Per il moltiplicarsi di topic singoli e per mettere un po' di ordine nella sezione, apro questo topic per riunire tutti i possessori della Granite.
Come per il topic sulla UJ sono benvenute impressioni e esperienze.
Parto con la mia
Dopo 30000 m di dislivello e circa 1000 km posso dire che...
Su salita scorrevole perde come ovvio rispetto ad una xc, ma è molto più comoda.
Col propedal a 3 e seduti in sella il carro è immobile, ma una volta sui padali il bobbing è abbastanza marcato, seppur accettabile per sgranchirsi le gambe e altro.
Su salite tecniche è veramente una goduria, mantenendo una certa frequenza di pedalata si riesce a superare gran parte degli ostacoli.
Sui gradoni più alti o sui passaggi più difficili è necessario dare qualche colpetto coi reni per evitare che si insacchi troppo, sbattendo le pedivelle.
Sui tornantini stretti in salita tende ad impennarsi, tuttavia con la giusta distribuzione del peso e la giusta gamba si riesce a fare tutto per bene.
In queste situazioni preferisco il propedal a 1, ho provato anche a salire con l'ammortizzatore aperto trovando la pedalata più fluida ma la salita diventa decisamente più impegnativa fisicamente.
Verso la talas ho sviluppato un rapporto di amore-odio, giungendo ad un compromesso. Una volta abbassata devo scalare 1 se non 2 pignoni, infatti la bici diventa decisamente più dura da spingere (montate il 36!). Ho trovato che abbassare la forcella dia un reale vantaggio quando la pendenza è intorno al 20% su strada bianca e 16-17% su sentiero, ovvero quando l'anteriore inizia ad impennarsi. Tuttavia con l'accoppiata talas e 22-36 si sale praticamente ovunque.
Le ruote leggere aiutano molto durante le ascese.
Da portare a spalle è abbastanza comoda (per quanto portare una bici a spalle non sia mai comodo). Infatti il tubo obliquo senza spigoli e il passaggio cavi interno aiutano a rendere l'attività meno fastidiosa.
In discesa è ottima sia nel tecnico lento (montate un bash, il 44 vi dura poco) che sullo scorrevole. Ovviamente paga pegno sullo scassato veloce, dove la UJ lavora sicuramente meglio, ma se manterrete delle velocità accettabili non dovreste avere problemi.
Molto apprezzate le regolazioni della fox talas rlc, soprattutto la compressione alle basse facilmente raggiungibile anche una volta in sella.
Per quanto riguarda il carro in discesa, non sono mai riuscito ad arrivare a fondo corsa, avanzando parecchi mm di escurione anche con sag 40%. Tuttavia non frequento bike park e non ho mai fatto un salto degno di nota.
Altra nota positiva per i formula the one con dischi da 180. Li trovo più che sufficienti e pronti nella risposta. Il disco da 200 che montava di serie credo sia un po' esagerato: frenando con un dito per lunghissimi tratti ad elevata pendenza non ho mai riscontrato alcun segno di affaticamento nè dell'impianto, nè delle mie mani. Inoltre ritengo che la bassa modulabilità dell'impianto sia un falso mito. I freni sono molto reattivi, è vero, ma modulabili.
Le easton haven in discesa si comportano bene, ho dovuto tirare un paio di raggi, ma per il resto sembra andare tutto liscio. Se però avete una guida molto veloce a aggressiva vi consiglio le più robuste havoc.
Altre considerazioni: l'anodizzazione è molto robusta e piacevole alla vista, il tendicatena è inutile, non mi è mai caduta la catena in discesa.
Se potessi cambiare qualcosa, direi il cambio posteriore che monterei a gabbia media e i nobby nic decisamente troppo fragili.
In conclusione, per come la vedo io, se amate molto la salita tecnica, e le lunghe gite in quota la GC è il limite superiore, a volte vorrei un 130. Se invece vi piace scendere, la GC è il limite inferiore. E' quindi un ottimo compromesso per non essere penalizzati troppo su uno dei due fronti e per il mio modod di andare in mtb si è rivelata essere una scelta molto azzeccata.
A me sta regalando tante soddisfazioni.
Ora avanti con le vostre considerazioni. Vi ritrovate con le mie impressioni?
Aggiornamento 19/7/2012
Dopo un anno aggiorno la recensione con alcune considerazioni.
Le prime impressioni non sono sostanzialmente cambiate (a parte il tendicatena che è utile!), ma di seguito un aggionamento.
-Servizio clienti Rose ottimo e puntuale
-I mozzi delle Easton Haven hanno iniziato a riempirsi di sabbia da subito e se si fa girare la ruota tra le mani si sente che le sfere grattano, particolarmente nel mozzo posteriore.
-Il cambio X9 è un po' una porcheria. Ha una curva finale molto stretta sui pignoni piccoli e questo porta alla rottura del cavo che ho già sostituito due volte in 3000 km
-Il forcellino è fissato al telaio mediante due vitine da brividi per quanto sono piccole. Spanare la testa è un attimo, il filetto femmina sul telaio poco di più.
Finchè si sostituisce il forcellino a casa è ok, ma se si è in montagna magari da soli, maneggiare una vitina così, con la paura che ti cada nell'erba o che si spani, non è il massimo. Tuttavia col forcellino di ricambio ti danno anche le viti di ricambio con tanto di frenafiletti sopra. Non era meglio una vite a brugola 5mm?
-La bielletta che attacca l'ammo al telaio è stretta da una vite a brugola che dire che passa vicino al telaio è un eufemismo. Basta che entri un po' di sporco o che prenda un po' di gioco il cuscinetto che lì raschia. basterebbe una vite con la testa più bassa di 2-3 mm.
