sono veneto? REPORT VENETO [volume 1]

Nomad 42 ha scritto:

stano se va in vacansa aarente casa, sparagnando la benza:

"vào inssima ale dolomiti con la baic!!!".......


3° giorno: giro del fanes 2^ parte

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MITICO ho atteso la seconda parte per farti i complimenti Report molto molto bello fatto con simpatia e la solita Maestria

Grande Bobo ne mancano ancora 16 di report estivi giusto??? dai che alla sera non voglio guardar la tele

ciaoo

Grandissima Myriam!!!
Immagino le belle paroline che ti ha tirato dietro ....pora tosa!

Poi sei sceso per la Val di Fanes e risalito per Fodara Vedla?
Bravo bravo, belle foto e bel report, come al solito

LAcek solitamente non si lascia scappare le cose toste ed ecco che, approfittando di una 2 giorni per il Sella Ronda di Glassman e i bikers della Valconca progetta, controllando e chiedendo a destra e a manca (leggesi Marco+ e Loonet), un giro del Sella Ronda da fare in 1 giorno con dislivello fino a 3000D+
Tutto pronto per il 15 Settembre 2012 a cui aderiscono oltre a LAcek e il marito Jorge anche Albert1978,Graaf, Migaliz, Petek, PierVI,Toxeto e il sottoscritto (lonebiker)
Ritrovo per i vicentini e Albert1978 (PierVi escluso che sale da solo e ci aspetta in pasticceria ad Agordo) alle 5.40 al solito Agip di Pove e alle 8.30 ad Arabba o come il quasi local Petek chiama giustamente in lingua locale Reba (Arabba)
Partenza per Porta Vescovo in bici senza impianto dopo le insistenze di Jorge e Toxeto (iniziano da subito a far comunella) che non ne volevano sapere di prendere l'impianto





cominciamo salita passando tra fauna locale





Flora



radure










e rocce coperte di Licheni rossi.





La salita fino all'arrivo del impianto più piccolo 100Metri di Dislivello sotto quello di porta Vescovo è dura il giusto ma ben pedalabile dal fondo ottimo.



Scontri fotografici tra me e Petek per l'occasione abbiamo evitato gli scontri in bike a favore di mezzi più pacifici



e s'incomincia a vedere qualche spruzzata di neve dei giorni scorsi





controllando il giro non avevo visto nessun guado per le mie foto semi/subacque ma la neve non è forse acqua ghiacciata cristallizata?






La forma fisica forse oggi non ' c'è ma a LAcek non manca mai il sorriso



l'arrivo a porta Vescovo apre ai nostri occhi qualcosa di Pazzesco !!! e con la giornata di oggi poi!! abbiamo di fronte a poche centinaia di metri la Marmolada con il suo ghiacciaio STUPENDO!!!!!





ed iniziamo la prima discesa/viaggio in cresta del Viel del Pan verso l'omonimo rifugio












sempre con la Marmolada ed il Lago di Fedaia alla nostra sinistra





Arriviamo al Rifugio Viel del Pan anche con qualche spallata anche se 3 disgraziati Petek-PierVi-Lonebiker ne fanno un po' in sella (ma non ci sono testimonianze fotografiche almeno da parte mia troppo impegnato a cercare la via piatta ai lati o superare lo scalino)





Da qui discesa verso il Passo Pordoi su bel sentiero un po trafficato dai pedoni ma dal bel fondo.



Arrivati al Passo Pordoi scendiamo ancora per circa 200 metri di D- dapprima su veloce sentiero aperto



e poi su sentiero a volte molto ripido e coperto di radici dove 3 dei nostri fanno vedere le loro doti (Petek-Albert1978-PierVi)







per poi ripartire in salita bella ripida per il passo sella



e qui il buon albert1978 si ricorda di essere anche un ciclista (leggesi bitumaro )e a 1/3 della forte salita ad un tornante durante una pausa ricompattatrice ci dice che ora la strada sale + dolcemente







Al rifugio pausa ristoratrice



e per Mc Albert nuovo mezzo miracolo di ripristino cambio rotto a dei downhillers locali, poi giù verso selva di valgardena anche con un pezzo di pista da sci che lascia qualche segno al buon PierVI per fortuna niente di rotto se non un po l'orgoglio forse ma il biker è tosto e penso anche sia fatto di gomma.
considerato l'orario e le altre 2 salite che ci attendono decidiamo di prendere la funivia per Danterciepes e qui tutti notiamo Jorge che pensa intensamente ai problemi fisici di LAcek e sacrifica la sua immensa voglia di fare anche questa penultima salita in sella (supportato da Toxeto).







