Chi usa ancora una vintage come prima (o unica) bike?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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azotino66

Biker novus
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Io uso, anche perchè è l'unica (al momento) un MTG Atala OS 2003 dell'89 ... circa 30/40 km a settimana off road ... e devo dire a parte il fiato che manca ... la biga si comporta bene ... !!!! (per i suoi anni) ... ovviamente sto valutando di prendere una 29' ... ma per prenderla montata come la vecchietta ci devo spendere un bel pò !!!!!
 

Traiano

Biker urlandum
Ciao, so che c'è un topic dedicato, però visto che ho una vintage anch'io posto qui la domanda:
qualcuno di voi, visto che di norma le vintage non sono né front né full (ovviamente) ha montato il canotto reggisella ammortizzato?
Io ne ho ordinato uno dal sivende, con relativo adattatore perché il canotto della mia è da 29mm, ora invece si trovano solo da 25,4 - 27,2 o 30,6 mm.
Vista la spesa (18 € di canotto ed altri 7/8 € di adattatore) mi sono incuriosito ed ho voluto provare.

Dovrebbe arrivare per fine settimana

:i-want-t::i-want-t:
 
Ne esistevano anche ai tempi di reggisella ammortizzati, ricordo Cane Creek e Rock Shox per esempio. Senz'altro non erano evoluti quanto gli attuali ma c'erano.
Scusa ma perché le front e le full non dovrebbero essere vintage ? Nel 1993 (tanto per citare un anno) già esistevano modelli di entrambe le tipologie.
 

Traiano

Biker urlandum
Ne esistevano anche ai tempi di reggisella ammortizzati, ricordo Cane Creek e Rock Shox per esempio. Senz'altro non erano evoluti quanto gli attuali ma c'erano.
Scusa ma perché le front e le full non dovrebbero essere vintage ? Nel 1993 (tanto per citare un anno) già esistevano modelli di entrambe le tipologie.


Lo dicevo così, perché effettivamente è vero quello che dici, però la loro diffusione "di massa" è avvenuta solo in questo millennio. O almeno credo ;-)
 

_Roberto_

Biker serius
Ciao, so che c'è un topic dedicato, però visto che ho una vintage anch'io posto qui la domanda:
qualcuno di voi, visto che di norma le vintage non sono né front né full (ovviamente) ha montato il canotto reggisella ammortizzato?
Io ne ho ordinato uno dal sivende, con relativo adattatore perché il canotto della mia è da 29mm, ora invece si trovano solo da 25,4 - 27,2 o 30,6 mm.
Vista la spesa (18 € di canotto ed altri 7/8 € di adattatore) mi sono incuriosito ed ho voluto provare.

Dovrebbe arrivare per fine settimana

:i-want-t::i-want-t:

Io ho un canotto reggisella ammortizzato della Cane Creek (meccanismo a parallelogrammo, non telescopico)... l'ho usato per soddisfazione per qualche anno su una front, ma penso che a breve lo venderò per i motivi che adesso spiego.
Come prima cosa non è sostitutivo delle sospensioni, nel senso che serve "solo" a migliorare il comfort, ma ovviamente non migliora la guida (per esempio, la tenuta sullo sconnesso rimane precaria).
Per quanto riguarda il comfort, il reggisella telescopico è utile sopratutto a chi usa la bici saltuariamente e quindi non ha il fondoschiena abituato ad una lunga permanenza in sella.
Fino a qualche tempo fa io rientravo in questa categoria e usando il Cane Creek riuscivo a fare uscite di qualche ora senza avere particolari fastidi al fondoschiena. Senza avevo qualche indolenzimento in più.
Poi però ho iniziato ad uscire regolarmente (... per la verità sopratutto in bici da corsa) e dopo un po' mi son deciso a togliere il reggisella ammortizzato dalla MTB. Sarà che ho pure cambiato sella, sarà che uso pantaloncini con fondello migliore, sarà che esco in bici più spesso, ma a fine uscita il mio fondoschiena non ha risentito della mancanza del reggisella ammortizzato.

