Venerdì sera ho ritirato la mia SL e mi sono buttato subito a regolare sospensioni e appoggi: cambiato lo stem con un Hussefelt, regolata la sella, saggato l'ammo al 25% e la forca al 20% (facendo sentierini pieni di tornantini e gradini\oni la voglio sostenuta) mi son trovato con la bici mezza pronta per l'uscita del sabato che prevedeva un giretto (32kmx1300m)Riva-Ponale-Ledro-Bocca Fortini- Baita Segala-P.sso Rocchetta-422-Pregasina-Trota.
Dico mezza pronta perchè non ho avuto il tempo materiale di tubelessizzare, anche perchè ho un brutto ricordo dei tentativi fatti coi cerchi Dt, e perchè mi son dovuto tenere la tripla che non ho ben capito a cosa razzo serva su una AM (e lo chiederò ai "cubisti"); comunque ieri sera è stata doppizzata con una 35t e bash!
Andiamo alle impressioni di guida. La salita del Ponale è una comoda sterrata: la affronto con le sosp. su T, pos 1: la bici è insensibile alla pedalata ma copia ogni sassetto; mi alzo sui pedali e neanche così bobba; metto l'ammo su D, l'assetto si "siede" leggermente ma la bici sale senza cammellare: spettacolo! Arriviamo a Ledro dopo aver fatto del pattinaggio artistico sul ghiaccio(col sedere) visto che la ciclabile è praticamente una pista di bob, e qui, finalmente, metto la 44 e mi accorgo che non mi serve perchè l'aria è fredda che taglia la faccia e, quindi, andiamo pianissimo.
Attacchiamo coi ripidono sterrati-cementati che ci portano alla Bocca e inizio ad innamorarmi della leggerezza della bestiolina che mi pemette di stare al passo del gruppo di Cross countrysti che si è unito a noi per l'occasione. Inutile dire che è tutto un altro mondo rispetto alla WFO: peso e geometria del carro molto azzeccata ti aiutano tanto e anche l'eccezionale scorrevolezza dei mozzi contribuisce! A proposito, avevo letto giudizi poco positivi sulle
ruote di serie ma, a parte la larghezza del canale del cerchio, invero un po' ridotta, mi sono sembrate buone: rigide, dal peso nella norma (a sensazione, non le ho ancora pesate) e anche carine da vedere.
E arriviamo alla sospirata discesa da P.sso Rocchetta su 422, un classico dell'AM in Alto Garda. Il tratto iniziale è un single track a tratti flow e altrove ricco di pietre fisse e radici che spesso fungono da trampolini naturali, quasi un luna-park: qui ho cominciato a gongolare; il carro, con l'ammo in pos.D, si mangia tutto senza perdere minimamente velocità e in assoluto silenzio; sentivo solo il "ciof"della molla ad aria; bene anche la 34, sebbene abbisogni ancora di un po' di lavoro di rifinitura e di assuefazione da parte mia; in generale la bici mi sembra giocosa e disposta a prendere il volo, molto divertente. Giunti alla strada che proviene da Malga Palaer inizia la seconda parte del 422, quella più tecnica: più pendenza, radici e pietre che cominciano ad essere smosse (sempre di più man mano si scende) e tornantini che per essere chiusi richiedono un po' di nose-press. Anche qui tutto alla grande, mi sembra di averla sempre guidata; nei nose, il peso in meno aiuta e compensa l'interasse importante; nello smosso (grossi sassi rotolanti sui 10-15cm di diam.con qualcosa di più grosso qua e là) la 34 e\o la geometria dell'avantreno, determinata dall'offset aumentato, non finiscono di piacermi: sento il tutto poco rigoroso, leggiadro; niente di particolarmente fastidioso ma lontano dal granitico avantreno della WFO, con la 36 mutilata, che sembra un vomere che si apre il solco tra le pietre; sarà che devo lavorarci e prenderci la mano, sarà che la miglior molla ad aria non sarà mai una metallica, sarà lo scotto da pagare al peso e alla giocosità del mezzo, sarà che non ho ancora latticizzato gli ottimi Hans Dampf (che arrivano di serie con mescole Trail all'ant. e Pace al post.!!!), fatto stà che qui un punticino di demerito lo segnalo, almeno per ora!
Il resto della discesa, scivolo della trota compreso, la bestiolina se l'è bevuto come niente fosse.
Concludendo: bilancio positivissimo, è una bici con delle potenzialità immense! Vediamo cosa riesco a tirar fuori dalla 34: vi farò sapere.
Il montaggio, come vedete è tutto
XT, è risultato impeccabile, con una nota di plauso per i
freni: potenti e resistenti come piacciono a me che ho gli indici buoni per modulare.
P.S.: chi dice che tube o tubeless sono lo stesso ha il culo di marmo e la sensibilità di un elefante in un negozio di porcellane
Il vostro Zio Carlo.