca ormai poco a raggiungere il pianoro dove arriva limpianto di risalita rallento per unaltra foto che sembra una cartolina
una leggera discesa in passerella tra i fortunati turisti che si stanno già godendo le ferie e finalmente giungiamo al teatro montano. Una costruzione in legno con parapetto e tanto di tribuna formata da 4/5 scalini da dove si gode questo panorama
Di comune accordo adesso il gruppo si divide.
Il duo Renato/Luigino scende a Sesto, sale fino a Monte Elmo, raggiunge il Rif. Silianer per poi scendere a Malga Klammbach. Io e il fratellone scendiamo verso la strada che scende dal Passo per intercettare i sentieri che salgono verso Malga Klammbach dove aspetteremo gli altri due.
Nei sentieri incrociamo solo qualche escursionista, saliamo con calma facendo qualche sosta per altre foto ..
e senza troppa fretta raggiungiamo alla malga a quota 1950
e questo è il panorama che da qui possiamo ammirare
considerando il maggior dislivello che i nostri compari di avventura devono compiere, abbiamo parecchio tempo da aspettare e il modo migliore per impegnarlo è mangiare qualcosa di buono
finalmente dopo oltre due ora il quartetto si ricompone
e possiamo procedere verso Malga Nemes per un bellissimo sentiero
Una volta raggiunto la spianata di Malga Nemes procediamo sempre per mezzo di sentieri e single track verso Malga Coltrondo prima e Rinfreddo poi.
Unultima salita ci porta sotto il Col Quaternà
da dove inizia la discesa finale verso il paese di Casamazzagno e dopo poco a Padola dove avevamo lasciato la macchina.
per tutti coloro che vogliono ripercorre questo splendido itinerario, la traccia è scaricabile qui
ciao a tutti, al prossimo report o-o
I fantastici 4 di oggi sono: i MTBike Brothers (io e BebeMTBiker) Renato (fox60) e Luigino.
Raggiungiamo di buon mattino il paese di Padola in Comelico e poco dopo le 8,00 siamo in sella in direzione Passo Monte Croce Comelico
la giornata è splendida e durante la salita sulla forestale si aprono fantastiche vedute sulle vette che incorniciano la valle
raggiunto il passo
è assolutamente impossibile non fermarsi per fare qualche altra foto
appena dopo il passo prendiamo sempre in salita un sentiero che ci porta alla nostra prossima tappa: i Prati di Croda Rossa che già si fa ammirare in tutto il suo splendore
quando manca ormai poco a raggiungere il pianoro dove arriva limpianto di risalita rallento per unaltra foto che sembra una cartolina
una leggera discesa in passerella tra i fortunati turisti che si stanno già godendo le ferie e finalmente giungiamo al teatro montano. Una costruzione in legno con parapetto e tanto di tribuna formata da 4/5 scalini da dove si gode questo panorama
Di comune accordo adesso il gruppo si divide.
Il duo Renato/Luigino scende a Sesto, sale fino a Monte Elmo, raggiunge il Rif. Silianer per poi scendere a Malga Klammbach. Io e il fratellone scendiamo verso la strada che scende dal Passo per intercettare i sentieri che salgono verso Malga Klammbach dove aspetteremo gli altri due.
Nei sentieri incrociamo solo qualche escursionista, saliamo con calma facendo qualche sosta per altre foto ..
e senza troppa fretta raggiungiamo alla malga a quota 1950
e questo è il panorama che da qui possiamo ammirare
considerando il maggior dislivello che i nostri compari di avventura devono compiere, abbiamo parecchio tempo da aspettare e il modo migliore per impegnarlo è mangiare qualcosa di buono
finalmente dopo oltre due ora il quartetto si ricompone
e possiamo procedere verso Malga Nemes per un bellissimo sentiero
Una volta raggiunto la spianata di Malga Nemes procediamo sempre per mezzo di sentieri e single track verso Malga Coltrondo prima e Rinfreddo poi.
Unultima salita ci porta sotto il Col Quaternà
da dove inizia la discesa finale verso il paese di Casamazzagno e dopo poco a Padola dove avevamo lasciato la macchina.
per tutti coloro che vogliono ripercorre questo splendido itinerario, la traccia è scaricabile qui
ciao a tutti, al prossimo report o-o
- Stato