BdB (Bikers di Brescia) Progetti 2012 - 31/12 : Ultimo dell'anno al Chierego

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Giani79

Biker velocissimus
7/6/03
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24
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Verolavecchia (BS)
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Turner
questo weekend non ci sono, se riesco faccio un giretto domenica mattina qui nella bassa.
Per il weekend del ponte, visto che ponteggio :-) sarei disponibile venerdì x un giro...lo dico con un pò di anticipo così se magari qualcun altro è libero ci organizziamo o-o
 

orma

Biker velocissimus
14/9/06
2.464
76
0
NAVEN
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Anche io disponibile per sabato e domenica,ma il meteo non da speranze,non è estate e comincia a fare freschino,gli anni avanzano,il fisico è più debole,quindi è facile che si dorMa.
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
3.958
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0
35
BS
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In queste ultime 2 settimane sono un po' preso (più che altro mentalmente) dal lavoro, difatti a parte il bel giro di domenica non ho più toccato le bici.
Domani visto anche il tempo resto a casa, rilancio per domenica (chi può), per andare da qualche parte a prendere la neve... verso qualche rifugio...
 

lisabike

Biker superioris
27/1/09
921
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Gussago-Brescia
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Giant Plus 27,5
Dove andiamo?
Il Chierego potrebbe andar bene, è abbastanza vicino e forse troveremo anche la neve. Speriamo.
Dario, se scrivi orario di ritrovo e ora, mi fai felice.
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
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fatbike + plus+ gravel
Dove andiamo?
Il Chierego potrebbe andar bene, è abbastanza vicino e forse troveremo anche la neve. Speriamo.
Dario, se scrivi orario di ritrovo e ora, mi fai felice.
beh! se venite sotto casa mia non posso di certo mancare
EDIT:
mah! forse manco... vi consiglio di pensarci prima di mettervi in viaggio, il limite neve è intorno ai 1500 m quindi fino al chierego acqua ed inoltre il vento soffierà molto forte e con la pioggia non è di certo piacevole

[URL]http://meteolive.leonardo.it/previsioni-meteo/italia/veneto/san+zeno+di+montagna/28/ottobre/2012/[/URL]
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
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Proviamo a salire al Chierego dai. Vero che il Garda è sempre un po' più caldo, però proviamo, e almeno un posto caldo in alto è garantito (Chierego o in alternativa Fiori del Baldo)

partenza dalla valle dei mulini, ci troviamo là intorno alle 8 (ocio che cambia l'ora)

Tutti attrezzati da pioggia :mrgreen:
 

