Cosa diavolo hai combinato Andrea???
spero nulla di particolarmente grave caxo...........Punt Lagorai, nei contorni e nei dintorni
- Creatore Discussione 1maggio
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spero nulla di particolarmente grave caxo...........
Dammi il tempo di spulciare un po' qua e là e ti giro le tracce...
cavolo scusami ma guardando sul mio training camp non sono riuscito a trovare una traccia esatta dei giri che ti ho consigliato...mi dispiace!!!! se vuoi ti posso spiegare i trail sulla carta...o se vuoi accompagnarti...
Cosa diavolo hai combinato Andrea???
Eh insomma.. Ne avrò per due mesetti mi sa...
cavolo scusami ma guardando sul mio training camp non sono riuscito a trovare una traccia esatta dei giri che ti ho consigliato...mi dispiace!!!! se vuoi ti posso spiegare i trail sulla carta...o se vuoi accompagnarti...
tranquillo! nessun problema!
che cartina serve?
nei giorni 15-19 sono probabilmente libero. Non so se i miei compagni hanno organizzato qualcosa, ma mi piacerebbe venire a fare uno (se non entrambi) i trail che mi hai consigliato.
Se poi hai voglia di accompagnarci, beh... meraviglioso!
come non detto...
per quanto riguarda cima Vezzena e discesa da porta Manazzo la traccia fresca fresca di oggi è questa:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=282929
per la Panarotta invece, per salirci in cima potresti usare questa traccia:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=168680 (la traccia di salita incrocia quella di discesa in tre punti:partendo da pergine devi seguire per Fontana Botte, in località Assizzi segui la traccia verso dx ed invece a Vetriolo verso sx....ti potrà sembrare complicato invece è molto semplice vedrai..
)arrivato in cima alla Panarotta potresti anche esagerare ed arrivare anche sulla vetta del Fravort con questa traccia:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=180657
di cui se vuoi vedere il report il link è questo:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7140129&postcount=101
se ti limiti alla Panarotta e vuoi farti una bella discesa fino a Levico devi combinare i sentieri 309 (oppure 308, bello anch'esso) 305 e 303.
se guardi sulla carta kompass 621 "Valsugana e Tesino" (per quanto le Tabacco siano infinitamente più belle io ho questa...) una volta fatto il 309 (o come dicevo anche il 308) segui il 305 ma solo fino all'incrocio con la forestale in località Michelotto (dopo diventa trattorabile per un lungo tratto e te lo sconsiglio) per poi risalire di poco la sterrata in direzione Compet fino all'imbocco del 303.
Da li fino a Levico non avrai più problemi...
Fammi sapere quando sei in zona che per quanto al momento non possa garantirti niente se sono libero si va insieme! ciao..
come non detto...
per quanto riguarda cima Vezzena e discesa da porta Manazzo la traccia fresca fresca di oggi è questa:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=282929http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=282929
per la Panarotta invece, per salirci in cima potresti usare questa traccia:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=168680http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=168680 (la traccia di salita incrocia quella di discesa in tre punti:partendo da pergine devi seguire per Fontana Botte, in località Assizzi segui la traccia verso dx ed invece a Vetriolo verso sx....ti potrà sembrare complicato invece è molto semplice vedrai..
arrivato in cima alla Panarotta potresti anche esagerare ed arrivare anche sulla vetta del Fravort con questa traccia:
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=180657http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=180657
di cui se vuoi vedere il report il link è questo:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7140129&postcount=101http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7140129&postcount=101
se ti limiti alla Panarotta e vuoi farti una bella discesa fino a Levico devi combinare i sentieri 309 (oppure 308, bello anch'esso) 305 e 303.
se guardi sulla carta kompass 621 "Valsugana e Tesino" (per quanto le Tabacco siano infinitamente più belle io ho questa...) una volta fatto il 309 (o come dicevo anche il 308) segui il 305 ma solo fino all'incrocio con la forestale in località Michelotto (dopo diventa trattorabile per un lungo tratto e te lo sconsiglio) per poi risalire di poco la sterrata in direzione Compet fino all'imbocco del 303.
Da li fino a Levico non avrai più problemi...