Quindi... il reggisella ammortizzato funziona bene, filtra tutto, ed è utile sopratutto per chi esce poco in bici, non è giovanissimo o sente fastidi alla schiena durante le uscite in bici.
Visto che non rientro in queste categorie, penso che lo venderò.
 

lucanervi

lucanervi nerviluca
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qua e là in Romagna
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tantissime

Traiano

Biker urlandum
Io ho un canotto reggisella ammortizzato della Cane Creek (meccanismo a parallelogrammo, non telescopico)... l'ho usato per soddisfazione per qualche anno su una front, ma penso che a breve lo venderò per i motivi che adesso spiego.
Come prima cosa non è sostitutivo delle sospensioni, nel senso che serve "solo" a migliorare il comfort, ma ovviamente non migliora la guida (per esempio, la tenuta sullo sconnesso rimane precaria).
Per quanto riguarda il comfort, il reggisella telescopico è utile sopratutto a chi usa la bici saltuariamente e quindi non ha il fondoschiena abituato ad una lunga permanenza in sella.
Fino a qualche tempo fa io rientravo in questa categoria e usando il Cane Creek riuscivo a fare uscite di qualche ora senza avere particolari fastidi al fondoschiena. Senza avevo qualche indolenzimento in più.
Poi però ho iniziato ad uscire regolarmente (... per la verità sopratutto in bici da corsa) e dopo un po' mi son deciso a togliere il reggisella ammortizzato dalla MTB. Sarà che ho pure cambiato sella, sarà che uso pantaloncini con fondello migliore, sarà che esco in bici più spesso, ma a fine uscita il mio fondoschiena non ha risentito della mancanza del reggisella ammortizzato.

Quindi... il reggisella ammortizzato funziona bene, filtra tutto, ed è utile sopratutto per chi esce poco in bici, non è giovanissimo o sente fastidi alla schiena durante le uscite in bici.
Visto che non rientro in queste categorie, penso che lo venderò.


Intanto grazie per le info ;-)

Diaciamo che ho voluto provarlo così, più per curiosità che per altro. A livello di fastidio al fondo schiena devo dire che con i pantaloni da ciclista con fonello e ........callo sono riuscito ad eliminare il fastidio (per la verità avevo tolto la sella originale sostituendola con una in gel, poi, una volta abituato, ho rimontato l'originale).
Tornando al discorso reggisella, guardando vari video sul tubo relativi a chi fa downhill (con full ovviamente) ho notato che anche molti di loro hanno un reggisella ammortizzato, quindi mi sono detto:

"Traianus, inservire aliquid!"

Traduzione: "Traiano, a qualcosa dovrà servire!" :smile:
 

Heavy Metal Biker

Biker superioris
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Per giri su bitume uso solo ed esclusivamente lei! La conpro' mio padre penso a fine '80 inizi' 90, all'inizio la usavo anche per off non avendo altro, poi gli ho aggiornato qualche componente e messo ruote scorrevoli, la uso sempre con piacere

Inviato dal mio GT-I8150 con Tapatalk 2
 

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lucanervi

lucanervi nerviluca
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tantissime
in alcuni video mi sembra di averne visti ammortizzati.......ma non insisto data la mia inesperienza nel settore ;-)


probabilmente erano telescopici, regolabili dal manubrio o dalla levetta sotto la sella, è inutile un reggisella ammortizzato in downhill visto che tanto non appoggi mai il cul sulla sella e lasci lavorare le sospensioni e le gambe, e inoltre probabilmente non erano neanche pro, in gara non serve proprio, diverso per chi da downhill amatoriale che magari si pedala la salita anche con la doppia piastra.... o che come ho fatto anche io, l'avevo messo sulla downhill per i trasferimenti o per i tratti in falsopiano, se non sei in gara puoi perdere anche quel secondo o due ad alzare la sella :spetteguless:

ciò
 

canbike

Biker popularis
16/10/10
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Ti ringrazio per la risposta;
sicuramente prenderò una forcella nuova;
siccome quella che ho ora (del tipo che si trova sui cataloghi bernardi o rms) non mi ha mai convinto più di tanto, non so se prendere una forcella aheadset, che forse è più robusta.

