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Un altra cosa che chiedo è questa: con la mia attuale forca ho come l'impressione che durante le lunghe discese sconnesse prese a velocità relativamente elevata, la frequanza elevata delle vibrazioni continue ma relativamente leggere tendano ad irrigidire e far lavorare meno la forca, tanto che ci vuole un poco di tempo anche tornando su terreno liscio che la sospensionesi riassesti e torni a lavorare pienamente...
Con quelle ad aria resta questa sensazione o no?
Io naturalmente rispondo in base alla mia limitata esperienza, senza pretesa di verità.
Le forcelle a molla (di questa categoria, mi pare ce ne siano anche ad uso gravity, probabilmente più qualitative..
) hanno proprio il tipo di comportamento legnoso che descrivi e che credo sia connaturato nell'elemento ammortizzante che non avendo sufficiente reattività entra in una sorta di "risonanza" in caso di sollecitazioni continue e ravvicinate. Se già in partenza la molla è eccessivamente rigida poi è chiaro che il tutto viene amplificato e quelle che dovrebbero essere delle compressioni ed estensioni distinte diventano una sorta di vibrazione continua.
Anche la forza necessaria per iniziare la compressione dell'acciaio della molla deve essere relativamente forte, cosa che implica una scarsa - se non nulla - capacità di assorbimento delle piccole asperità delle forcelle a molla economiche.
L'aria, come elemento elastico, è evidentemente molto diverso rispetto al metallo quindi è piuttosto normale che il funzionamento sia complessivamente più fluido e che anche la sensibilità sulle piccole asperità ne tragga giovamento.
Poi è chiaro (immagino) che mano a mano che aumenta la raffinatezza costruttiva della forcella la risposta sia via via migliore in ognuna di queste caratteristiche, per l'uso di materiali migliori e minori tolleranze negli accoppiamenti, ma già il solo passaggio molla-aria cambia notevolmente la risposta ed il feeling con l'avantreno. Almeno per me è stato così sia con il passaggio
Suntour -> RockShox, sia con il passaggio RockShox -> RockShox.
Ad oggi credo di non aver mai portato la forca a "tampone" forse solo una volta in cui non ho visto un gradino di circa 40cm e a momenti cappottavo in avanti ma non sò come son riuscito a restare in piedi...
Normale con la molla di serie ed il tuo peso, ma spesso anche perché l'escursione effettiva della forcella non si avvicina nemmeno ai 100mm di targa. Io con quasi 90kg + ciarpame vario nello
zaino non sono mai andato a pacco con la XCM sebbene non le abbia risparmiato nulla. Semplicemente perché non era possibile, nel senso che la molla già dura di suo, comprimendosi diventava sempre più dura andando oltre ogni possibile carico umanamente applicabile. Quindi avevo un fondo corsa "progressivo" di 7-8cm, di più non scendeva. Poi magari la XCR è diversa, eh..
In più domando a chi utilizza le forche ad aria da più tempo son più delicate richiedono cure particolari? Il mio mecca dove ho preso la bici per la forca xcr mi ha raccomandato solo di pulire bene gli steli e di mettergli un velo di
olio Finissimo possibilmente di tipo secco che raccoglie meno sporco.
Le stesse precauzioni valgono per tutte le forcelle, in quanto sono indicazioni che attengono solo alla
cura degli steli, dei raschiapolvere e della loro scorrevolezza.
In quelle ad aria si aggiunge però la necessità di una manutenzione periodica (pare che annuale possa andare bene, salvo abusi straordinari..) che più o meno consiste nella sostituzione di oli, paraoli e guarnizioni varie, qualcosa che si può fare da sé con un minimo di voglia, spazio,
attrezzi, tempo e passione.
Non sono ancora arrivato a quel momento quindi non mi sono ancora informato bene, ma in
QUESTO TOPIC è mostrata la revisione completa della forcella e male che vada il lavoro è quello mostrato nella guida.
Ribadisco che quanto scritto è quello che
credo di sapere sull'argomento, ma visto che per ora non sono arrivate altre risposte più competenti magari possono esserti utili le mie.
Oppure saranno da stimolo per chi volesse correggere eventuali mie inesattezze. :)