Giornata tribbolata sabato sui Sibillini, e pensare che era partita nel migliore dei modi con una giornata supeer splendida a livello meteo e la solita nebbia sulla piana di Castelluccio
ma invece a Foce luogo di ritrovo per cominciare il giro ci aspetta uno spettacolo in technicolor
e anche la Sibilla oggi ha indossato il vestito della festa
giusto il tempo di una benedizione sulla chiesetta di Foce che non fa mai male soprattutto quando si va in mtb
e con i due uammeri doc Vence e Nico che oggi ha deciso di sdirazzare e venire con noi in montagna
ci incamminiamo nel piacevole sentiero 151 che attraverso il Piano della Gardosa
per una salita dolce dolce e resa solo un po più ostica dal breccione buttato la da poco
. Così i primi 200 mt di dislivello li riusciamo a fare in sella
ma poi arrivati alle famigerate svolte si spinge e basta
anche se noi asvevamo studiatiato questo giro per fare proprio come i downhiller e cioè studiare la discesa a piedi in salita
in effetti la discesa ehm la salita sarebbe molto bella da fare in discesa
e infatti il Vence resiste resiste fino a che non ce la fa più
e così dopo aver fatto aspettare un po Nicola che nel frattempo che noi ci gingillavamo tra salita e discesa e ripulivamo anche il sentiero sempre in ottica discesa sbuchiamo fuori dalle svolte nellas bellissima valle dei Laghi di Pilato
oggi fa un caldo bestia soprattutto qui incastonati come siamo tra i monti
e anche se si procede a piedi lo spettacolo è comunque sempre assicurato
Nico si è subito adattato e bici in spalla procede spedito come se pedalasse
Il ChieroVence sentendosi a casa sua comincia ad avere le polluzioni
tanto che riesce a pedalare dappertutto
o quasi
benchè agosto e sabato non c'è anima viva
e così dopo 3 ore e mezza di spingismo eccoci ai Laghi di Pilato che sono sempre un belvedere, Nico nmon c'era mai stato e rimane letteralmente a bocca aperta
il Chirovence ci chiama per farci vedere i suoi chirofratelli
che dovrebbero stare qui dentro
alla ricerca del chirocefalo perduto, ma non era l'arca
eccolo qua finalmente, se non fosse per i due cazzi che ha non interesserebbe a nessuno
ma è ora di riprendere il nostro cammino, ciu aspetta la durissima risalita alla sella delle Ciaule, anche se un ultimo sguardo ai laghi dall'alto merita
e via in sella
appunto
l'ostico passaggio prima dello svalico è diventato ancora più gnorante a causa di numerose frane venute giù a primavera e per superalro dobbiamo fare gli straordinari, Mario e Nicola poi non paghi si infilano in un ulteriore pertugio, della serie se non tribbolano non sono contenti
ma il più è fatto ora è tutto stradone fino in cima
dalle Ciaule alla cima del Vettore è solo una formalità anche se cominciano ad arrivare le nubi basse
è fatta
dalla cima del Vettore ora solo creste peccato che la nebbia ci toglie un po di spettacolo soprattutto per Nicola che non c'era mai stato
ma allo stesso tempo rende anche tutto un po più suggestivo, e vai con l'OMC
chi va con lo zoppo....
verso il nulla
la linea sottile
e così cresta su cresta raggiungiamo il Monte Torrone dove accade il fattaccio dell'uomo precipitato sul burrone ma nonostante tutto riusciamo a dare il nostro contrìibuto perchè tutto si risolva per il meglio, ma oramai si è fatto tardi e la sera avanza così come la nebbia e noi siamo ancora sul Sasso d'Andrè a 2100
e bisogna sbrigarsi se non vogliamo far fare lo straordinario all'elicottero
quindi basta foto e distrazioni e in quattro e quattr'otto siamo alla sella del Banditello, da li giriamo verso il 152 e a Fonte fredda dopo esserci abbeverati a dovere come i cavalli
giù di corsa per il 132 fino a Foce
Arriviamo alle auto precisi prima che faccia buio alle 19.30 e la degna conclusione del giro non può che essere quella di una bella abbuffata a Rocca al Guerin Meschino con dei ravioloni spettacolari :magna::magna:
e anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6188805735142338369
e la traccia gps