Manubrio Carbonio Nuovo 125g come si può valutare la sua sicurezza?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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carrepg

Biker tremendus
19/12/10
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Perugia
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Ho sicuramente una tara mentale nei confronti dei manubri in carbonio , ma a mio avviso è il componente più pericoloso in caso di rottura , personalmente non affiderei il lavoro del mio dentista ad un manubrio in carbonio da 15 € , ripeto parere personale !!!!
 

giappo81

Biker superis
30/11/14
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Brescia
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Rdr Gladiud
Ho sicuramente una tara mentale nei confronti dei manubri in carbonio , ma a mio avviso è il componente più pericoloso in caso di rottura , personalmente non affiderei il lavoro del mio dentista ad un manubrio in carbonio da 15 € , ripeto parere personale !!!!

Anche io la penso così, ma era per capire la differenza di prezzo.
 

Mr.Magoo

Biker ultra
16/3/09
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Bergamo
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Il costo reale di un prodotto è veramente difficile da capire ed è una somma di molti aspetti alcuni dei quali di solito poco valutati come l'immobilizzazione di capitale, la gestione del magazzino ... per non parlare di classici costi di rete commerciale a catena, controllo ...

Il costo di fabbricazione sale quindi giustamente di tantissimo.

Di fatto il mio negoziante per un manubrio in carbonio di marca blasonata mi ha chiesto circa 100 € montato.
Se consideri che ci deve guadagnare lui, ci deve guadagnare l'agente di zona, l'importatore... che viene applicata la grafica del brand all'origine ed è una lavorazione che ha un costo ... insomma e non abbiamo ancora detto che il ciclista te lo monta perdendoci mediamente anche 30' tra comandi, manopole e varie.

Considerando tutti questi aspetti è verosimile che il costo all'origine del medesimo oggetto sia di poche decine di euro ... non mi sembra così sconvolgente.
Oltretutto se hai dei problemi al manubrio vai dal negoziante di fiducia e te lo controlla ed eventualmente cambia in garanzia.

Insomma, non so dire il prezzo esatto ma i conti come ordine di grandezza tornano.
C'è inoltre da considerare che l'azienda che importa i manubri paga delle spese di importazione che il privato, che compra un solo elemento e per scopi non commerciali sotto certi importi e per certe tipologie, non paga.

Quindi di fatto l'unica cosa che manca ed effettivamente non è cosa da poco. è il garante della qualità dell'oggetto che comunque è più che verosimile che sia il medesimo venduto con altre grafiche da nomi blasonati che ci mette la faccia e magari controlli a campione della produzione che qui non hai la certezza che ci siano.

Detto questo ho visto manubri in carbonio famosi rompersi a seguito di forti cadute o per eccessivo serraggio dei collarini ma nell'uso non mi risultano se non preceduti da un sopra citato evento.
Comunque il rischio c'è anche per i telai.

Vi terrò aggiornati su come si comporta anche se io di fatto peso poco e faccio un uso da xc a trail.
 

giappo81

Biker superis
30/11/14
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Il costo reale di un prodotto è veramente difficile da capire ed è una somma di molti aspetti alcuni dei quali di solito poco valutati come l'immobilizzazione di capitale, la gestione del magazzino ... per non parlare di classici costi di rete commerciale a catena, controllo ...

Il costo di fabbricazione sale quindi giustamente di tantissimo.

Di fatto il mio negoziante per un manubrio in carbonio di marca blasonata mi ha chiesto circa 100 € montato.
Se consideri che ci deve guadagnare lui, ci deve guadagnare l'agente di zona, l'importatore... che viene applicata la grafica del brand all'origine ed è una lavorazione che ha un costo ... insomma e non abbiamo ancora detto che il ciclista te lo monta perdendoci mediamente anche 30' tra comandi, manopole e varie.

Considerando tutti questi aspetti è verosimile che il costo all'origine del medesimo oggetto sia di poche decine di euro ... non mi sembra così sconvolgente.
Oltretutto se hai dei problemi al manubrio vai dal negoziante di fiducia e te lo controlla ed eventualmente cambia in garanzia.

Insomma, non so dire il prezzo esatto ma i conti come ordine di grandezza tornano.
C'è inoltre da considerare che l'azienda che importa i manubri paga delle spese di importazione che il privato, che compra un solo elemento e per scopi non commerciali sotto certi importi e per certe tipologie, non paga.

