sono veneto? REPORT VENETO [volume 1]
- Creatore Discussione Nomad 42
- Data di inizio
- Stato
Grandioso!! o-o
(come hai fatto a fare quella foto con le spighe ghiacciate in primo piano (a fuoco), controsole, con anche lo sfondo a fuoco, senza flash, senza bruciare i colori con il troppo-bianco????) e che macchina fotografica hai?!
(come hai fatto a fare quella foto con le spighe ghiacciate in primo piano (a fuoco), controsole, con anche lo sfondo a fuoco, senza flash, senza bruciare i colori con il troppo-bianco????) e che macchina fotografica hai?!
Proposta:...a fuoco c'è la ruota, il resto è dovuto alla focale ristretta
Bobo fotoreporter dell'anno.
(senza offesa Direttur)
grazie a tutti ... sto lavorando alla seconda puntata che è assai bella magari un po' lunghetta nelle parole rispetto ad altri miei report ma, credetemi, è piena di sostanza!!!
non sò! prima tiravo fora el celular e scatavo ora la machineta ma a mi me par che xè la stessa cosa
brào, sa disito? dovarea contatar marco almanco per farme dar le scritte blu?
ho un segreto e appena ho un attimo di tempo te lo spiego in MP
la fotocamera è una canon ixus 220 HS...un gioiello di ultima generazione nata appositamente per un uso in bike...pensa a tutto quello che vorresti che avesse una fotocamera ...lei ce l'ha!
o-oFoto che fanno sognare .......assolutamente Paradisiache
o-o
o-o
o-oBear Grylls is nothing!
o-o
non sò! prima tiravo fora el celular e scatavo ora la machineta ma a mi me par che xè la stessa cosa
o-oProposta:
Bobo fotoreporter dell'anno.
(senza offesa Direttur)
brào, sa disito? dovarea contatar marco almanco per farme dar le scritte blu?
o-o
ho un segreto e appena ho un attimo di tempo te lo spiego in MP
la fotocamera è una canon ixus 220 HS...un gioiello di ultima generazione nata appositamente per un uso in bike...pensa a tutto quello che vorresti che avesse una fotocamera ...lei ce l'ha!
primo giorno: qui
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
2° giorno sulla neve: Carega alla vigilia di Natale
è la vigilia di natale e sono passati solo 7 giorni dalla sortita baldense e, nonostante la delusione di non essere riuscito a raggiungere la vetta e nonostante una vocina mi diceva "tornaci", ho optato per questa avventura con Fratello e Dick sul Carega...le perplessità sono tante visto la copiosa neve in quota e il probabile ghiaccio sulla discesa programmata, l'E5, che già di suo è tosta.
Giazza... (questa cartolina è per voi tutti un augurio di buone feste e se la befana le ha già portate via tenetela buona per le feste del prossimo anno...AUGURI)
una volta attraversato il paesello-presepe giungo all'appuntamento con un pochino di ritardo..."ragazzi scusate l'ora ma mi son fermato a comperare le cartoline di natale"
pronti e via...
sempre piacevole l'asfaltata che porta al rifugio Revolto da dove parte la strada militare che oggi è rivestita di candida neve e perfettamente pedalabile anche senza le gomme chiodate
cima Trappola, Lessinia, domina l'alta val d'Illasi
dal rifugio Scalorbi comincia una dura e prevista spintata ...chissà se i tre ski-alpinisti laggiù in valle arriveranno prima di noi in cima!?
se non si spalla almeno un po' "xè 'n giro da gobi"
sono eccitato e il mio passo aumenta freneticamente dimenticando completamente la fatica. Non faccio più caso nemmeno alle difficoltà che aumentano con l'avanzare di quota. La montagna è per me una droga e io in questo momento mi sento completamente "fatto"!
