Posizione in Mtb: il topic totale

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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david_jcd

Redazione
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Fortezza (BZ)
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Ciao!
Siccome i topic sulla posizione della sella si susseguono ininterrottamente, ho deciso di fare uno dei topic definitivi che mi piacciono tanto, contando sul vostro aiuto per migliorarlo man mano.
In corsivo le citazioni seguite dall'autore tra parentesi. Il resto è "farina del mio sacco", per quanto imparato sul forum e riviste, mica dal nulla!
Logicamente quanto segue è valido per bici disegnate per essere pedalate. No Dh, no street, no trial...
Bando alle ciance:

1)Inclinazione della sella
Mettete la bici su un piano orizzontale e regolate la sella in modo che il suo piano sia perfettamente orizzontale anche lui. Allo scopo potete aiutarvi con un libro poggiato su di essa ed un livello (o bolla). Attenzione alle selle che si alzano nella parte posteriore. C'è chi dice che la sella vada inclinata 2° in avanti, ovverosia con la punta più in basso della coda. Dopo averci pensato un po' vi dirò: se vi trovate meglio così fate pure, non saranno certo 2 gradi a caricarvi esageratamente le braccia (il seno di 2° è 0,035). In questo range cercate la posizione migliore per voi, ammesso che notiate differenze.

Logicamente questo non vale per i discesisti, in quanto "
Nel downhill o nel freeride si preferisce tenere la sella piuttosto bassa a causa delle discese dalle pendenze pronunciate; questo aiuta molto a non ribaltarsi, anche se i più bravi rimangono seduti per brevi periodi e spostano il bacino dietro la sella, sopra la ruota posteriore. L'inclinazione all'indietro della sella facilita questi spostamenti."(1pescednomewiki).

2) Altezza della sella

ci sono tanti metodi:
Il metodo "numerico".
Si tratta di misurare l'altezza del cavallo e moltiplicarla per 0.885 circa. Questa è la distanza ideale (anche troppo) tra movimento centrale e la parte superiore della sella. Non tiene però conto della lunghezza delle pedivelle, dell'altezza dei pedali, ecc. Secondo me potete usarlo come punto di partenza.
Se volete usare questo metodo "che comunque fatto in casa (meglio da uno specialista ndr) non e' preciso per la misura della gamba, moltiplicate per 0,883 con pedivella 170mm"(figaro54)
Il metodo del tallone.
Ci si siede in sella con i talloni sui pedali e si pedala all'indietro. La gamba deve estendersi al massimo, ma il bacino non deve roteare per raggiungere il punto morto inferiore. In questa maniera, pedalando nella posizione corretta, col pedale in basso e la "pedivella allineata col tubo della sella" (ecco perchè) (nemox) la gamba non raggiungerà la sua massima estensione, nel senso che il ginocchio sarà ancora un po' flesso, com'è giusto che sia.
D'altra parte, pur essendo più corretto di quello numerico, anche questo metodo è un po' "limitato per via del fatto che non contempla la lunghezza del piede che è diversa tra individuo e individuo."(nemox)
Attenzione: con la sella correttamente regolata non dobbiamo essere in grado di toccare a terra con la pianta del piede.
Io ormai faccio così: quando ho comprato la bici il meccanico mi ha regolato la sella (in tal caso siate certi che sappia ciò che fa, non sempre è così), e mi ha fatto un segno sulla sella per ritrovare rapidamente l'altezza se avessi dovuto abbassarla. Dopo qualche centinaio di chilometri l'altezza giusta si trova ad occhio, per abitudine, cambio la regolazione finchè la flessione del ginocchio col pedale al punto morto inferiore è quella corretta. Ad uno con un po' di esperienza basta guardarvi pedalare e vi saprà dire se va bene o no. Logicamente non con precisione millimetrica.
Il metodo di nemox : "Io preferisco regolarla in modo che la pianta del piede sia parallela al terreno quando la pedivella di trova appunto allineata con il tubo della sella. Pedalando si vede che alzando la sella il tallone tende a rimanere più altro, viveceversa abbassandola, il tallone tende a scendere sotto il pedale. Se per esempio si parte con sella bassa e in prove successive la si alza progressivamente, si troverà una sola misura con la quale la pianta rimane parallela al terreno." (nemox)