Fammi sapere quando sei in zona che per quanto al momento non possa garantirti niente se sono libero si va insieme! ciao..
beh! mi hai dato non pochi spunti!!!
credo proprio che almeno uno di questi me lo farò! spero proprio che il tempo vada in miglioramento, perchè altrimenti i giorni utili a disposizione, inizio settimana prossima, me li frego!!!
comunque ti avverto di sicuro (anche se a sensazione il tuo ritmo è ben superiore al mio!!)
PS: un bed and breakfast, economico ma decoroso, in zona? suggerimenti?
Estate, giornate lunghe...è tempo di trasferte a lunga gittata...se non si va adesso quando mai?...questa volta tocca che ti tocca è la volta di un bel giro circolare attorno al Monte Pelmo a cospetto del cosiddetto "el Caregon del Padreterno".
Partiamo da Borca di Cadore in quattro, io, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], Armando e Mauro.
Primissima parte sulla ciclabile della ex ferrovia Cortina - Calalzo di Cadore, poi su bitume, con pendenze a tratti veramente sostenute, fino al rifugio Gianpietro Talamini.
Si prosegue con un tratto rilassante sempre asfaltato in direzione di Zoppè di Cadore fino ad un evidente bivio con una forestale che sale a sx.
Del Pelmo ancora nessuna traccia fin tanto che, superato un promontorio, improvvisamente si staglia davanti a noi la sua imponente mole rocciosa...c'è di che stare allibiti e meravigliati...le foto non esaltano pienamente la bellezza che ci si prospetta ai nostri sguardi.
E' qui che inizia il vero giro allmontain prima fino al Passo Rutorto
poi al vicino Rifugio Venezia
alla spallata di qualche minuto per il successivo straordinario traverso in quota (segnavia 472) da divertimento allo stato puro.
Al bivio col 474 scendiamo come da copione verso il Rifugio Pala Favera anche se il 472, nonostante notizie poco rassicuranti sulla sua ciclabilità in direzione Passo Staulanza, proseguiva bello filante...mah probabilmente e col senno di poi potevamo anche tentare e proseguire per restare in quota.
In discesa tra l'altro succede l'irreparabile...Marco si trascina dietro un masso che gli piega il forcellino...cambio andato...sosta...riparazione a cura del meccanico Mauro...rapporto unico per la seconda parte del giro...22 davanti, 30 dietro.
Dal rifugio Pala Favera saliamo su bitume fino a Passo Staulanza, discesa fino al bivio per Malga Fiorentina e il Rifugio Città di Fiume per l'ultima salita della giornata fino a Forcella Forada.
Il rientro, dalla Val de Forada con primo tratto tecnico, per un bellissimo giro di 46 km e 2000 m di D+.
Partiamo da Borca di Cadore in quattro, io, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], Armando e Mauro.
Primissima parte sulla ciclabile della ex ferrovia Cortina - Calalzo di Cadore, poi su bitume, con pendenze a tratti veramente sostenute, fino al rifugio Gianpietro Talamini.
Si prosegue con un tratto rilassante sempre asfaltato in direzione di Zoppè di Cadore fino ad un evidente bivio con una forestale che sale a sx.
Del Pelmo ancora nessuna traccia fin tanto che, superato un promontorio, improvvisamente si staglia davanti a noi la sua imponente mole rocciosa...c'è di che stare allibiti e meravigliati...le foto non esaltano pienamente la bellezza che ci si prospetta ai nostri sguardi.
E' qui che inizia il vero giro allmontain prima fino al Passo Rutorto
poi al vicino Rifugio Venezia
alla spallata di qualche minuto per il successivo straordinario traverso in quota (segnavia 472) da divertimento allo stato puro.
Al bivio col 474 scendiamo come da copione verso il Rifugio Pala Favera anche se il 472, nonostante notizie poco rassicuranti sulla sua ciclabilità in direzione Passo Staulanza, proseguiva bello filante...mah probabilmente e col senno di poi potevamo anche tentare e proseguire per restare in quota.
In discesa tra l'altro succede l'irreparabile...Marco si trascina dietro un masso che gli piega il forcellino...cambio andato...sosta...riparazione a cura del meccanico Mauro...rapporto unico per la seconda parte del giro...22 davanti, 30 dietro.
Dal rifugio Pala Favera saliamo su bitume fino a Passo Staulanza, discesa fino al bivio per Malga Fiorentina e il Rifugio Città di Fiume per l'ultima salita della giornata fino a Forcella Forada.
Il rientro, dalla Val de Forada con primo tratto tecnico, per un bellissimo giro di 46 km e 2000 m di D+.