Mi volto un momento e non vedo più gli amici...Dick non se la sente di continuare, probabilmente la ragione gli dice che raggiungere la vetta è impossibile! Convinzione dettata dal fatto che non ha portato con se le ciaspole, dal fatto che nuvoloni minacciosi si avvicinano velocemente, dal fatto che la forza del vento aumenta sempre più e dalla consapevolezza che il ritorno sarebbe stato probabilmente ed egualmente affrontato coi scarponi! Fratello, suo malgrado, ed anch'egli sprovvisto di ciaspole, non ha lasciato solo l'amico di tante avventure. Io invece, ciaspolemunito, continuo fiducioso dopo aver promesso che non sarei disceso dall'esposto e pericoloso E5.
Questa volta ce la faccio a raggiungere la vetta! Sono sicuro di farcela! Sono ben attrezzato, ciaspole, ghette, antiacqua, antivento, sacca idrica ancora piena, barrette, banana e panino non mancano e sopratutto, là in fondo allo zaino dove tengo gli atrezzi, ho l'indispensabile per sopravvivere in tutte le situazioni estreme... il coltellino svizzero!!!
Comunque non sono solo, lungo la via scorgo diversi alpinisti con i ramponi ai piedi... drogato sì, ma mica scemo!!!
uno sguardo indietro a quanto già fatto... con il cielo minaccioso
uno sguardo avanti a quanto manca... con il cielo blu felice di stare quassù
se dovesse peggiorare il meteo ho comunque la possibilità di trovar riparo in questa grotta
stremato dal fondo sempre più impervio giungo all'imbocco del vaio dei colori, in prossimità della cima Mosca. Il magnifico panorama sul vicentino e sul Pasubio mi ripaga di tutte le fatiche fin quì avute
anche la vista verso la via del ritorno non è male...com'è piccolo da quassù il rifugio Scalorbi!
hem! forse zoomando un pochino si vede!
scattate le foto panoramiche ricarico la bici a spalle e proseguo nel mentre un arrampicatore con picozza e ramponi sopraggiunge dal vajo dei colori...eh già! ci si può divertire anche senza la bike!
da quando sono rimasto solo è passata un'oretta e l'aumentare delle difficoltà nell'avanzare mi deprime e mette in dubbio la bontà della scelta fatta nel continuare! Avanzo comunque, non più fiducioso ma solamente speranzoso, e un'improvvisa e violenta folata di vento mi abbatte a terra...proprio quando l'autoscatto mi doveva immortalare in una banale posa
ciò nonostante me la rido ancora...anche perchè il folto gruppo di alpinisti che sta sopraggiungendo mi rassicura
a questo punto mi vesto per benino, calzo le ciaspole, ricarico l'autoscatto e mentre mi accingo a riprendere la bike in spalla arriva un'altra ventata
riparto con molti più dubbi
giungo al corno del leon
ho fame e mangio il panino, ho freddo e mi riparo dietro un masso, ho le punte delle dita della mano destra semicongelate e mi fanno parecchio male ma risolgo tenendole al calduccio tra i gioielli di famiglia!
l'agognata forcella che porta al rifugio Fraccaroli è vicina...4 ski-alpinisti scendono prima di aver raggiunto la forcella, forse sono gli stessi visti all'inizio dell'ascesa, anche loro non hanno passato quel muro di ghiaccio che ci separa dalla meta
il tempo migliora un pochino ma la pendenza notevole e la totale mancanza di una parvenza di traccia, oltre al ghiaccio che in alcuni tratti rende quasi inutili le ciaspole e l'orologio che inesorabilmente avanza mi inducono a rinunciare nell'intento!
Ahimè ho fallito! secondo fallimento...due su due!!!
mi volto e mi avvio al ritorno in uno scenario fantastico
la brevissima bufera ha creato una crosta di neve dura e gripposa che, con gradita sorpresa, mi permette di godere la discesa alla grande!
