Delusione totale...tutti i telai in alluminio e carbonio base provengono dall'oriente

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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teoDH

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E' verissimo, ma trova un "carbonio base", come da titolo, che non provenga dall' oriente...

MDE lo faceva, made in italy, e oltretutto ad un prezzo concorrenziale rispetto ai soliti marchi noti, ne ha venduti forse 5...

In campo strada trovi un po' tutti i prezzi, certo sono produzioni artigianali, ma rimangono a prezzi concorrenziali applicando margini ridicoli e vendendo direttamente, d'altronde si sa che un telaio strada specialized costa meno di 200 dollari in produzione, e lo pagano migliaia di euro...
 

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Io invece non lo capisco.

Non parliamo di Parmigliano o Brunello, prodotti che devono le loro particolari qualità al territorio e che non sono esattamente replicabili. Parliamo di otto tubi saldati o stampati, una lavorazione industriale replicabile in qualsiasi parte del mondo senza che le caratteristiche siano differenti in nessun modo.

L'esempio della Ferrari dimostra come il marketing riesca ad orientare le scelte dei consumatori, in questo caso il marketing "emozionale", le corse, la leggenda, il Drake... ma la Ferrari costruita in Cina, con le stesse metodologie costruttive, gli stessi materiali e gli stessi controlli di qualità sarebbe identica a quella che esce dalla catena di montaggio di Maranello. Ed anche rigurado al Brunello sul marketing ci sarebbe parecchio da dire...

Esatto, come dici tu è una questione "emozionale" e non qualitativa. Se orifra si riferiva alla prima posso capirlo, d'altra parte ci sono anche aziende che scelgono di continuare a produrre in casa i prodotti di punta specificando bene che li fanno "in casa" (magari aggiungendo pure un "hand made" come ciliegina sulla torta) e puntando molto sul fattore emotivo. Se invece la sua critica era rivolta ad una scarsa fiducia nel prodotto asiatico allora no, alla prova dei fatti hanno ampiamente dimostrato che sono in grado di fare prodotti eccellenti.
 

sembola

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MDE lo faceva, made in italy, e oltretutto ad un prezzo concorrenziale rispetto ai soliti marchi noti, ne ha venduti forse 5...
Un carbonio "base" monoscocca, di quelli che paghi 7-800 euro? :nunsacci:

In campo strada trovi un po' tutti i prezzi, certo sono produzioni artigianali, ma rimangono a prezzi concorrenziali applicando margini ridicoli e vendendo direttamente, d'altronde si sa che un telaio strada specialized costa meno di 200 dollari in produzione, e lo pagano migliaia di euro...
D'altronde per convincere migliaia di ciclisti che senza l' SWorks di Nibali o Contador o il Demo di Gwin non si possa andare in bici qualche costo c'è. Ed aggiungiamo che se l'SWorks costasse 1000 euro la gran parte di chi oggi lo compra non lo farebbe... insomma, finiamola di dare la colpa al marketing per le scelte che facciamo noi...
 

carrepg

Biker tremendus
19/12/10
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Io invece non lo capisco.

Non parliamo di Parmigliano o Brunello, prodotti che devono le loro particolari qualità al territorio e che non sono esattamente replicabili. Parliamo di otto tubi saldati o stampati, una lavorazione industriale replicabile in qualsiasi parte del mondo senza che le caratteristiche siano differenti in nessun modo.

L'esempio della Ferrari dimostra come il marketing riesca ad orientare le scelte dei consumatori, in questo caso il marketing "emozionale", le corse, la leggenda, il Drake... ma la Ferrari costruita in Cina, con le stesse metodologie costruttive, gli stessi materiali e gli stessi controlli di qualità sarebbe identica a quella che esce dalla catena di montaggio di Maranello. Ed anche rigurado al Brunello sul marketing ci sarebbe parecchio da dire...