Venerdì 31 Luglio è la volta di sua maestà l'Ortles, la più alta vetta del Trentino Alto Adige con i suoi 3905 m...no, non sulla cima...io e Mauro siamo ben matti ma non così tanto.
Il girone comunque è da cicloalpinismo allo stato puro, tant'è che l'utilissima traccia altro non può essere che dell'amico [MENTION=1523]nonnocarb[/MENTION].
Partiamo da Gomagoi all'imbocco della Valle di Trafoi che porta al Passo dello Stelvio e subito in salita su bitume ci dirigiamo in Val Solda.
Poco prima dell'omonimo abitato si stacca sulla destra la dura sterrata per il primo rifugio della giornata...il Tabaretta.
Si pedala a fatica, le pendenze sono già impegnative qui, non pensiamo a quello che ci potrà attendere durante il prosieguo del giro
difatti la sterrata, a circa quota 2190 m, lascia spazio al sentiero di montagna n. 4 che con buon fondo, a dir la verità, sale abbastanza pedalabile fino a quota 2390 m circa.
Le zete che da qui ci appaiono davanti fin su al Rifugio Tabaretta non lasciano scampo
...si sale con la bici al fianco...a dir la verità qualche tratto in bike si potrebbe anche fare ma parliamo di qualche metro e non di più...le immagini non rendono giustizia e le forze cominciano già a tradirci.
Arriviamo finalmente al rifugio dove ci concediamo la sosta pranzo.
La stagione non è sicuramente la più azzeccata per intraprendere questo giro, anzi, lo sapevamo...il report del "nonno" parlava chiaro anche se devo dire che, leggendo la sua descrizione, pensavo più pedalabile il tratto fino al Tabaretta.
Effettivamente gli escursionisti non mancano, da qui in poi ci armiamo di santa pazienza e ci dirigiamo con le nostre bike in spalla verso la Forcella dell'Orso a quota 2871 m.
Lo sappiamo, siamo fuori "posto", qui di bike ne hanno viste ben poche, tant'è che scherzando cerco di regalare la mia bike a qualche escursionista che la mette sul ridere dicendogli che tanto qui non mi serve...per fortuna scherzano anche loro...uno arriva a dirmi, l'hai voluta la bici?...e allora pedala...e io pronto con la battuta...magari potessi pedalare.
Il tratto dalla Forcella dell'Orso fino al Passo della Tabaretta è fantastico...direte voi pedalabile...e invece no, non ancora, ma l'ambiente è unico, passaggi esposti, cordini metallici, addirittura un bel ponte in legno ci accompagnano fin sotto il Rifugio Payer.
A questo punto decidiamo di salire senza le bike per un veloce ristoro.
Siamo a quota 3029...l'Ortles ci appare ora ancora più maestoso, il suo incredibile ghiacciaio sembra potersi riversare di sotto da un momento all'altro.
Ritornati al passo e inforcate le bike iniziamo la lunga discesa fra i primi tornanti ghiaiosi e smossi ma divertenti.
Lungo la discesa si incontrano alcuni tratti in contropendenza che rallentano l'azione, anche la parte mediana del rientro risulta scorbutica e tratti pedalati si alternano a bravissimi tratti a piedi finchè appare alla nostra vista il Rifugio Borletti che ci riporta in un ambiente più boschivo.
I gestori ci chiedono com'è la discesa e ci segnalano che, da quando hanno aperto la stagione, siamo i primi bikers a transitare in zona...ma va?
L'ultima discesa ripaga degli sforzi profusi in questa giornata davvero estenuante ma dai panorami e dagli ambienti davvero unici e spettacolari.
Bellissimo pure il rientro lungo il sentiero del rio Trafoi...alla prossima.
[album]55951[/album]
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=286292
Il girone comunque è da cicloalpinismo allo stato puro, tant'è che l'utilissima traccia altro non può essere che dell'amico [MENTION=1523]nonnocarb[/MENTION].
Partiamo da Gomagoi all'imbocco della Valle di Trafoi che porta al Passo dello Stelvio e subito in salita su bitume ci dirigiamo in Val Solda.
Poco prima dell'omonimo abitato si stacca sulla destra la dura sterrata per il primo rifugio della giornata...il Tabaretta.
