Kellerbauerweg-sentiero27

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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orma

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Sono sempre alla ricerca di giri nuovi e alternativi,per questo motivo mi spingo spesso in zone "nuove" e poco frequentate sia a piedi che in bici.
Stazionando in vacanza nella ancora "vivibile" bassa val Badia,non disdegno qualche puntatina nella non troppo lontana zona compresa tra Brunico e la valle Aurina.
Quest'anno come meta principale della zona ho pensato di chiudere il giro"valle dei molini-sentiero27-monte Spico",dopo l'esplo dello scorso anno ho intuito che,se anche la seconda parte del sentiero in quota fosse stata pedalabile,ne sarebbe uscito qualcosa di molto interessante.
Mercoledì 4 agosto insieme a Dario88 e Wrangler66(anche loro in vacanza in A.A.) e complice il meteo favorevole,decido di affrontare il giro.
Mi porto al seguito anche moglie e figli(faranno un'altro giro a piedi),i quali mi obbligano a salire in macchina fino al lago di Neves:rosik:,luogo di ritrovo con i miei compagni partiti in sella molto più in basso:spetteguless:.
Fa freschino ma il cielo è terso e lo sfondo delle vette della grande Mesule e della cima di Campo con i loro ghiacciai preannunciano una giornata fantastica.
La salita che dal Lago porta la rifugio Porro/Kemnitzer è inserita in uno dei percorsi in mtb della zona,noi la affrontiamo per la prima volta,inizialmente la sterrata è abbastanza ampia


il panorama alle nostre spalle è da urlo


poi diventa più stretta e molto ripida,ma faticando si riesce a rimanere in sella,a fatica seguo i miei compagni più dotati fisicamente,faccio un breve tratto a piedi conservando le forze per il tratto successivo di cui non conosco le difficoltà.


La salita è molto bella che quasi quasi, mi dispiace essere già al rifugio,inizio della nostra traversata verso il monte Spiko


beviamo un caffè,scambiamo due parole col disponibile gestore del rifugio e ci portiamo al bivio tra il sentiero 27 e la discesa verso valle,il cartello indica 6 ore di traversata a piedi,le notizie trovate in rete su questo sentiero sono pochissime,sulla percorribilità in bici nessuna,da un libricino comperato di recente leggo che il tratto che non conosco,cioè dal rifugio al passo Wurmtaler è piuttosto impervio,questo mi preoccupa un pochino,ma la compagnia di due affidabilissimi compagni mi sprona ad iniziare l'esplo


il primo tratto è nella pietraia,il sentiero è stretto ma siamo in leggera discesa e le pietre sapientemente incastronate ci permettono discreti tratti in sella,ci portiamo sull'altro versante e lo sfondo della valle Aurina e delle vedrette di Ries è spettacolare


dopo 15/20 minuti di bici in spalla sotto la cima delle Pecore(risulterà il tratto più lungo non pedalato)il fondo del sentiero seppur stretto,migliora nettamente,dalle pietre si passa alla terra,presto raggiungiamo un magnifico laghetto "tristensee" e una prima pausa è d'obbligo per ammirare con calma la bellezza del luogo,il silenzio mi porta a riflettere su quanto sa dare gratuitamente la montagna senza nulla in cambio,mentre noi continiamo a offenderla sempre di più.....frasi del genere"e ma che male c'è se fanno delle piste nuove in discesa per le bici sfruttando gli impianti di risalita"mi fanno veramente intristire,come un vero scialpinista non ha nulla a che fare con lo sciatore della domenica io per fortuna non ho nulla da condividere con questi falsi amanti della montagna e il forum ne è pieno,ma lasciamo perdere,oggi si respira tutt'altra aria


ora c'è un tratto che mi preoccupa non poco sotto il sasso Tondo e lo Zinsnock,dalle mappe visionate sembra debba percorrere un sentiero molto esposto e su pietraia,invece con gradita sorpresa si rivela forse il tratto più bello dell'esplo,qualche su e giù ripido ma l'ottimo fondo ci fa rimanere quasi sempre in sella


il sentiero è bellissimo e sempre in quota,oggi non saliremo mai oltre i 2450 e non scenderemo mai oltre i 2300 per diversi chilometri,certo non è una ciclabile,ma con fatica e buona tecnica si riesce a pedalarlo quasi tutto con soddisfazione,attraversa diverse vallette e dopo ogni curva lo spettacolo che si apre ai nostri occhi è veramente emozionante


raggiungiamo il passo Wurmtaler ed una foratura ci fornisce la scusa per fermarci un pò,facciamo uno spuntino,una splendida mucca sembra interessata alle operazioni di Wilmer e non disdegna in seguito a riempirlo di succulente leccate:rosik:


da qui in poi il percorso lo conosco,frutto di un'esplo della scorsa stagione,sò che da qui in poi si farà tutto in sella(tranne un brevissimo passaggio),quindi mi appresto a goderlo ancora di più,si sale per 150 metri di dislivello poi con qualche passaggio su gradone si scende un pochino,ci divertiamo a guardare i numerosi sentieri che si staccano ora su un versante ora sull'altro scendendo verso valle tutti potenzialmente ciclabili,la potenzialità ALLMOUNTAIN IN QUESTA ZONA DELL'ALTOADIGE è ENORME e quasi del tutto inesplorata


qualche tratto di crinale ci permette la vista a 360° si rimane a bocca aperta,da una parte tutta la valle Aurina con a destra l'imponente catena con vette e ghiacciai che superano i 3500 metri di altezza fino alla vetta d'Italia,ad est le bellissime vedrette di Ries,a sud in lontananza le dolomiti da Sesto fino allo Sciliar,ad ovest la lunga catena dei monti di Fundres.
Ci portiamo prevalentemente sul versante che guarda la valle dei molini,e con un ultimo tratto in leggera salita arriviamo sotto il monte Spico/Speikboden


guardiamo in gps e vediamo con stupore che il tratto appena percorso dal rifugio Porro allo Speikboden è lungo 14 chilometri,in vita mia non ho mai percorso un sentiero così lungo non scendendo mai sotto i 2300metri.....penso tra di mè che trovare un tratto così lungo,bello e pedalabile per la quasi intera totalità,in futur sarà molto dificile a meno che non si esca dall'Italia.
Qui si vede un chilometro circa del sentiero nei pressi della forcella di Lappago


ma non è finita qui ora(siamo a 2400slm)ci aspetta una lunga e interminabile discesa fino a Campo Tures(900slm) sempre su sentiero27,gli impianti di risalita e i tanti turisti ci riportano sulla "terra",ma presto entriamo nel bosco e tranne un gruppetto di Scout non incontramo nessuno fino in fondo,Dario,fermandosi a riposare interrompe troppo spesso il ritmo,ma fa niente ,è giovane e lo perdoniamo:smile:.Anche la discesa(scoperta sempre lo scorso anno)si rivela all'altezza del giro in quota,bella bella,bella,ne conosco tante ma così completa lunga e bella..........raggiungiamo dopo qualche foratura di Wilmer il fondo valle e con il sorriso sulle labbra arriviamo a mulini di Tures dove il resto della famiglia ci aspetta per una meritata bevuta.

Ringrazio la montagna,il signor Kellerbawer che ha costruito questo sentiero nel 1907,Dario e Wilmer che mi hanno accompagnato...e anche Carb che mi ha messo nel titolo di un suo recente giro su questi monti.

Partendo da Mulini di Tures sono 50 km circa per un dislivello di 2000mt circa,per goderselo è consigliabile farlo in due giorni e dormire al rifugio Porro
il tratto in quota si fa in 4 ore con calma,non è quasi mai esposto e(con un buon allenamento e discreta tecnica in salita)si spinge a piedi non più di trequarti d'ora.
ho la traccia gps ma il tracciato è molto facile da seguire,comunque se qualcuno la vuole,contattami [email protected]
le fantastiche foto sono di Dario...io sono partito con la macchina fotografica completamente scarica:rosik:

Kellerbauerweb1.JPG

ps. ho adocchiato un altro interessante giro da provare,è l'alta via di Neves che collega il rif Porro al rifugio ponte di Ghiaccio,mi sà che il prossimo anno.......
 

tostarello

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che spettacolo!
la valle aurina è un posto che amo particolarmente e non mancherò di provare la parte che ancora non conosco

o-o
 

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Sei un mito. Complimenti a te e ai tuoi compagni di avventura, anche se Dario si ferma un po' troppo spesso per riposare... perdoniamolo dai... :smile:
Ci vediamo presto...
 

Gingig

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Grandioso questo giro.
Se mai torno il prossimo anno, è in lista.
Al rifugio Ponte di Ghiaccio ero salito qualche anno fa dal sentiero 13, e se i ricordi sono buoni, si può usare eventualmente per collegarlo come continuazione in discesa al tuo progetto. L'unico problema è tornare al punto di partenza.

Saluti.
G.
 

orma

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Grandioso questo giro.
Se mai torno il prossimo anno, è in lista.
Al rifugio Ponte di Ghiaccio ero salito qualche anno fa dal sentiero 13, e se i ricordi sono buoni, si può usare eventualmente per collegarlo come continuazione in discesa al tuo progetto. L'unico problema è tornare al punto di partenza.

Saluti.
G.