3) L'avanzamento della sella
Innanzitutto non mi stancherò mai di ripetere che la sella non può essere avanzata per rimediare ad un telaio lungo e non può essere arretrata se avete un telaio troppo corto. La posizione della sella è una e una sola, e se modificata potrebbe dare problemi più o meno gravi. Se volete adattarvi un po' la bici cambiate attacco manubrio.
Sedetevi in sella, in posizione di pedalata, e con un filo a piombo (più o meno rudimentale) avanzate o arretrate la sella in modo che col pedale tutto avanti (pedivella orizzontale) l'asse del ginocchio sia verticalmente sopra l'asse del pedale. Per fare ciò potete appoggiare il filo a piombo nell'infossatura sotto il ginocchio (ovviamente dopo aver verificato che il piano su cui poggiano le ruote sia orizzontale), oppure nella fossetta che si sente ai lati della rotula. C'è chi dice che si può anche far passare il filo sul ginocchio e farlo cadere sulla estremità della pedivella, ma penso sia un metodo meno preciso.
Anche questo secondo me è un ponto di partenza, dopo questa regolazione potete cercarne una più comoda, che però non se ne discosti di oltre un paio di millimetri.

4) Il posizionamento delle tacchette (di ADexu)E' piuttosto semplice: con la suola della scarpa in posizione orizzontale l'articolazione fra alluce e piede deve essere perfettamente perpendicolare all'asse del pedale. (ho letto che chi preferisce pedalare di potenza, piuttosto che di agilità, può voler avanzare la scarpa sul pedale, di qualche millimetro (da 2 a 10). Fonte: MBA di Maggio 2007) nddavid_jcd)
Per un posizionamento accurato si può bloccare una sferetta di acciaio (ad esempio quella di un vecchio mozzo) con del nastro adesivo esattamente sull'articolazione dell'alluce, si infila la scarpa e si fa un segnetto sulla tomaia nel punto in cui si sente la sfera, a questo punto si può togliere la fastidiosa sferetta, calzare le scarpe chiudendo bene lacci, strap e cricchetti vari e si controlla la posizione del segno sulla tomaia rispetto all'asse del pedale, correggendo se è il caso la posizione delle tacchette. L'operazione va eseguita su entrambi i piedi, che possono essere leggermente diversi, nel qual caso si può utilizzare una posizione intermedia fra le due misure anche se di solito le differenze fra le due misurazioni sono nulle o praticamente ininfluenti.
(a questo riguardo, sempre su MBA ho letto che non bisogna temere asimmetrie anche piuttosto pronunciate, le tacchette vanno regolate indipendentemente per i due piedi. Aggiungo che se avete o avete avuto problemi alle ginocchia per via delle tacchette, questo topic non fa per voi, rivolgetevi ad uno specialista. nddavid_jcd)

5) La lunghezza dell'attacco manubrio (di ADexu)Una volta regolata l'altezza e l'avanzamento della sella ci si mette in posizione di guida, col busto in avanti e le braccia un po' flesse, si rivolge lo sguardo in avanti e, abbassando lo sguardo, si dovrebbe vedere l'asse del mozzo un paio di centimetri dietro il manubrio. Leggere differenze si possono correggere cambiando l'attacco manubrio, se le differenze sono molto maggiori allora il telaio è di una taglia sbagliata (ma la cosa dovrebbe dare qualche problemino già nel sistemare la sella....). Questa è un'indicazione valida per le bici da XC anche se, con le dovute cautele, può essere utilizzata come base per la posizione su bici da trail o da AM, nel FR o peggio nella DH e nel dirt mi sa che tutte queste considerazioni hanno poco valore....

