News Forza Sandrone! Buon 2014

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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Vado Ligure
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Vero, forse abbiamo espresso gli stessi concetti...
Il problema piu grosso e' che serve gente per fare una gara quindi fanno correre tutti...
Essendo di finale e conoscendo l'organizzatore so quanto paga al superenduro e i soldi non si trovano per strada.
Qui mi fermo per non scatenare polemiche, quello che e successo a sandro e terribile e non dovrebbe mai accadere ma finche le cose resteranno come sono ora nulla cambiera sulla sicurezza...
Un tempo in dh c'erano i regionali per poter accedere all'italiano, ora e come il superenduro, tutti possono partecipare sullo stesso percorso!

Non è questa la sede per fare polemiche,ci mancherebbe. Io abito a Vado,anche se non è il mio sport principale vado in mtb da 30 anni ormai,ho visto nascere la 24H e conosco molta gente dell'ambiente,anche se me ne sto defilato. E' difficile far quadrare bilanci di tali organizzazioni,è chiaro,ma come dici tu sia in DH sia in XC,solo per restare in tema mtb,ci sono dei livelli di progressione che,a mio avviso,devono essere introdotti ormai anche nel SE,che,al momento,è la specialità che tira di più sia in termini di praticanti sia,ovviamente,in termini di vendite.
Per tornare in topic,io non so se il povero Sandrone avesse avuto modo di provare prima della gara e,di conseguenza,se la linea scelta fosse stata studiata e memorizzata prima o improvvisata sul momento. Fermo restando i concetti espressi da tutti,me compreso,cioè che la mtb sia sport rischioso in genere e non solo in gara,credo che gli organizzatori,purtroppo a seguito di questo grave incidente, dovrebbero riunirsi e ragionare su queste problematiche:
-accesso alle gare (punteggi,classifiche,precedenti partecipazioni ecc.)
-apertura del percorso per prove (quanto prima della gara)
-segnalazione adeguata dei passaggi più rischiosi,con indicazione della chicken-line ove possibile (nella EWS si potrebbe anche evitare se corressero solo i pro,penso vada ampiamente discussa)
-mantenimento costante del fettucciato in prova come in gara e nelle speciali da ripetere
-logistica soccorsi con tutte le alternative del caso
Insomma,fare tutto il possibile per limitare al massimo i rischi inutili. A mio avviso,parere strettamente personale,sia chiaro,al di là della foga agonistica,scendere in gara dovrebbe essere più sicuro del giro della domenica.
Concludo unendomi nuovamente agli "in bocca al lupo" di tutti. Io,ribadisco, sono a disposizione in qualunque modo possa essere utile
 
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il_biker_erbese

Biker novus
6/12/11
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Erba
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Ma smettiamola di cercare colpe a tutti i costi per quello che è successo! Poteva succedere anche a piedi, persino in casa propria! Purtroppo è successo, quando è destino succede e basta!

Ora spero con tutto il mio cuore che Sandrone si rimetta in piedi e riacquisti totalmente l'uso degli arti così da poter vivere altri 56 anni come ha vissuto fino ad ora!

AUGURI DI CUORE SANDRO!!! SEI UNA GRANDE PERSONA!
 
