sono veneto? REPORT VENETO [volume 2]

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Nomad 42

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Grande Bobo, anzi "Gigante"!!!!!

Il fotomontaggio è fighissimo!

I posti come al solito spaziali.

Mi ricordi il modello della tua compattina?

grazie ale o-o

quel giorno dei lastoni non ti ho chiamato perchè sono partito per una breve escursione con la famiglia a piedi portandomi dietro comunque la bike per un'eventuale prolungamento del percorso nel momento che la family alzasse bandiera bianca! Cosa che si è puntualmente verificata ma che mi ha anche portato a fare tardi fino al tramonto! Era l'ultimo giorno in dolomia prima di partire per i 450 km fatti lungo il danubio con la mia signora (bella esperienza e pure redditizia visto che eravamo con tendina da 2p senza prole:smile:)
PS: ho comunque un'altro giro della zona da postare perche sulla via del ritorno dalla germania mi sono fermato a brunico ed il giorno dopo sono andato a fare con la fargo un girone interamente ciclabile da 100 km e 2000 D+

la foto non è un fotomontaggio, la mia PANASONIC LUMIX TZ40 ogni tanto nelle situazioni problematiche inserisce l'HDR in automatico che scatta più foto e le ottimizza sovraponendole, questo è una buona cosa se l'immagine resta ferma o se si muove lentamente ma se il soggetto corre velocissimo come corro io per far in tempo per l'autoscatto le sovrapone non uguali.
Potrei comandare l'autoscatto e altre funzioni, come l'esposizione e lo zoom, con una connessione WI-FI con lo smart phone ma io quest'ultimo non ce l'ho!!!
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
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Bellissimo Bobo!!!
Utilissima esplorazione ;-)
Devi raccontarci per bene com'è la discesa dalla forcella rossa... a quanto ne so dovrebbe essere molto bella nella prima parte ma poco pedalabile nella parte centrale

eeeesatto! bella all'inizio, impossibile nel mezzo e stupenda nel finale... in un giro in zona consiglierei vivamente di scendere dall'ambrizzola per il 434 e poi 437 ma meglio ancora dal palmieri per il 431 partendo dal lago de ajal e salendo alle 5 torri per la stradina asfaltata evitando anche la lunga spallata per il 437 (sentiero che invece in discesa è fenomenale)
Gran Gran bei posti giro penso molto intenso ma su panorami fantastici trai i più belli al mondo, magari un po' a sacrificio della ciclabilità ma ne vale sicuramente la pena.


GRANDE BOBO!!!!!
hai visto giusto o-o.... giro intenso con panorami fantastici e sacrificio pienamente ripagato... tutto sommato non ho alcun rimpianto!!
 

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grande Bobo ..... foto stra-tos-fe-ri-che


:nunsacci: ma quella col piede mozzato ???

:spetteguless: devi prenderti una compatta come la mia .... in autoscatto dopo i canonici 10 secondi per il primo clic ci sono altre 2 pose distanziate 5 secondi.
 

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grande Bobo ..... foto stra-tos-fe-ri-che


:nunsacci: ma quella col piede mozzato ???

:spetteguless: devi prenderti una compatta come la mia .... in autoscatto dopo i canonici 10 secondi per il primo clic ci sono altre 2 pose distanziate 5 secondi.

forse i 5 secondi li hai con il flash inserito come in tutte le fotocamere? :nunsacci: altrimenti i 3 scatti sono in sucessione rapida entro il secondo al max 2... comunque sia il flash non è mai inseribile in modalità automatica

se dovevo scegliere una fotocamera in funzione dell'autoscatto sceglievo una qualsiasi canon visto che hanno tutte l'autoscatto programmabile a piacere fino a 35 secondi!

da sto fatto però mi sono sempre domandato se gli ingegneri della canon sono più intelligenti degli altri, dato che programmare diversamente un software non costa nulla, o se sono gli ingegneri delle altre case più cojoni di quelli della canon???? :nunsacci: ... sicuramente la seconda affermazione è più vicina alla verità!!!

aggiungerei anche maledetti str...!!! :omertà: e anche incompetenti menefreghisti che non sono mai andati a provare cosa vuol dire mettersi davanti all'obbiettivo in soli 10 secondi! ( 11/12 secondi sarebbero giùà mooooolto meno problematici)
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
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Non sembrano neanche autoscatti...foto stupende e bel giro

quando sono solo non devo rendere conto a nessuno ed ho molto tempo per cazzeggiare, non mi importa se la giornata la finisco coi faretti accesi!!!