Perse

Biker orso
30/5/07
2.469
20
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Cremona
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Pipedream Sirius s5
Mi sveglio alle 4:30 perché per sbaglio, confuso dai cambi di orario, ho portato l'orologio del cellulare avanti anziché indietro e mi presento da Dario in anticipo mostruoso. Dormo in macchina finché pure lui si sveglia. Caricate le bici raggiungiamo Vito ed Elena e presso Costermano ci ricongiungiamo con Bobo. Temporali, lampi, pioggia fortissima, nuvoloni incredibili per tutto il viaggio. Partiamo con pioggerella non troppo fastidiosa. A San Zeno di Montagna perdiamo Bobo che prosegue diritto mentre noi prendiamo un po' d'acqua alla fontana. Lo contatteremo e ci ritroveremo con lui poco più avanti. Nel frattempo la pioggia è diventata molto intensa. Mi sto domandando: perché non sono in un bel posto caldo invece che qui, tra l'altro in sella ad una vecchia bmx ammaccata? Proseguo, non ho scampo, ho degli amici particolari a cui sono affezionato e non posso abbandonarli proprio ora. Deviamo a destra sulla classica per il Baldo, arriva qualche chicco di neve, ma per lo più veniamo inzuppati da altra acqua. Fa freddo, ma non lo sento finché non mi fermo, quindi proseguo. Ora si è messo a nevicare intensamente. È neve fine, fitta fitta, che crea una cortina bianca che annebbia la vista. Qua e là incomincia a depositarsi, ma è poca roba. Siamo al riparo dal vento ora nel bosco, ma appena ne usciremo, ne sono sicuro, verremo investiti da ondate tremende. Nevica sempre più intensamente e le temperature ora sono vicine allo zero, forse anche al di sotto. Usciamo allo scoperto e turbini di vento ci assalgono. Cosa ci faccio qua e come mai i miei compagni di viaggio sono così sereni? Per loro è tutto nella norma? Ah, è vero, mi dimenticavo che sono dei BdB un po' mattacchioni, un po' svitatelli, ma nel senso buono della parola. Si buono. Sarò sufficientemente attrezzato per quello che ci aspetta lassù? Credo di si. Ho solo qualche dubbio a riguardo dei pantaloni, non proteggono affatto dall'acqua e le gambe sono al fresco. La neve al suolo comincia a far scivolare le gomme, rende la già ostica salita al Baldo, più impegnativa ancora. Spingo perché è l'unico modo per non fermarsi. Se spingi, vai avanti, altrimenti sei finito. Eccoci fuori dal bosco, ora il vento è forte, fortissimo, ci sono folate che ti fanno sbandare, ti bloccano lì dove sei. Dario è laggiù, appena visibile. Mi fermo, scendo dalla bici, faccio qualche passo a piedi e poi mi volto indietro. Non vedo nessuno. Ci saranno gli altri? Sicuramente. Massimo saggiamente è al calduccio a casa, ed il Chierego quindi è chiuso, ma il Fiori del Baldo è sempre aperto, quindi ci riscalderemo lì. Le folate più forti mi fan chiudere gli occhi, mi fan chinare la testa per proteggermi il viso che brucia. Che freddo. Penso: ma perché siamo qua? Ah, ora ricordo, stiamo andando al rifugio a mangiare una zuppa calda. La neve è bella, è bellissima, ma fa freddo, molto freddo, e ho i vestiti ghiacciati, croccanti, crisp. Un'altra folata potentissima mi blocca, mi fermo, mi volto, le do maleducatamente la schiena e apro lo zaino per infilarmi un buff in testa, sperando in una maggiore protezione contro queste sferzate gelide. Arriva il Vito e appena dietro di lui scorgo Lisabike e Bobo. Sono tosti 'sti ragazzi. Io sarei già tornato indietro, se non fosse per la minestra calda del R. Fiori... Eccoci, superiamo i piloni della seggiovia e siamo quindi prossimi al rifugio, finalmente. Penso mi fermerò lì fino all'estate prossima. Incrocio alcuni pazzi escursionisti a piedi che mi danno una triste notizia: "il rifugio è chiuso". "Ostia!" replico. Le bici di Vito e Dario sono appoggiate al muro e loro sono senz'altro in qualche stanzino a cambiarsi gli abiti. Dobbiamo fare retro-front al più presto. Nello stanzino, in cinque, ci scaldiamo con calori corporei, io do il mio meglio con le scoregge. Tutti tremanti aspettiamo che l'ultimo si riprenda un po' e sia operativo per la discesa. E poi via. Giù nella neve, sulla strada percorsa all'andata. È divertente. Si slitta, si saltella, si sbanda. Il vento è ora a favore e ci aiuta un po', ma non troppo. Dario ha le mani gelate, io un po' meno. Sono il più veloce, forse perché muoio dalla voglia di ritornare al calduccio. L'obiettivo zuppa non c'è più. Sull'asfalto scivolo e cado. Mi rialzo riscivolo e ricado. Bravo. Dario non sente più le mani, poi le risente di nuovo, ma ha pure un male sconvolgente. Gli dico: "infilati le mani nelle parti intime, lì c'è caldo!" Ma non mi ascolta quindi soffre ancora. Poi acqua, acqua, acqua e ancora acqua. Do bale. E freddo. Molto freddo. Quando vedo la macchina, alzo il pugno in segno di vittoria. Sono vivo. Ed è una cosa buona. Ragazzi, ve lo dico, siete matti, ma io vi faccio volentieri compagnia. Bravi e tenaci, ma è tanto bello starsene al calduccio. La prossima volta col sole, ok?
Un abbraccio,
Perse
 

edibetta

Biker superis
20/4/09
482
7
0
54
Brescia
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meno male che siete tornati....
oggi pomeriggio sono salito in auto da muratello col cane e mio figlio per vedere la neve e fare 2 passi...strada impraticabile invasa dagli alberi che crollavano sommersi dal peso della neve e dal vento....ad un certo punto non andavo più nè avanti nè indietro....per fortuna il vecchio pajero funziona anche da ariete....e così siamo tornati giù....aiutando anche una giovane coppia di ragazzi intrappolati con la loro punto tra neve e alberi......nello scendere ho pensato a voi in bici...... ma ora sono più tranquillo.....bravi e coraggiosi!
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
6.498
23
0
63
Verona
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fatbike + plus+ gravel
brào Claudio, hai reso benissimo l'idea... dei mati!!! o-o

non ci crederete ma ho scattato una sola foto... poco dopo non riuscivo nemmeno a pensare figuriamici se riuscivo a prendere la fotocamera in mano!!!
image.php
 