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Parere personale: come in altri sport o addirittura fuori dagli ambiti sportivi, l'evento sfortunato può accadere nonostante mille attenzioni alla sicurezza. Nel motorsport (che seguo da vicino), nonostante l'opera di commissioni di sicurezza, case produttici, responsabili di tracciati ecc, le maledette concatenazioni di sfighe succedono ancora (ricordo l'incidente al Sic, caso ben noto a tutti, senza scordare i - purtroppo - tanti altri che prima e dopo di lui hanno trovato la stessa sorte).
Questo non significa che va tutto bene e non si possa lavorare per migliorare le condizioni di gara, come in questo caso: il mio parere da perfetto ignorante in materia Enduro/Superenduro, non è tanto di "spianare" i tracciati e ridurre a zero i rischi, ma di dare la possibilità a tutti (indipendentemente dal manico, dato che mi sembra di capire che ormai anche i "meno esperti" possono iscriversi ad un evento di caratura internazionale) di provare i tracciati per rendersi conto delle difficoltà e poter scegliere le traiettorie più congeniali (nel punto "incriminato" c'era modo di scegliere vie alternative al masso).
Poi, parliamoci chiaro: la cappella del momento può farla anche il supermanico di turno, espertissimo e preparatissimo, e purtroppo quando si cade difficilmente se ne esce intonsi...
In ogni caso rinnovo il mio augurio a Sandrone, spero con tutto il cuore che possa riprendersi al più presto.
 
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El.Diablo

Biker ultra
20/1/12
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Alessandria
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Siamo tutti eroi moderni, pratichiamo sport pericolosi ad alto tenore di rischio, sprezzanti della sorte tanto quanto affrontassimo un'ineluttabile cimento, dominati dalla nostra passione, sottomessi e dipendenti ad un potentissimo stupefacente: l'adrenalina.

Quotidianamente la cronaca ci restituisce la mesta notizia di tragici infortuni occorsi a sventurati manovali, vittime innocenti nonché martiri d'un povero salario, nei confronti dei quali pochi -o nessuno- si consuma nell'esercizio di tanta umana pietas.

Ma tant'è...
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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Vado Ligure
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Ma smettiamola di cercare colpe a tutti i costi per quello che è successo! Poteva succedere anche a piedi, persino in casa propria! Purtroppo è successo, quando è destino succede e basta!!

Nessuno qui mi sembra abbia cercato di attribuire colpe generiche a qualcuno.
E' veramente stupido farlo,così come è stupido invocare il fato e non riflettere.
Mi sembra che si stia ragionando,come si fa in tutti gli sport con alta componente di rischio intrinseca( NOTA BENE: ho detto INTRINSECA) su come fare per ridurre al massimo i rischi,quanto meno quelli gratuiti o extra.
Quindi discussione costruttiva,che porti a qualcosa di concreto e utile a tutti.
Il grosso problema è il farlo prendendo spunto da un serio incidente,ma purtroppo anche questa è una costante,vedi sport motoristici in primis.
Poi che quando la sfiga ti deve colpire non ci sono santi è un dato di fatto,ma,ripeto,chiudere solo così non mi sembra nè utile nè intelligente.
 
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besky

Biker superioris
13/5/07
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imperia
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non tutti i danni alla colonna derivano da un "trauma diretto" sulla stessa, tipo la classica caduta su roccia, la parte non è protetta, e cede... la gran parte dei traumi al rachide son conseguenti al carico del tuo corpo che, per inerzia, continua la sua corsa dopo che la testa si è fermata sull'ostacolo (come anche quando ti schianti sul parabrezza perchè senza cintura).. in questi casi il paraschiena è inutile.. per quello è stato progettato il leatt-brace, il suo cedimento controllato serve proprio a limitare il carico sul collo.. lo usi una volta sola e poi lo butti, ma se fa il suo lavoro direi che è un prezzo che puoi accettare

Infatti io anni addietro a seguito di una caduta ho rotto una vertebra e schiacciate 2 cervicali in modo poco grave, senza impattare ne con schiena ne con la testa, ho picchiato rovinosamente volando giù da un pontino con lo sterno sul manubrio fratturandomi anche quello. Le lesioni alle vertebre erano state causate dell'assurda flessione del busto in avanti con l'impatto e penso che se avessi avuto anche un paracollo morbido sarebbe andata meglio. Infatti mi son chiesto a cosa serve il parashiena quando la maggior parte degli impatti solitamente è frontale o laterale e che bene o male tutti portano uno zaino bello pieno. Forza Sandrone siamo con te!
 

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