E secondo tè,facendolo in salita,si fa qualche pezzo in sella?
 

Gingig

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E secondo tè,facendolo in salita,si fa qualche pezzo in sella?

Ciao Orma;

Il ricordo che ho io è che si potesse fare.
Il problemi sono due per cui posso sbagliare:
Sono passati molti anni e, sopratutto in quel momento io non andavo in MTB.
Non vorrei darti una indicazione sbagliata; leggendovi, vedo che siete molto precisi nell'analizzare le tracce e (e ancora mi piacerebbe capire come fatte) mai vorrei mai mettervi fuori rotta.

Più tardi parlo con la moglie e vedo se combaciano i ricordi.
Parliamo del 2001/2002...
Hai per caso provato sentire NonnoCarb?
 

Allegati

  • Itinerario-Fundres-Ghiaccio.pdf
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orma

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fino a li non mi sono mai spinto, ma vedremo di studiare la situazione, visto che è un giro che ho in programma anche io o-o

......e io la stò studiando,pensavo ad un giro in senso orario di 3 giorni(colori) a luglio o agosto o settembre,dormendo a Dun e al rif Porro.
Partirei da Sciaves o Fortezza,sono 140km con tante piste ciclabili,il tratto dalla val di Vizze a Campo Tures è bellissimo,si fa il passo fundres,c'è un'incognita(per fortuna) come la salita al rif Ponte di Ghiaccio(parecchio a spinta credo),poi si potrebbe scendere al lago di Neves e risalire al Porro tutto in sella,ma io vorrei provare l'alta via di Neves rimanendo in quota,non ci sono tratti esposti e si passa sotto ad un bel ghiacciaio,poi la conosciuta Kellerbauerweg fino a Campo Tures e ciclabili fino a Fortezza.

1289.jpg


[/IMG]
 

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...ho la traccia gps ma il tracciato è molto facile da seguire,comunque se qualcuno la vuole,contattami [email protected]
...

anche quest'anno sarò in Valle Aurina e vorrei fare questo giro fantastico, ti ho inviato la mail perchè pur conoscendo abbastanza la zona meglio avere anche la traccia gps :mrgreen:

grazie, ciao
Riccardo o-o

edit già ricevuta la traccia, grazie :-)
 

tostarello

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dopo 4 giorni di maltempo finalmente per la mattina di oggi era prevista una tregua, così sono riuscito ad uscire in bici.

dato che il tempo a disposizione prima della prevista pioggia non era molto ho scelto di percorrerlo al contrario (e in questo modo non è stato necessario farmi accompagnare da mia moglie al lago di neves); da campo tures alla cabinovia di monte spicco sono solo 3Km ed un centinaio di metri di salita, con cabinovia + seggiovia si arriva in poco tempo a quota 2400.
inoltre la notte tra martedì e mercoledì aveva nevicato fino a quota 2100-2200 ed avevo il timore che il sentiero non fosse praticabile, così pur avendo i pedali spd ho indossato gli scarponi da trekking, alle brutte sarei risceso subito a campo tures per il divertente sentiero 27 (già fatto in altre occasioni)

invece neve non ce n'era e dopo la nebbia del mattino è uscito il sole,
i panorami offerti da questo giro sono spaziali, dall'inizio alla fine

ho incontrato un sacco di marmotte, due le ho "sorprese" a un metro di distanza ed ho avvistato un paio di grandi rapaci, tutt'attorno il silenzio (in tutto il tratto monte spicco - rifugio porro ho incontrato solo 2 escursionisti)

a chi piace il cicloalpinismo e non disdegna lo spingismo consiglio senz'altro questa escursione, ricordando che ha anche diversi tratti esposti

dal monte spicco sono arrivato al rifugio porro in 2ore e mezzo (in movimento), la pioggerellina cominciava a scendere ma non potevo non fermarmi al porro, la tradizione "impone" strudel e birrozzo :-)

la discesa al lago di neves è rapida e divertente, per fortuna non pioveva più, dopo la diga invece trovo l'asfalto bagnatissimo, poi di nuovo asciutto, ma arrivato alla statale comincia una bella pioggia e faccio gli ultimi 10Km fino a campo tures sotto l'acqua ma felice di essere riuscito a fare questo bellissimo giro

p.s. le foto per ora non le posso scaricare

grazie orma! o-o
 

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dopo 4 giorni di maltempo finalmente.............. ma felice di essere riuscito a fare questo bellissimo giro


QUOTE]



...e bravo il nostro Riccardo Tostarello,credo che facendolo nel tuo senso di marcia si spinga parecchio di più la bici,ma in un senso o nell'altro i panorami sono veramente bellissimissimi.:celopiùg:......adesso tocca a me:spetteguless:.
 

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