Non conosco quelle gomme. Comunque secondo me, il tipo di copertone e' l'ultimo dei problemi, a meno che non usi gomme troppo scorrevoli e leggere. Io opterei per delle coperture polivalenti, di tipo all-terrain insomma. Se quelle che hai citato sono così, sei a cavallo!
Verifica che non siano troppo consumate, soprattutto quella davanti e se possibile, usa gomme tubeless oppure tubeless ready, potrai tenerle un po' più sgonfie, aumentando il grip e comodità.
Ciao,
vi è arrivata la newsletter della gara che riporta questo splendido video che descrive i tracciati della Hero mondiale 2015?
[url]https://www.youtube.com/watch?v=-2L6NpyWF_c[/URL]
(a rivedere certi passaggi con la musica mi viene la pelle d'oca, al solo ricordo...)
Dicono che, avendo ascoltato i pareri di molti concorrenti, abbiano lavorato (come ogni anno peraltro!) nel cercare di risolvere i punti critici...sono dei grandi! (a titolo di esempio il divertentissimo nuovo single track dal gardena a corvara del 2014)
A mio modo di vedere i due tappi peggiori l'anno scorso sono stati il traverso con superamento del ruscello tra passo Campolongo ed Arabba (ma non mi è chiaro dal video se abbiano risolto) e il single track sempre innevato e viscido tra Sourasass e Pordoi, condiviso tra lungo e corto. Questo dovrebbero averlo brillantemente risolto producendo un nuovo single track in sponda idrografica sinistra per il corto.
Il tappo poco dopo il Danter, sul sentiero scendendo verso Corvara, era molto piccolo l'anno scorso, non so se lo avranno migliorato ulteriormente...
Se i due intoppi principali sono stati corretti, ci attende una edizione ancora più goduriosa, non vedo l'ora!!!!
Per i poco allenati come me, non perdere quei 20-25' di tempo in tratti tecnici in cui me la caverei meglio di altri possono aiutarmi ad arrivare entro il tempo massimo, unico obiettivo realistico per me sul lungo!
Come sempre: grandissima l'organizzazione della Hero! Ormai questa gara per me è una droga...
Ciao,
vi è arrivata la newsletter della gara che riporta questo splendido video che descrive i tracciati della Hero mondiale 2015?
[URL="https://www.youtube.com/watch?v=-2L6NpyWF_c"][url]https://www.youtube.com/watch?v=-2L6NpyWF_c[/URL][/URL]
(a rivedere certi passaggi con la musica mi viene la pelle d'oca, al solo ricordo...)
Dicono che, avendo ascoltato i pareri di molti concorrenti, abbiano lavorato (come ogni anno peraltro!) nel cercare di risolvere i punti critici...sono dei grandi! (a titolo di esempio il divertentissimo nuovo single track dal gardena a corvara del 2014)
A mio modo di vedere i due tappi peggiori l'anno scorso sono stati il traverso con superamento del ruscello tra passo Campolongo ed Arabba (ma non mi è chiaro dal video se abbiano risolto) e il single track sempre innevato e viscido tra Sourasass e Pordoi, condiviso tra lungo e corto. Questo dovrebbero averlo brillantemente risolto producendo un nuovo single track in sponda idrografica sinistra per il corto.
Il tappo poco dopo il Danter, sul sentiero scendendo verso Corvara, era molto piccolo l'anno scorso, non so se lo avranno migliorato ulteriormente...
Se i due intoppi principali sono stati corretti, ci attende una edizione ancora più goduriosa, non vedo l'ora!!!!
Per i poco allenati come me, non perdere quei 20-25' di tempo in tratti tecnici in cui me la caverei meglio di altri possono aiutarmi ad arrivare entro il tempo massimo, unico obiettivo realistico per me sul lungo!
Come sempre: grandissima l'organizzazione della Hero! Ormai questa gara per me è una droga...
Va se son drogato io:
L'uomo è nato per sognare: si può sognare di esser desti, o si può vivere sognando.
La Hero puoi sognare di viverla, ma ti permette di vivere un sogno, qualora l'affronti.
Se ci provi ti accoglie, dura e selvaggia, mai doma fino all'ultimo metro: tratti che pensavi impossibili riesci a superarli, con immane fatica, e ti senti più forte che mai, ebbro di una soddisfazione primitiva che, amplificata dai mutevoli e inarrivabili paesaggi che ti circondano dopo ogni pedalata, sa di impresa epica; altri ostacoli che pensavi superabili si ostinano a metterti di fronte alla dura realtà: la battaglia non è contro il tracciato, ma contro se stessi! Il tracciato e paesaggio naturale non sono che catarchici attori della tua riscoperta interiore, della nuova consapevolezza su chi tu sia e cosa sia in grado di raggiungere, dei tuoi limiti...