Come per il topic sulla UJ sono benvenute impressioni e esperienze.
Parto con la mia
Dopo 30000 m di dislivello e circa 1000 km posso dire che...
Su salita scorrevole perde come ovvio rispetto ad una xc, ma è molto più comoda.
Col propedal a 3 e seduti in sella il carro è immobile, ma una volta sui padali il bobbing è abbastanza marcato, seppur accettabile per sgranchirsi le gambe e altro.
Su salite tecniche è veramente una goduria, mantenendo una certa frequenza di pedalata si riesce a superare gran parte degli ostacoli.
Sui gradoni più alti o sui passaggi più difficili è necessario dare qualche colpetto coi reni per evitare che si insacchi troppo, sbattendo le pedivelle.
Sui tornantini stretti in salita tende ad impennarsi, tuttavia con la giusta distribuzione del peso e la giusta gamba si riesce a fare tutto per bene.
In queste situazioni preferisco il propedal a 1, ho provato anche a salire con l'ammortizzatore aperto trovando la pedalata più fluida ma la salita diventa decisamente più impegnativa fisicamente.
Verso la talas ho sviluppato un rapporto di amore-odio, giungendo ad un compromesso. Una volta abbassata devo scalare 1 se non 2 pignoni, infatti la bici diventa decisamente più dura da spingere (montate il 36!). Ho trovato che abbassare la forcella dia un reale vantaggio quando la pendenza è intorno al 20% su strada bianca e 16-17% su sentiero, ovvero quando l'anteriore inizia ad impennarsi. Tuttavia con l'accoppiata talas e 22-36 si sale praticamente ovunque.
Le ruote leggere aiutano molto durante le ascese.
Da portare a spalle è abbastanza comoda (per quanto portare una bici a spalle non sia mai comodo). Infatti il tubo obliquo senza spigoli e il passaggio cavi interno aiutano a rendere l'attività meno fastidiosa.
In discesa è ottima sia nel tecnico lento (montate un bash, il 44 vi dura poco) che sullo scorrevole. Ovviamente paga pegno sullo scassato veloce, dove la UJ lavora sicuramente meglio, ma se manterrete delle velocità accettabili non dovreste avere problemi.
Molto apprezzate le regolazioni della fox talas rlc, soprattutto la compressione alle basse facilmente raggiungibile anche una volta in sella.
Per quanto riguarda il carro in discesa, non sono mai riuscito ad arrivare a fondo corsa, avanzando parecchi mm di escurione anche con sag 40%. Tuttavia non frequento bike park e non ho mai fatto un salto degno di nota.
Altra nota positiva per i formula the one con dischi da 180. Li trovo più che sufficienti e pronti nella risposta. Il disco da 200 che montava di serie credo sia un po' esagerato: frenando con un dito per lunghissimi tratti ad elevata pendenza non ho mai riscontrato alcun segno di affaticamento nè dell'impianto, nè delle mie mani. Inoltre ritengo che la bassa modulabilità dell'impianto sia un falso mito. I freni sono molto reattivi, è vero, ma modulabili.
Le easton haven in discesa si comportano bene, ho dovuto tirare un paio di raggi, ma per il resto sembra andare tutto liscio. Se però avete una guida molto veloce a aggressiva vi consiglio le più robuste havoc.
Altre considerazioni: l'anodizzazione è molto robusta e piacevole alla vista, il tendicatena è inutile, non mi è mai caduta la catena in discesa.
Se potessi cambiare qualcosa, direi il cambio posteriore che monterei a gabbia media e i nobby nic decisamente troppo fragili.
In conclusione, per come la vedo io, se amate molto la salita tecnica, e le lunghe gite in quota la GC è il limite superiore, a volte vorrei un 130. Se invece vi piace scendere, la GC è il limite inferiore. E' quindi un ottimo compromesso per non essere penalizzati troppo su uno dei due fronti e per il mio modod di andare in mtb si è rivelata essere una scelta molto azzeccata.
A me sta regalando tante soddisfazioni.
Ora avanti con le vostre considerazioni. Vi ritrovate con le mie impressioni?
Aggiornamento 19/7/2012
Dopo un anno aggiorno la recensione con alcune considerazioni.
Le prime impressioni non sono sostanzialmente cambiate (a parte il tendicatena che è utile!), ma di seguito un aggionamento.
-Servizio clienti Rose ottimo e puntuale
-I mozzi delle Easton Haven hanno iniziato a riempirsi di sabbia da subito e se si fa girare la ruota tra le mani si sente che le sfere grattano, particolarmente nel mozzo posteriore.
-Il cambio X9 è un po' una porcheria. Ha una curva finale molto stretta sui pignoni piccoli e questo porta alla rottura del cavo che ho già sostituito due volte in 3000 km
-Il forcellino è fissato al telaio mediante due vitine da brividi per quanto sono piccole. Spanare la testa è un attimo, il filetto femmina sul telaio poco di più.
Finchè si sostituisce il forcellino a casa è ok, ma se si è in montagna magari da soli, maneggiare una vitina così, con la paura che ti cada nell'erba o che si spani, non è il massimo. Tuttavia col forcellino di ricambio ti danno anche le viti di ricambio con tanto di frenafiletti sopra. Non era meglio una vite a brugola 5mm?
-La bielletta che attacca l'ammo al telaio è stretta da una vite a brugola che dire che passa vicino al telaio è un eufemismo. Basta che entri un po' di sporco o che prenda un po' di gioco il cuscinetto che lì raschia. basterebbe una vite con la testa più bassa di 2-3 mm.