"MEGA DIVERTITA" lunga fino al Revolto... da quì mantengo la promessa fatta agli amici Dick e Fratello e mi accontento dei tagli
"ala fine de 'na sfachinada, anca se xè inverno, vien voja de un bagneto ristorator...o no!?"
decisamente no! meglio tornare all'auto
ho fallito l'obbiettivo però...
che figata di giornata!!! che grande divertita!!!
terzo giorno: qui
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
2° giorno sulla neve: Carega alla vigilia di Natale
è la vigilia di natale e sono passati solo 7 giorni dalla sortita baldense e, nonostante la delusione di non essere riuscito a raggiungere la vetta e nonostante una vocina mi diceva "tornaci", ho optato per questa avventura con Fratello e Dick sul Carega...le perplessità sono tante visto la copiosa neve in quota e il probabile ghiaccio sulla discesa programmata, l'E5, che già di suo è tosta.
Giazza... (questa cartolina è per voi tutti un augurio di buone feste e se la befana le ha già portate via tenetela buona per le feste del prossimo anno...AUGURI)
una volta attraversato il paesello-presepe giungo all'appuntamento con un pochino di ritardo..."ragazzi scusate l'ora ma mi son fermato a comperare le cartoline di natale"
pronti e via...
sempre piacevole l'asfaltata che porta al rifugio Revolto da dove parte la strada militare che oggi è rivestita di candida neve e perfettamente pedalabile anche senza le gomme chiodate
cima Trappola, Lessinia, domina l'alta val d'Illasi
dal rifugio Scalorbi comincia una dura e prevista spintata ...chissà se i tre ski-alpinisti laggiù in valle arriveranno prima di noi in cima!?
se non si spalla almeno un po' "xè 'n giro da gobi"
sono eccitato e il mio passo aumenta freneticamente dimenticando completamente la fatica. Non faccio più caso nemmeno alle difficoltà che aumentano con l'avanzare di quota. La montagna è per me una droga e io in questo momento mi sento completamente "fatto"!
Mi volto un momento e non vedo più gli amici...Dick non se la sente di continuare, probabilmente la ragione gli dice che raggiungere la vetta è impossibile! Convinzione dettata dal fatto che non ha portato con se le ciaspole, dal fatto che nuvoloni minacciosi si avvicinano velocemente, dal fatto che la forza del vento aumenta sempre più e dalla consapevolezza che il ritorno sarebbe stato probabilmente ed egualmente affrontato coi scarponi! Fratello, suo malgrado, ed anch'egli sprovvisto di ciaspole, non ha lasciato solo l'amico di tante avventure. Io invece, ciaspolemunito, continuo fiducioso dopo aver promesso che non sarei disceso dall'esposto e pericoloso E5.
Questa volta ce la faccio a raggiungere la vetta! Sono sicuro di farcela! Sono ben attrezzato, ciaspole, ghette, antiacqua, antivento, sacca idrica ancora piena, barrette, banana e panino non mancano e sopratutto, là in fondo allo zaino dove tengo gli atrezzi, ho l'indispensabile per sopravvivere in tutte le situazioni estreme... il coltellino svizzero!!!
Comunque non sono solo, lungo la via scorgo diversi alpinisti con i ramponi ai piedi... drogato sì, ma mica scemo!!!
uno sguardo indietro a quanto già fatto... con il cielo minaccioso
uno sguardo avanti a quanto manca... con il cielo blu felice di stare quassù
se dovesse peggiorare il meteo ho comunque la possibilità di trovar riparo in questa grotta
stremato dal fondo sempre più impervio giungo all'imbocco del vaio dei colori, in prossimità della cima Mosca. Il magnifico panorama sul vicentino e sul Pasubio mi ripaga di tutte le fatiche fin quì avute
anche la vista verso la via del ritorno non è male...com'è piccolo da quassù il rifugio Scalorbi!
hem! forse zoomando un pochino si vede!
scattate le foto panoramiche ricarico la bici a spalle e proseguo nel mentre un arrampicatore con picozza e ramponi sopraggiunge dal vajo dei colori...eh già! ci si può divertire anche senza la bike!