All'arrivo alla sommità LAcek decide di scendere a Corvara per asfalto e attendere il recupero in seguito da parte di Jorge siamo tutti dispiaciuti che l'organizzatrice non possa portare a termine il giro ma la decisione penso sia stata saggia.




e all'arrivo c'è anche chi è riuscito ad avere problemi tecnici andando in funivia (copyright albert1978)



ora un'altro single track in cresta







per poi buttarsi verso corvara su un sentiero (suggerimento eccezzionale!!!!!!!) belessimo con a volte "scalini" di tronchi di legno e ponticelli di legno tornanti non strettissimi ma che si riescono a fare abbastanza allegramente (e se ve lo dico io che l'ho fatta al 98% in sella credeteci). Ovviamente da quanto mi è piaciuto questo sentiero non mi sono fermato a fare nessuna foto se non all'arrivo.



a questo punto ci attende l'ultima fatica della giornata la salita di circa 500metri D+ verso passo Campolongo arrivando dalla ciclabile di corvara dove, ovviamente nel prato ai lati della stessa i miei 2 compagni di Viaggio dalla pianura Albert1978 e Toxeto si sfogano in discesa per Toxeto con drop ovunque e pigando la gomma posteriore in discesa mentre per albert1978 il drop sarebbe stato necessario se avesse visto l'interruzione del sentiero, volo micidiale e pirotecnico ma per fortuna nulla di rotto una registrazione al cambio e via.
Qui ci abbandonano per problemi di tempo GRAAF e MIGALIZ che proseguono verso il passo per asfalto, ottimi compagni di giornata.



spero di aver messo tutto, sicuramente non sono riuscito a trasmettere le sensazioni che questa giornata mi ha offerto con amici in posti magnifici.
Il giro è di quelli da consigliare con 10 stelle su 10 e bellissimo e intenso ovviamente non a chi è alle prime armi o con scarso allenamento.

Ma il mio Report non poteva concludersi senza ringraziare LAURA (usiamo il vero nome questa volta) per il magnifico giro che ci ha confezionato, ben sapendo che ha sicuramente già pronto per il prossimo anno

il Sella Ronda con variazioni 2 La Vendetta ciaoo


presa dall'album di LAcek Tovel Malga Flavona

qui sotto l'album completo delle mie foto e quelle di LAcek

[album]20310[/album]

[album]20308[/album]

Grande report, mitico Lone!

Nonostante la mia disfatta, bellissima giornata.
Ho compensato il debito di ossigeno con boccate di visioni Dolomitiche... meditando vendetta...

...siete eccezionali!

Dal canto mio non posso nascondere che l'anno mtb-2012 è quasi da dimenticare, ma per fortuna ci siete voi che mi consolate con questi report da pauuuura
PS: Le foto sono fantastiche....

Complimenti a tutti

E’ un po’ di tempo che l’avevo in lista questo giro, ma l‘incognita di cosa avessi trovato più e più volte mi ha fermato dal provarci. Finalmente lo scorso weekend è giunta l’ora.

Partenza da Listolade, pochi chilometri dopo Agordo, sotto un cielo terso e con una temperatura frizzantina. Con me BorgaMTB che da queste parti è di casa e qualche notizia in più sul percorso è riuscito a trovarla: c’è da camminare, e anche tanto, ma – ci siamo detti - almeno “una volta nella vita” questo giro va fatto.

In meno di un’ora siamo a Alleghe, raggiunta per viottoli e stradine secondarie lungo la Val Cordevole. Superato il lungolago ci separiamo: BorgaMTB sale verso Col dei Baldi, io invece mi do a cappuccino e brioche e lo raggiungerò più tardi…. così!



Da Forcella Alleghe iniziamo la salita verso il Rifugio Coldai su una mulattiera sconnessa e irta di rocce: equilibrio e tecnica sono indispensabili per procedere in sella. Se si ha una full tanto meglio. Le pendenze non sono comunque mai troppo impegnative e ogni tanto il fondo concede un po’ respiro, utile per ammirare il Pelmo e la Val Zoldana.



