Come migliorarsi in salita ed andare meglio e più forte !

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Argomento rivolto ai principianti, che per una qualche strana ragione non molto dibattuto, ecco le (mie) regole basilari per migliorare e andare "forte" in salita:

Facendo una premessa doverosa: per la salita esiste le physique du role, se siete degli armadi rassegnatevi, non è la condizione per essere Scalatori con la S maiuscola, come per fare i Fantini tanto per dirne una, non c'è tanto da fare e tanto da dire.
Però c'è sempre lo spazio per migliorarsi, quello si, le considerazioni sono molte, ma c'è una regola prima di qualsiasi altra cosa è una ed una soltanto: Pedalare bene, pedalare bene vuole dire pedalare bene, che contrariamente a quel che tanti pensano non è una cosa ne spontanea, ne naturale. Pedalare bene vuol dire pedalare rotondo, alla giusta cadenza, lavorando sulla frequenza cardio.
Queste 3 (singolarmente semplici) basi sono frutto di un lavoro complesso se unite, che si fa nel tempo e sono in buona parte concatenate, vediamole nel dettaglio: prima di tutto pensare che solo usare gli spd voglia dire automaticamente pedalare rotondi significa poter star quasi certi di non farlo, gli spd da soli non servono praticamente a nulla in questo contesto.
Non mi credete? Benissimo, questo è più che lecito, basta fare una cosa facile, facile. Andate su di un bel piano, asfaltato, senza traffico, pianura, ma se non lo è, allora lato leggermente in salita, smontate un pedale alla vostra bici e con l'altro iniziate a far strada, a seconda di come andrà questa prova, saprete quanto davvero pedalate rotondi o meno...
La prova è andata male, nel senso che non si avanzava nemmeno di qualche metro o giù di li? Niente di grave, nessuno pedala davvero rotondo perchè si alza una mattina ed inizia a farlo, ma si usare un pedale solo alternando è anche un ottimo modo di imparare a farlo, significa "forzarsi" ad assimilare una tecnica che permette di usare tanti muscoli delle gambe e non solo, che uno non avrebbe mai pensato, è una conquista ed anche bella grande, perchè tanti muscoli vuol dire meno fatica, più potenza...hai detto niente.
Ok ora, dopo almeno qualche mese di esercizio intendo, si pedala rotondo per davvero, che bisogna fare per "pedalare bene" sul serio e sopratutto andare forte in salita adesso?
Io ho letto tante volte qui sul forum che pedalare ed allenarsi in pianura non serve a nulla per diventare forti in salita, trovo che non ci sia nulla di più sbagliato francamente, però certo un fondo di verità c'è, nel senso che se uno pedala male in pianura, in genere pedala poi malissimo in salita come diretta conseguenza, quindi allenandosi male in pianura non ci si allena per nulla alla salita, questo anche assodato di essere già nella condizione di pedalare belli rotondi (anche se quest'ultima cosa da sola in salita e non farebbe già una bella differenza).
Perchè uno dovrebbe pedalare male in pianura? Ci sono varie ragioni, la prima è che vedo tanta gente, principianti e qualcuno che tuttavia si dichiara esperto, pedalare adagio rapporti duri in pianura e veloce (frullando) rapporti agili in salita, ecco questo è esattamente il contrario di quel che bisogna fare.
Allora prima di tutto la salita la si lascia da parte e si inizia ad allenarsi (per davvero) in pianura, il che vuol dire sviluppare una cadenza alta quindi tirando rapporti relativamente leggeri, niente padelloni da 44,48 ecc. a questo punto si inizia ad abbinare l'utilizzo corretto del cardiofrequenzimetro, vedrete che frullando come si deve e quindi facendo passo, il cardio vuol ben salire...
Questo serve ed anche tanto quando progressivamente ci si sposta poi in salita, ovviamente la cadenza diminuisce e molto anche , ma (MA) con questo tipo di esercizio e lavoro svolto nelle gambe e sulla pedalata, vi ritroverete magicamente a pedalare rapporti molto più duri di quanto facevate prima anche se a frequenze di pedalata inferiori, però sempre con il cardio sotto controllo, anche perchè aspetto non trascurabile, non c'è niente per perdere rotondità nella pedalata come spingere un rapporto troppo agile.