6) Il dislivello sella-manubrio
Questo è un argomento difficile da trattare perchè cambia tantissimo a seconda dell'uso della bici. Per xc-race, si può arrivare ad una sella 10 cm più alta del manubrio, per massimizzare la resa della pedalata e l'aerodinamicità. Man mano che ci si sposta verso Am e Fr, il manubrio si alza, per migliorare il controllo, soprattutto in discesa, e/o per mantenere una posizione più eretta/comoda.
Nota: quanto scritto sopra era vero fino ad un paio di anni fa, ma ormai è obsoleto. La tendenza attuale (anche e soprattutto in DH) è di tenere il manubrio più basso possibile. Così facendo lo si avvicina alla ruota davanti ed è più facile abbassare il corpo e di conseguenza il baricentro. E' un po' meno comodo (e forse più faticoso) ma una volta imparato ad abbassarsi bene sulla bici si dovrebbero notare miglioramenti nella guida della bici. Al tempo stesso, in salita la bici impennerà di meno e sarà più facile mantenere la traiettoria voluta, visto il maggior carico sulla ruota davanti.

7) La posizione delle leve (di ADexu)
L'inclinazione: Le leve dei freni devono essere orientate in modo che, in posizione di guida, il dorso della mano appaia allineato all'avambraccio, a formare un'unica linea. Vengono bandite le posizioni delle leve in orizzontale se non addirittura verso l'alto e in posizione verticale, tali posizioni obbligano il polso a una posizione innaturale che alla lunga stanca e potrebbe anche essere molto pericolosa per l'articolazione in caso di cadute o di forti botte trasmesse al manubrio, si consideri inoltre la maggiore possibilità che scivolino di mano le manopole a causa proprio di questa posizione errata del polso. Questo non porta ad una posizione univoca delle manopole in quanto dipende molto dalla posizione in sella, una posizione da XC race col busto molto disteso e un forte dislivello fra sella e manubrio porterà ad una posizione delle leve più verticale mentre su una bici da FR le manopole saranno per forza di cose più orizzontali per via della postura più eretta.
Non tutti sono d'accordo (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2537567&postcount=36) David_jcd.

La distanza dagli estremi della piega: Per quanto riguarda la loro distanza dagli estremi della piega va un po' a preferenze personali, l'importante è che si riescano a raggiungere ed azionare comodamente le leve in ogni condizione.("Qui l'importante è che la leva sia spostata verso l'interno quanto basta perchè non rischiate di schiacciarvi le nocche delle altre dita quando frenate. Questo vale se frenate con il solo indice o con indice e medio. Se frenante col solo medio come me, logicamente regolate la distanza leva-manubrio, in modo che il freno blocchi prima che la leva schiacci l'indice." david_jcd)
Come serrare il collarino: Visto il costo (specie per le leve in carbonio) e a volte la difficile reperibilità dei ricambi, al fine di limitare i danni alle leve derivanti da una caduta mi permetto di ricordare un trucchetto piuttosto noto e derivato dal motocross: invece di stringere a fondo i collarini delle leve sul manubrio è meglio lasciarli leggermente lenti in modo che applicando una certa forza siano capaci di ruotare sulla piega, in tal modo un urto subito durante una caduta porterà la leva a ruotare sulla piega manubrio invece di danneggiarsi o spezzarsi. Naturalmente se i comandi cambio sono fissati al manubrio con un loro collarino andranno stretti con lo stesso criterio delle leve freni, se questi sono fissati assieme alle leve (comandi SRAM su leve Avid) o i comandi sono integrati (Shimano) la brugola da serrare con la dovuta cautela sarà una sola, in caso di caduta basta riportare le leve in posizione anche ruotandole a mano e si riparte (sempre se non ci si sia fatti male.... sgrat sgrat).

