Quante volte ci ho pensato di unire i 2 importanti valici di Arcu S'Olioni (tra il Monte Tiriccu e Sa Mirra) e Arcu Sa Gruxitta (tra Punta Sa Gruxitta e il Lattias)...
Mentre i centristi e i nordisti se la spassavano tra i calcari di Cala Luna, 2 preziosissime pedine degli stessi si ritrovavano insieme ai Camarilli alle fontane delle fate nel cuore della foresta del Sulcis: Is Fanebas.
Troppa è stata la carne al fuoco che ho voluto mettere. Troppi i pezzi ignoti da esplorare. Solo una bella dose di fortuna e San Gippy Esse ci hanno salvato da una notte all'adiaccio....
Oltre agli obiettivi su indicati ve n'era un terzo: chiudere il sentiero Is Fanebas- Porcili Mannu che sotto il punto di vista ciclistico è intonso !!!. Alla terza volta che ci tentiamo finalmente siamo riusciti ad individuare il difficile attacco che consentirà di godere in discesa sottobosco per oltre 5 km !!!
Arriviamo al passo di S'Arcu S'olioni alla quota 918 spartiacque tra i territori di Santadi e Nuxis. Sentiero già battuto dai mitici Sput ed Exca e che grazie a loro ho studiato.
Si scende e si intercetta la pista di Is Caravius verso Conca E Crabittu. La si risale (quasi sempre a piedi) fino alla zona più difficile della giornata, dal punto di vista delle vie di sbocco verso le vallate interne di Gutturu Mannu.
Anche questa via è stata solcata prima di noi da 2 leggende del forum: Sput ed Enc Scai. Ora capisco perchè alla mia domanda su come fosse questo sentiero che doveva aggirare Punta Sa Gruxitta, Luca mi rispose: "Antò, quel sentiero è molto bello, ma è un trekking, non un sentiero per bici..". E se lo dice lui....
Siamo perennemente sui 1000 mt di altezza. E' tardi. Cominciamo ad essere stanchi. Fino ad ora abbiamo "lavorato" soltanto con le carte IGM ma non è più tempo di rischiare. Carico la traccia autocostruita sul gps. Continuiamo a perdere tempo tra un sentiero che muore ed uno che sale.
Qualcuno doveva vedere le facce mie e di super che andati in avanscoperta FINALMENTE senza bici conclude una vecchia pista che muore. Inesorabile. Affianco a noi si apre una finestra. Davanti a noi uno dei monti più belli ed inquietanti che conosca, il Lattias con muri di granito fino a 1086 mt. Giù, vicino a noi, ma mooolto più in basso, la sterrata che dovremmo intercettare. Sgomento. Che fare ?. Super mi chiede "alternative" ? "un cazzo", rispondo io.
Ora siamo alla frutta. Il GPS è scarico e centellino la batteria. Decidiamo di buttarci su un cavolo di sentiero che dev'essere proprio lui. Continua a scendere e la direzione sembra buona. Arriviamo ad uno slargo in cui si intercetta una sterrata che scende da chissà dove. Inutile pensarci. si prosegue sempre a piedi fino all'altezza di Porcili Mannu o poco prima dove, finalmente conoscendo il tracciato, ci si risiede sulla sella e si pedala fino a notte alle macchine.
Un'impresa amici. Almeno per me che non sono avezzo a simili escursioni. Almeno non a questi estremi. Impressionante la calma di capo. Chissà quante ne ha fatto lui.
I numeri nudi e crudi indicano:
oltre 2000 mt di dislivello
UNDICI ORE E MEZZA di escursione
35 km circa.
10 km circa i tratti percorsi a piedi
otre 4000 le calorie bruciate da camarilla !
Che giornata ragazzi: la zona più selvaggia che conosca con 2 amici eccezionali: Capo e Super. Calma allucinante in momenti che io cominciavo ad aver paura. Quanto sono avanti....
I motivi per essere felici ci sono tutti: aver chiuso il sentiero Fanebas Porcili Mannu che ben si addice alla mtb dura e pura e fino ad ora trascurato. Aver "unito" 2 valici a 1000 mt tra pareti di granito e boschi incasinatissimi....