Si pedala a fatica, le pendenze sono già impegnative qui, non pensiamo a quello che ci potrà attendere durante il prosieguo del giro
difatti la sterrata, a circa quota 2190 m, lascia spazio al sentiero di montagna n. 4 che con buon fondo, a dir la verità, sale abbastanza pedalabile fino a quota 2390 m circa.
Le zete che da qui ci appaiono davanti fin su al Rifugio Tabaretta non lasciano scampo
...si sale con la bici al fianco...a dir la verità qualche tratto in bike si potrebbe anche fare ma parliamo di qualche metro e non di più...le immagini non rendono giustizia e le forze cominciano già a tradirci.
Arriviamo finalmente al rifugio dove ci concediamo la sosta pranzo.
La stagione non è sicuramente la più azzeccata per intraprendere questo giro, anzi, lo sapevamo...il report del "nonno" parlava chiaro anche se devo dire che, leggendo la sua descrizione, pensavo più pedalabile il tratto fino al Tabaretta.
Effettivamente gli escursionisti non mancano, da qui in poi ci armiamo di santa pazienza e ci dirigiamo con le nostre bike in spalla verso la Forcella dell'Orso a quota 2871 m.
Lo sappiamo, siamo fuori "posto", qui di bike ne hanno viste ben poche, tant'è che scherzando cerco di regalare la mia bike a qualche escursionista che la mette sul ridere dicendogli che tanto qui non mi serve...per fortuna scherzano anche loro...uno arriva a dirmi, l'hai voluta la bici?...e allora pedala...e io pronto con la battuta...magari potessi pedalare.
Il tratto dalla Forcella dell'Orso fino al Passo della Tabaretta è fantastico...direte voi pedalabile...e invece no, non ancora, ma l'ambiente è unico, passaggi esposti, cordini metallici, addirittura un bel ponte in legno ci accompagnano fin sotto il Rifugio Payer.
A questo punto decidiamo di salire senza le bike per un veloce ristoro.
Siamo a quota 3029...l'Ortles ci appare ora ancora più maestoso, il suo incredibile ghiacciaio sembra potersi riversare di sotto da un momento all'altro.
Ritornati al passo e inforcate le bike iniziamo la lunga discesa fra i primi tornanti ghiaiosi e smossi ma divertenti.
Lungo la discesa si incontrano alcuni tratti in contropendenza che rallentano l'azione, anche la parte mediana del rientro risulta scorbutica e tratti pedalati si alternano a bravissimi tratti a piedi finchè appare alla nostra vista il Rifugio Borletti che ci riporta in un ambiente più boschivo.
I gestori ci chiedono com'è la discesa e ci segnalano che, da quando hanno aperto la stagione, siamo i primi bikers a transitare in zona...ma va?
L'ultima discesa ripaga degli sforzi profusi in questa giornata davvero estenuante ma dai panorami e dagli ambienti davvero unici e spettacolari.
Bellissimo pure il rientro lungo il sentiero del rio Trafoi...alla prossima.
[album]55951[/album]
http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=286292
Nel senso più letterale dei termini..... Nell'ordine:
Passo Cinque Croci...
...Passo Val Cion...
...forcella Valsorda...
...e forcella Montalon ovviamente...
...gran bel giro in compagnia...eravamo: io...
...cima D'Asta...
...e qualche simpatica amica
N.B: quattro passi non solo nel senso di valichi oltrepassati, ma soprattutto per dare un'identità corretta al giro...anche se sarebbe più corretto dire otto...o sedici...
Passo Cinque Croci...
...Passo Val Cion...
...forcella Valsorda...
...e forcella Montalon ovviamente...
...gran bel giro in compagnia...eravamo: io...
...cima D'Asta...
...e qualche simpatica amica
N.B: quattro passi non solo nel senso di valichi oltrepassati, ma soprattutto per dare un'identità corretta al giro...anche se sarebbe più corretto dire otto...o sedici...
N.B: quattro passi non solo nel senso di valichi oltrepassati, ma soprattutto per dare un'identità corretta al giro...anche se sarebbe più corretto dire otto...o sedici...
Grande Davide...mi fai sempre più paura...mentre pensi e parli di un giro (ce l'avevi detto su al Piz Umbrail della discesa da Montalon)...praticamente è come se l'avessi già fatto...complimenti.
Fino al lago delle Stellune ok fatto, ma dalle Stellune a forcella Montalon?...percentuale di ciclabilità e poi la discesa finale com'è...fatte a piedi ma non ho memoria storica...complimenti ciao.