8)Inclinazione della piega (di Marmuz)
Spostandola in avanti (ovviamente con attacco manubrio identico) la posizione diventa piu aggressiva, distesa.. viceversa girandola verso di sè il busto eretto induce una posizione piu comoda e rilassata.. questo ovviamente con manubri NON flat.



Ripeto che aspetto correzioni e suggerimenti.


Un granze ringraziamento a tutti i forumendoli che hanno contribuito (i nomi li ho riportati dopo ogni citazione), ma soprattutto ad
ADexu, che di fatto ha scritto una buona parte del thread.

David

 

1pescednomewiki

Moderatur aquaticus
10/5/07
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Vicino a te
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Bravo, bel topic: lo reputo chiaro ed esaustivo.
...per i discesisti, che la tengono inclinata all'indietro...
Nel downhill o nel freeride si preferisce tenere la sella piuttosto bassa a causa delle discese dalle pendenze pronunciate; questo aiuta molto a non ribaltarsi, anche se i più bravi rimangono seduti per brevi periodi e spostano il bacino dietro la sella, sopra la ruota posteriore. L'inclinazione all'indietro della sella facilita questi spostamenti. Ciao.
 
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nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Riguardo il metodo per l'altezza della sella ritengo che il metodo del tallone sia limitato per via del fatto che non contempla la lunghezza del piede che è diversa tra individuo e individuo. Ricordo inoltre che il punto di massima estensione della gamba non si ha quando il pedale si trova sul punto morto inferiore ma quando ma quando la pedivella è allineata con il tubo della sella(o verticale che dir si voglia).

Detto questo io preferisco regolarla in modo che la pianta del piede sia parallela al terreno quando la pedivella di trova appunto allineata con il tubo della sella.

Però sarebbe bello che qualcuno si prendesse la briga di farsi dare una spiegazione da uno specialista. Attenzione, parlo di una spiegazione basata su studi antropometrici non di un'opinione! Di queste ce ne sono fin troppe in giro!
 

figaro54

Biker perfektus
11/6/08
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Artena (Roma)
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ciao david jcd
tutto perfettissimo nessuna correzione importante che stravolge il tuo riassunto.
ho fatto il test biomaccanico per le misure da un professionista che cura solo ciclisti (che mazzata 350,00 euro) ed ha usato tutti i punti descritti per iniziare, quindi poi siamo andati sullo specifico con macchine apposite.
i consigli sono al 90% validi.............se poi c'e' chi vuole spendere......................

se volete usare il metodo del calcolo che comunque fatto in casa non e' preciso per la misura della gamba, moltiplicate per 0,883 con pedivella 170mm
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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Bike
Torque + acciaio e pezzi vari
Ottimo, manca solo il posizionamento della tacchetta sulla scarpa, non è strettamente attinente alla posizione in sella ma anche quello è importante e già che si stanno regolando gli appoggi sulla bici tanto vale.....
E' piuttosto semplice: con la suola della scarpa in posizione orizzontale l'articolazione fra alluce e piede deve essere perfettamente perpendicolare all'asse del pedale.
Per un posizionamento accurato si può bloccare una sferetta di acciaio (ad esempio quella di un vecchio mozzo) con del nastro adesivo esattamente sull'articolazione dell'alluce, si infila la scarpa e si fa un segnetto sulla tomaia nel punto in cui si sente la sfera, a questo punto si può togliere la fastidiosa sferetta, calzare le scarpe chiudendo bene lacci, strap e cricchetti vari e si controlla la posizione del segno sulla tomaia rispetto all'asse del pedale, correggendo se è il caso la posizione delle tacchette. L'operazione va eseguita su entrambi i piedi, che possono essere leggermente diversi, nel qual caso si può utilizzare una posizione intermedia fra le due misure anche se di solito le differenze fra le due misurazioni sono nulle o praticamente ininfluenti.


