migliorare in salita

A me sembra un metodo un pochino rischioso( tendinite) ed inoltre anche anacronistico: è stata dimostrata l'inefficacia di scendere sotto una certa frequenza di pedalata per sviluppare la forza che ricordiamoci in bici non è massi,a ma resistente.
Inoltre sviluppare la forza significa controllare sia la frequenza di pedalata che quella cardiaca, infatti si cerca di rimanere "bassi" col cuore per non intossicare il muscolo.
Comunque se per te funziona va bene.
io non lo consiglierei specialmente ad un neofita.
ciauz

Anonybike ha scritto:

introdurre cosa?????????
non lasciarci sulle spine.

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nel tuo caso lo sai già hahahahaha......

Denteavvelenato ha scritto:

A me sembra un metodo un pochino rischioso( tendinite) ed inoltre anche anacronistico: è stata dimostrata l'inefficacia di scendere sotto una certa frequenza di pedalata per sviluppare la forza che ricordiamoci in bici non è massi,a ma resistente.
Inoltre sviluppare la forza significa controllare sia la frequenza di pedalata che quella cardiaca, infatti si cerca di rimanere "bassi" col cuore per non intossicare il muscolo.
Comunque se per te funziona va bene.
io non lo consiglierei specialmente ad un neofita.
ciauz

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non voglio entrare in polemica, ma quello che hai scritto e privo di ogni fondamento,
il metodo non è rischioso, mai avuto problemi ne io ne i miei amici.
"anacronistico" mi sembra un tantino fuori luogo,
"è stata dimostrata l'inefficacia" quando e da chi???ti posto un link(uno dei tanti se cerchi in rete) che afferma ciò che ho scritto.

http://blog.velosystem.com/press/allenamento-con-sfr-rfr/

"intossicare il muscolo" proprio per questo si fà riposo e scarico,
quale allenamento intensivo non intossica i muscoli??

"io non lo consiglierei specialmente ad un neofita." io si!
proprio grazie a questo, ho spostato un'asticella che sembrava essere per mè un limite fisico, ma mi sbagliavo con mia grande meraviglia dei risultati ottenuti.

ripeto, la mia non è una polemica.

Nella tua descrizione le sfr sono fatte allo sfinimento e questo è un errore perché nei lavori di forza il cuore deve rimanere basso per evitare di lavorare in acidosi.
Leggi il protocollo di Aldo Sassi che è colui che le ha inventate.
Non so da quanto vai in bici e credo a quello che mi dici ma un neofita non dovrebbe fare tali lavori perché tu cominceresti a fare lavori in palestra alla panca piana con 100kg??
Quando ho tempo poi ti posterò diversi lavori scientifici e non un link di un preparatore che vale come il mio e il tuo parere che dimostrano come sia più efficace lavorare a delle frequenze di pedalata più simili a quelle che utilizziamo durante le gare.

questo è quello che sosteneva Aldo Sassi,

　
"Le Salite Forza-Resistenza sono un mezzo di allenamento che ideammo nell'autunno del 1983' in occasione della preparazione di Francesco Moser al record dell'ora. La finalità era appunto quella di migliorare un'espressione di forza che consentisse a Moser di spingere un lungo rapporto per l'intera ora di gara"
　
　
Faccio notare che Sassi parla di "un'espressione di forza", che chiama forza aerobica, non catalogabile nella classica nomenclatura, ma come devono essere eseguite?
　
　
"La modalità originale consiste nell'esecuzione di un tratto di salita in forma di ripetute: solitamente da 1 a 5 minuti di ascesa, da ripetere per sei-otto volte, intercalando fasi di recupero praticamente inattivo di 2-3 minuti. La pendenza della strada dovrebbe essere compresa tra il 6 e l'8 per cento, da percorrere con cadenza di trentacinque-quaranta pedalate al minuto".
　
　
Quali rapporti devono essere utilizzati?
　
　
"Le SFR dovrebbero essere svolte utilizzando il rapporto più lungo possibile (gli atleti più forti scelgono il 53/13 o il 53/14), compatibile però con il mantenimento di una frequenza cardiaca non superiore all'85% della massima: se si supera questo limite, si scegli un rapporto me o lungo. La corretta esecuzione prevede il "non tirare di braccia", cioè di evitare di esercitare energiche trazioni sul manubrio ad ogni colpo di pedale...."
　


adesso rileggi ciò che ho scritto io e dimmi se è tanto diverso.

Il metodo proposto da Anonybike, sebbene un po' "casalingo" e privo di riferimenti precisi non è privo di fondamento anzi.
Però secondo me bisogna stare attenti a tutta una serie di variabili individuali importanti. Un allenamento del genere che magari può andare bene e avere i suoi frutti in un ventenne, se proposto ad un cinquantenne poco allenato, magari in sovrappeso e quindi probabilmente aterosclerotico rischia di fargli venire come minimo l'angina...
Io non conosco BEBS68 però dice di pesare 95 kg per 185 cm che non è proprio il peso ideale( senza offesa eh, magari sei un culturista e sono tutti muscoli questo io non posso saperlo) e di avere 46 anni. Onestamente io non mi sentirei di consigliargli un allenamento del genere tutto in fuori soglia, forse è meglio prima dimagrire un po' pedalando molto e mangiando il giusto e poi dopo una bella visita cardiologica pensare anche ad un allenamento più specifico.
Comunque se vuoi fare le cose per bene compra almeno un libro sull'argomento sarà una lettura interessante e probabilmente molto più utile dei nostri consigli, che ti diamo con tutto il cuore ma che ovviamente vanno pesati perchè non siamo tutti medici dello sport o allenatori di mtb ( io per primo).

poi fai così

due gg la settimana prendi quella salita o altra, e inizia a pedalare con il rapporto + duro che riesci a spingere, non guardare nulla, ne velocita ne tempo, senti solamente i battiti, quando arrivi a limite di cuore o nn riesci a far girare le pedivelle fermati pre circa 2 minuti, il battito rallenta e le gambe si riposano, poi riparti, se non riesci a ripartire cambia pignone.
fai questo fino a quando senti di non averne +.

Ti sembra uguale??
Comunque non è una guerra di religione se hai avuto benefici fai bene a farla però ci sono altre netodologie ormai e questa è un pochino superata
Ciao