Ciao Loris, dalle Stellune non sono passato ma sono rimasto in quota mantenendo il lago sotto di me... Sono arrivato a forcella Montalon direttamente da forcella Valsorda con un traverso... Che, a parte il primo pezzo entusiasmante dopo non si lascia boxare, c'è un tratto su enormi sassoni di granito dove proprio in sella non si passa. Da forcella montalon direi più o meno stessa cosa, cioè ciclabilità al 50% circa con tratti improponibili che si alternano però a tratti entusiasmanti...nel complesso bellissimo ma da consigliare solo a chi ti vuol male!
Nel senso più letterale dei termini..... Nell'ordine:
Passo Cinque Croci...
[...]
N.B: quattro passi non solo nel senso di valichi oltrepassati, ma soprattutto per dare un'identità corretta al giro...anche se sarebbe più corretto dire otto...o sedici...
Complimenti Davide,
anche perché hai intitolato il report "Quattro passi dopo lavoro". Ma fai il turno di notte?
E poi "Nell'ordine:" quattro passi, cinque croci. Sei forte...
Ahah grazie Maurizio...comunque fatto dopo essere uscito dal lavoro alle 14..Complimenti Davide,
anche perché hai intitolato il report "Quattro passi dopo lavoro". Ma fai il turno di notte?
E poi "Nell'ordine:" quattro passi, cinque croci. Sei forte...
Ciao Loris, dalle Stellune non sono passato ma sono rimasto in quota mantenendo il lago sotto di me... Sono arrivato a forcella Montalon direttamente da forcella Valsorda con un traverso... Che, a parte il primo pezzo entusiasmante dopo non si lascia boxare, c'è un tratto su enormi sassoni di granito dove proprio in sella non si passa. Da forcella montalon direi più o meno stessa cosa, cioè ciclabilità al 50% circa con tratti improponibili che si alternano però a tratti entusiasmanti...nel complesso bellissimo ma da consigliare solo a chi ti vuol male!
Comunque onore a questi giri assurdi e improponibili, ma nel contempo meravigliosi!
Ebbene sì, nonostante la tetra giornata l'entusiasmo è salito parecchio.
Finalmente sono riuscito a realizzare un progetto che avevo in mente da tempo, e cioè la traversata in quota del monte Gronlait, monte Fravort ed Oscivart con discese tutte per sentieri inediti e con la migliore delle compagnie...
[MENTION=95929]VigBuck[/MENTION]...
[MENTION=94795]SID65[/MENTION]...
e non solo...
le salite sono state tutte sofferte, un pò per i lunghi tratti di portage, un pò (molto) per i 3200 metri di dislivello di ieri che avevo nelle gambe..
ma qui, in un tempo quasi dimenticato, qualcuno ha sofferto di certo più di noi oggi...
ed oltre le trincee, anche i sentieri dove siamo scesi sono stati creati per altro...
Ed anche se fa un pò effetto pensarci, credo vada bene così
Finalmente sono riuscito a realizzare un progetto che avevo in mente da tempo, e cioè la traversata in quota del monte Gronlait, monte Fravort ed Oscivart con discese tutte per sentieri inediti e con la migliore delle compagnie...
[MENTION=95929]VigBuck[/MENTION]...
[MENTION=94795]SID65[/MENTION]...
e non solo...
le salite sono state tutte sofferte, un pò per i lunghi tratti di portage, un pò (molto) per i 3200 metri di dislivello di ieri che avevo nelle gambe..
ma qui, in un tempo quasi dimenticato, qualcuno ha sofferto di certo più di noi oggi...
ed oltre le trincee, anche i sentieri dove siamo scesi sono stati creati per altro...
Ed anche se fa un pò effetto pensarci, credo vada bene così
Grande Davide, bel giro cicloalpinistico per fortuna mi sono aggregato all'ultimo, due cime che di solito si salgono in inverno con gli sci, ma fantastiche a scenderle anche in bici... alla prossima!!
se tutto va bene, pensavamo di venire a far panarotta+sentieri 308-5-3 come mi è stato qui suggerito...
com'è la situazione meteo? sono tanto umidi?
c'è qualcuno in zona che eventualmente ci accompagna?
com'è la situazione meteo? sono tanto umidi?
c'è qualcuno in zona che eventualmente ci accompagna?