Quanto vale il sudore?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
3.257
4
0
Novi Ligure
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Un racconto che sta a significare qualcosa, non "fine a se stesso", come per la bici. La bici è una buona bici quando è un mezzo, l'andare in bici è un buon andare in bici quando non ha fine, è un piacere o se ha un fine è un desiderio.
Si, abbiamo bisogno di rimettere a posto i pezzi del puzzle, le parole hanno dei significati, la bici è un mezzo, perde l'escursione, l'etichetta, la marca, la rapportatura, il colore, il diametro dei pollici, ecc.
Quindi un buon racconto.
A parte il selfie :smile:
:prost:

Shhhh non ditelo a quelli del marketing! :spetteguless:
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
5.305
21
0
Roma Est
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Bel racconto, io che sono della zona ti capisco, conosco benissimo quei boschi,ciauz
Sempre troppo poco apprezzata la media montagna degli Appennini!
Ciao

Ogni tanto fa bene fuggire il solito tran-tran e ridare un senso alla vita.
I nostri ricordi credo siano il mezzo migliore.
Bravo Claudio.
Enrico
Grazie, siamo della stessa idea.

Un racconto che sta a significare qualcosa, non "fine a se stesso", come per la bici. La bici è una buona bici quando è un mezzo, l'andare in bici è un buon andare in bici quando non ha fine, è un piacere o se ha un fine è un desiderio.
Si, abbiamo bisogno di rimettere a posto i pezzi del puzzle, le parole hanno dei significati, la bici è un mezzo, perde l'escursione, l'etichetta, la marca, la rapportatura, il colore, il diametro dei pollici, ecc.
Quindi un buon racconto.
A parte il selfie :smile:
:prost:

Shhhh non ditelo a quelli del marketing! :spetteguless:
Grazie, sono sicuro che siamo tanti a fregarcene del marketing.
Lo so, il selfie perplime pure me, già chiamarlo autoscatto forse sarebbe meglio... ma poi qualcuno di vent'anni non capisce.

;-)
 

Sciuscia

Biker immensus
16/7/12
8.971
378
0
Città di Castello (PG)
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Bike
Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
c298ecc8346f2a1ff8e287136fee77d5.jpg



W i 19'!



Sarò tardo, ma continuo a non capire.


Bellissimo racconto, comunque.
 

brabius

Biker serius
12/2/14
128
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Si dice che sia più importante il viaggio della meta, e io concordo.
Così come ritengo spesso più importante lo strumento del fine.
Prendiamo la mia bici, ad esempio.
Spoleto è il paese di mia madre e lei nei mesi estivi degli anni della mia infanzia e preadolescenza mi sbolognava volentieri a sua sorella Maddalena, che lì viveva.
Io da piccolo ero un solitario nell’animo, nel senso che ero carino, socievole ed educato ma se potevo stavo solo, e lì a Spoleto potevo.
Maddalena, che con l’età più di una nonna che di una zia, indigena e villana, non si è mai sposata, mi adorava senza miei particolari meriti, me le faceva passare tutte e il mercoledì cenavamo con i bigné.
Come avrete capito me la spassavo.
Il sabato poi arrivavano da Roma i miei, non li vedevo da abbastanza tempo perché mi mancassero, e la domenica andavamo a fare un picnic a Monte Luco, che è il monte di fronte a Spoleto, al quale è collegato dal maestoso Ponte delle Torri.
In quei picnic pranzavo con fettine panate fredde e patatine PAI, e vivevo tutte quelle esperienze che senza girarci troppo intorno facevano di me un piccolo Siddartha.
Naturalmente ci fu un’ultima volta a Monte Luco, e fu decenni fa.
Eppure, qualcosa di incompiuto era rimasto tra me e quel monte, mi sembrava di averlo abbandonato all’improvviso e stavo anche cominciando a scordarmelo.
Così venerdì scorso ho preso un giorno di ferie, ho caricato la bici in macchina e sono andato a Spoleto.
Ho parcheggiato e sono salito in bici fin dove facevamo i nostri picnic.
Me la sono goduta, mi sono fermato a guardare i ricordi e ho fatto un selfie dove mio padre fotografava me e mio fratello davanti a un cespuglio per vedere quanto crescevamo.
Ora quel cespuglio è un albero, d’altronde cresce anch’esso.
Non avrei potuto fare quello che ho fatto senza la bici, non sarei potuto salire in macchina, sarebbe stato troppo facile e soprattutto troppo struggente per una mente non distratta dalla fatica.
Così invece è andata, avevo la scusa del sudore e il pretesto della bici.
Ci sono cose che a una certa età puoi fare soltanto in sella, ti vesti da matto, fatichi da matto, fai quello che vuoi, tipo guardare un cespuglio, e nessuno ti dice niente.
Sali, pensi, ti fermi, ricordi, riparti, rifletti, cambi rapporto.
E quando un pensiero non lo riesci proprio a sostenere, ti alzi sui pedali, o molli i freni, e in un attimo non ci pensi più.
Tecnicamente venerdì ho fatto un’escursione in mountain bike in solitaria, 45 chilometri per 1.200 metri di dislivello, però la bici è stato il mezzo, e non il fine.

Bellissimo racconto.
Sono stato a Spoleto in treno, tempo fa, ciclabile verso Assisi, paesaggisticamente parlando una goduria.
Ti ho chiesto l'amicizia. Se ti va ci si vedere al parco dei castelli romani!
 

Classifica mensile dislivello positivo