sono impegnato sul lagorai altrimenti ci verrei di pacca...
BdB, non perdetevelo che è da 10 col lode!!!
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Se andate al Tagliaferri, fatemelo sapere.
Una volta all'anno, ci devo andare ..... è un giro troppo bello.
Per ora però c'è ancora un po' di neve in alcuni canali e come dice Marchino, cosi sono molto pericolosi.
Noi abbiamo fatto il giro l'anno scorso e in molti punti c'era ancora troppa neve, molle sopra e durissima sotto, ma sinceramente siamo stati "fortunati" a non scivolare giù .....
I tratti esposti ed attrezzati sono una caratteristica di questo giro, non difficili, ma bisogna porre un po' di attenzione ....
Dal Tagliaferri io preferisco la discesa al Ronco, quella del Gleno è bellissima, ma ci sono alcuni passaggi che mi mettono in crisi .....
"pota, a so mia bù de 'ndà in bici ...."
Dai fatemi sapere quando ....
Ieri bel giro in compagnia di Wilmer.
Mattinata afosa a livello del lago, salita accaldata per punta Veleno e poi da Prada per la solita via. Maledetto e fastidioso il traffico fino in loc. Le due Pozze, dov'erano parcheggiate decine e decine di auto. Quella strada andrebbe chiusa. Quello che dico poi è: vi fa fatica camminare... c'è la seggiovia... usatela! A 11:45 siamo sotto al Chierego, ma decidiamo di proseguire diretti al Telegrafo. Scende qualche goccia e soffia vento a tratti forte, ma la cosa non ci disturba, anzi, un po' di frescura ci fa bene. Riesco a fare tutto in sella grazie alla mia bgg, bici-generosamente-gommata, ma una volta passati all'altro versante, in un passaggio angusto tra le rocce, un raggio della ruota anteriore si spezza e va a forarmi il nastro tubeless. Devo ripiegare sulla camera d'aria.
Al Rifugio Telegrafo mangiamo minestrone, ed un dolce, chiacchierando con una simpatica compagnia di Verona. Dopo la giusta pausa, iniziamo la discesa.
La prima parte è semplice e filante, poi arrivano i primi grossi sassi, i gradoni, i tornanti stretti, i primi passi a piedi. Le persone che incrociamo ci guardano con un'aria un po' esterrefatta. Si suda, si suda copiosamente, si fa fatica. Quando arriviamo alla strada che ci porta verso la seconda parte della discesa abbiamo la possibilità di rifiatare, ma dopo Malga Brione, il sentiero ricomincia a farsi impegnativo. C'è un tratto di ghiaia che mi ricorda il greto di un torrente in secca. Pazzesco. Non ho una parte del mio corpo che non si lamenti, perché va bene la bgg, ma qua le sospensioni ti possono aiutare davvero. A parte tutto questo, continuiamo a ridere e siamo felici come bambini. Arriviamo alle auto piuttosto presto, e alle 16 siamo già in strada verso casa; meglio così perché abbiamo trovato comunque dei rallentamenti, che col passare delle ore sarebbero diventati code.
Giornata intensa ed appagante, bel giro e come al solito belle chiacchierate con Wilmer.
Bye bye BdB
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o-oo-oo-oo-o