Quindi in sintesi di tutta le spiegazione tecnica che ho cercato di dare (nei limiti delle mie possibilità) riguarda la combinazione di elementi basilari per andare forte e bene in salita e sono appunto : pedalata, cadenza, cardio. Come vedete sono tutti elementi concatenati ed indiscindibili, se si pedala troppo agili (leggeri) si perde la pedalata rotonda, se si tiene una cadenza sbagliata si esce dalla zona cardio, se non si controlla la zona cardio non si sta nella giusta cadenza, se non si è sulla giusta cadenza/cardio con ogni probabilità non si sta tenendo la pedalata rotonda, è un sistema di incastri, non si può ignorare un elemento. Anche se accordarli poi però richiede un lavoro abbastanza complesso ed un certo periodo di esercizio e lavoro svolto in maniera regolare, ma c'è anche un detto che dice "hai voluto la bicicletta..."
Questo il mio piccolo contributo, se qualcuno vuole approfondire al posto di stare sempre a domandarsi che modello è meglio comprare per andare forte o quale formato di ruote è il migliore.
 

DmD

Biker tremendus
1/3/14
1.042
2
0
sicily
Visita sito
Apprezzo molto il tuo contributo, e la buona volonta', nonchè il tempo dedicato....ma credo sia un argomento complesso.
le domande, sarebbero davvero tante....perche' mi rendo conto che nella pedalata non ho tecnica, ma solo una discreta resistenza.
riesco a giostrare sufficientemente bene le energie....ma niente di piu', e non so se pedalo correttamente, e non so come migliorarmi...

Una cosa:
ma sta benedetta pedalata rotonda, di preciso in cosa consiste?
Quella prova del singolo piede, l'ho fatta incosapevolmente....
Avevo un dolorino al ginocchio, ho tirato fuori un piede per sgranchirmi, e continuato a pedalare con un piede solo....
Ero in salita, di avanzare avanzavo...ma dando una spinta piu' forte verso il posizionamento della pedivella ad ore 12, per poi arrivare ad ore 6 e ritilarla velocemente di nuovo ad ore 12 per dare un'altra spinta e via dicendo (uso flat).
la pedalata rotonda, e' cercare di pedalare senza punti morti, e mettere trazione in tutti i 360° della rotazione della pedivella?
 

mauru

Biker infernalis
21/2/13
1.993
345
0
Budoia - Pordenone
www.facebook.com
Bike
MTB: BH Lynx Race 3.9 2019/BdC: Trek US Postal Service
Argomento complesso anche per me, che essendo un cinghiale di 94kg, in salita fatica come un somaro... Detto questo, da quando ho cominciato, le mie performance sono notevolmente migliorate, tuttavia rimango quello più lento del gruppo, nel senso che devo salire con il mio passo. Sono però altre sì convinto che per andare in salita, bisogna fare salita. Quindi è corretto, se uno inizia da 0, fare della pianura+cardio per impostare il fisico a pedalare, tuttavia per fare 1000mt di dislivello, non basta fare 10000km di sola pianura. Per il resto quanto hai detto è molto ultile per i principianti pure che partono a razzo ad affrontare una salita di 2km al 6/7% e domandare che up fare sulla propria biga per andare più forte...
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
25.996
14.582
0
54
Provincia di Bs
Visita sito
Bike
Picola ma carattarastica...
Ma la pedalata 'rotonda' si può fare anche con corone tipo questa...:nunsacci:...:loll: ...:spetteguless: non te la prendere veleno...mi è venuta cosi...;-) :celopiùg:
 

Allegati

  • images.jpg
    images.jpg
    6,5 KB · Visite: 1.253

Er Mugen

Biker popularis
Prendo nota di tutto, ma un dubbio mi perplime, data la mia ignoranza in materia.
Perchè uno dovrebbe pedalare male in pianura? Ci sono varie ragioni, la prima è che vedo tanta gente, principianti e qualcuno che tuttavia si dichiara esperto, pedalare adagio rapporti duri in pianura e veloce (frullando) rapporti agili in salita, ecco questo è esattamente il contrario di quel che bisogna fare.
Non riesco proprio a capire come mai il "frullare" debba essere il male. Lo dico semplicemente per il fatto che conosco un minimo il mio corpo, e nel mio caso fare uno sforzo di "potenza" maggiore (in questo caso la pedalata magari con una marcia più lunga ) mi sfinisce molto di più di fare per più tempo uno sforzo minore ( la frullata ).
Secondo questa logica da quattro soldi, che è l'unica che riesco a concepire :smile: ,qual'è il motivo per cui la frullata è il male?
 

