Non c’è rosa (per l’occasione Rosetta) senza spine…..
Significato: ogni cosa gradevole, rappresentata dalla metafora della rosa, ha qualche aspetto spiacevole, simboleggiato dalle spine. (fonte Wikipedia)
Questo, uno dei proverbi che mi sono periodicamente sentito dire sin dall'infanzia da familiari ed amici e che mi è tornato in mente, per descrivere la mia più recente uscita dolomitica.
Alle volte ed ai più, la voglia di inseguire idee al di fuori dei propri consoni canoni di riferimento, di ribaltare le usuali comodità, di rompere i propri schemi nonché la ricerca di “alzare l’asticella” per elevare i propri limiti fisici e mentali, può sembrare esclusivamente masochismo.
Di fatto, perché aspettare il mese di settembre e rinunciare così ad un comodo impianto di risalita che nel giro di qualche minuto, trasporta bike e biker da fondo valle sino ai 2600 mt di un altopiano dolomitico da favola? Perché dunque farsi oltre 5 ore di dura salita, non conoscendone nemmeno un metro? Perché aspettare la chiusura dei Rifugi in quota, tanto comodi per il ristoro? Perché svegliarsi all'alba di un piovoso sabato mattina, fidandosi ciecamente del unico servizio meteo favorevole tra i vari negativi consultati? Semplice, queste sono solo spine (non di birra purtroppo); spine di una splendida rosa, o meglio Rosetta…..
In effetti all'inizio sono spine, con dure salite,
e meteo avverso,
ben presto però iniziano a vedersi i primi petali.
molto bene, siamo arrivati oramai ai fiori!!!!!!
i petali, l’altopiano ha come sempre un aspetto “lunare” ma in questa occasione in versione “Mare della Tranquillità” o se preferite “Deserto lunare”
ed eccoci arrivati a destinazione al
ROSEtta
come dice un famoso spot “
Salire in cima e godere egoisticamente in solitaria di tutto l’altipiano non ha prezzo” per tutto il resto .....
Grazie di cuore ai mie compagni di avventura!!!!
Il matto [MENTION=63493]frw75[/MENTION]
il pazzo, mio cognato Alberto
il resto delle foto:
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