da quando sono rimasto solo è passata un'oretta e l'aumentare delle difficoltà nell'avanzare mi deprime e mette in dubbio la bontà della scelta fatta nel continuare! Avanzo comunque, non più fiducioso ma solamente speranzoso, e un'improvvisa e violenta folata di vento mi abbatte a terra...proprio quando l'autoscatto mi doveva immortalare in una banale posa
ciò nonostante me la rido ancora...anche perchè il folto gruppo di alpinisti che sta sopraggiungendo mi rassicura
a questo punto mi vesto per benino, calzo le ciaspole, ricarico l'autoscatto e mentre mi accingo a riprendere la bike in spalla arriva un'altra ventata
riparto con molti più dubbi
giungo al corno del leon
ho fame e mangio il panino, ho freddo e mi riparo dietro un masso, ho le punte delle dita della mano destra semicongelate e mi fanno parecchio male ma risolgo tenendole al calduccio tra i gioielli di famiglia!
l'agognata forcella che porta al rifugio Fraccaroli è vicina...4 ski-alpinisti scendono prima di aver raggiunto la forcella, forse sono gli stessi visti all'inizio dell'ascesa, anche loro non hanno passato quel muro di ghiaccio che ci separa dalla meta
il tempo migliora un pochino ma la pendenza notevole e la totale mancanza di una parvenza di traccia, oltre al ghiaccio che in alcuni tratti rende quasi inutili le ciaspole e l'orologio che inesorabilmente avanza mi inducono a rinunciare nell'intento!
Ahimè ho fallito! secondo fallimento...due su due!!!
mi volto e mi avvio al ritorno in uno scenario fantastico
la brevissima bufera ha creato una crosta di neve dura e gripposa che, con gradita sorpresa, mi permette di godere la discesa alla grande!
"MEGA DIVERTITA" lunga fino al Revolto... da quì mantengo la promessa fatta agli amici Dick e Fratello e mi accontento dei tagli
"ala fine de 'na sfachinada, anca se xè inverno, vien voja de un bagneto ristorator...o no!?"
decisamente no! meglio tornare all'auto
ho fallito l'obbiettivo però...
che figata di giornata!!! che grande divertita!!!
terzo giorno: qui
errare humanum est, perseverare autem diabolicum
voto per nominarti BdBobominiCarb Diabolicus
ah...dimenticavo, sei un esempio di tenacia. BRAVISSIMO !!
(io sto cominciando a vantarmi con gli amici dicendo "IO QUELLO LI LO CONOSCO DI PERSONA")
voto per nominarti BdBobominiCarb Diabolicus
ah...dimenticavo, sei un esempio di tenacia. BRAVISSIMO !!
(io sto cominciando a vantarmi con gli amici dicendo "IO QUELLO LI LO CONOSCO DI PERSONA")
Grande! Grande!
Però se cadi con la tua bici bianca... non la trovi più! eehehhe
Se queste follie diventano frequenti, ti consiglio di portare nello zaino anche quei panetti di gel che si scaldano chimicamente e una pomata riscaldante (me ne ha parlato un collega che la usa negli allenamenti invernali di calcio). Così se dovessi bivaccare in grotta...
Io penso di comprarmi la crema riscaldante da mettere sulle dita di mani e piedi prima di partire per i giri sotto zero: non senti il calore subito, ma poi la pomata fa effetto e tiene caldo per molte ore.
Però se cadi con la tua bici bianca... non la trovi più! eehehhe
Se queste follie diventano frequenti, ti consiglio di portare nello zaino anche quei panetti di gel che si scaldano chimicamente e una pomata riscaldante (me ne ha parlato un collega che la usa negli allenamenti invernali di calcio). Così se dovessi bivaccare in grotta...
Io penso di comprarmi la crema riscaldante da mettere sulle dita di mani e piedi prima di partire per i giri sotto zero: non senti il calore subito, ma poi la pomata fa effetto e tiene caldo per molte ore.
Grande BOBO sei mitico.