3mal-nike

Biker serius
28/4/14
122
3
0
Bassa bergamasca
Visita sito
...

Non riesco proprio a capire come mai il "frullare" debba essere il male. Lo dico semplicemente per il fatto che conosco un minimo il mio corpo...

Provo a ri-spiegarlo io semplificando con un esempio così verifico anche se ho capito...

Prendo ad esempio me che conosco un po' il mio corpo...:hahaha:

Ho 50 anni e peso 130 kg e per questi 2 motivi qualsiasi salita diventa estrema.
Come ha ben spiegato Veleno30 i muscoli sono il nostro motore e dobbiamo usarli al meglio non solo per salire ma per farlo bene e velocemente.

Se io sviluppo 300 W di potenza, un biker che anche lui ne ha 300 W ma pesa la metà di me sale in metà tempo (confermato da dati su Strava a pari segmento e potenza espressa), questo perchè io sono Turbo (sovralimentato ....ma non intercooler :arrabbiat:) e il mio cuore è la mia pompa dotata di waste-gate, arrivato a 170 bpm (220-50) taglia la potenza, vedo la madonna che piange e mi spengo.:medita:

Ora, come una macchina che viaggia in prima marcia in fuori giri surriscalda il motore, così noi, se "frulliamo" sui pedali con un rapporto corto per avere più coppia motrice per salire ma usando meno potenza "surriscaldiamo" il nostro motore aumentando di conseguenza i bpm che arriveranno prima al nostro limite.
Questo limite si raggiungerà prima a motivo della produzione del "lattato", mi pare... Cioè continuando a fare un lavoro anaerobico prolungato sul nostro organismo.

Per contro, se saliamo più di potenza , con un rapporto un po' più lungo, ma meno giri/minuto, useremo meglio il nostro carburante biologico (zuccheri e/o grassi) con uno sforzo che si traduce completamente in forza motrice evitando sprechi energetici. Sforzo più aerobico

[ciò non toglie che per salire ci voglia comunque una gamba allenata, altrimenti la potenza si esaurirà in poche pedalate]

Il bilanciamento tra pedalata, cadenza e cardio, ci permetterà di viaggiare al regime di coppia massima, cioè come in un motore endotermico, quel regime in cui si ha il rendimento migliore tra lavoro e consumo.


La pedalata rotonda (parchè i p'doc' s'è maghèd i spigul' = perchè i pidocchi si sono mangiati gli spigoli- scusate ma non ho resistito alla battuta romagnola :omertà:) perchè usando non solo i quadricipiti, ma anche altri muscoli della gamba, è come se si potesse aggiungere un pistone al nostro motore.

Spero che il mio esempio calzi e che io abbia capito qualcosa fino ad adesso...
:nunsacci:

:i-want-t:

:mavadaviaiciapp::via!::via!:
 

davide_chinelli

Biker superis
22/3/15
355
1
0
Stradella (PV)
Visita sito
Una cosa:
ma sta benedetta pedalata rotonda, di preciso in cosa consiste?
Quella prova del singolo piede, l'ho fatta incosapevolmente....

la pedalata rotonda, e' cercare di pedalare senza punti morti, e mettere trazione in tutti i 360° della rotazione della pedivella?

sfrutto parte del post per precisare un attimo.

La pedalata rotonda, se ragioni su un pedale solo è più semplice da capire.

Prova (come nel primo post), con gli spd (con i flat non viene) ad effettuare un giro completo di pedali, usando un piede solo.
Per metà corsa (da ore 12 ad ore 6) dovrai spingere sul pedale. Da ore 6 ad ore 12, dovrai tirare.
Ecco, quella è la pedalata rotonda...

Ergo, se lo fai con entrambi i piedi (quindi pedalando in condizioni normali), mentre con un piede spingi, aiuti la pedalata con l'altro tirando.
Ovviamente le prime volte non sarà una cosa automatica, se non ci sei abituato, ma a lungo andare vedrai che utilizzi muscoli che nemmeno pensavi di avere, e anche loro in qualche modo aiuteranno a salire.

