Ferragosto sulle orme dell'Ötzi

RenkyaZ

Biker poeticus
11/2/08
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Zocca (MO)
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E' una bella mattina di sole in Val Senales, sono le 9 e stiamo controllando di aver preso tutto dalle macchine. E' tutto a posto, le bici sono perfette e gli zaini (pesanti) sulle spalle: questo è tutto quello che ci servirà per i prossimi 3 giorni.

Abbandoniamo le macchine al parcheggio di Madonna di Senales e ci arrampichiamo nel bosco per poi scendere verso Certosa. Dentro di me c'è un po' di timore per aver convinto 9 persone a seguirmi in questa avventura di più giorni, consapevole di non averne mai organizzate altre prima e tantomeno di avervi partecipato. L'aria fresca e la luce del sole che filtra nel bosco di abeti spazzano via le paure e riempono l'anima di voglia di andare avanti e divertirsi! E così, tra cancelletti da aprire e chiudere, tra boschi e prati, arriviamo a Certosa e iniziamo a salire nella Val di Fosse.





La salita è dura ma la compagnia è buona e pian piano ci lasciamo alle spalle l'asfalto, superiamo Maso Gelato e ci arrampichiamo fino al Passo Gelato: che meraviglia! Un ultimo sforzo per raggiungere il Rifugio Petrarca e finalmente possiamo ristorarci e riposarci prima di tornare in sella ed affrontare la discesa.





Una infinita quanto divertente serie di tornanti ci porta verso la Val Passiria, qualche sosta per riparare le immancabili pizzicate e alla fine di questa prima giornata ci ritroviamo a Moso in Passiria dove i gentilissimi gestori del Café Maria ci accolgono per la notte.

Alla mattina di questo Ferragosto diverso dal solito ci troviamo tutti davanti a delle ottime paste calde e, fuori, il sole ci sta aspettando. Ripartiamo alla volta del Passo del Rombo, percorrendo un tratto del bellissimo sentiero E5 che si arrampica in una fresca e verdissima vallata. Arrivati al cospetto dei tornanti che ci porteranno al passo, ho l'impressione di trovarmi davanti a qualcosa di insormontabile con la sola forza delle mie gambe...



Ma nonostante tutto, lentamente, si sale, si sale e si sale ancora! Prima della lunga galleria che ci porterà verso il passo ci fermiamo per il pranzo: panini formaggio e speck e birra per tutti!
Qualche foto al Passo del Rombo e finalmente riprendiamo il sentiero E5 che scende veloce nella Valle del Rombo, immerso in un paesaggio lunare. Arriviamo a Zwieselstein con qualche funambolismo dovuto al sentiero dai tratti piuttosto tecnici: c'è chi lo ha apprezzato moltissimo e chi lo ha detestato...



La strada verso Vent è tutta su asfalto, non è poi così male, considerata la stanchezza che si sta accumulando nelle gambe. Lentamente lascio sfilare davanti a me tutti i compagni e resto dietro, lento come non mai. All'uscita dell'ennesima galleria mi fermo per divorare avidamente il panino che avevo preso a pranzo e mentre i minuti passano mi perdo a guardarmi intorno, circondato da montagne incantevoli.
All'arrivo a Vent trovo tutta la banda ferma in un bar all'aperto, ognuno ha già la sua birra davanti e manco solo io! Passiamo un bel po' di tempo seduti a bere, mangiare e scherzare, finchè non cala il sole e comincia a venire fresco. La pensione è a due passi, prendiamo possesso delle camere e dopo una meritatissima doccia ci ritroviamo a cena. La stanchezza è tanta, ma la voglia di stare in compagnia di più, così ci facciamo anche un giro per il paese dopo cena, scrutando il cielo a caccia di stelle cadenti.

Dopo una notte un po' travagliata (per me), una abbondante colazione è quello che ci vuole per affrontare l'ultima tappa, forse la più bella. Si parte subito con diversi strappi al 30% o forse più, poi la strada si fa più dolce e ci lascia spazio per guardarci intorno ed ammirare la vallata.



Sosta al Rifugio Martin Busch per uno strudel e poi di nuovo in sella verso l'ultima tappa del nostro viaggio: il Rifugio Similaun. Ci lasciamo alle spalle la vegetazione, la civiltà e entriamo in un ambiente diverso, che non ha niente a che fare con tutto quello che abbiamo visto fino ad ora. Montagne altissime proteggono quel che resta del ghiacciaio del Similaun e l'impressione è quella di stare in un'altra era! Gli ultimi metri sul ghiacciaio e possiamo finalmente pranzare, godendo di una privilegiata veduta sulla valle che ci attende fino al Lago di Vernago.



Le prime centinaia di metri del sentiero che scende dal rifugio sono veramente impegnative e sono pochi i tratti nei quali ci azzardiamo a rimanere in sella. Poi tutto diventa più semplice, più veloce, meravigliosamente bello! Torna la vegetazione, tornano gli alberi, e alla fine ci troviamo a scendere in mezzo a prati verdissimi su un lago colorato di un azzurro surreale.



Ci lasciamo alle spalle anche questo, procediamo con cautela tra i tanti escursionisti che hanno deciso di passare una bella domenica in questi posti incantevoli e con un po' di incredulità ci troviamo al parcheggio...

Tra abbracci e strette di mano matura la consapevolezza di aver fatto qualcosa di molto bello, tre giorni all'aperto, da soli con il nostro zaino e la nostra bicicletta, immersi in un ambiente straordinario, unicamente alla ricerca delle bellezze che la natura poteva regalarci. Lontani da tutto e da tutti in una dimensione diametralmente opposta a quella a cui siamo abituati nella nostra quotidianità.

Certo in termini assoluti non è stata un'impresa memorabile, qualcosa di straordinario. Ma per noi lo è stato, qualcosa che ricorderemo a lungo e che rimarrà per sempre nei nostri cuori. Grazie a tutti!
 

VIAGRA

Biker superioris
30/5/07
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Cesena
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E' una bella mattina di sole in Val Senales..
...

COMPLIMENTI Matteo .... ma non per l'escursione, quella anche se bella credo che sia una delle tante, ma per essere riuscito a farmi aumentare il battito del cuore mentre ti leggevo ...
Forse per il coinvolgimento personale forse per le responsabilità, forse per l'incanto del luogo, ma le vibrazioni trasmesse dalla narrativa sono state veramente intense ...
hai mai pensato di fare lo scrittore?
Saluti Paolo.
 

RenkyaZ

Biker poeticus
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Beh, grazie a tutti dei complimenti! :oops:

Se sono riuscito a trasmettere un po' delle emozioni provate in questo indimenticabile tour, posso solo esserne felice. E il mio consiglio, per tutti quelli che non hanno mai fatto un'esperienza simile, è proprio quello di mettere da parte per qualche giorno timori e routine e lasciarsi trasportare dalle gambe e dal cuore in qualche bel posto dove l'anima possa sentirsi veramente libera... :medita:

Grazie ancora! :hail:
 

NONNOBANSHEE

Biker grossissimus
18/2/03
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reggio emilia
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fat
SOLO ORA MI RICOLLEGO E VORREI RINGRAZIARE CHI HA ORGANIZZATO E MI HA ACCETTATO NEL GRUPPO PER IL FANTASTICO E BELLISSIMO GIRO . MILLE GRAZIE RAGAZZI. POSTATE 3/4 FOTO DEL GIRO. PIU CHE ALTRO MENTRE SI SBEVAZZAVA E MANGIAVA. BACI DAL NONNINO. :il-saggi:
 

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