Prestigio 2016

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Sonic_ITA

Biker tremendus
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Orbea Oiz M-Pro (Mai Molar) - Marin Team CXR 29er custom 2x (Prestigiosa) - Marin Team CXR 29er custom 3x (Mulo)
Facendo una veloce ricerca, ho visto che l'ultimo thread sul Prestigio è stato aperto alla vigilia dell'edizione 2014. Il tono della discussione era piuttosto negativo, per usare un eufemismo. Da lì in poi l'argomento è stato abbandonato, segno evidente di disinteresse.
Ora, io ho iniziato a pedalare nel 2013, senza la minima intenzione di entrare nel mondo amatoriale/agonistico. Poi, un post su FB di un amico che non vedevo da tempo e che aveva appena concluso la DSB mi mise la pulce nell'orecchio e mi fece entrare nel circolo vizioso delle GF/MX, con l'obbiettivo di partecipare alla gsara di Villabassa l'anno successivo (2014, quello del ventennale).
Fino a quel punto mi ero rivolto alla carta stampata di settore solo sporadicamente e piuttosto casualmente. Ma, per capirne un po' di più, iniziai a leggere con maggiore assiduità e, in base alle mie preferenze, iniziai ad acquistare regolarmente MTB Magazine. Da lì venni a scoprire tutta una serie di gare pari e anche superiori alla DSB in termini di impegno, appeal, organizzazione e scenari. Venni anche a sapere che la rivista organizzava una challenge, come lo definiscono loro, che comprendeva una serie di gare sparse più o meno in tutta Italia.
A quel punto, il desiderio, prima o poi, di prendervi parte ha iniziato a fare capolino, anche perchè il regolamento è piuttosto democratico, non imponendo una partecipazione minima e richiedendo solo di portare a termine le gare a cui si prende parte, senza obbligo di particolari risultati. E per me, che soprattutto in salita vado piano, era l'ideale: partecipare a delle gare di livello in luoghi nuovi con un obbiettivo che le unisse in qualche modo. Alla mia portata, anche se sempre ai miei limiti.
Alla fine del 2015 venne pubblicato il regolamento nuovo del Prestigio, con meno gare rispetto alla stagione appena conclusa e nessuna sovrapposizione. All'epoca ero già iscritto a 4 gare impegnative che costituivano il mio programma per il 2016 e notai che 3 di queste erano inserite nel circuito di MTB Magazine (DSB, AV e 3E), garantendomi, nel caso le avessi concluse, 12 delle 13 stelle necessarie. A quel punto, aggiungere la Garda Marathon è stato il passo successivo: 14 stelle potenziali e via.
Dopo Bormio mi mancavano 3 stelle, ed ero iscritto al lungo della 3Epic (molto duro) quando in realtà mi sarebbero bastate le 3 stelle del medio (percorso che avrei potuto fare con una certa tranquillità) per conseguire il Prestigio. Ma sarebbe stata una sconfitta già in partenza, e ho deciso di non cambiare ed affrontare la sfida massima che Auronzo proponeva.
Alla fine, portarlo a casa è stata una soddisfazione. Ho sofferto l'altura dell'AV e riuscire a concludere la 3E nei tempi non è stata una passeggiata. Ma proprio per questo, anche se le mie prestazioni assolute sono di livello basso, sono contento a livello personale di aver centrato questo obbiettivo.
Quest'anno non siamo stati in molti a finirlo, meno di 130 mi pare. Ma scrivo questo post (ed è il vero motivo) per dire che, anche se i "vecchi" della specialità possono essere stufi di una formula ormai trita e ritrita e possono aver mille motivi per criticare questa serie, per molti nuovi amatori può ancora costituire un richiamo e un motivo di impegno prima e di soddisfazione poi, consentendo anche di visitare luoghi nuovi senza l'assillo del risultato ad ogni costo.
A livello di distribuzione territoriale, poi, il nordest (da cui provengo, anche se l'estremo nordest dove vivo è comunque a oltre due ore di macchina dalla più vicina di queste gare) è sicuramente avvantaggiato, ma è indubbio che la maggior parte delle competizioni con alti numeri di partecipazione avvengono proprio in Veneto e Trentino-Alto Adige. Ad ogni modo, mi sembra che la distribuzione delle gare del 2016 non sia stata così male. Forse solo il sud, dove in questi ultimi tempi inizia ad esserci effervescenza, è penalizzato con il solo inserimento dell'Etna Mx.
Concludo dicendo che comunque lo consiglierei, soprattutto a chi non ha il risultato in cima ai propri pensieri ma si vuole anche godere tracciati e ambientazioni.
Per il 2017 ho intenzione di ripetere le stesse gare: dalle premesse, potrebbero essere nuovamente inserite nel Prestigio, e in quel caso ovviamente ci riproverò. Altrimenti mi rimane la soddisfazione di averlo coneguito una volta e non lo inseguirò di nuovo, ma solo perchè il portafogli ha i suoi limiti oltre i quali non è opportuno andare...
 

