Quarta e ultima ciclata 2015 all'Isola d'Elba targata BiECi (Bikers dell'Era Ciclabile).
Martedì 28 Aprile non possiamo farci mancare un bel girozzo sul Monte Calamita molto ampio nella parte a meridione.
Questa volta non siamo in compagnia del nostro amico local Michele [MENTION=32510]michelb[/MENTION]a causa impegno familiare ma che ringrazio pubblicamente a nome di tutto il nostro gruppo per la cortesia, la disponibilità e l'amicizia che ci trasmette ogni anno che passa...grazie Michele.
Partiamo dal paese di Capoliveri per un giro tecnicamente non difficilissimo ma abbastanza lungo e con varietà di ambienti davvero contrastanti e straordinari.
Imbocchiamo nella parte alta del paese Via Luperini, una comodissima e pianeggiante strada prima asfaltata e poi sterrata fin sopra l'abitato di Innamorata
breve discesina semitecnica fino al paese
dove nel punto più basso si inizia a salire decisamente fino al bivio per il sentiero delle miniere di ferro lungo il tracciato della Legend Cap Capoliveri Bike Park.
Il sentiero che porta all'imbocco della deviazione per le miniere è quanto di meglio si possa aspettare un biker, pedaliamo con serenità immersi in un mare di ginestre fiorite
e fichi d'india dalle forme più varie
il colore blu cobalto dell'acqua ci accompagna sulla nostra destra...è uno spettacolo.
Scendiamo ora verso il pianoro delle ex miniere di ferro...lo scenario è sempre gratificante, lunare con macchie di verde vegetazione che si fanno pian piano spazio fra la terra scura
le vetuste macchine, le attrezzature ossidate
e le antiche abitazioni cadenti creano una cornice surreale e a tratti quasi inquietante
...nonostante tutto la coreografia è da cineteca e ci divertiamo non poco.
Proseguendo risaliamo fino al breve tunnel e all'imbocco del sentiero delle miniere dall'altro versante e percorsa qualche decina di metri in direzione ovest prendiamo un bel sentiero che con comoda salita
ci porta sulla principale nei pressi di Palazzo Calamita dove attraversiamo la strada per proseguire in ripida salita verso Poggio Polveraio e Miniera Calamita...anche qui il paesaggio lunare la fa da padrone, un'ampia distesa terrosa color ferro ossidato sotto le nostre
ruote
ci conduce, in un battibaleno, con un bel sentiero filante e veloce sulla carrabile sterrata per la Tenuta delle Ripe Alte dove sostiamo per il pranzo.
Appena sotto la tenuta ci concediamo un tratto nuovo lungo mare attraverso sterrate gradevoli girando attorno a Poggio Turco
ammirando la ex miniera del Ginepro
e rientrando nuovamente alle Ripe Alte.
Di seguito saliamo fino al quadrivio di Poggio Fino per imboccare la bella forestale pianeggiante fino al bivio per il favoloso sentiero per Poggio Polveraio che ci riporta attraverso un percorso fantastico, sembra di essere in un bike park naturale, alla strada di Palazzo Calamita.
Non è finita, adesso andiamo in direzione nord-ovest sulla principale (sv. 72) che porterebbe a Capoliveri...giunti ad un bivio saliamo ora decisi su sentiero ben pedalabile fino ad innestarci su un'altra forestale più alta (sv. 71) che seguita a dx ci riporta in leggera salita fino all'incrocio di Poggio Fino.
Seguiamo ora la più alta forestale (sv. 70) che con bel tratto rilassante
ci conduce fino al bivio col fantastico sentiero filante del Fosso di Fosco...se si va all'isola d'Elba questo tratto è di quelli da non farsi mancare...un'esile lingua di terreno scorre via velocissima davanti al nostro manubrio...veloce e bellissimo.
Al suo termine ci innestiamo nuovamente, con ultima ripida discesa, sul traverso carrabile per Capoliveri dove, dopo un giretto con sosta nel bel centro del paese, concludiamo la nostra avventura elbana 2015 (42 km e 1190 m di D+).
Arrivederci Isola d'Elba...
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