Grazie per l'incoraggiamento, ma moltissimo resta ancora da fare. E qui vengono i dubbi. Come ho detto sono debole in salita. Su salite (per me) piuttosto dure ora riesco a salire senza schiattare tenendo rapporti molto agili e pedalando come un criceto, ma questo mi fa anche andare molto piano, 5-6-7 km/h. Tutta la gente che vedo con un minimo di preparazione sale in piedi sui pedali e con rapporto duro. E' questa la strada da seguire? Cambiare stile di pedalata e resistere finchè si scoppia o si arriva in cima?
Migliorare fiato e resistenza
- Creatore Discussione crimas
- Data di inizio
Guarda, io non sono espertissimo e ho fatto gli stessi km che hai fatto tu quest'anno, forse anche meno...
Però, come per tutti gli sport, diciamo che sei/siamo solo all'inizio di una lunga preparazione. Abbiamo 2.000 km nelle gambe ed è una buona base. Ma il lavoro è appena cominciato. Quindi non disperarti. Ci sono programmi di allenamento dedicati ad ogni tipo di "specialità" per la quale ti vuoi preparare. Ma credo che dovresti rivolgerti a qualcuno che ti vede, ti visita, ti fa le giuste domande, ti valuta, valuta le tue esigenze ed obiettivi, e da la ti stila un piccolo programma di allenamento.
Praticamente i tuoi miglioramenti devono ancora cominciare, il bello deve ancora venire!!!
Anche qui nel forum c'è sicuramente qualcuno che potrebbe darti delle indicazioni...
Credo cmq che visto il periodo dell'anno, non sia il momento per fare allenamenti mirati. Mi sembra che ora si consigli di fare uscite di mantenimento.Verso febbraio credo si cominciano gli allenamenti specifici
Andar forte in salita non e' solo una questiine di allenamento (assolutamente necessario), ma anche di atteggiamento psicologico.
Far fatica deve piacere.
Di fronte alla salita la mente deve aprirsi, deve essere pronta allo sforzo.
Si migliora se si fa ogni volta sempre un po piu' di fatica.
Far fatica deve piacere.
Di fronte alla salita la mente deve aprirsi, deve essere pronta allo sforzo.
Si migliora se si fa ogni volta sempre un po piu' di fatica.
E riapriamo l'angolo del rosik per 5 min...! Ho pedalato tutto l'inverno salvo giorni di pioggia/ghiaccio/vento a 100. Sono passato a 20-22 km al giorno in 1 ora e 22-26 e 460-480m di dislivello. Ogni tanto fine settimana quando il meteo e il tempo a disposizione lo consentono allungo a 30-32 km su una strada bianca.
Poghi giorni fa, uscita con gente conosciuta in precedenza e che già in precedenza mi aveva strapazzato brutalmente con andatura media ufo. Stesso tracciato della volta scorsa, ho retto il doppio di km alla (per me) inedita media di 18 km/h (salita su strada bianca pendenza media 3%), ma anche stavolta ho dovuto rinunciare perchè cotto come una pera.
A differenza dell'altra volta però se avessi potuto tirare il fiato un paio di min forse sarei riuscito ad andare ancora avanti, ma comunque non alla loro media. Per loro quanto fatto finora era pieno relax: dove li ho lasciati io inizia una simpatica salita di pochi km al 10-12% che loro fanno a tutto gas, in piedi sui pedali, senza fiatone e senza versare una goccia di sudore.
Alla fine hanno chiuso con 80km e vari discesoni da enduro. Complimentoni a loro, ma io proprio non
Come diavolo fanno?? Che ci fanno qua? Perchè non sono ai mondiali di mtb!? Ma gente "normale" che fa sto sport esiste? Dannatiiiiii!!! 
Ah, per la cronaca, in allungamento, m'hanno fatto male i quadricipiti femorali (muscolo anteriore che va dall'inguine al ginocchio, credo si chiami così) per 3 giorni!
Poghi giorni fa, uscita con gente conosciuta in precedenza e che già in precedenza mi aveva strapazzato brutalmente con andatura media ufo. Stesso tracciato della volta scorsa, ho retto il doppio di km alla (per me) inedita media di 18 km/h (salita su strada bianca pendenza media 3%), ma anche stavolta ho dovuto rinunciare perchè cotto come una pera.
A differenza dell'altra volta però se avessi potuto tirare il fiato un paio di min forse sarei riuscito ad andare ancora avanti, ma comunque non alla loro media. Per loro quanto fatto finora era pieno relax: dove li ho lasciati io inizia una simpatica salita di pochi km al 10-12% che loro fanno a tutto gas, in piedi sui pedali, senza fiatone e senza versare una goccia di sudore.