Però permettimi una tiratina d'orecchie. In queste situazione e in questi posti è meglio essere almeno in due. Ok è vero c'erano altri escursionisti, ma credimi è diverso.
Però permettimi una tiratina d'orecchie. In queste situazione e in questi posti è meglio essere almeno in due. Ok è vero c'erano altri escursionisti, ma credimi è diverso.
"Lo avevo postato sulla sezione bikers della valle del chiampo e agno ma sono stato rimproverato e quindi lo posto anche quì. Anche se dopo i mitici report del BOBO..................... 
"
Visto che non ci sono state altre adesioni questa mattina io e Paolo decidiamo di partire più bassi, contrada Lovati, in modo da avere più discesa al ritorno.
Partiamo con il sole. Strano perchè a casa era una giornata uggiosa. Saliamo abbastanza rapidamente ma vediamo sotto di noi salire le nuvole minacciose.
Arriviamo al Bertagnolli ancora con il sole e osserviamo il nostro obiettivo di giornata.
Qui ci fermiamo 10 minuti per gustare una delle migliori cioccolate mai bevute.
Ripartiamo rifocillati e carichi per cominciare a salire verso passo Mesole.
A circa metà salita comiciamo a trovare i primi tratti ghiacciati.
E' proprio in questo momento che sento Paolo esclamare: "c.....o me son dismentegà el zaino al rifugio e deso ?" Poco male, decidiamo di fare il giro programmato e salire nuovamente al rifugio per prendere lo zaino e così mangiarci un bel piatto di bigoli con la pasta de salado.
Con questo nuovo obiettivo culinario saliamo spediti fino a passo Mesole.
Appena arrivati ci accorgiamo di essere osservati dall'alto.
Riprendiamo il nostro percorso in direzione del passo della Scaggina, ma siamo sorpresi da una coppia di camosci che scappano velocissimi infastiditi dal nostro passaggio. Uno dei due decide di scappare tagliandoci il sentiero e passando a poco più di 10 metri da noi per fermarsi appena sotto.
Dopo questo piacevole incontro, troviamo invece un escursionista che ci riprovera pesantemente per pedalare in quei sentieri in questo periodo.
Un pochino meno contenti continuiamo per la nostra strada.
Arriviamo al passo della Scaggina che iniza a nevicare.
Sotto si intravvede il sentiero che ci aspetta. E' sicuramente la parte più ardua in quanto stretto e con neve durissima.
Con molta attenzione passiamo anche questo.
Ma........................ dopo è solo divertimento.
Troppo bello anche per fermarsi a documentare.
Siamo ritornati al Bertagnolli per pasteggiare e all'uscita ci ha piacevolmente sorpreso una fitta nevicata.
Oggi non ci siamo fatti mancare proprio niente.
Ciao e Felice anno nuovo a tutti
"Visto che non ci sono state altre adesioni questa mattina io e Paolo decidiamo di partire più bassi, contrada Lovati, in modo da avere più discesa al ritorno.
Partiamo con il sole. Strano perchè a casa era una giornata uggiosa. Saliamo abbastanza rapidamente ma vediamo sotto di noi salire le nuvole minacciose.
Arriviamo al Bertagnolli ancora con il sole e osserviamo il nostro obiettivo di giornata.
Qui ci fermiamo 10 minuti per gustare una delle migliori cioccolate mai bevute.
Ripartiamo rifocillati e carichi per cominciare a salire verso passo Mesole.
A circa metà salita comiciamo a trovare i primi tratti ghiacciati.
E' proprio in questo momento che sento Paolo esclamare: "c.....o me son dismentegà el zaino al rifugio e deso ?" Poco male, decidiamo di fare il giro programmato e salire nuovamente al rifugio per prendere lo zaino e così mangiarci un bel piatto di bigoli con la pasta de salado.
Con questo nuovo obiettivo culinario saliamo spediti fino a passo Mesole.
Appena arrivati ci accorgiamo di essere osservati dall'alto.
