Salve. Vorrei segnalare l'acquisto di una Scott Genius 50 del 2009 dall'utente del forum BIOND.
Questi i fatti :
A metà febbraio decido di acquistare una Scott 50 del 2009, acquistata ad agosto 2010, rispondendo ad una inserzione sul mercatino dell'utente 65455 BIOND. Dopo una trattativa ci accordiamo sul prezzo (1100 euro) e consegna a mano in un luogo convenuto. La bici si presenta in ottime condizioni come peraltro dalle foto precedentemente inviatemi. Eseguo una breve prova di funzionamento e noto che il comando dell'ammortizzatore posteriore non ritorna completamente in sede dopo l'uso. Al momento non ci faccio caso anche perché è la mia prima bi ammortizzata e due posizioni (lock ed unlock) le faceva (non sapevo che le posizioni dovessero essere 3). Chiedo info circa la data ed luogo di acquisto e mi viene confermato luglio 2010 presso un negozio di Reggio Emilia.
La bici era completa di tutta la documentazione tecnica meno la fattura di acquisto. Non che la cosa mi interessasse un gran che visto che si trattava di un usato. Dopo qualche giorno effettuo una breve uscita e noto che in posizione unlock la bici è poco ammortizzata. A casa verifico le pressioni che sono regolari ed anche piu basse di quelle relative al mio peso. A questo punto decido di aprire la zona di arrivo del cavo per capire come funziona il ritorno dell'ammortizzatore. Noto che l'ammortizzatore non ritorna in sede dopo il comando ma che con una pinza posso commutare su tutte e 3 le posizioni. A questo punto contatto un rivenditore ufficiale Scott che mi dice che la rottura della molla di ritorno dell'equalizer2 è una cosa frequente e che se ho la documentazione di acquisto, inferiore ai 2 anni, forse la DT-Swiss può passare l'intervento in garanzia (150 euro per la revisione e trasporto + spese di concessionario). Richiedo la documentazione e, dopo vari solleciti, BIOND mi invia la fattura di acquisto in PDF. Qui sta l'inghippo. La bici non è stata acquistata in origine da un negozio fisico (costo tra 2300 e 2500 euro) ma da Sportler on-line alla cifra di circa 1600 euro. Mi vado a leggere le condizioni di garanzia e scopro che queste NON sono valide per gli acquisti internet.
A questo punto la malafede del tizio è facilmente dimostrabile perché se non avesse avuto intenzione di rifilarmi l'ammortizzatore rotto non avrebbe avuto ragioni per non dirmi che la bici era stata acquistata on line piuttosto che in negozio. Avrebbe dovuto spendere il costo della riparazione. Meglio trovare qualcuno a cui rifilarla.
Alla fine ho pagato una bici acquistata nuova a 1600 euro circa ed usata per un anno e mezzo non 1100 euro ma circa 1300.
Ciò che mi ha fatto piu incavolare è stata la carenza di onestà. Magari a 100 euro in meno la bici la avrei ugualmente acquistata, viste le condizioni generali molto buone.
Non so se posso indicare il nome completo di BIOND. Chiedo agli amministratori del forum.
Per me sarebbe utile per evitare ad altri vicende come la mia.
BZK
Questi i fatti :
A metà febbraio decido di acquistare una Scott 50 del 2009, acquistata ad agosto 2010, rispondendo ad una inserzione sul mercatino dell'utente 65455 BIOND. Dopo una trattativa ci accordiamo sul prezzo (1100 euro) e consegna a mano in un luogo convenuto. La bici si presenta in ottime condizioni come peraltro dalle foto precedentemente inviatemi. Eseguo una breve prova di funzionamento e noto che il comando dell'ammortizzatore posteriore non ritorna completamente in sede dopo l'uso. Al momento non ci faccio caso anche perché è la mia prima bi ammortizzata e due posizioni (lock ed unlock) le faceva (non sapevo che le posizioni dovessero essere 3). Chiedo info circa la data ed luogo di acquisto e mi viene confermato luglio 2010 presso un negozio di Reggio Emilia.
La bici era completa di tutta la documentazione tecnica meno la fattura di acquisto. Non che la cosa mi interessasse un gran che visto che si trattava di un usato. Dopo qualche giorno effettuo una breve uscita e noto che in posizione unlock la bici è poco ammortizzata. A casa verifico le pressioni che sono regolari ed anche piu basse di quelle relative al mio peso. A questo punto decido di aprire la zona di arrivo del cavo per capire come funziona il ritorno dell'ammortizzatore. Noto che l'ammortizzatore non ritorna in sede dopo il comando ma che con una pinza posso commutare su tutte e 3 le posizioni. A questo punto contatto un rivenditore ufficiale Scott che mi dice che la rottura della molla di ritorno dell'equalizer2 è una cosa frequente e che se ho la documentazione di acquisto, inferiore ai 2 anni, forse la DT-Swiss può passare l'intervento in garanzia (150 euro per la revisione e trasporto + spese di concessionario). Richiedo la documentazione e, dopo vari solleciti, BIOND mi invia la fattura di acquisto in PDF. Qui sta l'inghippo. La bici non è stata acquistata in origine da un negozio fisico (costo tra 2300 e 2500 euro) ma da Sportler on-line alla cifra di circa 1600 euro. Mi vado a leggere le condizioni di garanzia e scopro che queste NON sono valide per gli acquisti internet.
A questo punto la malafede del tizio è facilmente dimostrabile perché se non avesse avuto intenzione di rifilarmi l'ammortizzatore rotto non avrebbe avuto ragioni per non dirmi che la bici era stata acquistata on line piuttosto che in negozio. Avrebbe dovuto spendere il costo della riparazione. Meglio trovare qualcuno a cui rifilarla.
Alla fine ho pagato una bici acquistata nuova a 1600 euro circa ed usata per un anno e mezzo non 1100 euro ma circa 1300.
Ciò che mi ha fatto piu incavolare è stata la carenza di onestà. Magari a 100 euro in meno la bici la avrei ugualmente acquistata, viste le condizioni generali molto buone.
Non so se posso indicare il nome completo di BIOND. Chiedo agli amministratori del forum.
Per me sarebbe utile per evitare ad altri vicende come la mia.
BZK