Alla fine hanno chiuso con 80km e vari discesoni da enduro. Complimentoni a loro, ma io proprio non
Come diavolo fanno?? Che ci fanno qua? Perchè non sono ai mondiali di mtb!? Ma gente "normale" che fa sto sport esiste? Dannatiiiiii!!! Ah, per la cronaca, in allungamento, m'hanno fatto male i quadricipiti femorali (muscolo anteriore che va dall'inguine al ginocchio, credo si chiami così) per 3 giorni!
Comincia a fare un'uscita lunga alla settimana anche in asfalto, almeno 60/70 km minimo a 20kmh. Non è necessario molto dislivello.
quoto.....io sono un assoluto neofita di questo sport, e quindi mi sono affidato ai consigli del forum e degli esperti. Considera che sono di padova e ho i Colli a 10 km da casa, quindi mi sono lanciato in salitone allucinanti.
Come lavoro propedeutico mi sono fatto (e mi stò facendo) lunghi giri a velocità abbastanza costante , pedalata molto agile ma rotonda, e cercando di tenere i battiti cardiaci piuttosto bassi, che nel mio caso significa 140/150. in questo modo faccio 60km.
Rimane però un fatto che secondo me è fondamentale: saper soffrire. Io sono convinto che tra i miei amici che si fermano insalita mentre io contino vi sia un'unica differenza, la capacità di soffrire e "sentire" il proprio corpo. Vi sono momenti in salita dove io mi "riposo" pedalando, nel senso che diminuisco sicuramente la velocità, curo la respirazione, e recupero.....questo i miei amici non riescono a farlo.....poi, passato il momento dove vedi anche la Madonna che ti incita a fermarti, allora riprendo.
Molti che si fermano, secondo me, non hanno questa capacità ...... a me invece la salita piace - più della discesa - proprio per questo sentire le varie sensazioni e risposte del proprio fisico, saperle interpretare, assecondarle oppure azzerarle con la volontà.
Quindi, per fare salite devi sicuramente prima crearti una base di gambe con lunghi percorsi a velocità NON troppo sostenuta, e poi imparare a farti piacere queste salite, apprezzare la fatica, e sopratutto imparare a "fregare" le sensazioni di dolore e sforzo.
Ovviamente, se tu devi seguire il ritmo degli altri sarai sempre svantaggiato, rischiando di fermarti per carenza di benzina....devi essere tu a seguire il tuo ritmo.
ultima cosa: alimentazione !
Come lavoro propedeutico mi sono fatto (e mi stò facendo) lunghi giri a velocità abbastanza costante , pedalata molto agile ma rotonda, e cercando di tenere i battiti cardiaci piuttosto bassi, che nel mio caso significa 140/150. in questo modo faccio 60km.
Rimane però un fatto che secondo me è fondamentale: saper soffrire. Io sono convinto che tra i miei amici che si fermano insalita mentre io contino vi sia un'unica differenza, la capacità di soffrire e "sentire" il proprio corpo. Vi sono momenti in salita dove io mi "riposo" pedalando, nel senso che diminuisco sicuramente la velocità, curo la respirazione, e recupero.....questo i miei amici non riescono a farlo.....poi, passato il momento dove vedi anche la Madonna che ti incita a fermarti, allora riprendo.
Molti che si fermano, secondo me, non hanno questa capacità ...... a me invece la salita piace - più della discesa - proprio per questo sentire le varie sensazioni e risposte del proprio fisico, saperle interpretare, assecondarle oppure azzerarle con la volontà.
Quindi, per fare salite devi sicuramente prima crearti una base di gambe con lunghi percorsi a velocità NON troppo sostenuta, e poi imparare a farti piacere queste salite, apprezzare la fatica, e sopratutto imparare a "fregare" le sensazioni di dolore e sforzo.
Ovviamente, se tu devi seguire il ritmo degli altri sarai sempre svantaggiato, rischiando di fermarti per carenza di benzina....devi essere tu a seguire il tuo ritmo.
ultima cosa: alimentazione !
Un po' di questo genere di sfide le ho fatte, ma a parte vedere i numerini e le medagliette fighe su Strava, dubito dia vantaggi particolari, anzi, penso sia poco salutare stare a lungo sulla soglia o nel range anaerobico, origine di visioni mistiche ecc.