Riprendiamo il nostro percorso in direzione del passo della Scaggina, ma siamo sorpresi da una coppia di camosci che scappano velocissimi infastiditi dal nostro passaggio. Uno dei due decide di scappare tagliandoci il sentiero e passando a poco più di 10 metri da noi per fermarsi appena sotto.
Dopo questo piacevole incontro, troviamo invece un escursionista che ci riprovera pesantemente per pedalare in quei sentieri in questo periodo.
Un pochino meno contenti continuiamo per la nostra strada.
Arriviamo al passo della Scaggina che iniza a nevicare.
Sotto si intravvede il sentiero che ci aspetta. E' sicuramente la parte più ardua in quanto stretto e con neve durissima.
Con molta attenzione passiamo anche questo.
Ma........................ dopo è solo divertimento.
Troppo bello anche per fermarsi a documentare.
Siamo ritornati al Bertagnolli per pasteggiare e all'uscita ci ha piacevolmente sorpreso una fitta nevicata.
Oggi non ci siamo fatti mancare proprio niente.
Ciao e Felice anno nuovo a tutti
"Lo avevo postato sulla sezione bikers della valle del chiampo e agno ma sono stato rimproverato e quindi lo posto anche quì. Anche se dopo i mitici report del BOBO.....................
Complimenti
per nomad 42
bel, giro, grandi foto, ma permettimi di chidere 1 cosa, non era mica più semplice salire per il vallon della teleferica?
in gerere, con innevamento si salie per di là
bel, giro, grandi foto, ma permettimi di chidere 1 cosa, non era mica più semplice salire per il vallon della teleferica?
in gerere, con innevamento si salie per di là
scusate l'italiano del report ma quando l'ho scritto ero un po' cotto...l'ho corretto un pochino, anzi un tantino, avvalendomi di un dizionario veneto-talian
per quanto riguarda la tenacia sei in errore visto che non ho fatto alcunchè di straordinario. ho fatto solo quello che mi piace più fare, andar per monti, e anche se non sembra, l'ho fatto in sicurezza
quello che ho raccontato è il vero ma sono le belle foto che lo rendono così pomposo
per gli scaldini penso che ti ascolterò
PS al bertagnoli non sono mai salito e se non avessi avuto da fare sarei venuto volentieri...mannaggia!
BdBobo mi piace o-o
per quanto riguarda la tenacia sei in errore visto che non ho fatto alcunchè di straordinario. ho fatto solo quello che mi piace più fare, andar per monti, e anche se non sembra, l'ho fatto in sicurezza
quello che ho raccontato è il vero ma sono le belle foto che lo rendono così pomposo
va in mona...amico mio
la bici è il muletto, l'altra è la nomad che era bianca ma l'ho sverniciata proprio per ovviare a questi incovenientiGrande! Grande!
Però se cadi con la tua bici bianca... non la trovi più! eehehhe
Se queste follie diventano frequenti, ti consiglio di portare nello zaino anche quei panetti di gel che si scaldano chimicamente e una pomata riscaldante (me ne ha parlato un collega che la usa negli allenamenti invernali di calcio). Così se dovessi bivaccare in grotta...
Io penso di comprarmi la crema riscaldante da mettere sulle dita di mani e piedi prima di partire per i giri sotto zero: non senti il calore subito, ma poi la pomata fa effetto e tiene caldo per molte ore.
per gli scaldini penso che ti ascolterò
già! ma ogni tanto per le foto migliori uso ancora il vecchio fedele cellulare preso coi punti della esso
inizialmente non ero solo e per il resto ti rimando alla risposta data a GigiGrande BOBO sei mitico.
Però permettimi una tiratina d'orecchie. In queste situazione e in questi posti è meglio essere almeno in due. Ok è vero c'erano altri escursionisti, ma credimi è diverso.
PS al bertagnoli non sono mai salito e se non avessi avuto da fare sarei venuto volentieri...mannaggia!
il problema era nell'ultimissimo tratto che era difficoltoso per entrambi le vie, troppa la pendenza e troppo ghiaccio, senza ramponi non si saliva
1° e 2° giorno: qui
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
3° giorno sulla neve: ALTISSIMO DI NAGO 2...LA VENDETTA...abortita!
