L
LAcek
Ospite
Bobo-Report....fantastico = bellissimo = meraviglioso = splendido = magnifico = eccezionale = favoloso = straordinario = 
sono veneto? REPORT VENETO [volume 1]
- Creatore Discussione Nomad 42
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ultimamento ho seguito poco il forum ..... ciò nonostante dopo una rapida scorsa, non posso esimermi dal farti i miei complimenti ...... grande Bobo, le tue imprese invernali sono invidiabili e le tue foto sono splendide.
Mi spiace non poterti reputare ..... sarà per un'altra occasione o-o
Mi spiace non poterti reputare ..... sarà per un'altra occasione o-o
grazie o-oBella lì Bobo! Mi sei proprio venuto in mente il primo dell'anno quando sono salito sull'Altissimo con mio fratello (guarda te che coincidenza)!
Toglimi invece una curiosità... qual'è la discesa dalle creste?
Mi sa che mi sto perdendo qualcosa di meritevole...
si scende dalla via per il Graziani e al 3° tornante vedi dei cartelli CAI che indicano per la bocca di Navene...via creste
o-o
se non fosse per quel motivo perche mi sbatterei così tanto per fare foto e reportare!?
o-o
cerco di imitarti in tutto, anche nelle ferie...parto fra qualche ora per Dobbiaco! Neve si! ma questa volta con gli sci stretti!...però nel garage del camper metto anche la bike
o-oBobo-Report....fantastico = bellissimo = meraviglioso = splendido = magnifico = eccezionale =favoloso =straordinario =
l'ultimo dell'anno sono stato QUI e mentre pedalavo pensavo che sarebbe una bella location per portartici con tutti i tuoi amici che ho imperdonabilmente snobbato, oltre al panorama il giro si completa di una stupenda discesa mai troppo difficile.
Mi sono pentito e vorrei porre rimedio
... non ho parole ....................................................
o-o grazie Francesco
sappi che un commento sul topic lo reputo mooooto più gratificante di una eterea reputazione!
la teoria del fare esiste solo in PRATICA
grande Bobo per foto e report e grande Fratello per aver fatto compagnia a nonnobob
che spettacolo di report e che foto
tanta invidia... complimenti! anche se hai fallito
L
LAcek
Ospite
Why not?
Comunque tranquillo, niente stress!!! Ci sarà l'occasione
in ogni caso aspetta che si rimettano a posto i miei legamenti crociati
la consolazione è che per il recupero dovrò...pedalare!
mini-REPORT: Malga Terrazzo Attack
Da quando ho preso la mia prima vera bici e non sono più costretto a prendere in prestito quella da gobo di mio padre (cioè da un mese si e no, ho fatto 8 uscite) ho sempre avuto il chiodo fisso in testa di fare un giro che avevo fatto a piedi quest'autunno: giazza, val fraselle, malga fraselle di sotto, 281, malga terrazzo, 279, giazza. Me lo ricordavo come un giro non troppo difficile, o almeno quella era l'impressione che mi aveva dato mentre lo facevo a piedi. Si, come no..
Due giorni fa parto per l'attacco. Abitando in valle salgo a Giazza in bici dall'asfalto, perchè la variante mista cemento-sterrato che parte dalla "Busa" è più stancante e non sono nella condizione di sprecare energie a caso. Manco a farlo apposta, arrivo ai due tornanti alla base della salita e mi accorgo che un dente del 24 davanti è completamente storto, fa talmente schifo che perfino la catena lo schiva
Non voglio restare a piedi e torno a casa per risolvere il problema, consolandomi poi con un paio di discese dietro casa.
Oggi ci riprovo. La bici è in ordine, il rider un po' meno
Parto e, dopo 10 km degni del miglior bitumaro, arrivo a Giazza. C'è fresco ma non troppo, e al sole si sta decisamente bene.
Foto, mezzo panino col miele e riparto. La val fraselle è stata inventata da qualche genio del male, ci sono rampe atroci coperte di quel ghiaino bastardo che ti fa slittare la gomma dietro e ti impedisce di ripartire. Trovo dei punti in cui devo passare dentro a dei cumuli di foglie talmente grossi che mi arrivano sopra la vita. Un altro po' e ci sparisco dentro..
Finalmente, dopo rampre su rampe che sembrano non finire mai, vedo in lontananza malga fraselle.
Non sembra tanto più alta, ho quasi finito di salire! Si, come no.. maledette illusioni. Dopo qualche altra rampa che sembrava non finire mai finalmente arrivo. Nell'ultima parte la strada è una lingua di ghiaccio, faccio fatica ad andare avanti a piedi. Per fortuna la malga è baciata dal sole e si sta benissimo, mi fermo a riposare e a mangiare qualcosa.