A circa metà salita la musica cambia: proseguire in sella è pressoché impossibile e quindi… hai voluto la bicicletta? E mo’ cammina!



Sarà così per quasi tutto il resto della salita, anche se ogni tanto qua e là qualche pedalata si riesce a fare. Verso la fine, aggirato l’ultimo costone panoramico ecco comparire il Rifugio Coldai.





Dal rifugio bisogna però salire al vicino passo: dopo un altro quarto d’ora di sofferenza (la parte centrale è da fare a piedi) valichiamo Forcella Coldai e davanti a noi appare questo…



Zigzagando nel dedalo di tracce riusciamo a raggiungere le sponde del Lago di Coldai quasi sempre in bici, dopodiché però c’è da salire ancora una volta, da valicare un’altra piccola forcella subito dopo la quale una breve deviazione di offre un grandioso panorama sulle Dolomiti e, oltre precipizio, sul Lago di Alleghe.



Ma non è ancora finita: ancora a piedi scolliniamo la Forcella Col Negro e davanti a noi ecco la Val Civetta, ecco la famigerata “nord-wand”: la parere verticale settentrionale del Civetta è una delle più imponenti di tutte le Dolomiti, oltre mille metri di roccia in verticale che stentano a starci nella foto… e sotto il sentiero che dobbiamo percorrere.



In realtà dal Col Negro bisogna perdere quota, almeno cento metri, quasi interamente a piedi. Dopo un tratto pedalabile si torna con i piedi per terra per salire alla Forcella Col di Rean, un po’ ciclabile solo nel falsopiano finale.





Strada facendo incontriamo anche il bivio per il Rifugio Tissi, ma lo scosceso sentiero è tutt’altro che invitante e proseguiamo sul sentiero 560. Alla forcella incontriamo un secondo sentiero per il Tissi, questo più abbordabile: essendo l’unico punto di ristoro ne approfittiamo e - seppur dopo venti minuti a piedi - riusciamo a rifocillarci.

La discesa dal Tissi è veramente tecnica e impegnativa, ma un bel po’ di strada riusciamo comunque a percorrerla in sella: lo spettacolo che abbiamo di fronte, comunque, annulla ogni disagio.



Dalla Forcella di Rean il percorso cambia completamente diventando molto più ciclabile e filante su di un single track infinito che con continui labirinti di tracce, saliscendi, passaggi tecnici e qualche piede a terra si inoltra nella Val Civetta verso le Forzelete.



Dopo un piccolo guado il percorso torna all’insù, anche se con pendenze molto abbordabili e un fondo quasi sempre perfetto: pochissimi sono infatti ora i passaggi da percorrere a piedi e con facilità raggiungiamo Forcella Pelsa. Qui, tra i verdi prati delle Forzelete, facciamo l’incontro con un simbolo del Civetta: la Torre Venezia fa da sfondo maestoso al nostro passaggio.



Ma lo spettacolo non è ancora finito: con un’ultimo divertente single track sbuchiamo sulla (finalmente) comoda carrareccia che in discesa ci riporterà al punto di partenza. Di fronte a noi l’apoteosi: la Torre Trieste svetta imperiosa con le innumerevoli guglie della Moiazza in un anfiteatro di rocce e pareti che lascia a bocca aperta.



Il Rifugio Vazzoler segna praticamente il ritorno alla civiltà dopo qualche ora di isolamento in un ambiente selvaggio e severo.



Non ci resta che tornare alle auto scendendo lungo i tornanti della Val Corpassa, arrivando a Capanna Trieste dove ritroviamo l’asfalto che ci condurrà dritti dritti a Listolade con cinque stretti e ripidi chilometri finali. Prima, però, diamo di un ultimo scorcio sulla Torre Trieste.



Qualche informazione in più sul giro… la salita in cabinovia (ormai chiusa, quello scorso era l'ultimo weekend di apertura) è costata 8,50€. Il tempo di percorrenza effettuando tutto il giro in bici si attesta sulle 6-7ore, di cui almeno un’ora e mezza a piedi.

Il tratto più impegnativo e impervio va dal Lago Coldai a Forcella di Rean (circa un’ora) in cui si pedala veramente molto poco; la variante A/R al Rif. Tissi è facoltativa ed è utile se si necessità di acqua o cibo, ma in ogni caso una volta al Rifugio vale la pena salire due minuti a piedi fino alla croce e ammirare il panorama e la vertiginosa vista sul sottostante lago di Alleghe.

