guaradate qua che ho trovato sul sito di repubblica:
Blitz della GdF di Trento: decine di perquisizioni in diverse regioni, 20 persone nei guai
Tra gli accusati di uso e traffico di sostanze dopanti, l'iridato De Bertolis
Bufera doping sulla mountain bike azzurra
Indagati alcuni campioni e medici federali
Alcuni avrebbero già ammesso le loro responsabilità. Almeno due sanitari coinvolti
di EUGENIO CAPODACQUA
Massimiliano De Bertolis
TRENTO - Una retata in piena regola al termine di lunghe ed accurate indagini condotte dal Gico della Guardia di Finanza di Trento. Un'indagine, cominciata ai primi di quest'anno, rischia di decapitare i vertici atletici (e non solo) della mountain bike azzurra. Al centro, indagati per violazione della legge 376/2000 (uso e traffico di sostanze dopanti), atleti del calibro del campione mondiale in carica Massimiliano De Bertolis, di Jader Zoli, ex campione italiano, di Hannes Pallhuber, esponente di una famiglia nobilissima in campo sportivo, che tra biathlon e mountain bike, ha dato fior di protagonisti allo sport nostrano di vertice.
Hannes è fratello di Huber, azzurro di spicco nella mtb per lunghe stagioni e di Willy a sua volta esponente di punta del biathlon. Insomma, l'inchiesta tocca gli atleti più in vista della mtb azzurra e non solo. Il fatto che sia indagato anche un esponente della Federciclismo, il medico federale ........., getta una fosca luce su tutto l'insieme e fa aleggiare l'ombra di quel doping istituzionale (se organizzato o semplicemente tollerato lo diranno le indagini) che ha caratterizzato gli anni '90.
Sono circa una ventina gli indagati, compreso un altro sanitario, Davide Posca. Messi alle strette dalle indagini della Guardia di Finanza e da intercettazioni ambientali inequivoche alcuni degli indagati hanno già ammesso di aver fatto uso di prodotti dopanti e le confessioni promettono di chiarire il quadro e forse di allargarlo ancora di più.
Sono state una trentina le perquisizioni effettuate fra Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino e Alto Adige. Gli uomini del Gico si sono mossi su input del pm di Trento Carmine Russo. E l'operazione ha portato al rinvenimento del solito triste rosario di prodotti proibiti: anabolizzanti, eritropoietina, l'ormone che stimola la produzione di globuli rossi migliorando le prestazioni a base aerobica, oltre ad una serie di prodotti a restrizione d'uso (vasodilatatori, ecc.).
De Bertolis, il campione mondiale, perquisito nella sua abitazione di Transacqua (vicino a Primiero) ha esibito il solito clichet di tranquillità e serena attesa che la giustizia faccia il suo corso. Ma è indagato per assunzione di sostanze vietate (legge 376/2000) e sul suo conto ci sarebbero alcune intercettazioni compromettenti.
(28 novembre 2007)
comunque il giornalista poteva informarsi meglio sui titoli dei corridori citati!!!!
Blitz della GdF di Trento: decine di perquisizioni in diverse regioni, 20 persone nei guai
Tra gli accusati di uso e traffico di sostanze dopanti, l'iridato De Bertolis
Bufera doping sulla mountain bike azzurra
Indagati alcuni campioni e medici federali
Alcuni avrebbero già ammesso le loro responsabilità. Almeno due sanitari coinvolti
di EUGENIO CAPODACQUA
TRENTO - Una retata in piena regola al termine di lunghe ed accurate indagini condotte dal Gico della Guardia di Finanza di Trento. Un'indagine, cominciata ai primi di quest'anno, rischia di decapitare i vertici atletici (e non solo) della mountain bike azzurra. Al centro, indagati per violazione della legge 376/2000 (uso e traffico di sostanze dopanti), atleti del calibro del campione mondiale in carica Massimiliano De Bertolis, di Jader Zoli, ex campione italiano, di Hannes Pallhuber, esponente di una famiglia nobilissima in campo sportivo, che tra biathlon e mountain bike, ha dato fior di protagonisti allo sport nostrano di vertice.
Hannes è fratello di Huber, azzurro di spicco nella mtb per lunghe stagioni e di Willy a sua volta esponente di punta del biathlon. Insomma, l'inchiesta tocca gli atleti più in vista della mtb azzurra e non solo. Il fatto che sia indagato anche un esponente della Federciclismo, il medico federale ........., getta una fosca luce su tutto l'insieme e fa aleggiare l'ombra di quel doping istituzionale (se organizzato o semplicemente tollerato lo diranno le indagini) che ha caratterizzato gli anni '90.
Sono circa una ventina gli indagati, compreso un altro sanitario, Davide Posca. Messi alle strette dalle indagini della Guardia di Finanza e da intercettazioni ambientali inequivoche alcuni degli indagati hanno già ammesso di aver fatto uso di prodotti dopanti e le confessioni promettono di chiarire il quadro e forse di allargarlo ancora di più.
Sono state una trentina le perquisizioni effettuate fra Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino e Alto Adige. Gli uomini del Gico si sono mossi su input del pm di Trento Carmine Russo. E l'operazione ha portato al rinvenimento del solito triste rosario di prodotti proibiti: anabolizzanti, eritropoietina, l'ormone che stimola la produzione di globuli rossi migliorando le prestazioni a base aerobica, oltre ad una serie di prodotti a restrizione d'uso (vasodilatatori, ecc.).
De Bertolis, il campione mondiale, perquisito nella sua abitazione di Transacqua (vicino a Primiero) ha esibito il solito clichet di tranquillità e serena attesa che la giustizia faccia il suo corso. Ma è indagato per assunzione di sostanze vietate (legge 376/2000) e sul suo conto ci sarebbero alcune intercettazioni compromettenti.
(28 novembre 2007)
comunque il giornalista poteva informarsi meglio sui titoli dei corridori citati!!!!