A questo punto manca ancora l'altro appoggio, ovvero il manubrio.
Una volta regolata l'altezza e l'avanzamento della sella ci si mette in posizione di guida, col busto in avanti e le braccia un po' flesse, si rivolge lo sguardo in avanti e, abbassando gli occhi, si dovrebbe vedere l'asse del mozzo un paio di centimetri dietro il manubrio. Leggère differenze si possono correggere cambiando l'attacco manubrio, se le differenze sono molto maggiori allora il telaio è di una taglia sbagliata (ma la cosa dovrebbe dare qualche problemino già nel sistemare la sella....). Questa è un'indicazione valida per le bici da XC anche se, con le dovute cautele, può essere utilizzata come base per la posizione su bici da trail o da AM considerando una posizione meno distesa, nel FR o peggio nella DH e nel dirt mi sa che tutte queste considerazioni riguardo la posizione del manubrio hanno poco valore....

Boh, sembra ci sia tutto..... forse! Se c'è qualche errore castigatemi.
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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Ottimo, manca solo il posizionamento della tacchetta sulla scarpa, non è strettamente attinente alla posizione in sella ma anche quello è importante e già che si stanno regolando gli appoggi sulla bici tanto vale.....
E' piuttosto semplice: con la siola della scarpa in posizione orizzontale l'articolazione fra alluce e piede deve essere perfettamente perpendicolare all'asse del pedale.
Per un posizionamento accurato si può bloccare una sferetta di acciaio (ad esempio quella di un vecchio mozzo) con del nastro adesivo esattamente sull'articolazione dell'alluce, si infila la scarpa e si fa un segnetto sulla tomaia nel punto in cui si sente la sfera, a questo punto si può togliere la fastidiosa sferetta, calzare le scarpe chiudendo bene lacci, strap e cricchetti vari e si controlla la posizione del segno sulla tomaia rispetto all'asse del pedale, correggendo se è il caso la posizione delle tacchette. L'operazione va eseguita su entrambi i piedi, che possono essere leggermente diversi, nel qual caso si può utilizzare una posizione intermedia fra le due misure anche se di solito le differenze fra le due misurazioni sono nulle o praticamente ininfluenti.


A questo punto manca ancora l'altro appoggio, ovvero il manubrio.
Una volta regolata l'altezza e l'avanzamento della sella ci si mette in posizione di guida, col busto in avanti e le braccia un po' flesse, si rivolge lo sguardo in avanti e, abbassando lo sguardo, si dovrebbe vedere l'asse del mozzo un paio di centimetri dietro il manubrio. Leggere differenze si possono correggere cambiando l'attacco manubrio, se le differenze sono molto maggiori allora il telaio è di una taglia sbagliata (ma la cosa dovrebbe dare qualche problemino già nel sistemare la sella....). Questa è un'indicazione valida per le bici da XC anche se, con le dovute cautele, può essere utilizzata come base per la posizione su bici da trail o da AM, nel FR o peggio nella DH e nel dirt mi sa che tutte queste considerazioni hanno poco valore....

Boh, sembra ci sia tutto..... forse! Se c'è qualche errore castigatemi.
Perfetto, aggiungo tutto al primo topic. Ieri ho letto un articolo su mba riguardo alle tacchette, quindi se non ti da fastidio inserisco qualche parentesi.
Per favore, controlla le due parentesi che ho aggiunto, e dimmi se concordi.

Ancora Grazie.

Edit: abbiamo fatto 30, facciamo 31. Aggiunti 2 punti su altezza del manubrio e posizione delle leve.
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Grazie ragazzi, ho aggiornato.
Ma l'angolo della pianta del piede non basta...

Pechè dici che non basta? In fondo si fa la stessa operazione se si usa come riferimento il tallone e la gamba estesa, la differenza stà nel fatto che nel primo caso si è più vicini alla situazione reale di pedalata. Oltre al fatto che è applicabile a tutti i casi(cavalli alti, bassi, pedi lunghi corti ecc ecc).
Viceversa se si usa come riferimento il tallone con la gamba estesa ci si troverà, in fase di pedalata, con la gamba che assume un angolo variable con la lunghezza (variabile da caso a caso) del piede.
 