per gli autoscatti ben riusciti bisogna piazzare la bici per riferimento zoom e poi fare di conseguenza le regolazioni della fotocamera. Lo zoom corretto ti da quel piacevole effetto bi-dimensionale con lo schiacciamento dello sfondo. Comunque poi il grosso della qualità visiva lo fa il taglio che incide per almeno il 90% sulla piacevolezza dell'immagine, senza il taglio più della metà passerebbero inosservate o addirittura cestinate! Ultima operazione viene dall'aggiustaggio luce e raramente da piccole gradazioni di colore, per me spesso per toglierne visto che le foto sature non mi piaciono! Le correzioni però sono ultradifficilissime da fare e se non si è capaci è consigliabile non farle :spetteguless:
 

lonebiker

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Dopo aver saltato 1 weekend dai Lagorai, per una bella traversata del Carega in compagnia dei 10 soliti amici
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io e Alberto ( [MENTION=22620]albert1978[/MENTION] ) fremiamo per andare a fare una nuova esplorazione in questa catena montuosa a noi molto vicina. Come mi aveva già giustamente proposto Alberto visto che li vogliamo esplorare tutti proseguiamo l'esplorazione da dove abbiamo lasciato l'ultima volta, ci mettiamo dunque ognuno per conto suo a tracciare dei giri, la mia proposta parte da minimo 3000 metri di dislivello, la mando ad Alberto che mi fa sei sempre il solito esagerato, no no qui bisogna tagliare almeno un po', poi mi fa vedere la sua molto inferiore alla mia 2700 metri di D+ :smile: . Decidiamo per la sua, primo perchè anch'io mi fido più di Lui che mi me stesso quando c'è da tracciare su carta e poi perchè è l'altro versante rispetto alla ultima uscita e percorre tutta la "Valle dei piccoli Frutti" conosciuta come Valle dei Mocheni.

Definito il giro avverto della nostra scelta [MENTION=89628]PierVI[/MENTION] che ovviamente viene con noi, visto che è libero da impegni, e quando c'è explo in montagna accetta quasi tutto. Mi dico però che devo far gamba e lavorando a più non posso riesco a strappare permessino lavorativo per la giornata di Giovedì e uscire con l'immancabile compagnia di uscite [MENTION=126511]Crudelia[/MENTION] per un 2000metri di D+ sul Grappa.
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E giungiamo a Sabato, Pier mi passa a prendere ci troviamo a Bassano con Alberto e via verso Levico Terme da dove partiamo lambendo tutto il lungo lago via ciclabile
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per poi iniziare la ciclabile della Val dei Mocheni che segue tutto il percorso del Fersina, dove subito dobbiamo acquistare dei panini per poter terminare il nostro giro (visto che non sono presenti molti rifugi aperti). Ci fermiamo dunque in Località Canezza di Pergine dove con nostro estremo stupore vediamo delle indicazioni per il Museo del Paracarro, Alberto non sta più nella pelle dalla curiosità ed andiamo a vederlo. Brevemente si tratta di un parco dove vengono raccolti i paracarri delle strade montane con tanto di targhetta di spiegazione e associati a dei Ciclisti famosi qui trovate molte altre indicazioni http://www.insolitimusei.com/musei/museo-del-paracarro/ di questo insolito e divertente Museo.
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Proseguiamo il nostro percorso lungo questa bella ciclabile che ci porterà fino a Palù del Fersina sempre con piccole pendenze, ma la Val dei Mocheni in Italia è famosa perchè, assieme alla parallela Val di Cembra, copre quasi l'intera produzione dei piccoli frutti italiani e noi da buoni tester dobbiamo assaggiare

More
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Ribes
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e dove anche i parchi giochi dei bimbi sono a tema
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ma dobbiamo andare il giro è lungo anche se staccarci da quelle more è stata dura.
Alberto ci dice che la decisione di fare tutta la valle via ciclabile, parzialmente asfaltata, è dovuta al fatto che, come dice sempre Lui, "..va su dolce" ..... si Alberto dolce ma anche un po' salato parafrasando una canzone :smile:
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una ciclabile con queste rampe finali non l'avevo ancora vista, ma come dice il sommo poeta "...non ti curar di loro ma guarda e passa"