Ho ancora l'adrenalina a mille !!!
Mentre i centristi e i nordisti se la spassavano tra i calcari di Cala Luna, 2 preziosissime pedine degli stessi si ritrovavano insieme ai Camarilli alle fontane delle fate nel cuore della foresta del Sulcis: Is Fanebas.
Troppa è stata la carne al fuoco che ho voluto mettere. Troppi i pezzi ignoti da esplorare. Solo una bella dose di fortuna e San Gippy Esse ci hanno salvato da una notte all'adiaccio....
Oltre agli obiettivi su indicati ve n'era un terzo: chiudere il sentiero Is Fanebas- Porcili Mannu che sotto il punto di vista ciclistico è intonso !!!. Alla terza volta che ci tentiamo finalmente siamo riusciti ad individuare il difficile attacco che consentirà di godere in discesa sottobosco per oltre 5 km !!!
Arriviamo al passo di S'Arcu S'olioni alla quota 918 spartiacque tra i territori di Santadi e Nuxis. Sentiero già battuto dai mitici Sput ed Exca e che grazie a loro ho studiato.
Si scende e si intercetta la pista di Is Caravius verso Conca E Crabittu. La si risale (quasi sempre a piedi) fino alla zona più difficile della giornata, dal punto di vista delle vie di sbocco verso le vallate interne di Gutturu Mannu.
Anche questa via è stata solcata prima di noi da 2 leggende del forum: Sput ed Enc Scai. Ora capisco perchè alla mia domanda su come fosse questo sentiero che doveva aggirare Punta Sa Gruxitta, Luca mi rispose: "Antò, quel sentiero è molto bello, ma è un trekking, non un sentiero per bici..". E se lo dice lui....
Siamo perennemente sui 1000 mt di altezza. E' tardi. Cominciamo ad essere stanchi. Fino ad ora abbiamo "lavorato" soltanto con le carte IGM ma non è più tempo di rischiare. Carico la traccia autocostruita sul gps. Continuiamo a perdere tempo tra un sentiero che muore ed uno che sale.
Qualcuno doveva vedere le facce mie e di super che andati in avanscoperta FINALMENTE senza bici conclude una vecchia pista che muore. Inesorabile. Affianco a noi si apre una finestra. Davanti a noi uno dei monti più belli ed inquietanti che conosca, il Lattias con muri di granito fino a 1086 mt. Giù, vicino a noi, ma mooolto più in basso, la sterrata che dovremmo intercettare. Sgomento. Che fare ?. Super mi chiede "alternative" ? "un cazzo", rispondo io.
Ora siamo alla frutta. Il GPS è scarico e centellino la batteria. Decidiamo di buttarci su un cavolo di sentiero che dev'essere proprio lui. Continua a scendere e la direzione sembra buona. Arriviamo ad uno slargo in cui si intercetta una sterrata che scende da chissà dove. Inutile pensarci. si prosegue sempre a piedi fino all'altezza di Porcili Mannu o poco prima dove, finalmente conoscendo il tracciato, ci si risiede sulla sella e si pedala fino a notte alle macchine.
Un'impresa amici. Almeno per me che non sono avezzo a simili escursioni. Almeno non a questi estremi. Impressionante la calma di capo. Chissà quante ne ha fatto lui.
I numeri nudi e crudi indicano:
oltre 2000 mt di dislivello
UNDICI ORE E MEZZA di escursione
35 km circa.
10 km circa i tratti percorsi a piedi
otre 4000 le calorie bruciate da camarilla !
Che giornata ragazzi: la zona più selvaggia che conosca con 2 amici eccezionali: Capo e Super. Calma allucinante in momenti che io cominciavo ad aver paura. Quanto sono avanti....
I motivi per essere felici ci sono tutti: aver chiuso il sentiero Fanebas Porcili Mannu che ben si addice alla mtb dura e pura e fino ad ora trascurato. Aver "unito" 2 valici a 1000 mt tra pareti di granito e boschi incasinatissimi....
Ho ancora l'adrenalina a mille !!!