Non è detto. Basta cercare una forcella da 1" non filettata ma aheadset... poi ci sono una marea di attacchi manubrio di tipo aheadset che vanno su cannotti da 1" e manubri di ogni misura, con o senza adattatori.
 

canbike

Biker popularis
16/10/10
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Io ho un canotto reggisella ammortizzato della Cane Creek (meccanismo a parallelogrammo, non telescopico)... l'ho usato per soddisfazione per qualche anno su una front, ma penso che a breve lo venderò per i motivi che adesso spiego.
Come prima cosa non è sostitutivo delle sospensioni, nel senso che serve "solo" a migliorare il comfort, ma ovviamente non migliora la guida (per esempio, la tenuta sullo sconnesso rimane precaria).
Per quanto riguarda il comfort, il reggisella telescopico è utile sopratutto a chi usa la bici saltuariamente e quindi non ha il fondoschiena abituato ad una lunga permanenza in sella.
Fino a qualche tempo fa io rientravo in questa categoria e usando il Cane Creek riuscivo a fare uscite di qualche ora senza avere particolari fastidi al fondoschiena. Senza avevo qualche indolenzimento in più.
Poi però ho iniziato ad uscire regolarmente (... per la verità sopratutto in bici da corsa) e dopo un po' mi son deciso a togliere il reggisella ammortizzato dalla MTB. Sarà che ho pure cambiato sella, sarà che uso pantaloncini con fondello migliore, sarà che esco in bici più spesso, ma a fine uscita il mio fondoschiena non ha risentito della mancanza del reggisella ammortizzato.

Quindi... il reggisella ammortizzato funziona bene, filtra tutto, ed è utile sopratutto per chi esce poco in bici, non è giovanissimo o sente fastidi alla schiena durante le uscite in bici.
Visto che non rientro in queste categorie, penso che lo venderò.

Credo sia un discorso molto soggettivo, ma un reggisella a molla potrebbe anche restituire dannosi rimbalzi alla schiena. In linea di massima sullo sterrato basterebbe una buona sella e sullo sconnesso si va sui pedali. IMHO non c'è nessun ammortizzatore più leggero e intelligente delle nostre gambe.
:)
 

canbike

Biker popularis
16/10/10
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io ho parecchie bici vintage, le ho usate tutte comprandole in questi ultimi anni per togliermi la voglia di super bici che negli anni 90 era impossibile da avere (soldi), ma da quando ho preso la mia ultima 29er non riesco più a salirci sopra, per me la storia delle 26 è finita! le uso solo per giretti tranquilli o raduni, per divertirmi in sicurezza preferisco le ruote più grandi (29er o 27)

N.B. per me le bici vintage sono Klein, merlin, mantis, yeti, specy (solo epic), moots e non le varie pininfarina, bianchi, atala o rimarchiata in acciaio del negozio sotto casa.........

Le 26 rigide si arrampicano meglio, sono più reattive, versatili e robuste (anche per escursionismo e viaggi). Poi se il telaio era disegnato e costruito bene, e il resto della bici allestita come si deve, secondo me ancora oggi ci sono vintage che possono smascherare molti bluff commerciali moderni.
Oggi per avere la stessa "qualità concreta" di una vintage su una moderna 29 devi spendere un bel po'. Certo se parli di ammortizzatori l'evoluzione è stata evidente. Ma di molte innovazioni ti accorgi solo guardando il listino prezzi.
Io sono un conservatore, lo ammetto. Però se trovi la posizione giusta su un vecchio telaio rigido in acciaio di qualità, con un bel gruppo stx con i rapporti che ti servono davvero (a me non serve averne 30) e dei v-brake ben dimensionati (non esco con la pioggia e non pratico discipline gravity), allora che ti frega di spendere una fortuna per risparmiare qualche etto di peso, o avere la serie sterzo conica anzichè cilindrica?
:)
 