A Palù del Fersina, paese dove si parla ancora l'antica lingua Mochena, termina la ciclabile e dopo un sali e scendi asfaltato imbocchiamo la sterrata che ci porterà al passo Palu a quota 2070 quasi sempre in mezzo ad un bellissimo bosco
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che ci lascia intravedere la valle appena fatta
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Come abbiamo già potuto testare nelle uscite precedenti sui Lagorai le sterrate e sentieri per quanto duri possano essere si lasciano sempre pedalare a causa del particolare fondo di origine porfirica (in maggioranza),
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fa eccezione la zona centrale dei Lagorai e Cima d'Asta (di origine granitica)
Visto che ogni tanto una pausetta bisogna anche farla mi diletto nel Bikers Watching :-) e salgo su una torretta per alcune foto dove possiamo anche ammirare questi bei monti scuri e verdeggianti
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Ma ormai siamo al passo Palù a quota 2070 e ci siamo arrivati sempre in sella (cosa non prevista fino a quella quota)
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veloce spallata fino al passo dei Garofani
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Qui pausa vestizione e Pier chiede ad Alberto la destinazione ..... dietro a quell'ultima cima con 2/3 risalite in mezzo :-)
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e poi finalmente la nostra prima discesa della giornata
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fino al caratteristico e bel rif. SetteSelle dove ci rendiamo un'altra pausa dissetante e crostatina fatta in casa di.... Mirtilli ovviamente :-)
scendiamo ancora fino alle Miniere (aperte solo per i Turisti) di Grua va Hardömbl
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ma prima della risalita ci manca il test dei Lamponi
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promossi a pieni voti
La risalita è in parte pedalata
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e spallata fino al Lago di Erdemolo, posto molto affascinante circondato dalle creste e dove è presente l'omonimo rifugio, chiuso però da quasi 2 anni.
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Pausa panino ma alla fine ci vuole la frutta e visto che siamo nell'ambiente giusto via alla raccolta dei Mirtilli
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breve strappetto e via giù per un altro bellissimo single track, mai particolarmente tecnico
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al termine di questo tratto nella risalita successiva smarriamo il sentiero per un breve tratto e risaliamo spallando in mezzo ai mughi e mirtilli fino a ritrovarlo.
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Siamo già a pomeriggio inoltrato e ci manca ancora un ultima risalita di circa 300 metri di D+ e a questo punto ad un bivio non bene segnato ne su carta ne su mappa nel GPS prendiamo in salita su ghiaione porfirico fino ad una piccola forcelletta
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dove capiamo (altri 150 metri di D+ fatti ) che è comunque meglio ritornare verso i nostri passi o non arriveremo mai ad iniziare la vera discesa con la luce.
Ultima spinta spallata lasciando spazio ai locals
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ed arriviamo finalmente al tanto inizio del Sentiero 1a GM proprio sotto a Forcella Fravort
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dove inizia il fantastico single trail (tutta sta fatica per fare questo bellissimo pezzo ma ne è valsa la pena). Il sole sta calando e bisogna sbrigarsi dobbiamo scendere da qui fino a quota 450 (con breve strappetto per raggiungere un sentiero che scende dalla Panarotta), ma non è certo per il sole che non faccio più foto, talmente bello è per me e per i miei compagni il percorrere a buona velocità questo trail, con ottimo grip, tenendo sempre presente che comunque è esposto ...si ecco Lone tienilo a mente visto che all'inizio, per distrazione, mi cappotto giù nei roccioni di porfido che mi fermano.
Questo trail non scende molto e risaliamo velocemente alla Panarotta da dove parte un altro bellissimo sentiero dentro il bosco verso vetriolo terme qui gli alberi non sono vicinissimi e lasciano penetrare ancora qualche filo di luce. A vetriolo Terme, siamo ancora a quota 1500 decidiamo di provare ugualmente il sentiero che Albert pensava di fare fino giù a Levico ma il bosco è molto fitto e veramente non si vede nulla. Per chi ama il flow su bosco con superficie di aghi di pino questo sentiero deve essere una libidine ma noi al primo incrocio con la sterrata dobbiamo abbandonarlo o rischiavamo di abbattere qualche albero senza fari :smile: è molto saggiamente decidiamo di proseguire a malincuore su asfalto fino a levico.

