Premessa:
Non avrei mai immaginato che degli itinerari ritagliati dal mensile Bici da Montagna (ora Mountain Bike World) vecchi di anni mi sarebbero tornati utili nell'era dei gps e dei siti pieni zeppi di percorsi. E' proprio sfogliando il raccoglitore che contiene decine di queste pagine che trovo qualcosa che stuzzica il mio interesse ... Il Monte Coppolo.
Scansiono la pagina, preparo la traccia gps e spedisco il tutto al fratello, ben sapendo che ci sono un paio di cose che cattureranno la sua attenzione e farà venir meno la voglia di lanciarsi in questo giro esplorativo.
Così recita il testo: "la via sarebbe sufficientemente larga ma la pendenza e il fondo sono tali da renderla impercorribile in salita. Siamo a quota 1350 e dovremo scalare 400 metri con la bici in spalla" ... inoltre bisognerebbe transitare per un sentiero che nella carta Tabacco è segnato con un sottilissimo tratteggio nero poco rassicurante, reduci dall'esperienza di Forcella Valsorda e Folga sono sicuro che la mia idea è destinata a naufragare.
I particolari infatti non gli sfuggono, ma invece di bocciare l'idea mi propone di invertire il senso di marcia rendendolo forse migliore; io penso che piuttosto che niente, è meglio piuttosto.
Report:
E' così che in uno splendido mercoledì di fine settembre alle 8,20 del mattino siamo nel paese di Lamon (patria del fagiolo) pronti per affrontare questo giro.
Pedaliamo per circa 8 km in salita su una strada asfaltata completamente priva di traffico
per raggiungere il paese di San Donato da dove inizia la sterrata che raggiunge dolcemente la frazione di Valnuvola. La strada continua a salire, mai troppo duramente e su un fondo a volte un po' troppo morbido, fino a quando incrociamo un primo bivio segnalato
Dopo una breve sosta ripartiamo sempre in salita che a volte si fa più impegnativa, cominciamo a incontrare i tornanti che in rapida successione si inerpicano in questa valle immersa in un silenzio irreale
anche il semplice rumore dei sassi sotto le nostre ruote sembra offendere la pace di questo posto. Dopo oltre 20 tornanti e 22 km dalla partenza finalmente usciamo dal bosco e gingiamo al Passo Broccon. Davanti a noi si staglia nel cielo limpido il profilo aguzzo delle Pale di San Martino
e il dolci declivi pratosi del Monte Agaro
Da adesso comincia la parte esplorativa del percorso, dopo aver raggiunto facilmente la Malga Arpaco, richiede veramente un colpo di fortuna vedere la strada che ci porta a Malga Valarica di Sopra. Succede infatti che il primo passaggio lo facciamo a vuoto e dobbiamo tornare sui nostri passi e constatare che, quella che sulla carta è una larga strada bianca in realtà è uno stretto e quasi invisibile sentiero tra la vegetazione.
La malga è a q. 1703 e da qui parte il sentiero tutto da scoprire che ci condurrà alla forcella posta a q. 1784.
Le incertezze provocate dalla cartografia sono sparite chilometro dopo chilometro, svelandoci un sentiero splendido
che nella parte finale ci ha regalato panorami mozzafiato
e passaggi molto suggestivi
finalmente dopo 32 km dalla partenza siamo alla forcella, 10 km e più di 1000 mt sotto di noi ci aspetta una bella birra fresca tutta da conquistare
la discesa non è proprio semplicissima, il primo chilometro infatti lo dobbiamo fare a piedi, poi quando il fondo si fa più umano, senza rischiare oltre il dovuto scendiamo a tornanti su un fondo che si fa via via più compatto e arriviamo al Ristorante Al Tajol dove ritroviamo l'asfalto e velocemente torniamo alla macchina
Altre foto della giornata sono visibili qui
Se qualcuno è interessato al giro la traccia è scaricabile qui
Ciao
Alla prossima
Non avrei mai immaginato che degli itinerari ritagliati dal mensile Bici da Montagna (ora Mountain Bike World) vecchi di anni mi sarebbero tornati utili nell'era dei gps e dei siti pieni zeppi di percorsi. E' proprio sfogliando il raccoglitore che contiene decine di queste pagine che trovo qualcosa che stuzzica il mio interesse ... Il Monte Coppolo.