Alzo la forcella, metto il casco e prendo il 281 che mi porterà a malga terrazzo.
La prima parte è un misto di rampette in salita e falsipiani.. ma non era in piano?
Arrivo a tre scalini ripidi e corti da fare in giù, prima di una rampa in salita ghiacciata. E ora? Ho anche la sella alta.. non lo faccio dai, poi c'è il ghiaccio e non voglio arrivare lungo.........va in mona lo tento. Scendo senza impuntarmi e riesco anche a fermarmi. Mi sto già gasando!
Proseguo portando a mano la bici nei punti esposti a nord, dove c'è poca neve ma ghiacciata. Non ci sono punti esposti, ma finire giù per un bosco non mi ispira..
Finalmente arrivo alla fine, sul prato sopra malga terrazzo. Il sentiero finisce con una specie di scalinata un po' ripida: visto che tanto dopo è tutta discesa abbasso già la sella e mi fiondo giù!
Arrivo subito a malga terrazzo, tolgo la maglia e metto la giacca, mangio qualcosa poi prendo il 279 che mi porterà giù a giazza. Prima parte molto bella, tutta nel bosco. Ad un certo punto sento un rumore e 3 camosci mi attraversano la strada 3 metri davanti, fiondandosi giù nel bosco ad una velocità spaventosa. Come facciano a fermarsi rimane un mistero, magari ci riuscissi anche io...
Esco dal bosco e arrivo a Campostrin, dove si apre un bel prato. Posto stupendo che merita una foto.
Da qua in poi... aiuto. Si comincia a scendere verso Giazza, ci sono tantissimi tornanti stretti. Alcuni li giro bene, ogni tanto devo appoggiare il piede perchè solo "un nose press su mille ce la fa"
La prima parte scorre decentemente, poi sul sentiero cominciano ad esserci molte foglie e non si riesce a vedere se ci sono sassi o rami. Scendo sempre più cauto (e, ahimè, rigido). C'è qualche tornante e qualche curva stretta con gradoni e sassoni in contropendenza.. servono nose press fatti bene ma sono ancora troppo scarso. Provo a combinare qualcosa ma non ricavo nulla, appoggio il piede e continuo.
Ad un certo punto arrivo a due tornanti molto vicini: il primo ha un ingresso abbastanza stretto tra sassi alti 30/40 cm, con tanto di gradino ripido nella prima parte. Non ce la posso fare, e con la coda dell'occhio vedo una scorciatoia che taglia sul sentiero e finisce sul secondo tornate. Parte con un passaggio molto ripido su dei sassi, si spiana per un paio di metri per poi finire con un altro ripido (sempre su sassi, ma poca cosa rispetto a quello di prima) sul tornante. Bon, la rischio! Faccio il primo ripido, che purtroppo non finisce liscio e mi fa insaccare. Perdo il controllo ma non sono per terra, anche se il contraccolpo mi ha fatto staccare i piedi dai pedali. Arrivo al secondo ripido e, non potendo arretrare, la bici si impunta. Finisco 4 metri più avanti... mi alzo, sento un dolore che per fortuna passa subito. BM, cioè bel musso, la prossima volta imparo a voler strafare. Il colpo mi ha spostato lo stem di circa 10°, non ho più il manubrio dritto e non ho neanche la brugola per poterlo sistemare. Ho un paio di graffi (una volta puliti si vedono a malapena, per fortuna) verso il fondo del fodero sinistro. Non demordo e stavolta provo a fare il tornantino con l'imbuto ma niente da fare, devo appoggiare il piede.
Riparto demoralizzato, appoggio il piede per girare un paio di punti che sarei riuscito a fare senza, i pedali toccano sotto ovunque e sto seduto sulla sella invece che in piedi e attivo. Dopo un altro passaggio infelice mi sveglio e penso "ma che caxxo faccio?". Giro la bici e lo riprovo, stavolta lo chiudo bene. Magra consolazione.
Ormai sono quasi in fondo, rimangono solo un paio di passaggi stretti tra i sassi che supero da fermo per non rischiare di strisciare il telaio. Arrivo a Giazza e mi accorgo che la sella balla.. avrò mica rotto il reggisella? Per fortuna si erano solo allentate le viti Le stringo e riparto.
Scendo dall'asfalto o faccio il sentiero che scende alla busa? Da demoralizzato stavo quasi per scendere dall'asfalto, poi con l'ultima dignità rimasta mi sono obbligato a scendere dal sentiero. Va bene tutto ma l'asfalto in discesa NO.
Il sentiero non è niente di che, corto ma comunque bello. Termina con un ripido che lo immette su un'altro sentiero. Lo faccio o no? Basta esitazioni, non è brutto come l'altro..giù! Questo termina liscio e la bici scorre senza problemi.. Magra consolazione parte 2.