Oggettivamente credo che tu abbia ragione , una Ferrari prodotta in Cina "tecnologicamente" sarebbe uguale alla stessa prodotta in Italia , credo anche come dicevamo nei post precedenti che un imprenditore debba trarre il massimo profitto dalla sua attività , ma penso che ci debba essere una visione diversa anche da un punto di vista etico guardando anche al futuro di un paese come il nostro che ha delle eccellenze uniche in svariati settori industriali , eccellenze che tra 20/30 anni non esisteranno più , ritengo che il "Made in Italy" sia qualcosa di tangibile non solo qualcosa di emozionale .
Nel nostro territorio un famoso imprenditore del cashmere sta facendo di questa filosofia il suo cavallo di battaglia , criticato da qualcuno e apprezzato da altri sta di fatto che produce abbigliamento e maglieria di alta qualità in Italia e i fatti gli stanno dando ragione , è chiaro che parliamo di prodotti al top , ma per tornare alla Ferrari sinceramente penso che la stessa sia legata al territorio quanto il parmigiano o il brunello , penso che se venisse prodotta in Cina a lungo andare perderebbe la sua identità , d'altronde se la Ferrari e' italiana e non cinese , un motivo c'è !
 

Kéo

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Non lo metto in dubbio...io ho avuto per 2 anni un telaio in carbonio trek prodotto in taiwan è mi sono trovato benissimo e non ho mai avuto problemi...la mia non è una critica al telaio cinese o taiwanese ma al fatto che compriamo marchi blasonati ed alla fine magari vengono fatti in stabilimenti unici ma con direttive diverse in base al marchio...quindi la qualità è uniformata!!! quindi perchè strapagare certi marchi?????

Premetto che sono d'accordo con te..
Però c'è da dire che magari a taiwan sono più bravi a lavorare il carbonio..chissà magari in italia pagheresti di più un prodotto lavorato peggio..
Poi se tu strapaghi un marchio anche se è fatto a taiwan lo strapaghi perchè ti fidi del marchio..altrimenti per spendere poco ci sono migliaia di costruttori meno noti in Cina..(magari anche migliori ma dei quali non si hanno Feedback)..
 
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...penso che ci debba essere una visione diversa anche da un punto di vista etico guardando anche al futuro di un paese come il nostro che ha delle eccellenze uniche in svariati settori industriali , eccellenze che tra 20/30 anni non esisteranno più , ritengo che il "Made in Italy" sia qualcosa di tangibile non solo qualcosa di emozionale.
L'etica è una bella cosa ma non ci si mangia.
Per dire, la già citata MDE di cui ammiro i prodotti vende il framekit della Carve29 a 2150 euro (telaio, ammo, serie sterzo e Reverb), allo stesso prezzo ho preso una Canyon Spectral29 completa. Avessi avuto un budget di 4000 euro l'avrei presa in considerazione, ma non era questo il caso.


tornare alla Ferrari sinceramente penso che la stessa sia legata al territorio quanto il parmigiano o il brunello...
Nell' immaginario collettivo senza dubbio, nella realtà delle cose meno. Per dire il Brunello che conosco bene, c'è un'elevata (a volte elevatissima) qualità ma c'è un'enorme spinta di marketing, di "emozione", di "esclusività". Risultato, 70 euro alla bottiglia e non solo per i costi di produzione e di affinamento, ma per pagare l'enologo "giusto" che ti fa avere i voti top sulle riviste che contano, per foraggiare i distributori che hanno in mano i locali giusti, e così via. Tanta qualità e altrettanta fuffa. Nè più nè meno come il brand che corre i Grand Tour e la Coppa del mondo e che convince che le sue bici sono "prestigiose".



... penso che se venisse prodotta in Cina a lungo andare perderebbe la sua identità , d'altronde se la Ferrari e' italiana e non cinese , un motivo c'è !
Perderebbe la sua identità perchè non potresti più vendere un' "emozione" che consiste sostanzialmente nella storia del mito sportivo ad un prezzo svincolato dal contenuto tecnico.
Insomma marketing, lo stesso che convince che senza la "bici del campione" non vale neppure la pena di uscire dal garage, per poi aprire topic come questi o come quelli " eh ma quanto costano le bici" :roll:
 
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teoDH

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L'etica è una bella cosa ma non ci si mangia.
Per dire, la già citata MDE di cui ammiro i prodotti vende il framekit della Carve29 a 2150 euro (telaio, ammo, serie sterzo e Reverb), allo stesso prezzo ho preso una Canyon Spectral29 completa. Avessi avuto un budget di 4000 euro l'avrei presa in considerazione, ma non era questo il caso.