Quindi di fatto l'unica cosa che manca ed effettivamente non è cosa da poco. è il garante della qualità dell'oggetto che comunque è più che verosimile che sia il medesimo venduto con altre grafiche da nomi blasonati che ci mette la faccia e magari controlli a campione della produzione che qui non hai la certezza che ci siano.

Detto questo ho visto manubri in carbonio famosi rompersi a seguito di forti cadute o per eccessivo serraggio dei collarini ma nell'uso non mi risultano se non preceduti da un sopra citato evento.
Comunque il rischio c'è anche per i telai.

Vi terrò aggiornati su come si comporta anche se io di fatto peso poco e faccio un uso da xc a trail.

Ma su che sito l hai acquistato?
 

matteof93

Biker ciceronis
24/8/10
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Orbea Occam
utilizzo esattamente quel manubrio da marzo, ho percorso 1000-1100km circa.
peso 75kg, percorsi che vanno dall'xc al trail e spesso con tratti (in discesa) di fondo scassato con pietre smosse delle dimensioni di un pugno...per il momento non ho avuto il minimo problema.

il manubrio ha subito anche una caduta in discesa a circa 30-35km\h ma non ha riportato alcun danno. serrato sempre a 4 Nm e ho sempre fatto attenzione che i punti di contatto con l'attacco manubrio fossero belli regolari senza eccessivi spigoli o punti particolarmente ruvidi che potessero scalfire la resina.

non sono uno di quelli che tira come un forsennato con le braccia, anche in discesa cerco di tenere l'anteriore il più leggero possibile...insomma nell'utilizzo mtb, escludendo gravity, secondo me un manubrio ha meno sollecitazioni rispetto alla bdc; per i seguenti motivi:

1) i rapporti sono generalmente più corti perciò si tende a tirare meno con le braccia
2) il manubrio di solito è ben più alto rispetto alla bdc quindi c'è anche meno corsa disponibile tirando con le braccia
3) a meno che non si sia in gara non è che ti metti a scattare tirando come un disperato
4) il manubrio da mtb non ha punti di aggancio delicati come quelli della bdc, nel senso che con la bdc in presa bassa o con la presa sui comandi si può effettivamente esercitare una notevole forza sul manubrio anche perchè si è più proiettati all'anteriore
 

giappo81

Biker superis
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Rdr Gladiud
utilizzo esattamente quel manubrio da marzo, ho percorso 1000-1100km circa.
peso 75kg, percorsi che vanno dall'xc al trail e spesso con tratti (in discesa) di fondo scassato con pietre smosse delle dimensioni di un pugno...per il momento non ho avuto il minimo problema.

il manubrio ha subito anche una caduta in discesa a circa 30-35km\h ma non ha riportato alcun danno. serrato sempre a 4 Nm e ho sempre fatto attenzione che i punti di contatto con l'attacco manubrio fossero belli regolari senza eccessivi spigoli o punti particolarmente ruvidi che potessero scalfire la resina.

non sono uno di quelli che tira come un forsennato con le braccia, anche in discesa cerco di tenere l'anteriore il più leggero possibile...insomma nell'utilizzo mtb, escludendo gravity, secondo me un manubrio ha meno sollecitazioni rispetto alla bdc; per i seguenti motivi:

1) i rapporti sono generalmente più corti perciò si tende a tirare meno con le braccia
2) il manubrio di solito è ben più alto rispetto alla bdc quindi c'è anche meno corsa disponibile tirando con le braccia
3) a meno che non si sia in gara non è che ti metti a scattare tirando come un disperato
4) il manubrio da mtb non ha punti di aggancio delicati come quelli della bdc, nel senso che con la bdc in presa bassa o con la presa sui comandi si può effettivamente esercitare una notevole forza sul manubrio anche perchè si è più proiettati all'anteriore

Acquistato su bangood?
 

Mr.Magoo

Biker ultra
16/3/09
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Io non l'ho ancora montato, lo farò una di queste sere e poi lo proverò il fine settimana sui miei soliti percorsi.
Ho provato a fletterlo e sembra solido ma di fatto è solo una sensazione senza alcun dato certo o verifica oggettiva di alcun tipo.
Comunque molti dei colleghi con cui pedalo ha preso un manubrio in carbonio dalla Cina sia ali che banggood e nessuno dei conoscenti diretti ha avuto problemi sono un amico di un amico ha riferito una rottura ma a seguito di una caduta tosta e forse causata dall'aver anche serrato molto il collarino del freno (ma è una voce riferita).