Da qui in poi è tutto cemento e asfalto fino a casa. Arrivo un po' confuso, un po' dolorante e molto affamato.. penso a quanto è stata lunga e dura la salita, a quanto bello è stato nella prima parte di bosco, e a quanto mi sembrassero impossibili certi passaggi. Prima o poi sarò in grado di passarli? Chi lo sa.. intanto pensiamo a raddrizzare il manubrio, a pulire il fango e a quali discese fare la prossima volta!
Da quando ho preso la mia prima vera bici e non sono più costretto a prendere in prestito quella da gobo di mio padre (cioè da un mese si e no, ho fatto 8 uscite) ho sempre avuto il chiodo fisso in testa di fare un giro che avevo fatto a piedi quest'autunno: giazza, val fraselle, malga fraselle di sotto, 281, malga terrazzo, 279, giazza. Me lo ricordavo come un giro non troppo difficile, o almeno quella era l'impressione che mi aveva dato mentre lo facevo a piedi. Si, come no..
Due giorni fa parto per l'attacco. Abitando in valle salgo a Giazza in bici dall'asfalto, perchè la variante mista cemento-sterrato che parte dalla "Busa" è più stancante e non sono nella condizione di sprecare energie a caso. Manco a farlo apposta, arrivo ai due tornanti alla base della salita e mi accorgo che un dente del 24 davanti è completamente storto, fa talmente schifo che perfino la catena lo schiva
Non voglio restare a piedi e torno a casa per risolvere il problema, consolandomi poi con un paio di discese dietro casa.Oggi ci riprovo. La bici è in ordine, il rider un po' meno
Parto e, dopo 10 km degni del miglior bitumaro, arrivo a Giazza. C'è fresco ma non troppo, e al sole si sta decisamente bene.
Foto, mezzo panino col miele e riparto. La val fraselle è stata inventata da qualche genio del male, ci sono rampe atroci coperte di quel ghiaino bastardo che ti fa slittare la gomma dietro e ti impedisce di ripartire. Trovo dei punti in cui devo passare dentro a dei cumuli di foglie talmente grossi che mi arrivano sopra la vita. Un altro po' e ci sparisco dentro..
Finalmente, dopo rampre su rampe che sembrano non finire mai, vedo in lontananza malga fraselle.
Non sembra tanto più alta, ho quasi finito di salire! Si, come no.. maledette illusioni. Dopo qualche altra rampa che sembrava non finire mai finalmente arrivo. Nell'ultima parte la strada è una lingua di ghiaccio, faccio fatica ad andare avanti a piedi. Per fortuna la malga è baciata dal sole e si sta benissimo, mi fermo a riposare e a mangiare qualcosa.
Alzo la forcella, metto il casco e prendo il 281 che mi porterà a malga terrazzo.
La prima parte è un misto di rampette in salita e falsipiani.. ma non era in piano?
Arrivo a tre scalini ripidi e corti da fare in giù, prima di una rampa in salita ghiacciata. E ora? Ho anche la sella alta.. non lo faccio dai, poi c'è il ghiaccio e non voglio arrivare lungo.........va in mona lo tento. Scendo senza impuntarmi e riesco anche a fermarmi. Mi sto già gasando! Proseguo portando a mano la bici nei punti esposti a nord, dove c'è poca neve ma ghiacciata. Non ci sono punti esposti, ma finire giù per un bosco non mi ispira..
Finalmente arrivo alla fine, sul prato sopra malga terrazzo. Il sentiero finisce con una specie di scalinata un po' ripida: visto che tanto dopo è tutta discesa abbasso già la sella e mi fiondo giù!
Arrivo subito a malga terrazzo, tolgo la maglia e metto la giacca, mangio qualcosa poi prendo il 279 che mi porterà giù a giazza. Prima parte molto bella, tutta nel bosco. Ad un certo punto sento un rumore e 3 camosci mi attraversano la strada 3 metri davanti, fiondandosi giù nel bosco ad una velocità spaventosa. Come facciano a fermarsi rimane un mistero, magari ci riuscissi anche io...
Esco dal bosco e arrivo a Campostrin, dove si apre un bel prato. Posto stupendo che merita una foto.
Da qua in poi... aiuto. Si comincia a scendere verso Giazza, ci sono tantissimi tornanti stretti. Alcuni li giro bene, ogni tanto devo appoggiare il piede perchè solo "un nose press su mille ce la fa"
La prima parte scorre decentemente, poi sul sentiero cominciano ad esserci molte foglie e non si riesce a vedere se ci sono sassi o rami. Scendo sempre più cauto (e, ahimè, rigido). C'è qualche tornante e qualche curva stretta con gradoni e sassoni in contropendenza.. servono nose press fatti bene ma sono ancora troppo scarso. Provo a combinare qualcosa ma non ricavo nulla, appoggio il piede e continuo.
