SU E ZO, AVANTI E INDRIO, SORA E SOTTO L'AUTOSTRADA
15/1/2012 UNA GIORNATA PARTICOLARE PIU' UNICA CHE RARA
Non mi succede spesso, anzi praticamente mai, forse è la seconda volta in 16 anni di MTB che esco in solitaria, ma questa volta è andata così, avevo talmente voglia di pedalare con queste belle giornate soleggiate e fredde (ottimali in inverno per non trovare fango) che non mi sono fermato davanti alla sfortuna di non trovare nessun compagno d'avventura. E così sia, sveglia alle 6.45 e partenza da casa alle 7.30 come al solito (orario invernale). Alle 8.15 sono al casello di Vittorio V.to SUD e il Telepass non fa aprire la sbarra, l'operatore mi dice che devo sostituirlo il prima possibile e mi fa passare: CHE SIA L'INIZIO DI UNA GIORNATA STORTA, ASSOLUTAMENTE NO! Farò di tutto perchè non lo sia, ho preparato la sera prima un giro da 45 km x ? D+ ma so già che è troppo lungo per poter rientrare a casa per le 13.00, vedremo lungo il percorso il da farsi.
Dopo i - 3° della partenza, il sole inizia a scaldare
Inizio la prima salita che mi porta alla trincea delle perdonanze.
Inizio poi una serie infinita di single track intorno al Monte Altare
con veduta sull'A27
e passaggio al Castello di San Martino
altri sentieri riscaldati dal sole
e scendo a Serravalle grazie ad un bellissimo viottolo
Ora mi aspetta la salita della Via dell'Acqua, breve ma tosta, e al suo culmine mi accorgo di aver dimenticato la borraccia a casa! L'unica fontana che conosco è a Lago e quindi devo resistere almeno altri 7/8 km. Inizio a scendere
e ritrovo l'autostrada A27
ma questa volta ci passo sotto
Il Col Visentin a quota 1800 scarsi sul versante sud è ancora senza neve
Mi porto su altri single track battuti dal sole sperando di riscaldare il mio piede sinistro che non sento più e comincio ad intravvedere i laghi di Revine
quando mi avvicino mi accorgo che è ghiacciato
finalmente noto il Campanile di Lago e penso alla fontana, sono al km 20, altra metà strada senza acqua
scendo al Lago di Lago ed effettivamente è ghiacciato, la papere si divertono a pattinare
fin qui ho fatto esattamente il percorso previsto, ma guardando l'orologio decido di modificarlo da qui in poi, del resto a casa mi aspettando per le lasagne al forno e vale la pena accorciare il giro. Così passo per Tarzo e Castelich, poi scendo nella Valle dei Piai
ed inizio l'ultima salita al Monte Piai da dove si ammira meglio la valle sottostante
mi ricollego con la strada delle Perdonanze dal lato opposto della trincea e poco prima della Chiesetta scendo a destra per non ripassare sulla stessa strada dell'andata. Scendendo noto il caratteristico campanile di Cozzuolo, proprio dove ho lasciato l'auto.
Dietro al campanile si nota di nuovo l'autostrada.
Alla fine ho chiuso con 35 km (invece di 45) e 1160 m di dislivello, e sono contento così.
E' stata una giornata diciamo SILENZIOSA e devo dire che tutto sommato non è stata una brutta esperienza, ma che ci posso fare se preferisco comunque la compagnia di un gruppo di amici.
La traccia sarà disponibile a breve sul nostro sito
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