E' un po' di tempo che penso ad un altissimo con discesa alternativa all'ormai inflazionato 601, c'è solo da unire 3 tratti da me già fatti e trovare i collegamenti. Con l'amico Fratello decidiamo nel giorno di santo Stefano di provare la nuova via: Avio-rifugio Graziani-Altissimo-creste di navene-lago Pra della Stua-Madonna della neve-Avio...giro lungo e piuttosto duro ma abbiamo una intera giornata davanti!
Saliamo dalla via dei molini di Avio con il cielo che promette una giornata coi fiocchi, anzi no! senza fiocchi!
Arrivati ai piedi dell'Altissimo constatiamo che il bel tempo dei giorni scorsi l'ha denudato di quel mezzo metro di neve che lo rivestiva 9 giorni prima!
Porc...
2000 m. D+ con il peso delle ciaspole per nulla!!! Va be! pazienza! se non altro rendono più "ganzi" i protagonisti!...magra consolazione! 
Sulla carrareccia che dal rifugio Graziani porta in vetta il ghiaccio e i 20 cm di neve semi sfaldata rendono impossibile per lunghi tratti l'avanzare in bike, cosa che non era preventivata e che ci fa perdere parecchio tempo.
L'ascesa è comunque spettacolare e a qualche clic di fotocamera non posso tralasciare
Mentre fratello ristora al rifugio chiesa io, che sono un'impaziente, desideroso e affamato di vedute e che non sò resistere nemmeno in cambio di una cioccolata calda, anticipo gli ultimi metri per la croce di vetta!
Lo spettacolo è meraviglioso e mi dimentico persino del panino che ho nello zaino, scatto foto a tutto spiano, catturo tutto quello che ho intorno, da est a ovest, da nord a sud! con le immagini faccio pure il pieno di emozioni!
poi rammento che ho con me un succolento panino allo speck e me lo gusto osservando il baldo... meta in programma fra 5 giorni, all'ultimo dell'anno in compagnia degli amici BdB
A proposito di amici, finalmente Fulvio ha finito la cioccolata calda e mi ha raggiunto per prendersi la sua parte di gloria con la foto di rito alla croce di vetta!
che giornata! che bello! che allegria!
E' arrivato il momento del ritorno e Fratello sbava nel vedere la via delle creste
Wow!!!
la discesa dalle creste, che la settimana scorsa feci quasi toltamente in sella, oggi risulta ostica per le pessime condizioni della neve che ci fa perdere ulteriore tempo!
Ciò non toglie però la spettacolarità del posto
eccomi nel punto esatto dove la volta scorsa mi fotografai con il primo sentore di tramonto...ripeto l'autoscatto ma questa volta in sella alla bici!!!
Molto bello il tratto di bosco verso il lago pra della stua
accidenti! anche qui tragitto rallentato dai sentieri che sembrano delle vere piste da bob!...è tardi e il flash automatico che si attiva è un cattivo sentore del buio imminente
siamo ormai giunti al lago e il programma prevederebbe almeno altre due orette di goduriosa discesa ma purtroppo il tempo è scaduto! Anche questa giornata sulla neve in qualche modo non è andata come doveva...altro fallimento! tre su tre!
Tre giornate sulla neve imperfette, ma se ripenso a quanto mi sono divertito ugualmente non me la sento di definirle del tutto fallimentari!!!
Voi, che ne dite?...
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
3° giorno sulla neve: ALTISSIMO DI NAGO 2...LA VENDETTA...abortita!
E' un po' di tempo che penso ad un altissimo con discesa alternativa all'ormai inflazionato 601, c'è solo da unire 3 tratti da me già fatti e trovare i collegamenti. Con l'amico Fratello decidiamo nel giorno di santo Stefano di provare la nuova via: Avio-rifugio Graziani-Altissimo-creste di navene-lago Pra della Stua-Madonna della neve-Avio...giro lungo e piuttosto duro ma abbiamo una intera giornata davanti!