Salendo con la cabinovia si è dimostrato un tour impegnativo ma non poi così estremo, anche se comunque prima di rifarlo mi sa che passeranno diversi anni. Della serie… “una volta nella vita”!

Traccia GPS: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8363

[album]20355[/album]

Fatto con Enry un paio di settimane fa
Direi un giro che vale la pena solo per i panorami e i posti che si raggiungono ma la ciclabilita' e' veramente poca
Anche in discesa,sebbene non difficile, si e' costretti a farmarsi piu' volte causa rami, mughi, massi..poi diventa una banale e noiosa sterrata
Io non ho problemi e spingere o portare la bici anche per ore per raggiungere posti "fuori dal normale" purche' ci sia una discesa che vale gli sforzi fatti...ma qui non c'e'...si ha solo il panorama ma a questo punto ci vado a piedi
Parari personali, comunque complimenti
Ciao

ma io ne ho fatti 2 di transcivetta e questo è un mezzo transicivetta. io ho fatto ovviamente a piedi e in un solo giorno, ma sono state tiratacce:
1 volta pian di pezze, coldai, tissi, valzoler, forcella delle sasse, sentiero tivan angelini, coldai e di nuovo pian di pezze
2 volta pian di pezze, coldai ferrata alleghesi, rif torrani, ferrata angelini, van delle sasse, sentirero tivan angelini, coldai, pian di pezze.
in bici sono infattibili sti 2 giri, però la salita al codai l'ho fatta più volte in bici e in discesa è una goduria con una bici da freeride.

LAcek ha scritto:

Grande report, mitico Lone!

Nonostante la mia disfatta, bellissima giornata.
Ho compensato il debito di ossigeno con boccate di visioni Dolomitiche... meditando vendetta...

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Grazie e progetta bene mi fido ciecamente

federicocolombini ha scritto:

...siete eccezionali!

Dal canto mio non posso nascondere che l'anno mtb-2012 è quasi da dimenticare, ma per fortuna ci siete voi che mi consolate con questi report da pauuuura
PS: Le foto sono fantastiche....

Complimenti a tutti

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Da parte mia grazie fa tutto la macchinetta i compagni d'avventura e la natura.

Forse in MTB avrai fatto poco ma se non erro hai avuto ben altre soddisfazioni quest'anno

ciaoo

lonebiker ha scritto:

LAcek solitamente non si lascia scappare le cose toste ed ecco che, approfittando di una 2 giorni per il Sella Ronda di Glassman e i bikers della Valconca progetta, controllando e chiedendo a destra e a manca (leggesi Marco+ e Loonet), un giro del Sella Ronda da fare in 1 giorno con dislivello fino a 3000D+

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Bravissimi tutti. Bellissime foto.
Siete mostruosi.

Gianfry ha scritto:

Bravissimi tutti. Bellissime foto.
Siete mostruosi.

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a nome di tutto il gruppo grazie foto bellissime anche sugli album di LAcek PierVI e albert1978 attendendo quelle di Petek, Toxeto e C.

Nomad 42 ha scritto:

grande lone o-o...

voto 7- -

passino le foto doppie ma quelle alle funivie meritano il doppio meno

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dal 6- a 7-- è comunque una crescita e visto che vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.....

Grazie Maestro

Nomad 42 ha scritto:

ALLA SCOPERTA DEL LAGORAI

L'amico orma ebbe un'intuito, un giro che pochi o nessuno se lo filano, un giro alla scoperta della selvaggia catena del Lagorai.

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Sei sempre Er Mejo, Maestro, ho scelto il prof giusto, me costerà na cifra di birre prima o dopo ma ne vale la pena .

Foto stupende, e posti che fortunatamente ho fatto con i compagni d'uscite LAcek Albert1978,Gi_Andro e Pinwi a luglio per il giro dal rif. Rosetta, sempre magnifici.

Poi se di li passano anche altre bellezze sempre meglio

Grande Bobo

Bobo, che avventura!!!!
Bellissimi report e foto superlative!

Complimenti per l'impresa e le foto....


[ma a volte non vi viene il dubbio di giocare troppo col pericolo? ]

Come sempre grandioso BOBO.... e compagni