Ad un certo punto arrivo a due tornanti molto vicini: il primo ha un ingresso abbastanza stretto tra sassi alti 30/40 cm, con tanto di gradino ripido nella prima parte. Non ce la posso fare, e con la coda dell'occhio vedo una scorciatoia che taglia sul sentiero e finisce sul secondo tornate. Parte con un passaggio molto ripido su dei sassi, si spiana per un paio di metri per poi finire con un altro ripido (sempre su sassi, ma poca cosa rispetto a quello di prima) sul tornante. Bon, la rischio! Faccio il primo ripido, che purtroppo non finisce liscio e mi fa insaccare. Perdo il controllo ma non sono per terra, anche se il contraccolpo mi ha fatto staccare i piedi dai pedali. Arrivo al secondo ripido e, non potendo arretrare, la bici si impunta. Finisco 4 metri più avanti... mi alzo, sento un dolore che per fortuna passa subito. BM, cioè bel musso, la prossima volta imparo a voler strafare. Il colpo mi ha spostato lo stem di circa 10°, non ho più il manubrio dritto e non ho neanche la brugola per poterlo sistemare. Ho un paio di graffi (una volta puliti si vedono a malapena, per fortuna) verso il fondo del fodero sinistro. Non demordo e stavolta provo a fare il tornantino con l'imbuto ma niente da fare, devo appoggiare il piede.
Riparto demoralizzato, appoggio il piede per girare un paio di punti che sarei riuscito a fare senza, i pedali toccano sotto ovunque e sto seduto sulla sella invece che in piedi e attivo. Dopo un altro passaggio infelice mi sveglio e penso "ma che caxxo faccio?". Giro la bici e lo riprovo, stavolta lo chiudo bene. Magra consolazione.
Ormai sono quasi in fondo, rimangono solo un paio di passaggi stretti tra i sassi che supero da fermo per non rischiare di strisciare il telaio. Arrivo a Giazza e mi accorgo che la sella balla.. avrò mica rotto il reggisella? Per fortuna si erano solo allentate le viti
Le stringo e riparto.Scendo dall'asfalto o faccio il sentiero che scende alla busa? Da demoralizzato stavo quasi per scendere dall'asfalto, poi con l'ultima dignità rimasta mi sono obbligato a scendere dal sentiero. Va bene tutto ma l'asfalto in discesa NO.
Il sentiero non è niente di che, corto ma comunque bello. Termina con un ripido che lo immette su un'altro sentiero. Lo faccio o no? Basta esitazioni, non è brutto come l'altro..giù! Questo termina liscio e la bici scorre senza problemi.. Magra consolazione parte 2.
Da qui in poi è tutto cemento e asfalto fino a casa. Arrivo un po' confuso, un po' dolorante e molto affamato.. penso a quanto è stata lunga e dura la salita, a quanto bello è stato nella prima parte di bosco, e a quanto mi sembrassero impossibili certi passaggi. Prima o poi sarò in grado di passarli? Chi lo sa.. intanto pensiamo a raddrizzare il manubrio, a pulire il fango e a quali discese fare la prossima volta!
Bravo, buon inizio!
Da discesista alle prime armi capisco le tue difficoltà, esercitiamoci!
lonebiker
Biker grossissimus
- 19/4/07
- 5.451
- 147
- 0
- 58
- Bike
- Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
Grazie a tutti! Come dice (alla buona) la mia firma, "le difficoltà portano alle stelle". Niente è regalato, ci si impegna, si sbatte e piano piano si migliora. Sempre avanti!
Visto che la settimana prossima non dovrebbe nevicare, al contrario di quanto sembrava, se mi gira male rifaccio il giro tentando la discesa dal classico 277!
Visto che la settimana prossima non dovrebbe nevicare, al contrario di quanto sembrava, se mi gira male rifaccio il giro tentando la discesa dal classico 277!
L
LAcek
Ospite
L
LAcek
Ospite
è un lattante direi!...speremo che non l'se brùsa in pressia che a Verona gavèm bisogno de nove generassioni...l'età anche
Sei invidioso vero?
D'altra parte come tu spesso fai notare sei ormai arrivato agli ultimi giri,ancora poche frecce al tuo arco...
L
LAcek
Ospite
Sei invidioso vero?
D'altra parte come tu spesso fai notare sei ormai arrivato agli ultimi giri,ancora poche frecce al tuo arco...
http://www.fuorivia.com/forum/posting.php?mode=smilies&f=4#
Ehi ehi, attento a dove TI arriva la freccia
(detto, chissà come mai, in acritica difesa della categoria 50 e giù di lì)
- Stato