Per fare un paragone motoristico, pensa ad un motore a 2 cilindri (le gambe).
D'accordo, un motore non funziona realmente così, ma è solo un esempio empirico per capirci.....
Mentre un pistone spinge (fase di espansione dopo lo scoppio) l'altro sta "seguendo" il primo a vuoto, caricando aria e combustibile per prepararsi a sua volta allo scoppio.
Quando il secondo cilindro andrà in espansione, il primo lavorerà a vuoto.
Ecco, questa è la pedalata "normale".

La pedalata rotonda, aggiunge due fasi, ma bisogna aggiungere due cilindri...
Mentre il primo cilindro scoppia, il secondo è in aspirazione (come prima), ma ci troviamo il terzo che è a metà corsa (appena scoppiato) ed il quarto a metà corsa anche lui (in aspirazione)
In realtà, i 4 pistoni sono sfasati tra loro di 90° se ci pensi, invece che due a 180°.
Cosa succede?
A parità di potenza, cilindrata, e anche numero di giri, il motore girerà più regolare (ha meno sobbalzi). Ma sviluppa più coppia mortice.
Tornando ai pedali, è come se noi, a parità di biker e di prestanza, andiamo ad applicare due forze diverse nello stesso senso di rotazione.

In effetti, mentre una gamba (con la pedalata rotonda) sta spingendo il pedale dal punto morto superiore (pms) al punto morto inferiore (pmi), l'altra gamba non è "morta", ma sta tirando il pedale opposto dal pmi verso il pms.
Nonappena le pedivelle si scambiano di posizione, il pide che tirava inizia a spingere e l'altro il contrario (spingeva ed inizia a tirare).
Sempre restando sui pedali, a parità di potenza espressa, lo sforzo lo diluisci anche su altri muscoli (ad esempio "non so come si chiamano" i muscoli posteriori del femore ed i polpacci). Mentre con la classica pedalata normale (a stantuffo) usi solo la parte anteriore dei muscoli che compongono la gamba.


Un altro suggerimento che posso dare, è quello di "giocare" anche con la caviglia.
Un po più difficile da automatizzare, ma consente di esprimere meglio la pedalata rotonda.
Aiutarsi, abbassando il tallone leggermente (leggermente!!!), quindi punta in alto verso circa metà corsa verso il pmi, mentre l'altro piede che sta salendo, cercare di tirare verso l'alto con il tallone.
Insomma, cercare di arrotondare il movimento aiutandosi non solo con le gambe, ma cercare di massimizzare la resa aiutandosi anche con le caviglie. Cercare di non effettuare una pedalata, dove i piedi restano paralleli al terreno per tutto lo sviluppo circonferenziale.

Ecco un'immagine di quello che intendo per rotazione della caviglia:
http://www.ciclismopassione.com/wp-content/uploads/2012/02/ankling1.jpg

Ed ecco un video (prestate attenzione al movimento dei piedi/caviglie)
https://www.youtube.com/watch?v=CU5g1s8MGnY



Edit:
http://www.ciclismopassione.com/quale-il-tuo-stile-di-pedalata/

Penso sia interesante osservare attentamente anche il video (e soprattutto il commento audio).
Personalmente a me viene naturale la pedalata n°4, che si tramuta in n°5 in salita §(è uguale, ma con movimento della caviglia più accentuato). Ma va detto che l'ho imparato in 10 anni di ciclismo agonistico...
I professionisti pedalano tutti in quel modo
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
[MENTION=159728]DmD[/MENTION]
Si pedalare rotondi vuol dire avere sempre trazione sui pedali, nella fase di spinta vengono utilizzati solo limitato un gruppo di muscoli della gamba, che ovviamente restano fondamentali, ma riuscendo ad integrare una certa energia anche con il pedale passivo, hai a disposizione rispettivamente maggiore potenza ed uno sforzo meglio distribuito.
Però per fare questo servono dei presupposti, il primo è quello di avere un corretto movimento della caviglia, il piede si deve inclinare correttamente per fare in modo di aver presa sul pedale, contrariamente a quanto si pensa assimilato un buon movimento si può tranquillamente pedalare rotondi anche con i flat, con qualche sacrificio però: prima di tutto bisogna forzare un pò questo movimento del piede/caviglia per conservare la presa sul pedale, secondo uno dei grandi vantaggi degli spd è quello di avere il piede vincolato ad una posizione di fulcro ottimale.