Se la salita non è troppo ripida, riducendo la velocità riesco a recuperare senza fermarmi, anzi questa è una cosa che trovo abbastanza facile fare, il problema è che gli altri non rallentano certo per farmi riposare!
Ieri ho rifatto la stessa strada bianca al 3% a 16 di media anzichè a 18... è tutta un'altra storia... Fiato e muscolatura impegnati, ma non al limite, sono arrivato alla salita tosta senza essere cotto e sono anche riuscito a farla senza fermarmi, ma con i miei tempi.
Una cosa che ho notato di questa gente è che usano tutti le scarpette a sgancio e hanno tutti le gambe grosse, specie i polpacci, mentre io no e ho gambe assolutamente normali.
Sarà questo che gli permette di usare rapporti più duri di quelli che uso io e nonostante tutto tenere la mia cadenza o addirittura superiore?
Le scarpette in salita danno tutti questi vantaggi?
Alimentazione... considerato che faccio giri dai 20 ai 30 km non penso ci sia bisogno di diete specifiche, mangio vario, poca carne, pochissimi dolci, niente fritti, niente schifezze da fast food ecc..
Se la salita non è troppo ripida, riducendo la velocità riesco a recuperare senza fermarmi, anzi questa è una cosa che trovo abbastanza facile fare, il problema è che gli altri non rallentano certo per farmi riposare!
Ieri ho rifatto la stessa strada bianca al 3% a 16 di media anzichè a 18... è tutta un'altra storia... Fiato e muscolatura impegnati, ma non al limite, sono arrivato alla salita tosta senza essere cotto e sono anche riuscito a farla senza fermarmi, ma con i miei tempi.
Una cosa che ho notato di questa gente è che usano tutti le scarpette a sgancio e hanno tutti le gambe grosse, specie i polpacci, mentre io no e ho gambe assolutamente normali.
Sarà questo che gli permette di usare rapporti più duri di quelli che uso io e nonostante tutto tenere la mia cadenza o addirittura superiore?
Le scarpette in salita danno tutti questi vantaggi?
Alimentazione... considerato che faccio giri dai 20 ai 30 km non penso ci sia bisogno di diete specifiche, mangio vario, poca carne, pochissimi dolci, niente fritti, niente schifezze da fast food ecc..
prendo lo slancio da questo ottimo spunto.oggi,come non mi era mai successo,sono uscito x un giro stradale,con un amico,che pedala da sette anni due-tre volte a settimana,senza nessuna velleita',e spesso da solo oppure con un socio che ha le sue stesse "pretese".lui in bdc,io ho cercato di colmare ,senza grosse pretese,il nostro gap andando in mtb.prima di incontrarci,ho cercato di "andargli incontro" ulteriormente,facendomi 500 m disl su un sentiero sterrato.una volta incontratoci,procediamo su una strada leggermente ondulata fino alla prima salita:evidente subito la differenza:quando sui falsopiani,mantenevo la velocita' di pianura,subito perdeva la ruota..1° salita lunga:11 km al 7-10%.i miei 23 anni di agonismo(che ho cessato da tre anni)sono impietosi:si sale ad una velocita' x me ridicola,io a 125 bpm,lui a 165.pero' caspita,vedo che a differenza di quando faccio io le salite,lui non sbuffa.allora gli dico che secondo me puo' aumentare un po' l'andatura:mi risponde che ha gia' il rapporto piu' corto!pero' gli faccio notare che puo' aumentare le rpm,lui mi dice che ha paura di scoppiare,ma io capisco al volo che e' molto lontano dai suoi limiti.si arriva in cima(gli ho fatto fare 4 min in meno del suo miglior tempo)poi giu' in discesa:anche qui' vedo che lascia andare la bici,pedala solo dopo le curve.le gambe non vanno fatte raffreddare!2° salita: 4 km ma un po' piu' duri.lui sempre sui 170 bpm ,io arrivo ogni tanto a 130.anche qui stesse sensazioni,non ha voglia di soffrire un po' di piu'.dopo la discesa,prima del relax finale,un'altra salita leggera al 2-3%.mi metto davanti,facendo un ritmo che non lofaccia staccare,ma che non lo faccia andare a passeggio.io sono ancora fresco e ne ho da spendere
.qui vedo che incomincia a fare un po' di smorfie:finalmente sta sofferendo un po'!.arrivati sulla pianura finale,alla mia domanda su come mai non provi a soffrire un po' di piu' ,mi risponde che non vuole superare i 180 bpm.perche?x non avere problemi pero' non sa qual'e la sua fc max..quindi,a parte quello che mi hanno dato(e richiesto) le centinaia di gare fatte e la preparazione x sostenerle,che giustificano l'enorme differenza tra un pedalatore da divertimento e uno "da battaglia",ma x migliorarsi,in salita,in pianura,ovunque,e' necessario uscire con gente che sia di livello piu' elevato.questo perche' soffrire,x non perdere le ruote,x non perdere troppo in salita,da gli stimoli al fisico,e alla mente x migliorarsi in continuazione.a patto che si voglia questo.mi sono stancato piu' a scrivere questo che nelle quattro ore mattutine! 