Marmuz

Biker immensus
15/5/07
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Utilissimo.. o-o ..vorrei solo aggiungere che nella mia piccola esperienza personale, ho avvertito sensibili cambiamenti nell'inclinazione della piega.. spostandola in avanti (ovviamente con attacco manubrio identico) la posizione diventa piu aggressiva, distesa.. viceversa girandola verso di sè il busto eretto induce una posizione piu comoda e rilassata.. questo ovviamente con manubri NON flat.. :smile: :il-saggi:

Edit: i video non sono piu visibili..

@ Adexu: nello street/dirt queste regole valgono meno di zero.. sella giù tutta, attacco cortissimo (40mm), manubrio il piu basso possibile (grazie anche a tubi sterzo da 100mm..), dislivello sella-manubrio di svariati cm.. considerando che non ci si siede praticamente mai (se non per una sosta tra una session e l'altra) direi che la posizione ideale è.. per aria o-o
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Utilissimo.. o-o ..vorrei solo aggiungere che nella mia piccola esperienza personale, ho avvertito sensibili cambiamenti nell'inclinazione della piega.. spostandola in avanti (ovviamente con attacco manubrio identico) la posizione diventa piu aggressiva, distesa.. viceversa girandola verso di sè il busto eretto induce una posizione piu comoda e rilassata.. questo ovviamente con manubri NON flat.. :smile: :il-saggi:

Edit: i video non sono piu visibili..

@ Adexu: nello street/dirt queste regole valgono meno di zero.. sella giù tutta, attacco cortissimo (40mm), manubrio il piu basso possibile (grazie anche a tubi sterzo da 100mm..), dislivello sella-manubrio di svariati cm.. considerando che non ci si siede praticamente mai (se non per una sosta tra una session e l'altra) direi che la posizione ideale è.. per aria o-o
Aggiorno, grazie!

Per vedere il video basta un copy/paste dell'indirizzo in alto.
Purtroppo spesso non funziona perchè ci sono i puntini di sospensione
 
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nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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perchè il piede orizzontale lo si può tenere con la sella a diverse altezze.Devi dire di più sulle ginocchia

Quello che dici inteoria è vero. Ma pedalando si vede che alzando la sella il tallone tende a rimanere più altro, viveceversa abbassandola, il tallone tende a scedere sotto il pedale. Se per esempio si parte con sella bassa e in prove successive la si alza progressivamente, si troverà una sola misura con la quale la pianta rimane parallela al terreno.
In buona sostanza (anche se al momento non sono in grado di portare prove "geometriche" certe)credo che l'angolo corretto della gamba si determini esattamente quando la pianta del piede rimane parallela al terreno.
 

david_jcd

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Quello che dici inteoria è vero. Ma pedalando si vede che alzando la sella il tallone tende a rimanere più altro, viveceversa abbassandola, il tallone tende a scedere sotto il pedale. Se per esempio si parte con sella bassa e in prove successive la si alza progressivamente, si troverà una sola misura con la quale la pianta rimane parallela al terreno.
In buona sostanza (anche se al momento non sono in grado di portare prove "geometriche" certe)credo che l'angolo corretto della gamba si determini esattamente quando la pianta del piede rimane parallela al terreno.
ah, ok. chiaro, grazie
 

ADexu

Biker Prenuragicus
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@ Adexu: nello street/dirt queste regole valgono meno di zero.. sella giù tutta, attacco cortissimo (40mm), manubrio il piu basso possibile (grazie anche a tubi sterzo da 100mm..), dislivello sella-manubrio di svariati cm.. considerando che non ci si siede praticamente mai (se non per una sosta tra una session e l'altra) direi che la posizione ideale è.. per aria o-o