Ma la Hero non si ferma alla realtà: cosa succede prima dell'evento? Non c'è giorno che passi senza sognare di viverlo, per tutti i mesi che la precedono. Finchè non ti iscrivi pensi che quest'anno lasci perdere, che ne hai già fatte abbastanza... ma poi il richiamo, come se di una Sirena si trattasse, fa sì che ci caschi uno, due, tre, quattro anni di fila...e chissà quanti ancora!
Ogni volta che tagli il traguardo, felice e stremato, conscio di aver ancora capito qualcosa in più di te stesso, prometti che è l'ultima volta.
Ogni volta che passano 2-3 giorni dalla gara, la memoria del magnifico percorso non tradisce e un martellante pensiero continua battere forte: voglio tornare ancora, voglio rivivere un sogno in mezzo alle amate Dolomiti!
Questa per me è la Hero!
Va se son drogato io:
L'uomo è nato per sognare: si può sognare di esser desti, o si può vivere sognando.
La Hero puoi sognare di viverla, ma ti permette di vivere un sogno, qualora l'affronti.
Se ci provi ti accoglie, dura e selvaggia, mai doma fino all'ultimo metro: tratti che pensavi impossibili riesci a superarli, con immane fatica, e ti senti più forte che mai, ebbro di una soddisfazione primitiva che, amplificata dai mutevoli e inarrivabili paesaggi che ti circondano dopo ogni pedalata, sa di impresa epica; altri ostacoli che pensavi superabili si ostinano a metterti di fronte alla dura realtà: la battaglia non è contro il tracciato, ma contro se stessi! Il tracciato e paesaggio naturale non sono che catarchici attori della tua riscoperta interiore, della nuova consapevolezza su chi tu sia e cosa sia in grado di raggiungere, dei tuoi limiti...
Ma la Hero non si ferma alla realtà: cosa succede prima dell'evento? Non c'è giorno che passi senza sognare di viverlo, per tutti i mesi che la precedono. Finchè non ti iscrivi pensi che quest'anno lasci perdere, che ne hai già fatte abbastanza... ma poi il richiamo, come se di una Sirena si trattasse, fa sì che ci caschi uno, due, tre, quattro anni di fila...e chissà quanti ancora!
Ogni volta che tagli il traguardo, felice e stremato, conscio di aver ancora capito qualcosa in più di te stesso, prometti che è l'ultima volta.
Ogni volta che passano 2-3 giorni dalla gara, la memoria del magnifico percorso non tradisce e un martellante pensiero continua battere forte: voglio tornare ancora, voglio rivivere un sogno in mezzo alle amate Dolomiti!
Questa per me è la Hero!
Va se son drogato io:
L'uomo è nato per sognare: si può sognare di esser desti, o si può vivere sognando.
La Hero puoi sognare di viverla, ma ti permette di vivere un sogno, qualora l'affronti.
Se ci provi ti accoglie, dura e selvaggia, mai doma fino all'ultimo metro: tratti che pensavi impossibili riesci a superarli, con immane fatica, e ti senti più forte che mai, ebbro di una soddisfazione primitiva che, amplificata dai mutevoli e inarrivabili paesaggi che ti circondano dopo ogni pedalata, sa di impresa epica; altri ostacoli che pensavi superabili si ostinano a metterti di fronte alla dura realtà: la battaglia non è contro il tracciato, ma contro se stessi! Il tracciato e paesaggio naturale non sono che catarchici attori della tua riscoperta interiore, della nuova consapevolezza su chi tu sia e cosa sia in grado di raggiungere, dei tuoi limiti...
Ma la Hero non si ferma alla realtà: cosa succede prima dell'evento? Non c'è giorno che passi senza sognare di viverlo, per tutti i mesi che la precedono. Finchè non ti iscrivi pensi che quest'anno lasci perdere, che ne hai già fatte abbastanza... ma poi il richiamo, come se di una Sirena si trattasse, fa sì che ci caschi uno, due, tre, quattro anni di fila...e chissà quanti ancora!
Ogni volta che tagli il traguardo, felice e stremato, conscio di aver ancora capito qualcosa in più di te stesso, prometti che è l'ultima volta.
Ogni volta che passano 2-3 giorni dalla gara, la memoria del magnifico percorso non tradisce e un martellante pensiero continua battere forte: voglio tornare ancora, voglio rivivere un sogno in mezzo alle amate Dolomiti!