Oniriko77

Biker augustus
5/2/04
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Alba
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Le 26 rigide si arrampicano meglio, sono più reattive, versatili e robuste (anche per escursionismo e viaggi).
beh versatilissima una 26 rigida nel fuoristrada, ti preclude qualsiasi giro cicloalpinistico e divertimento in qualsiasi discesa.
Poi se il telaio era disegnato e costruito bene, e il resto della bici allestita come si deve, secondo me ancora oggi ci sono vintage che possono smascherare molti bluff commerciali moderni.
definisci telaio costruito bene, perchè quelli odierni sono costruiti alla cacchio ? bluff commerciali ? complotto ? :omertà:
Oggi per avere la stessa "qualità concreta" di una vintage su una moderna 29 devi spendere un bel po'. Certo se parli di ammortizzatori l'evoluzione è stata evidente. Ma di molte innovazioni ti accorgi solo guardando il listino prezzi.
non scriviamo castronerie, la mia FRM del 1999 tubazioni easton elite che segnava 9kg, componentistica wr compositi, Sram, tutto top di gamma è lontana anni luce dalla versatilità, dalla velocità dal divertimento che mi da la mia attuale 29" da 9kg, sia in salita che in discesa, e la FRM del 1999 per portarla a 9kg ho speso un capitale.
 
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canbike

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16/10/10
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beh versatilissima una 26 rigida nel fuoristrada, ti preclude qualsiasi giro cicloalpinistico e divertimento in qualsiasi discesa.

definisci telaio costruito bene, perchè quelli odierni sono costruiti alla cacchio ? bluff commerciali ? complotto ? :omertà:

non scriviamo castronerie, la mia FRM del 1999 tubazioni easton elite che segnava 9kg, componentistica wr compositi, Sram, tutto top di gamma è lontana anni luce dalla versatilità, dalla velocità dal divertimento che mi da la mia attuale 29" da 9kg, sia in salita che in discesa, e la FRM del 1999 per portarla a 9kg ho speso un capitale.

Mi sono infilato in un ginepraio? :duello:
può darsi che una vintage rigida da 26 mi precluda le discese in caduta libera con l'arresto all'ultimo istante, come d'altra parte una moderna biammortizzata da downhill ti precluderà le prestazioni su strada o lunghe pedalate escursionistiche dove i dischi e gli ammortizzatori non servono a molto.
Per questo non ho scritto io "versatilissima" ma "più versatile" in relazione anche all'escursionismo, al viaggio e all'uso quotidiano in genere, anche sportivo ma non agonistico ovviamente.
Un telaio costruito bene dal mio punto di vista è uno tipo i "quad butted cr-mo" che faceva giant quando ancora non esistevano le geometrie slope e le smanie di leggerezza ma si puntava su robustezza e durata, telai pesantucci per chi cerca le prestazioni con bici da 9kg, ma piuttosto difficili da rompere e inflessibili anche se caricati con borse molto pesanti come nell'uso quotidiano può spesso capitare. Era la moda del secolo scorso. Ma tutto sommato, ripeto, se la posizione in sella è ancora giusta per quello che ci vuoi fare (lunghe escursioni senza guardare il cronometro, week end in campeggio, una trentina di km al giorno fra strada e sentieri, andarci a lavorare...), se i tubi sono saldati bene e l'acciaio era di qualità, oggi con 50 euro porti a casa delle vecchie glorie ancora scorrevoli, versatili, reattive e robuste sebbene senza serie sterzo coniche, perni passanti, pressfit, non so quanti pignoni, impianti idraulici, ecc...
Tutta roba fondamentale per chi è disposto a spendere per avere le prestazioni vincenti o focalizza l'utilizzo su una specialità (solo downhill, freeride...). Ma per chi pedala con altri obiettivi, magari la vecchia gloria è ancora la scelta più intelligente.
 

Oniriko77

Biker augustus
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Mi sono infilato in un ginepraio? :duello:
può darsi che una vintage rigida da 26 mi precluda le discese in caduta libera con l'arresto all'ultimo istante, come d'altra parte una moderna biammortizzata da downhill ti precluderà le prestazioni su strada o lunghe pedalate escursionistiche dove i dischi e gli ammortizzatori non servono a molto.
Per questo non ho scritto io "versatilissima" ma "più versatile" in relazione anche all'escursionismo, al viaggio e all'uso quotidiano in genere, anche sportivo ma non agonistico ovviamente.
siamo su mtb forum, più versatile rispetto ad una MTB moderna non lo è, figurati che c'è chi sostiene che le fat bikes sono versatilissime, insomma vedo esagerazioni da entrambi i punti di vista.