[MENTION=196641]Er Mugen[/MENTION]
Ci sono due ragioni, la prima è che come ha ben riassunto 3mal-nike, anzi ampliato direi, "frullare" o per meglio dire tenere una cadenza elevata in salita manda in cardio a mille, quindi si esauriscono in breve le energie disponibili.
La seconda ragione è più pratica e l'ho accennata, pedalando molto leggeri (agili) si perde facilmente il contatto con i pedali sempre in ragione di sostenere una pedalata molto rotonda.
Convogliare tutta lo sforzo su di un gruppo di muscoli ristretto è di nuovo un discorso legato alla gestione ottimale delle risorse disponibili, sulla distanza non paga praticamente mai.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Ma la pedalata 'rotonda' si può fare anche con corone tipo questa...:nunsacci:...:loll: ...:spetteguless: non te la prendere veleno...mi è venuta cosi...;-) :celopiùg:

TC tu ci skerzi e ci sta la battuta, ma invece ti rispondo seriamente (per dispetto eh :rosik:) le corone asimmetriche funzionano anche loro sul principio di ottimizzare la trazione nei punti morti, quindi sostanzialmente l'obiettivo di spingere sui pedali al meglio come nella cosidetta pedalata rotonda.
Qualcuno le considera strepitose, io ho qualche perplessità in merito, perchè a me sembrano avere un utilizzo molto selettivo su di un range di utilizzo, su di una crono è un conto, ma una mtb per natura ha una moltitudine di situazioni differenti piuttosto vasta, dove finisci in situazioni in cui mal si adattano.
 
  • Mi piace
Reactions: Sciuscia

Tc70

Entomobiker
20/4/11
25.996
14.582
0
54
Provincia di Bs
Visita sito
Bike
Picola ma carattarastica...
TC tu ci skerzi e ci sta la battuta, ma invece ti rispondo seriamente (per dispetto eh :rosik:) le corone asimmetriche funzionano anche loro sul principio di ottimizzare la trazione nei punti morti, quindi sostanzialmente l'obiettivo di spingere sui pedali al meglio come nella cosidetta pedalata rotonda.
Qualcuno le considera strepitose, io ho qualche perplessità in merito, perchè a me sembrano avere un utilizzo molto selettivo su di un range di utilizzo, su di una crono è un conto, ma una mtb per natura ha una moltitudine di situazioni differenti piuttosto vasta, dove finisci in situazioni in cui mal si adattano.

;-) logico che scherzavo...va che sei preparato...:celopiùg:
 

vadolungo

Biker popularis
20/3/13
66
0
0
Visita sito
La bicicletta è sport duro, di sacrificio e fatica. Osservare e magari fare strada con ciclisti d'esperienza è cosa importante ed utile per capire come si deve pedalare, sopratutto in salita. Io ho avuto la fortuna di conoscere un uomo ed un ciclista eccezionale. I suoi 74 anni non gli impediscono di salire con la sua bicicletta con fluidita ed eleganza salite dure e lunghe. Cardio, cadenza, gps, contachilometri, non sono minimamente presi in considerazione. "Vieni con me domani, ti porto su io" cosí è andata e su ci sono arrivato. È cosa di testa e di equilibrio tra fatica è soddisfazione. È non guardare lontano ma la ruota che gira in sincronia con il battito del tuo cuore.
 

Er Mugen

Biker popularis
@Er Mugen
Ci sono due ragioni, la prima è che come ha ben riassunto 3mal-nike, anzi ampliato direi, "frullare" o per meglio dire tenere una cadenza elevata in salita manda in cardio a mille, quindi si esauriscono in breve le energie disponibili.
La seconda ragione è più pratica e l'ho accennata, pedalando molto leggeri (agili) si perde facilmente il contatto con i pedali sempre in ragione di sostenere una pedalata molto rotonda.
Convogliare tutta lo sforzo su di un gruppo di muscoli ristretto è di nuovo un discorso legato alla gestione ottimale delle risorse disponibili, sulla distanza non paga praticamente mai.
Ok, chiaro! Però la domanda che segue è: ma tutto questo discorso non è applicabile solo in caso di pedali col gancio? Il discorso della pedalata rotonda è chiaro e intuitivo, ma continua a quadrarmi di meno invece la frullata.
Per uno che magari ha pochi muscoli nelle gambe e poco allenamento, frullare ti porta in tachicardia, spingere con marcia più lunga ti porta ad avere le gambe a pezzi dopo poco, no? E mi risponderete che basta avere allenamento allora :il-saggi: Lo chiedo perchè nel caso comincio fin da subito a usare una marcia più lunga anche su salite un po' più impegnative, come "investimento" a lungo termine!
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
549
0
Genova
Visita sito
Ok, chiaro! Però la domanda che segue è: ma tutto questo discorso non è applicabile solo in caso di pedali col gancio? Il discorso della pedalata rotonda è chiaro e intuitivo, ma continua a quadrarmi di meno invece la frullata.
Per uno che magari ha pochi muscoli nelle gambe e poco allenamento, frullare ti porta in tachicardia, spingere con marcia più lunga ti porta ad avere le gambe a pezzi dopo poco, no? E mi risponderete che basta avere allenamento allora :il-saggi: Lo chiedo perchè nel caso comincio fin da subito a usare una marcia più lunga anche su salite un po' più impegnative, come "investimento" a lungo termine!