compagigi

Biker cesareus
25/8/03
1.726
11
0
60
Salo' - Lago di Garda
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Bike
kenevo, giant reign
Mi sveglio alle 4:30 perché per sbaglio, confuso dai cambi di orario, ho portato l'orologio del cellulare avanti anziché indietro e mi presento da Dario in anticipo mostruoso. Dormo in macchina finché pure lui si sveglia. Caricate le bici raggiungiamo Vito ed Elena e presso Costermano ci ricongiungiamo con Bobo. Temporali, lampi, pioggia fortissima, nuvoloni incredibili per tutto il viaggio. Partiamo con pioggerella non troppo fastidiosa. A San Zeno di Montagna perdiamo Bobo che prosegue diritto mentre noi prendiamo un po' d'acqua alla fontana. Lo contatteremo e ci ritroveremo con lui poco più avanti. Nel frattempo la pioggia è diventata molto intensa. Mi sto domandando: perché non sono in un bel posto caldo invece che qui, tra l'altro in sella ad una vecchia bmx ammaccata? Proseguo, non ho scampo, ho degli amici particolari a cui sono affezionato e non posso abbandonarli proprio ora. Deviamo a destra sulla classica per il Baldo, arriva qualche chicco di neve, ma per lo più veniamo inzuppati da altra acqua. Fa freddo, ma non lo sento finché non mi fermo, quindi proseguo. Ora si è messo a nevicare intensamente. È neve fine, fitta fitta, che crea una cortina bianca che annebbia la vista. Qua e là incomincia a depositarsi, ma è poca roba. Siamo al riparo dal vento ora nel bosco, ma appena ne usciremo, ne sono sicuro, verremo investiti da ondate tremende. Nevica sempre più intensamente e le temperature ora sono vicine allo zero, forse anche al di sotto. Usciamo allo scoperto e turbini di vento ci assalgono. Cosa ci faccio qua e come mai i miei compagni di viaggio sono così sereni? Per loro è tutto nella norma? Ah, è vero, mi dimenticavo che sono dei BdB un po' mattacchioni, un po' svitatelli, ma nel senso buono della parola. Si buono. Sarò sufficientemente attrezzato per quello che ci aspetta lassù? Credo di si. Ho solo qualche dubbio a riguardo dei pantaloni, non proteggono affatto dall'acqua e le gambe sono al fresco. La neve al suolo comincia a far scivolare le gomme, rende la già ostica salita al Baldo, più impegnativa ancora. Spingo perché è l'unico modo per non fermarsi. Se spingi, vai avanti, altrimenti sei finito. Eccoci fuori dal bosco, ora il vento è forte, fortissimo, ci sono folate che ti fanno sbandare, ti bloccano lì dove sei. Dario è laggiù, appena visibile. Mi fermo, scendo dalla bici, faccio qualche passo a piedi e poi mi volto indietro. Non vedo nessuno. Ci saranno gli altri? Sicuramente. Massimo saggiamente è al calduccio a casa, ed il Chierego quindi è chiuso, ma il Fiori del Baldo è sempre aperto, quindi ci riscalderemo lì. Le folate più forti mi fan chiudere gli occhi, mi fan chinare la testa per proteggermi il viso che brucia. Che freddo. Penso: ma perché siamo qua? Ah, ora ricordo, stiamo andando al rifugio a mangiare una zuppa calda. La neve è bella, è bellissima, ma fa freddo, molto freddo, e ho i vestiti ghiacciati, croccanti, crisp. Un'altra folata potentissima mi blocca, mi fermo, mi volto, le do maleducatamente la schiena e apro lo zaino per infilarmi un buff in testa, sperando in una maggiore protezione contro queste sferzate gelide. Arriva il Vito e appena dietro di lui scorgo Lisabike e Bobo. Sono tosti 'sti ragazzi. Io sarei già tornato indietro, se non fosse per la minestra calda del R. Fiori... Eccoci, superiamo i piloni della seggiovia e siamo quindi prossimi al rifugio, finalmente. Penso mi fermerò lì fino all'estate prossima. Incrocio alcuni pazzi escursionisti a piedi che mi danno una triste notizia: "il rifugio è chiuso". "Ostia!" replico. Le bici di Vito e Dario sono appoggiate al muro e loro sono senz'altro in qualche stanzino a cambiarsi gli abiti. Dobbiamo fare retro-front al più presto. Nello stanzino, in cinque, ci scaldiamo con calori corporei, io do il mio meglio con le scoregge. Tutti tremanti aspettiamo che l'ultimo si riprenda un po' e sia operativo per la discesa. E poi via. Giù nella neve, sulla strada percorsa all'andata. È divertente. Si slitta, si saltella, si sbanda. Il vento è ora a favore e ci aiuta un po', ma non troppo. Dario ha le mani gelate, io un po' meno. Sono il più veloce, forse perché muoio dalla voglia di ritornare al calduccio. L'obiettivo zuppa non c'è più. Sull'asfalto scivolo e cado. Mi rialzo riscivolo e ricado. Bravo. Dario non sente più le mani, poi le risente di nuovo, ma ha pure un male sconvolgente. Gli dico: "infilati le mani nelle parti intime, lì c'è caldo!" Ma non mi ascolta quindi soffre ancora. Poi acqua, acqua, acqua e ancora acqua. Do bale. E freddo. Molto freddo. Quando vedo la macchina, alzo il pugno in segno di vittoria. Sono vivo. Ed è una cosa buona. Ragazzi, ve lo dico, siete matti, ma io vi faccio volentieri compagnia. Bravi e tenaci, ma è tanto bello starsene al calduccio. La prossima volta col sole, ok?
Un abbraccio,
Perse