Raramente mi è capitato di fare una così stupenda giornata esplorativa, io e penso anche i miei 2 compagni d'uscita, ci siamo affaticati e divertiti moltissimo GRAZIE ALBERTO e PIER

P.S. :-)

Se la preparazione al giro è iniziata con Crudelia e un giro di quasi 2000 metri il defatigante del giorno dopo non poteva essere diverso e dunque io e Crudelia via verso Pasubio Papa-Lancia e Sentiero dei Foxi in compagnia dal papa in poi dei BdB [MENTION=38455]lisabike[/MENTION] [MENTION=12797]cascio[/MENTION] [MENTION=11308]dario88[/MENTION] [MENTION=8927]Wrangler66[/MENTION] grazie a Voi tutti
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P.S. 2

ALBERTO per fortuna che ero io che esageravo con le tracce D+ fatti 3150 :smile: ma mi son tanto divertito

Album mio
[album]34074[/album]

Album di Albert1978
[album]34153[/album]
 
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Crudelia

Biker superis
13/2/13
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Fantastica esplorazione e gran bel report!!!
E per fortuna che non avete trovato anche alberi di mele e susine e fichi... :smile:

:spetteguless: orgogliosa di aver contribuito con quasi 4000 D+ alle fasi di riscaldamento e defaticamento... ammàzzate! :!:
 

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LAGORAI ATTO 4°...

...ALBERTO per fortuna che ero io che esageravo con le tracce D+ fatti 3150 :smile: ma mi son tanto divertito

Album mio
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Album di Albert1978
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occhiato ieri sera e letto attentamente stamani... CHE FIGATA!!!

sono dell'opinione che non si può aspettare il prossimo anno per un mega lagorai in più giorni, ottobre potrebbe dare delle ottime soddisfazioni a riguardo temperatura e sole, ricordo il giro catinaccio+sciliar in maneghe corte, inoltre conosco un paio di bivacchi con tanto di camino e catasta di legna :spetteguless:
 

lonebiker

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Fantastica esplorazione e gran bel report!!!
E per fortuna che non avete trovato anche alberi di mele e susine e fichi... :smile:

:spetteguless: orgogliosa di aver contribuito con quasi 4000 D+ alle fasi di riscaldamento e defaticamento... ammàzzate! :!:

allora si che facevamo notte fonda :smile::smile::smile:
Grazie ancora per avermi fatto compagnia, considerando che il sabato mica sei stata ferma neanche Tu ;-)

occhiato ieri sera e letto attentamente stamani... CHE FIGATA!!!

sono dell'opinione che non si può aspettare il prossimo anno per un mega lagorai in più giorni, ottobre potrebbe dare delle ottime soddisfazioni a riguardo temperatura e sole, ricordo il giro catinaccio+sciliar in maneghe corte, inoltre conosco un paio di bivacchi con tanto di camino e catasta di legna :spetteguless:

come ti dicevo vedremo, almeno per me, io fino al weekend del 15 compreso sono già impegnato, poi comincerebbe a venir buio prima e soprattutto per una 2 giorni a me piacerebbe di + farla da un lato all'altro passando cosi dalle 2 zone geologiche principali dei Lagorai (per ora siamo fermi solo al Porfirico) ma non in explo.

ciaoo
 

lonebiker

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1 o 2 volte all'anno mi faccio una bella sgroppata sulle mie abituali montagne gli altopiani di Asiago e Lavarone/Luserna di 3500 metri di dislivello, l'anno scorso però ho saltato perchè con la bike nuova e tutti gli amici del Forum ero sempre impegnato in fantastici giri e dovevo apprendrendere il più possibile l'arte di andar per montagne su sentieri e non più solo su sterrate e mulattiere.
Queste sgroppate le ho sempre fatte in solitaria, primo perchè fino all'anno scorso ero ancora realmente Lonebiker e poi perchè anche tra i miei amici non trovavo mai nessuno che si volesse fare un bel e lungo giro. Bene quest'anno alcune circostanze hanno voluto che potessi riprendere questa tradizione, assieme all'amico [MENTION=22620]albert1978[/MENTION] è da un po' che facciamo giri esplorativi sulla Catena dei Lagorai a noi molto vicini ma ciclisticamente sconosciuti (eccetto i classici passi stradali) e visto che le giornate si accorciano abbiamo deciso di esplorare in una sola giornata più strade e sentieri possibili dei Lagorai Sud Ovest.
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Alberto prende spunto da una mia precedente traccia modificandola a favore della ciclabilità e visto che vogliamo andare verso i 4000 la amplia portandola a 4150 per fare ciò partiamo da Borgo Valsugana ma ripercorriamo parte della Salita alla Bassa fatta con [MENTION=126192]Geep[/MENTION] 3 settimane prima ma , visto che siamo in esplo a 5 valli prendiamo una via più diretta
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che si rivela abbastanza diretta (bella da fare in discesa anche se lasciata un po' andare) e sarà anche l'unica piccola spinta/spallata della Giornata per