Saliamo dalla via dei molini di Avio con il cielo che promette una giornata coi fiocchi, anzi no! senza fiocchi!
Arrivati ai piedi dell'Altissimo constatiamo che il bel tempo dei giorni scorsi l'ha denudato di quel mezzo metro di neve che lo rivestiva 9 giorni prima!
Porc...
2000 m. D+ con il peso delle ciaspole per nulla!!! Va be! pazienza! se non altro rendono più "ganzi" i protagonisti!...magra consolazione!
Sulla carrareccia che dal rifugio Graziani porta in vetta il ghiaccio e i 20 cm di neve semi sfaldata rendono impossibile per lunghi tratti l'avanzare in bike, cosa che non era preventivata e che ci fa perdere parecchio tempo.
L'ascesa è comunque spettacolare e a qualche clic di fotocamera non posso tralasciare
Mentre fratello ristora al rifugio chiesa io, che sono un'impaziente, desideroso e affamato di vedute e che non sò resistere nemmeno in cambio di una cioccolata calda, anticipo gli ultimi metri per la croce di vetta!
Lo spettacolo è meraviglioso e mi dimentico persino del panino che ho nello zaino, scatto foto a tutto spiano, catturo tutto quello che ho intorno, da est a ovest, da nord a sud! con le immagini faccio pure il pieno di emozioni!
poi rammento che ho con me un succolento panino allo speck e me lo gusto osservando il baldo... meta in programma fra 5 giorni, all'ultimo dell'anno in compagnia degli amici BdB
A proposito di amici, finalmente Fulvio ha finito la cioccolata calda e mi ha raggiunto per prendersi la sua parte di gloria con la foto di rito alla croce di vetta!
che giornata! che bello! che allegria!
E' arrivato il momento del ritorno e Fratello sbava nel vedere la via delle creste
Wow!!!
la discesa dalle creste, che la settimana scorsa feci quasi toltamente in sella, oggi risulta ostica per le pessime condizioni della neve che ci fa perdere ulteriore tempo!
Ciò non toglie però la spettacolarità del posto
eccomi nel punto esatto dove la volta scorsa mi fotografai con il primo sentore di tramonto...ripeto l'autoscatto ma questa volta in sella alla bici!!!
Molto bello il tratto di bosco verso il lago pra della stua
accidenti! anche qui tragitto rallentato dai sentieri che sembrano delle vere piste da bob!...è tardi e il flash automatico che si attiva è un cattivo sentore del buio imminente
siamo ormai giunti al lago e il programma prevederebbe almeno altre due orette di goduriosa discesa ma purtroppo il tempo è scaduto! Anche questa giornata sulla neve in qualche modo non è andata come doveva...altro fallimento! tre su tre!
Tre giornate sulla neve imperfette, ma se ripenso a quanto mi sono divertito ugualmente non me la sento di definirle del tutto fallimentari!!!
Voi, che ne dite?...
1° e 2° giorno: qui
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
3° giorno sulla neve: ALTISSIMO DI NAGO 2...LA VENDETTA...abortita!
E' un po' di tempo che penso ad un altissimo con discesa alternativa all'ormai inflazionato 601, c'è solo da unire 3 tratti da me già fatti e trovare i collegamenti. Con l'amico Fratello decidiamo nel giorno di santo Stefano di provare la nuova via: Avio-rifugio Graziani-Altissimo-creste di navene-lago Pra della Stua-Madonna della neve-Avio...giro lungo e piuttosto duro ma abbiamo una intera giornata davanti!
Saliamo dalla via dei molini di Avio con il cielo che promette una giornata coi fiocchi, anzi no! senza fiocchi!
Voi, che ne dite?...
Caspita Bobo, vuoi proprio farmi morire dall'invidia! Sempre suggestivo.
- Stato