Se andavi al Decathlon di 29 con 2150 euro ne prendevi 2, forse anche 3... ma cosa c'entra? ci sono economie di produzione diverse, e sopratutto l'accesso a condizioni OEM che Canyon ha e un piccolo artigiano no.

Comunque, sul sito ora il Carve 29 trail è a 2700 euro
http://www.mdebikes.com/prodotto/carve-29-trail-2016/#.Vd8R9fntlBc
non so come sia montato il tuo spectral, probabilmente meglio, ma ribadisco che paragonare i prezzi di un colosso come Canyon che vende decine di migliaia di bici ad un artigiano che non arriva a 1000 pezzi è piuttosto fuori luogo
 

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Kéo;7609966 ha scritto:
Premetto che sono d'accordo con te..
Però c'è da dire che magari a taiwan sono più bravi a lavorare il carbonio..chissà magari in italia pagheresti di più un prodotto lavorato peggio..
Poi se tu strapaghi un marchio anche se è fatto a taiwan lo strapaghi perchè ti fidi del marchio..altrimenti per spendere poco ci sono migliaia di costruttori meno noti in Cina..(magari anche migliori ma dei quali non si hanno Feedback)..

Sinceramente non penso che i taiwanesi sono più bravi di noi a lavorare il carbonio (quando vogliamo noi Italiani le cose le sappiamo fare come e meglio degli altri), piuttosto penso che non lo sappian o lavorare peggio, così come non lo lavorano peggio dei tedesci o degli americani. Ciò che fa la differenza sono i costi di produzione. I grandi marchi si ritrovano a produrre a Taiwan telai della stessa qualità, ma a prezzi inferiori e chi non produce là a questo punto è svantaggiato sul mercato
 

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producono a taiwan perché è concorrenziale come costi e ok come qualità.
ci sono poli industriali specializzati. quindi estremizzando in un capannone fanno i telai trek e in quello a fianco gli specialized...
noi italiani siamo sempre stati il top perché in un territorio così piccolo grazie al genio e estro che ci caratterizzava abbiamo costruito centinaia se non migliaia eccellenze nel mondo.
cose che altri paesi migliori in altre cose fino a poco tempo fa ci invidiavano e si sognavano di fare. poi visto che al mondo comanda il più organizzato e capace a industrializzarsi e fare comunità alla fine stanno vincendo e ci comprano.
noi siamo invecchiati, la classe dirigente non ha voluto/saputo trasmettere ai discendenti passione e valori e così stiamo morendo... poveri, spogliati delle cose belle, comprati credendo di diventare più ricchi...
 
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Se andavi al Decathlon di 29 con 2150 euro ne prendevi 2, forse anche 3... ma cosa c'entra? ci sono economie di produzione diverse, e sopratutto l'accesso a condizioni OEM che Canyon ha e un piccolo artigiano no.

Comunque, sul sito ora il Carve 29 trail è a 2700 euro
http://www.mdebikes.com/prodotto/carve-29-trail-2016/#.Vd8R9fntlBc
non so come sia montato il tuo spectral, probabilmente meglio, ma ribadisco che paragonare i prezzi di un colosso come Canyon che vende decine di migliaia di bici ad un artigiano che non arriva a 1000 pezzi è piuttosto fuori luogo

Teo, purtroppo c'entra, perchè volendo "comperare italiano" sarei stato costretto a spendere perlomeno 800-1000 euro in più a parità di montaggio.

Non ne faccio assolutamente una colpa a MDE, che anzi ammiro sinceramente perchè continua a fare bici belle e che funzionano bene e che senz'altro ha dei costi imparagonabili alle grandi case o meno che mai a quelle che vendono online.

Ma purtroppo il portafogli non è infinito, per cui trovo che che tirare in ballo l' "etica" sia un esercizio discutibile.