Scansiono la pagina, preparo la traccia gps e spedisco il tutto al fratello, ben sapendo che ci sono un paio di cose che cattureranno la sua attenzione e farà venir meno la voglia di lanciarsi in questo giro esplorativo.
Così recita il testo: "la via sarebbe sufficientemente larga ma la pendenza e il fondo sono tali da renderla impercorribile in salita. Siamo a quota 1350 e dovremo scalare 400 metri con la bici in spalla" ... inoltre bisognerebbe transitare per un sentiero che nella carta Tabacco è segnato con un sottilissimo tratteggio nero poco rassicurante, reduci dall'esperienza di Forcella Valsorda e Folga sono sicuro che la mia idea è destinata a naufragare.
I particolari infatti non gli sfuggono, ma invece di bocciare l'idea mi propone di invertire il senso di marcia rendendolo forse migliore; io penso che piuttosto che niente, è meglio piuttosto.
Report:
E' così che in uno splendido mercoledì di fine settembre alle 8,20 del mattino siamo nel paese di Lamon (patria del fagiolo) pronti per affrontare questo giro.
Pedaliamo per circa 8 km in salita su una strada asfaltata completamente priva di traffico
per raggiungere il paese di San Donato da dove inizia la sterrata che raggiunge dolcemente la frazione di Valnuvola. La strada continua a salire, mai troppo duramente e su un fondo a volte un po' troppo morbido, fino a quando incrociamo un primo bivio segnalato
Dopo una breve sosta ripartiamo sempre in salita che a volte si fa più impegnativa, cominciamo a incontrare i tornanti che in rapida successione si inerpicano in questa valle immersa in un silenzio irreale
anche il semplice rumore dei sassi sotto le nostre ruote sembra offendere la pace di questo posto. Dopo oltre 20 tornanti e 22 km dalla partenza finalmente usciamo dal bosco e gingiamo al Passo Broccon. Davanti a noi si staglia nel cielo limpido il profilo aguzzo delle Pale di San Martino
e il dolci declivi pratosi del Monte Agaro
Da adesso comincia la parte esplorativa del percorso, dopo aver raggiunto facilmente la Malga Arpaco, richiede veramente un colpo di fortuna vedere la strada che ci porta a Malga Valarica di Sopra. Succede infatti che il primo passaggio lo facciamo a vuoto e dobbiamo tornare sui nostri passi e constatare che, quella che sulla carta è una larga strada bianca in realtà è uno stretto e quasi invisibile sentiero tra la vegetazione.
La malga è a q. 1703 e da qui parte il sentiero tutto da scoprire che ci condurrà alla forcella posta a q. 1784.
Le incertezze provocate dalla cartografia sono sparite chilometro dopo chilometro, svelandoci un sentiero splendido
che nella parte finale ci ha regalato panorami mozzafiato
e passaggi molto suggestivi
finalmente dopo 32 km dalla partenza siamo alla forcella, 10 km e più di 1000 mt sotto di noi ci aspetta una bella birra fresca tutta da conquistare
la discesa non è proprio semplicissima, il primo chilometro infatti lo dobbiamo fare a piedi, poi quando il fondo si fa più umano, senza rischiare oltre il dovuto scendiamo a tornanti su un fondo che si fa via via più compatto e arriviamo al Ristorante Al Tajol dove ritroviamo l'asfalto e velocemente torniamo alla macchina
Altre foto della giornata sono visibili qui
Se qualcuno è interessato al giro la traccia è scaricabile qui
Ciao
Alla prossima
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