Credo che il grosso problema di questi componenti non sia la qualità costruttiva ma, come è già stato osservato, il controllo di qualità.
Il grosso marchio ci mette la faccia e verifica i componenti se non tutti almeno a campione.

Comunque se vuoi "rischiare" meno prendilo di marca che se ne trovano in negozio a circa 100 €; magari la sostanza è la stessa o molto simile ma è controllato.
 

polcrim

Biker serius
16/4/13
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Reggio Emilia
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CANNONDALE SCALPEL-SI CARBON 2
Anche io l'ho preso su aliexpress a 15€. 130 gr. Lo sto usando da un mese abbondante.

Detto questo, vi chiedo se avete mai visto un manubrio in carbonio rotto. Questo perché in teoria, il carbonio non dovrebbe rompersi di schianto come l'alluminio. Essendo un composito con fibre, credo che il tipo di rottura dovrebbe essere una crepa nella matrice, che però non dovrebbe fare cedere di schianto la struttura.

Questo dice la teoria. E questo mi tranquillizzerebbe.

In pratica cosa succede?
 

Mr.Magoo

Biker ultra
16/3/09
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esattamente l'opposto;
i metalli sono duttili, flettono e sono quindi elastici fino ad arrivare allo snervamento evidenziando una deformazione irreversibile.
Il carbonio si rompe in modo fragile; resiste molto di più a parità di sezioni ma la sua rottura genera una completa perdita di resistenza meccanica.
 

polcrim

Biker serius
16/4/13
127
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Reggio Emilia
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Bike
CANNONDALE SCALPEL-SI CARBON 2
Questo vale per una fibra. Ma il manubrio è fatto di migliaia di fibre che non credo cedano tutte di schianto.

Comunque, la teoria la so (sono ingegnere dei materiali 😉), volevo qualche esperienza pratica. Anche googolando ho trovato solo foto di manubri criccati, e quelli rotti, per il punto in cui si sono rotti, mi sembra sia dovuti a cadute.
 

Mr.Magoo

Biker ultra
16/3/09
686
3
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Bergamo
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altra caratteristica negativa è che a seguito di una rottura delle fibre possono apparire integri geometricamente solo perchè le resine mantengono in sede le fibre ma al primo sforzo successivo anche di modestissima entità cedono.
 

Mr.Magoo

Biker ultra
16/3/09
686
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Bergamo
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Su alcune cose hai ragione, il carbonio è caratterizzato da migliaia di fibre intrecciate, e sovrapposte e questo fa in modo che lo sforzo le faccia collaborare un po' nella logica dei trefoli di acciaio.
La differenza sostanziale è però che le fibre e il legante utilizzato (resina) generano un complesso materiale che ha un'elasticità molto ridotta che ha il vantaggio di smorzare le vibrazioni ad alta frequenza ma di essere rigidissimo.
Altra cosa su cui hai perfettamente ragione è che normalmente prima della rottura si formano delle cricche ma di queste il più delle volte non ci si accorge e all'impatto successivo la precedente lesione di molte fibre genera un sovraccarico delle residue con il conseguente decadimento totale di resistenza.

Se cerchi su google è pieno di immagini di elementi, telai, manubri in carbonio spezzati.

Come ho già detto poi esperienza diretta fortunatamente non ne ho ma qualche anno di studio forse compensano.

Non ho bisogno di toccare il sole per sapere che è caldo
 

giappo81

Biker superis
30/11/14
358
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Brescia
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Rdr Gladiud
Io non l'ho ancora montato, lo farò una di queste sere e poi lo proverò il fine settimana sui miei soliti percorsi.
Ho provato a fletterlo e sembra solido ma di fatto è solo una sensazione senza alcun dato certo o verifica oggettiva di alcun tipo.
Comunque molti dei colleghi con cui pedalo ha preso un manubrio in carbonio dalla Cina sia ali che banggood e nessuno dei conoscenti diretti ha avuto problemi sono un amico di un amico ha riferito una rottura ma a seguito di una caduta tosta e forse causata dall'aver anche serrato molto il collarino del freno (ma è una voce riferita).