Questa per me è la Hero!
Va se son drogato io:
L'uomo è nato per sognare: si può sognare di esser desti, o si può vivere sognando.
La Hero puoi sognare di viverla, ma ti permette di vivere un sogno, qualora l'affronti.
Se ci provi ti accoglie, dura e selvaggia, mai doma fino all'ultimo metro: tratti che pensavi impossibili riesci a superarli, con immane fatica, e ti senti più forte che mai, ebbro di una soddisfazione primitiva che, amplificata dai mutevoli e inarrivabili paesaggi che ti circondano dopo ogni pedalata, sa di impresa epica; altri ostacoli che pensavi superabili si ostinano a metterti di fronte alla dura realtà: la battaglia non è contro il tracciato, ma contro se stessi! Il tracciato e paesaggio naturale non sono che catarchici attori della tua riscoperta interiore, della nuova consapevolezza su chi tu sia e cosa sia in grado di raggiungere, dei tuoi limiti...
Ma la Hero non si ferma alla realtà: cosa succede prima dell'evento? Non c'è giorno che passi senza sognare di viverlo, per tutti i mesi che la precedono. Finchè non ti iscrivi pensi che quest'anno lasci perdere, che ne hai già fatte abbastanza... ma poi il richiamo, come se di una Sirena si trattasse, fa sì che ci caschi uno, due, tre, quattro anni di fila...e chissà quanti ancora!
Ogni volta che tagli il traguardo, felice e stremato, conscio di aver ancora capito qualcosa in più di te stesso, prometti che è l'ultima volta.
Ogni volta che passano 2-3 giorni dalla gara, la memoria del magnifico percorso non tradisce e un martellante pensiero continua battere forte: voglio tornare ancora, voglio rivivere un sogno in mezzo alle amate Dolomiti!
Questa per me è la Hero!
Va se son drogato io:
L'uomo è nato per sognare: si può sognare di esser desti, o si può vivere sognando.
La Hero puoi sognare di viverla, ma ti permette di vivere un sogno, qualora l'affronti.
Se ci provi ti accoglie, dura e selvaggia, mai doma fino all'ultimo metro: tratti che pensavi impossibili riesci a superarli, con immane fatica, e ti senti più forte che mai, ebbro di una soddisfazione primitiva che, amplificata dai mutevoli e inarrivabili paesaggi che ti circondano dopo ogni pedalata, sa di impresa epica; altri ostacoli che pensavi superabili si ostinano a metterti di fronte alla dura realtà: la battaglia non è contro il tracciato, ma contro se stessi! Il tracciato e paesaggio naturale non sono che catarchici attori della tua riscoperta interiore, della nuova consapevolezza su chi tu sia e cosa sia in grado di raggiungere, dei tuoi limiti...
Ma la Hero non si ferma alla realtà: cosa succede prima dell'evento? Non c'è giorno che passi senza sognare di viverlo, per tutti i mesi che la precedono. Finchè non ti iscrivi pensi che quest'anno lasci perdere, che ne hai già fatte abbastanza... ma poi il richiamo, come se di una Sirena si trattasse, fa sì che ci caschi uno, due, tre, quattro anni di fila...e chissà quanti ancora!
Ogni volta che tagli il traguardo, felice e stremato, conscio di aver ancora capito qualcosa in più di te stesso, prometti che è l'ultima volta.
Ogni volta che passano 2-3 giorni dalla gara, la memoria del magnifico percorso non tradisce e un martellante pensiero continua battere forte: voglio tornare ancora, voglio rivivere un sogno in mezzo alle amate Dolomiti!
Questa per me è la Hero!
non so se si può cambiare, dovresti mandare una mail all'organizzazione, ti risponderanno immediatamente, dietro alla hero ci sono persone molto operative, poi per la partenza vedi tu, sicuramente partire in m3 vuol dire anticipare la partenza di parecchi minuti rispetto a hobby 2, poi considera se ci sono anche dei tuoi amici con te, cerca di partire con loro, una pedalata così impegnativa per me se fatta con amici è un po meno faticosaRagazzi avrei bisogno di un altro consiglio! A ottobre mi sono iscrtitto alla 60km nella categoria Hobby2 perchè non ero ancora tesserato FCI. Ora che sono tesserato mi viene il dubbio: meglio partecipare tra gli Hobby 2 o chiedere (sempre che sia possibile) passare alla categoria M3? Se ho visto bene partecipando nella categoria M3 parti prima, e in questa categoria l'anno scorso c'era la metà di concorrenti ..... come tempi mi sembra che siano simili e comunque il tempo non è certo il mio problema ....