Altra cosa quando si parla di bici da diverse migliaia di euro, in questa fascia di prezzo le alternative made in italy (specie in bdc) esistono eccome.
 

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producono a taiwan perché è concorrenziale come costi e ok come qualità.
ci sono poli industriali specializzati. quindi estremizzando in un capannone fanno i telai trek e in quello a fianco gli specialized...

E aggiungerei che spesso le fabbriche sono di proprietà degli stessi marchi occidentali. Scott per esempio non si limita a commissionare i propri telai ad un costruttore locale, ma ha una propria fabbrica a Taiwan dove ha concentrato la produzione con tecnologie di lavorazione ai massimi livelli. I suoi telai HMX vengono da lì.
Diverso forse il caso di Specialized, io sapevo che il 30% delle azioni era di proprietà di Merida (ma non so se è ancora così), quindi non mi stupirei se i suoi telai li facesse lei.
 

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ricordo che anni fa MTB forum fece alcune visite a fabbriche a taiwan.
e in una di queste specializzate in telai in alluminio, questi erano prodotti nello stesso stabilimento ovviamente su disegni diversi per KTM e BTWIN...
quindi? i primi fanno schifo e sono sovraprezzati e hanno solo il marchio o i secondi li regalano?
 

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ricordo che anni fa MTB forum fece alcune visite a fabbriche a taiwan.
e in una di queste specializzate in telai in alluminio, questi erano prodotti nello stesso stabilimento ovviamente su disegni diversi per KTM e BTWIN...
quindi? i primi fanno schifo e sono sovraprezzati e hanno solo il marchio o i secondi li regalano?

Un telaio KTM viene commercializzato passando attraverso un importatore, un distributore ed un negoziante, mentre un Btwin ha le tre fasi accentrate nonchè (presumibilmente) diverse economie di scala, e quindi ha costi ben diversi. Per cui, ovviamente a parità di livello tecnico, non è nè sovraprezzato l'uno nè regalato l'altro ;-)

Fermo restando che quello che conta non è lo stabilimento, ma i materiali, le tecniche di lavorazione e soprattutto i controlli di qualità. Nulla impedisce che dallo stesso capannone escano prodotti di livello qualitativo (e conseguentemente di prezzo) del tutto differente.
 

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Un telaio KTM viene commercializzato passando attraverso un importatore, un distributore ed un negoziante, mentre un Btwin ha le tre fasi accentrate nonchè (presumibilmente) diverse economie di scala, e quindi ha costi ben diversi. Per cui, ovviamente a parità di livello tecnico, non è nè sovraprezzato l'uno nè regalato l'altro ;-)

Fermo restando che quello che conta non è lo stabilimento, ma i materiali, le tecniche di lavorazione e soprattutto i controlli di qualità. Nulla impedisce che dallo stesso capannone escano prodotti di livello qualitativo (e conseguentemente di prezzo) del tutto differente.

si certo lo so. però un acquirente di un telaio KTM ci potrebbe restare male lo stesso. e al contrario molti spesso credono che i telai decatlon siano una schifezza...
poi ovvio basta vederli e si capisce che sono di fascia differente...
 

Jaco MtB

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Imho la cosa che si perde in una produzione standardizzata,come nel caso di Taiwan e Cina è l'immagine del prodotto,svalutata dalla standardizzazione e dal "made in quelpostodoveproduconoditutto". Su certi prodotti magari la cosa può passare in secondo piano,come nel caso di prodotti Apple, in altri casi la cosa è determinante. La Fender ha impostato la sua produzione esattamente su questo principio: la topdigamma è americana,made in USA; la medaglia d'argento va alle chitarre uscite dal Giappone mentre il bronzo alle messicane. Una messicana costa tra 5-600 euro,una USA oltre i 1500 per le standard.
Oppure la Nissan GTR, che pur costando meno della metà di una Lamborghini,alla prova dei fatti è superiore in prestazioni e comfort.
 

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Beh allora meno male che li fanno li. Nulla in contrario. Se il progetto sta in piedi e il telaio viene fuori secondo le specifiche richieste dove sta il problema?
 

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