Alla Bassa il panorama sulle Dolomiti di Brenta è sempre molto bello
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da qui prendiamo in direzione del Rifugio Serot su un sentiero che ci è stato consigliato da [MENTION=94795]SID65[/MENTION] bello da fare sia in salita che in discesa (come abbiamo fatto noi) che ci porta ad attraversare il Lago delle Prese, dove con nostra sorpresa, troviamo dei bikers altoatesini tutti con E-Bikes e qui pensiamo che forse per oggi poteva essere la scelta giusta anche per noi :-)
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Dopo una pausa per Coca e Strudel al Serot ed informazioni per l'inverno, scendiamo ancora un pò per risalire in direzione della forcella Mendana e malga d'Ezzè
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Con questa magnifica giornata la Valsugana e il dirimpettaio Altopiano di Asiago si vedono in tutta la loro magnificenza
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così come il Monte Cola (dal colore scuro ovviamente :smile: )
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Salita abbastanza costante su sterrata con sole 3 rampette incementate ma comunque fattibilissime

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e si inizia a vedere la Forcella Mendana
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lasciandoci alle spalle la Valsugana
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La Forcella è sempre più vicina e gli unici esseri viventi sono un gregge di pecore che pascolano sulle verdi pendici di queste Rocce quasi nere, qui ancora principalmente di origine porfirica
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in forcella ( siamo quasi a 2800 di D+) ci arriviamo praticamente in sella solo qualche decina di metri a spinta e vediamo la nostra prossima metà (ultima salita) tutto il gruppo di Rava-Caldenave-Primaluna.
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Breve e smossa discesa alla sottostante malga d'Ezzè
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e poi lunga discesa di circa 1000 metri, a volte sconnessa ma su bel sentiero,
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che facciamo il più velocemente possibile :smile:
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fino ad arrivare all'attraversamento della strada per il passo Manghen e direzione Val Campelle Rif. Crucolo, dove l'idea era di fermarsi a prendere qualche cosa :smile: sono gli inventori dei Parampampoli
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(per chi non conosce il crucolo dovete sapere che è consigliabile arrivarci accompagnati da autista :-) ) ma sfortunatamente o fortunatamente :nunsacci: lo saltiamo per un centianio di metri.

Qui terminano le mie, poche foto, ma anche le soste rifocillatorie sono state molto veloci dato la lunghezza del Giro e la volontà di rientrare a Borgo Valsugana per le 20.00

Sta per arrivare il tramonto a breve e decidiamo di farci solamente 3/4 della salita saltando così le ultime cime molto rocciose e selvagge, da non fare con i faretti in salita.
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A Malga Primalunetta Alberto, che ha sempre pronto il piano B, ci fa scendere per un bellissimo sentiero che taglia a volte la sterrata per Scurelle il sentiero 384 detto anche Sentiero dei Salti anche qui quasi 1000 metri di D-, fatto fortunatamente ancora con luce (attenzione solo al primo pezzo dove corre molte volte nel centro del sentiero un tubo nero di gomma dim di circa 5cm. fino all'incrocio con la sterrata).
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Alla fine ....... Gambe e Gps dicono 3600 metri anzichè 4150 ma poco importa la sgroppata (almeno la prima dell'anno) l'ho anzi l'abbiamo fatta anche quest'anno e sinceramente molto più divertente degli anni scorsi, Grazie Alberto.

Foto mie e di Alberto

P.s.
questa era la prima ci sarà anche una seconda? mah!! vedremo
 

lonebiker

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