...mi sorgono seri dubbi sulla vostra "sanità mentale"
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
3.958
31
0
35
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L'ho avuto un tentennamento, stavo salendo pedalando in mezzo alla bufera (bufera per davvero): le sferzate di vento mi fanno sbandare, i vestiti bagnati dalla pioggia sono ghiacciati e rigidi, pure i guanti e sicuramente qualcos'altro che non sento più
una folata più forte delle altre mi blocca, guardo in terra, la neve mi frusta la faccia e per un secondo non riesco a respirare, non vedo più nulla. Attimo di panico, benchè conosco la strada perfettamente, non so dove sono. ma che cazzo è?! ...faccio una ventina di metri in discesa a piedi, finchè arriva Perse, e dietro di lui intravedo Vito, e poi Elena e Bobo un po' più lontani.
Procedono spediti guardando in terra e chissà perchè stiamo salendo quassù? credo proprio che il pensiero comune sia la zuppa, non c'è spiegazione...

Proseguo insieme a Perse, che intravede una sagoma di ruota di bicicletta già quasi sparita, che era poi la mia di prima.

Va beh, è stata una bella impresa, mi è piaciuta quasi tutta la salita, la discesa no :mrgreen: che fret

una specie di prova per vedere se dopo il settembre/ottobre un po' a corto di mtb, c'è ancora la tempra :nunsacci:
niente di troppo pericoloso né, eravamo sui prati del Baldo, ed avevamo tutto sotto controllo, a parte quando Vito ha messo la tuta alare. qualche dubbio m'è venuto... :smile:
 

lisabike

Biker superioris
27/1/09
921
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Gussago-Brescia
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Giant Plus 27,5
Perse ti voglio bene!
Anche a Dario e Bobo voglio bene!
A Vittorio più di tutti!

Quando ieri ho pensato al Chierego e desideravo pestare la neve con la bici, non sapevo a cosa sarei andata incontro.
Nonostante fossimo coperti bene, la bufera che abbiamo preso usciti dal bosco, ci ha letteralmente "investiti".
Il garmin segnava -4° ma con il vento che c'era, la temperatura percepita era nettamente inferiore. La neve ghiacciata si appoggiava fra le ruote, sulle braccia, sui guanti, sul casco quasi da renderlo irriconoscibile, e le raffiche di vento ci costringevano a camminare aggrappati al manubrio per non avere in faccia il ghiaccio che sembravano sassolini e per non cadere.
L'amara sorpresa all'arrivo del Rifugio Fiori del Baldo e trovarlo chiuso, (nonostante sul loro sito ci sia scritto: aperto tutto l'anno).
Bagnati fradici e gelati, ma proprio gelati-ghiacciati, ci cambiamo "il più velocemente" possibile e ci prepariamo per affrontare di nuovo la bufera in discesa.
Fortunatamente è in parte a nostro favore e quindi ci "spinge" con raffiche di neve che ci accecano, giù per lo sterrato fino ad arrivare finalmente alle Pozze, dove tiriamo in respiro di sollievo.
Proseguiamo poi verso S. Zeno della Montagna a ritroso fino alla Valle dei Mulini sotto la neve che poi sarà pioggia infinita fino alle auto.
Ora sono a casa, al caldo davanti al fuoco, ma non ho ancora tolto la berretta e i guanti!

[VIDEO=2773]MONTEBALDOmp4[/VIDEO]
 
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