Adriana e la malga

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Roma Est
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Vivere a Roma ed amare la bici porta con se l’innegabile vantaggio che passare le vacanze in montagna è meglio che passarle alle Maldive, o a Disneyworld.
Quest’estate sono stato in Val Pusteria, e poi qualche giorno al mare.
Riguardo al mare mi sono superato, sono stato all’Argentario che, ma guarda un po’, è anche un monte, e mica è colpa mia.
Comunque la settimana in Trentino è stata fantastica, sono arrivato ben allenato ed ho avuto la soddisfazione di raggiungere luoghi che due anni fa avevo raggiunto comodamente in funivia e ritenuto impossibili da scalare in bici.
Continuo a ritenermi un semplice appassionato, ho passato molto tempo con mia moglie, e la bici non è mai il mio primo pensiero, però ho avuto un campanello di allarme sinistro.
Una sera in tv (io la sera dopo che ho perso 2.500 calorie in bici e ne ho vinte 2.500 al ristorante non esco) davano Rocky 5.
Non l’avrei visto, ma era praticamente l’unico canale in italiano che si vedeva in albergo.
Nel film Rocky allena un giovane talento che però lo sfancùla e quindi quando c’è l’incontro della sua vita, Rocky se lo guarda in TV sul divano.
C’è un altro problema, è che Rocky ha preso veramente troppe legnate nei primi quattro film e ora Adriana si preoccupa perché è parecchio rintronato.
Prima dell’incontro, la moglie gli chiede se è tutto ok, e lui le dice come no, ma ti pare.
Nemmeno inizia il round e lui impazzisce, inizia a storcere la bocca tutto infervorato, urla, incita, e colpisce come un pazzo il sacco che ha vicino al divano.
Sì, come se un appassionato di calcio si mettesse in salotto una porta e iniziasse a fare delle rovesciate accanto al tavolino...
La moglie è disperata, e guarda il figlio con occhi sparuti, mentre Balboa ulula e mena sul sacco.
Prima di addormentarmi, ho ripensato alla scena e ho pensato chissà se qualcuno si riduce davvero così…
Non l’avessi mai fatto.
Il giorno seguente, di ritorno da una bella passeggiata in quota con mia moglie, e da un fantastico pranzo in un rifugio, mi ritrovo alle quattro in albergo.
Era l’ultimo giorno di vacanza e dico a mia moglie che avrei fatto un giretto nei dintorni, magari sulla pista ciclabile, così tanto per godere ancora di quei paesaggi.
Esco, aggancio e parto.
A un certo punto vedo una salitella, che fai non ci vai, poi un’altra, poi l’asfalto cede il passo allo sterrato e poi comincia un muro.
Io salgo, ma inizio a fare dei versi sinistramente simili a quelli di Balboa.
Il sentiero era così ripido che gli escursionisti a piedi mi rivolgevano le domande più strane.
Una mi ha chiesto “Ma che passione ci vuole per fare questo?” e io le ho risposto “Ma che ne so”, mentre un altro, lo giuro, mi ha detto “Perché lo fai”, come Masini.
A quello ho detto che dovevo vedere che c’era in cima.
A un certo punto sono stato consapevole che stavo facendo anche le smorfie, come Balboa.
Alla fine in cima ci arrivo, 8 chilometri al 12% medio, l’uomo della malga mi ha portato una birra senza che gliela chiedessi, per darvi un’idea.
Un posto meraviglioso, irraggiungibile, insperato.
In più, mi sono anche risposto alla domanda della notte precedente, se c’è qualcuno che si riduce davvero come Rocky per una passione…

Claudio
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Bike
Picola ma carattarastica...
Vivere a Roma ed amare la bici porta con se l’innegabile vantaggio che passare le vacanze in montagna è meglio che passarle alle Maldive, o a Disneyworld.
Quest’estate sono stato in Val Pusteria, e poi qualche giorno al mare.
Riguardo al mare mi sono superato, sono stato all’Argentario che, ma guarda un po’, è anche un monte, e mica è colpa mia.
Comunque la settimana in Trentino è stata fantastica, sono arrivato ben allenato ed ho avuto la soddisfazione di raggiungere luoghi che due anni fa avevo raggiunto comodamente in funivia e ritenuto impossibili da scalare in bici.
Continuo a ritenermi un semplice appassionato, ho passato molto tempo con mia moglie, e la bici non è mai il mio primo pensiero, però ho avuto un campanello di allarme sinistro.
Una sera in tv (io la sera dopo che ho perso 2.500 calorie in bici e ne ho vinte 2.500 al ristorante non esco) davano Rocky 5.
Non l’avrei visto, ma era praticamente l’unico canale in italiano che si vedeva in albergo.
Nel film Rocky allena un giovane talento che però lo sfancùla e quindi quando c’è l’incontro della sua vita, Rocky se lo guarda in TV sul divano.
C’è un altro problema, è che Rocky ha preso veramente troppe legnate nei primi quattro film e ora Adriana si preoccupa perché è parecchio rintronato.
Prima dell’incontro, la moglie gli chiede se è tutto ok, e lui le dice come no, ma ti pare.
Nemmeno inizia il round e lui impazzisce, inizia a storcere la bocca tutto infervorato, urla, incita, e colpisce come un pazzo il sacco che ha vicino al divano.
Sì, come se un appassionato di calcio si mettesse in salotto una porta e iniziasse a fare delle rovesciate accanto al tavolino...
La moglie è disperata, e guarda il figlio con occhi sparuti, mentre Balboa ulula e mena sul sacco.
Prima di addormentarmi, ho ripensato alla scena e ho pensato chissà se qualcuno si riduce davvero così…
Non l’avessi mai fatto.
Il giorno seguente, di ritorno da una bella passeggiata in quota con mia moglie, e da un fantastico pranzo in un rifugio, mi ritrovo alle quattro in albergo.
Era l’ultimo giorno di vacanza e dico a mia moglie che avrei fatto un giretto nei dintorni, magari sulla pista ciclabile, così tanto per godere ancora di quei paesaggi.
Esco, aggancio e parto.
A un certo punto vedo una salitella, che fai non ci vai, poi un’altra, poi l’asfalto cede il passo allo sterrato e poi comincia un muro.
Io salgo, ma inizio a fare dei versi sinistramente simili a quelli di Balboa.
Il sentiero era così ripido che gli escursionisti a piedi mi rivolgevano le domande più strane.
Una mi ha chiesto “Ma che passione ci vuole per fare questo?” e io le ho risposto “Ma che ne so”, mentre un altro, lo giuro, mi ha detto “Perché lo fai”, come Masini.
A quello ho detto che dovevo vedere che c’era in cima.
A un certo punto sono stato consapevole che stavo facendo anche le smorfie, come Balboa.
Alla fine in cima ci arrivo, 8 chilometri al 12% medio, l’uomo della malga mi ha portato una birra senza che gliela chiedessi, per darvi un’idea.
Un posto meraviglioso, irraggiungibile, insperato.
In più, mi sono anche risposto alla domanda della notte precedente, se c’è qualcuno che si riduce davvero come Rocky per una passione…

Claudio


Hai voglia....più di una volta ho rischiato 'l'arresto per vagabondaggio'...perchè non sapevo più dov'ero e che stavo facendo....so solo che avevo la mtb in mano....poi tutt'ora,il resto ancora sfugge la memoria....:mrgreen:
 

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