Credo che il grosso problema di questi componenti non sia la qualità costruttiva ma, come è già stato osservato, il controllo di qualità.
Il grosso marchio ci mette la faccia e verifica i componenti se non tutti almeno a campione.

Comunque se vuoi "rischiare" meno prendilo di marca che se ne trovano in negozio a circa 100 €; magari la sostanza è la stessa o molto simile ma è controllato.

Concordo... Però c è da dire che la faccia ce la mettiamo comunque noi... Anche se pago 100 euro un manubrio e disgraziatamente mi capita quello sfigato e mi si rompe, non credo che la ditta si assuma la responsabilità della rottura. Dirà che è stato serrato troppo o che si è rotto dopo una caduta, visto che la cosa non si può, ne smentire ne confermare. Quindi è anche questione di fortuna, come con ogni cosa che acquistiamo. Seppur, con certe marche sia più difficile il pezzo sfogato, può comunque capitare.
 

Mr.Magoo

Biker ultra
16/3/09
686
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Bergamo
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Si, certo anche i bravi sbagliano ma, almeno statisticamente, di meno proprio perchè sono strutturati per fare i controlli di qualità e se mettessero sul mercato una partita di prodotti fallati oltre che rischiare di fare del male a qualcuno ci perdono molto come immagine.

detto questo io ho comunque comprato un prodotto no brand ma sono consapevole che il delta di prezzo ha un significato ed una giustificazione legittima.
 

fitzcarraldo358

Biker incredibilis
13/11/08
12.469
3.476
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Romagna
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Canfield, Antidote, Singular
Si, ma tu hai mai rotto un manubrio? O conosci qualcuno che lo ha rotto?

io ho rotto un manubrio in carbonio da bdc.
la mia ipotesi è che si sia rotto per una caduta della bici da ferma (credo le sia successo più di una volta), ma me ne sono accorto usandola perchè mi sembrava flettesse un po', allora provando a forzarlo ho visto che in una certa direzione fletteva decisamente (segno inequivocabile di rottura, che era sotto il nastro quindi invisibile), mentre in altre direzioni era quasi rigido (segno che solo una parte delle fibre era rotta).
Il manubrio l'ho usato per tutta quella uscita e anche un paio successive senza che mi rimanesse in mano.
 

albertocave

Biker ciceronis
23/6/14
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MVTINA
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Anche io l'ho preso su aliexpress a 15€. 130 gr. Lo sto usando da un mese abbondante.

Detto questo, vi chiedo se avete mai visto un manubrio in carbonio rotto. Questo perché in teoria, il carbonio non dovrebbe rompersi di schianto come l'alluminio. Essendo un composito con fibre, credo che il tipo di rottura dovrebbe essere una crepa nella matrice, che però non dovrebbe fare cedere di schianto la struttura.

Questo dice la teoria. E questo mi tranquillizzerebbe.

In pratica cosa succede?

Ho usato per anni nel tiro con l'arco frecce in carbonio, in pratica costruite da una spiralatura in fibra annegata nella resina, poi ricoperta da fibra sintetica sottilissima, ricoperta anch'essa da fibre orientate tutte per la lunga.
Osservando il volo di una freccia si vedono due distinte sollecitazioni: Quella in senso laterale durante il volo (si flette centinaia di volte per ciascun volo di pochi secondi) e quella in senso longitudinale al momento dell'impatto, trovandosi a subire una decelerazione di -250 km/ nello spazio solitamente di 5-10 cm.
La maggior parte delle rotture avviene per impatto contro corpi estranei nel bersaglio, e si manifesta con una o più crepe nel senso della lunghezza. dalla punta in poi le fibre si sbucceranno come una banana, lasciando a nudo il tessuto di carbonio sottostante. Diversa la rottura per urto laterale o troppo stress durante il volo, si manifesta una crepa nel senso della circonferenza, a quel punto basta afferrare la freccia da un lato e frustare l'aria che la stessa freccia si spezzerà di netto e saranno solo poche fibre a tenere insieme i due pezzi.
Guardando i manubri in carbonio rotti la struttura interna è simile e quindi probabilmente le rotture arriveranno in modo paragonabile.
Una persona con la quale sono uscito qualche volta ha subito la rottura del maubrio in carbon, ha ceduto di schianto durante una discesa e non ha "avvertito" con deformazioni di nessun tipo
 

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