No come ho scritto la pedalata rotonda non è prerogativa degli SPD, semplicemente semplificano il lavoro, perchè con i flat prima di tutto bisogna avere i flat giusti e le scarpe giuste abbinate e si apre un dibattito, negli spd non esistono i pedali e le scarpe sbagliate o lo sono o non lo sono. Detto questo è comunque più uno sbattimento usarle, perchè in quel caso sei tu a dover avere l'accortezza di avere i piedi sempre ben posizionati mentre sugli spd sono vincolati nella posizione, ed il movimento del piede dev'essere ancora più accurato. Va aggiunto anche non trascurabile che una buona pedalata richiede un ottimo posizionamento in sella. Il tutto è qualcosa su cui serve lavorarci ed eventualmente possiamo discutere il come se qualcuno vuole, ma non arriva da solo solo pedalando genericamente, anche se uno fa il giro del mondo in bici.
Spingere la marcia lunga ti fa a pezzi le gambe se non è abbinato ad una pedalata efficacie, l'ho scritto all'inizio bello chiaro : pedalata, cadenza, cardio sono tre elementi concatenati e la difficoltà, all'allenamento o preparazione servono a metterli assieme, fonderli in un concetto unico, considerarne solo uno e sbattersene altamente degli altri due non porta a nulla.
 

Impa65

Biker augustus
4/10/12
9.521
465
0
58
Polverigi (AN)
Visita sito
Bike
La Rossa, la Mora, la Mancina
Bello il tuo intervento [MENTION=23356]veleno[/MENTION]. Complimento per lo sforzo di tentare di far capire a piu' cosa vuol dire fare la salita.
Vorrei cercare di contribuire a questa interessantissima discussione con la mia esperienza. Pur non avendone il fisico (quando distribuivano il fisico bestiale, ero a pranzo da mi nonna!) 95 Kg distribuiti su 50 anni da fare a luglio, mi piacciono molto le salite. cerco nel mio piccolo di essere il piu' rotondo possibile (sempre usati SPD) e curo molto la posizione del corpo. Cerco di muovermi con il busto il meno possibile. Vedo altri ciclistici che pedalano sembrando delle bisce, io penso che fermando il busto si riescano a recuperare tutte le energie per la pedalata.
Ovvio che poi quando le pendenze si fanno toste (per me) e soprattutto il terreno diventa molto "off" mettere in pratica tutti i nostri buoni propositi diventa duro ...
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
3.502
125
0
Visita sito
io penso che fermando il busto si riescano a recuperare tutte le energie per la pedalata.

solo a patto che non sia una condizione forzata, più "stilosa" che naturale: una volta messi in sella correttamente ognuno ha il suo modo di farli girare quei pedali, c'è chi è danceur di natura e chi ha la grazia di una fresatrice ubriaca e anche chi purtroppo è apparentemente scomposto per necessità.
 

Impa65

Biker augustus
4/10/12
9.521
465
0
58
Polverigi (AN)
Visita sito
Bike
La Rossa, la Mora, la Mancina
solo a patto che non sia una condizione forzata, più "stilosa" che naturale: una volta messi in sella correttamente ognuno ha il suo modo di farli girare quei pedali, c'è chi è danceur di natura e chi ha la grazia di una fresatrice ubriaca e anche chi purtroppo è apparentemente scomposto per necessità.


Giusto. Pero' la mia esperienza mi dice che quando comincio a muovermi con il busto cerco di correggermi e pedalo meglio ...
 

Classifica mensile dislivello positivo