mquinta

Biker urlandum
28/10/07
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Ancona
www.quintabikers.it
Facendo una veloce ricerca, ho visto che l'ultimo thread sul Prestigio è stato aperto alla vigilia dell'edizione 2014. Il tono della discussione era piuttosto negativo, per usare un eufemismo. Da lì in poi l'argomento è stato abbandonato, segno evidente di disinteresse.
Ora, io ho iniziato a pedalare nel 2013, senza la minima intenzione di entrare nel mondo amatoriale/agonistico. Poi, un post su FB di un amico che non vedevo da tempo e che aveva appena concluso la DSB mi mise la pulce nell'orecchio e mi fece entrare nel circolo vizioso delle GF/MX, con l'obbiettivo di partecipare alla gsara di Villabassa l'anno successivo (2014, quello del ventennale).
Fino a quel punto mi ero rivolto alla carta stampata di settore solo sporadicamente e piuttosto casualmente. Ma, per capirne un po' di più, iniziai a leggere con maggiore assiduità e, in base alle mie preferenze, iniziai ad acquistare regolarmente MTB Magazine. Da lì venni a scoprire tutta una serie di gare pari e anche superiori alla DSB in termini di impegno, appeal, organizzazione e scenari. Venni anche a sapere che la rivista organizzava una challenge, come lo definiscono loro, che comprendeva una serie di gare sparse più o meno in tutta Italia.
A quel punto, il desiderio, prima o poi, di prendervi parte ha iniziato a fare capolino, anche perchè il regolamento è piuttosto democratico, non imponendo una partecipazione minima e richiedendo solo di portare a termine le gare a cui si prende parte, senza obbligo di particolari risultati. E per me, che soprattutto in salita vado piano, era l'ideale: partecipare a delle gare di livello in luoghi nuovi con un obbiettivo che le unisse in qualche modo. Alla mia portata, anche se sempre ai miei limiti.
Alla fine del 2015 venne pubblicato il regolamento nuovo del Prestigio, con meno gare rispetto alla stagione appena conclusa e nessuna sovrapposizione. All'epoca ero già iscritto a 4 gare impegnative che costituivano il mio programma per il 2016 e notai che 3 di queste erano inserite nel circuito di MTB Magazine (DSB, AV e 3E), garantendomi, nel caso le avessi concluse, 12 delle 13 stelle necessarie. A quel punto, aggiungere la Garda Marathon è stato il passo successivo: 14 stelle potenziali e via.
Dopo Bormio mi mancavano 3 stelle, ed ero iscritto al lungo della 3Epic (molto duro) quando in realtà mi sarebbero bastate le 3 stelle del medio (percorso che avrei potuto fare con una certa tranquillità) per conseguire il Prestigio. Ma sarebbe stata una sconfitta già in partenza, e ho deciso di non cambiare ed affrontare la sfida massima che Auronzo proponeva.
Alla fine, portarlo a casa è stata una soddisfazione. Ho sofferto l'altura dell'AV e riuscire a concludere la 3E nei tempi non è stata una passeggiata. Ma proprio per questo, anche se le mie prestazioni assolute sono di livello basso, sono contento a livello personale di aver centrato questo obbiettivo.
Quest'anno non siamo stati in molti a finirlo, meno di 130 mi pare. Ma scrivo questo post (ed è il vero motivo) per dire che, anche se i "vecchi" della specialità possono essere stufi di una formula ormai trita e ritrita e possono aver mille motivi per criticare questa serie, per molti nuovi amatori può ancora costituire un richiamo e un motivo di impegno prima e di soddisfazione poi, consentendo anche di visitare luoghi nuovi senza l'assillo del risultato ad ogni costo.
A livello di distribuzione territoriale, poi, il nordest (da cui provengo, anche se l'estremo nordest dove vivo è comunque a oltre due ore di macchina dalla più vicina di queste gare) è sicuramente avvantaggiato, ma è indubbio che la maggior parte delle competizioni con alti numeri di partecipazione avvengono proprio in Veneto e Trentino-Alto Adige. Ad ogni modo, mi sembra che la distribuzione delle gare del 2016 non sia stata così male. Forse solo il sud, dove in questi ultimi tempi inizia ad esserci effervescenza, è penalizzato con il solo inserimento dell'Etna Mx.
Concludo dicendo che comunque lo consiglierei, soprattutto a chi non ha il risultato in cima ai propri pensieri ma si vuole anche godere tracciati e ambientazioni.
Per il 2017 ho intenzione di ripetere le stesse gare: dalle premesse, potrebbero essere nuovamente inserite nel Prestigio, e in quel caso ovviamente ci riproverò. Altrimenti mi rimane la soddisfazione di averlo coneguito una volta e non lo inseguirò di nuovo, ma solo perchè il portafogli ha i suoi limiti oltre i quali non è opportuno andare...

bè se hai concluso la 3Epic nei tempi, significa che sei arrivato all'ultimo cancello in tempo.........quindi non sei per niente scarso.
A me mancavano quelle stelle ma sono stato fermato nonostante avessi potuto chiuderla ampiamente nelle ore stabilite.......ma ormai è acqua passata e comunque concordo sul fatto che fare il Prestigio è una bella esperienza
 

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