Già il fatto che con una mtb, sebbene 29 ultraleggera in carbonio, tu riesca a spremere uno in bdc dice tutto su quanto sei straforte rispetto a lui... e vabbè ci sta anche: praticamente tu pedali e ti alleni già da prima ancora di uscire dalla pancia della mamma! :)
Anch'io pedalo sempre da solo, nessuno mi vuole neanche occasionalmente perchè sono troppo lento. Non uso i pedali a sgancio, mio grande terrore, e non ho il cardio, ma mi regolo in base al respiro.
C'è chi dice che andando in bici e spingendo, non si dovrebbe mai mai mai respirare con la bocca. Anche i pro in gara, tranne rare occasioni, respirano sempre solo col naso. Io non ci riesco, forse ho le cavità nasali troppo strette... chissà.
no,no,gia' quando spingi mediamente,respiri piu' che alto con la bocca.respirando solo col naso,la quantita' di aria in espirazione ed espirazione e' molto ridotta x fare fronte alle richieste degli alti ritmi.se succede quelo in neretto,significa che non si spinge poi molto
non so se seguite il ciclismo su strada.nella tappa di oggi al delfinato,nibali ha deciso di mollare sulla salita finale,salendo col suo passo.se avete occasione di rivedere le immagini,in pochi km ha perso 2 minuti,quindi ha deciso x un ritmo molto inferiore ai primi.all'arrivo,respirava con la bocca aperta.respirare solo con il naso e' possibile solo a ritmi di defaticamento
Io fino verso i 135-140 bpm riesco a farcela col naso, oltre diventa una fatica aggiunta e vado meglio con la bocca.
Poi dipende anche dalla stagione: in inverno basta un piccolo raffreddore e le narici si restringono ulteriormente.
Mi son reso conto di questo stimolato dalle discussioni sul forum, di mio non farei alcuna attenzione alla cosa.
mah, io quest anno sono allenato abbastanza bene, ma le salite sia in mtb che in bdc, salvo veramente i giri tranquilli con la donna, me le faccio sulla frequenza 170 di media e sbuffando cmq come una locomotiva a vapore, se provassi a respirare solo col naso ( che di solito si impesta in pochi minuti oltretutto) svenirei per asfissia in 200 metri probabilmente...
Sent from my iPad using Tapatalk
Sent from my iPad using Tapatalk
Allora non sono l'unico al quale si forma muco nel naso anche d'estate! Più spingo più si forma... Avevo chiesto un po' ai conoscenti semi-pro e nessuno di loro ha questo problema, al max d'inverno nelle giornate particolarmente fredde.
assolutamente si, adesso soprattutto perche' mi sono preso tutto il raffreddore che non avevo preso l' intero inverno...ma cmq spingendo e respirando forzato a me, e anche ai miei conoscenti, un po' di muco si forma sempre e cmq
modificando in maniera "pesante" l'alimentazione, io ho eliminato alla radice il problema raffreddore (inverno o estate) e il problema muco.
posso chiederti a grandi linee cosa/come?
perche' sinceramente mi illudo di mangiare abbastanza bene, pochi carboidrati e possibilmente non raffinati, zero zuccheri, zero schifezze, carne un paio di volte al mese massimo
anche io ero convinto di mangiare bene.
però ho cominciato, quasi per scherzo, un nuovo "stile" alimentare circa 1 anno fa.
mi sono trovato subito bene (nonostante fossi mooooolto scettico all'inizio).
sarebbe un discorso lungo e o.t. (e molto "spinoso")
ti dico solo che mi sono avvicinato parecchio alle posizioni di [MENTION=123839]Baich[/MENTION].
prova a cercare i suoi interventi.
comunque io sarei circa su 80% carboidrati, nulla di raffinato.
grazie, di fatto , anche se non in maniera rigorosa (anche perche' pranzando in mensa giocoforza devo un minimo adeguarmi) , tendo anche io ad avvicinarmi a quelle posizione