Infatti ho scritto
"nel FR o peggio nella DH e nel dirt mi sa che tutte queste considerazioni hanno poco valore...."
Non pratico dirt e street ma per quel poco che ne capisco la sella serve per tenere la bici stringendo le ginocchia nelle fasi aeree quando si abbandona il manubrio e come "tampone" in caso di manovre errate per no lasciare i gioiellini spiccicati sul tubo del telaio. Nelle bici da trial poi la sella non c'è proprio..... :celopiùg:
 

ADexu

Biker Prenuragicus
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Perfetto, aggiungo tutto al primo topic. Ieri ho letto un articolo su mba riguardo alle tacchette, quindi se non ti da fastidio inserisco qualche parentesi.
Per favore, controlla le due parentesi che ho aggiunto, e dimmi se concordi.

Ancora Grazie.

Edit: abbiamo fatto 30, facciamo 31. Aggiunti 2 punti su altezza del manubrio e posizione delle leve.

Aggiungi tutto il possibile, qualunque intervento potrebbe essere incompleto o contenere deelle inesattezze, il forum funziona quando tutti danno il loro contributo.... e poi il topic è il tuo, ci mancherebbe!

Allora continuiamo:

Leve al manubrio.
Le leve dei freni devono essere orientate in modo che, in posizione di guida, il dorso della mano appaia allineato all'avanbraccio, a formare un'unica linea. Vengono bandite le posizioni delle leve in orizzontale se non addiritura verso l'alto e in posizione verticale, tali posizioni obbligano il polso a una posizione innaturale che alla lunga stanca e potrebbe anche essere molto pericolosa per l'articolazione in caso di cadute o di forti botte trasmesse al manubrio, si consideri inoltre la maggiore possibilità che scivolino di mano le manopole a causa proprio di questa posizione errata del polso. Questo non porta ad una posizione univoca delle manopole in quanto dipende molto dalla posizione in sella, una posizione da XC race col busto molto disteso e un forte dislivello fra sella e manubrio porterà ad una posizione delle leve più verticale mantre su una bici da FR le mannopole saranno per forza di cose più orizzontali per via della postura più eretta. Per quanto riguarda la loro distanza dagli estremi dela piega va un po' a preferenze personali, l'importante è che si riescano a raggiungere ed azionare comodamente le leve in ogni condizione.
Visto il costo (specie per le leve in carbonio) e a volte la difficile reperibilità dei ricambi, al fine di limitare i danni alle leve derivanti da una caduta mi permetto di ricordare un trucchetto piuttosto noto e derivato dal motocross: invece di stringere a fondo i collarini delle leve sul manubrio è meglio lasciarli leggermente lenti in modo che applicando una certa forza siano capaci di ruotare sulla piega, in tal modo un urto subito durante una caduta porterà la leva a ruotare sulla piega manubrio invece di danneggiarsi o spezzarsi. Naturlamente se i comandi cambio sono fissati al manubrio con un loro collarino andranno stretti con lo stesso criterio delle leve freni, se questi sono fissati assieme alle leve (comandi SRAM su leve Avid) o i comandi sono integrati (Shimano) la brugola da serrare con la dovuta cautela sarà una sola, in caso di caduta basta riportare le leve in posizione anche ruotandole a mano e si riparte (sempre se non ci si è fatti male.... sgrat sgrat).

Sul dislivello sella manubrio non mi esprimo, va troppo a gusti personali, diciamo che entro certi limiti maggiore è il dislivello e maggiore è la resa della pedalata ma peggiore è il controllo della bici in discesa e sul tecnico, per il XC agonistico un dislivello intorno agli 8-10 cm è considerato normale, sulle bici da FR il dislivello spesso si inverte, in quelle da DH la sella è sempre abbondantemente più bassa del manubrio, nelle bici da Dirt.... beh, come già detto in altri post la sella ha un uso che ha poco a che fare con la resa della pedalata.

Bye
 

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