Un telaio costruito bene dal mio punto di vista è uno tipo i "quad butted cr-mo" che faceva giant quando ancora non esistevano le geometrie slope e le smanie di leggerezza ma si puntava su robustezza e durata, telai pesantucci per chi cerca le prestazioni con bici da 9kg, ma piuttosto difficili da rompere e inflessibili anche se caricati con borse molto pesanti come nell'uso quotidiano può spesso capitare. Era la moda del secolo scorso.
non penso sia difficile costruire un telaio bene, altra cosa in quel periodo costruire un telaio come Yeti, Ritchey o Rocky mountain, un'altra cosa come prestigio, cura dei particolari e sopratutto valore sul mercato.

Ma tutto sommato, ripeto, se la posizione in sella è ancora giusta per quello che ci vuoi fare (lunghe escursioni senza guardare il cronometro, week end in campeggio, una trentina di km al giorno fra strada e sentieri, andarci a lavorare...), se i tubi sono saldati bene e l'acciaio era di qualità, oggi con 50 euro porti a casa delle vecchie glorie ancora scorrevoli, versatili, reattive e robuste sebbene senza serie sterzo coniche, perni passanti, pressfit, non so quanti pignoni, impianti idraulici, ecc...
ma siamo su mtb forum o su escursioni o ciclabili in bici.it ?
io ho una marin eldridge del 1989, gruppo deore, molto bella all'epoca, ma non ci faccio nulla di fuoristrada, ci posso fare le lunghe escursioni ma altra roba rispetto a quello che posso fare con una MTB moderna.
le geometrie dei telai sono cambiate enormemente negli ultimi 10 anni, figuriamoci negli ultimi 30 anni.
a 50€ dubito che trovi qualcosa di bello, e per bello intendo un vintage con un telaio columbus nemo, foco con shimano XT e componentistica adeguata, che comunque avrà i suoi grandi limiti in fuoristrada ma avrà anche un adeguato prestigio.

Tutta roba fondamentale per chi è disposto a spendere per avere le prestazioni vincenti o focalizza l'utilizzo su una specialità (solo downhill, freeride...). Ma per chi pedala con altri obiettivi, magari la vecchia gloria è ancora la scelta più intelligente.

non penso sia molto intelligente andare in MTB con una bici primi anni 90 che ti è costata 50€ parliamo di piacere di guida e anche di sicurezza.
 
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canbike

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16/10/10
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le geometrie dei telai sono cambiate enormemente negli ultimi 10 anni, figuriamoci negli ultimi 30 anni..
Sono cambiati per ragioni di marketing e per fare spazio agli ammortizzatori o alle ruote più grandi (o per realizzare modelli specificamente destinati a particolari discipline).
Altrimenti per l'uso più generalistico, la geometria a diamante delle rigide e delle hard tail è rimasta essenzialmente quella, solo con l'orizzontale più slope (per risparmiare sulle taglie) ma la posizione in sella è rimasta quella ed è ancora attuale anche la ricerca di equilibrio nelle geometrie fra stabilità e reattività su molti modelli rigidi con i quali nulla vieta di divertirsi su percorsi da trail, trekking o cross country a livello non agonistico. Ovviamente l'ammortizzatore passerebbe dritto sopra gli ostacoli che con la rigida devi imparare a schivare... ma se non stai col cronometro in mano, questo non è un problema. Non tutti quelli che escono in mtb corrono contro gli avversari. C'è chi si fa il single trek solo per il piacere di pedalare nella natura e in questo caso una vintage rigida ben revisionata può ancora andare tranquillamente dappertutto.
Quanto alla sicurezza... io mi fiderei meno di certi telai estremamente leggeri in alluminio o carbonio piuttosto che di una bella vintage rigida da 13 kg.
Ma sono un conservatore, lo ammetto. E poi non faccio gare, né salti, né discipline gravity. Quindi magari abbiamo obiettivi e punti di vista molto diversi.
 

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