De AEstethica ciclistica

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
Membro dello Staff
Diretur
16/6/03
11.693
203
0
98
Vico Road, Dalkey
www.prosecco.com
Da qualche giorno, passando davanti la cucina, sfilo davanti lo sheriffo Muldox che pedala beato su un sentiero montano, star del mese di Agosto del calendario di Bike.
Ed ogni volta ne ammiro il look abbastanza sobrio e tecnico: maglia rossa, braghe nere, casco bianco, bici nera ed un tocco chic dato dal camelback marrone.
Ultimamente invece lo sheriffo ha un look molto meno sobrio da quando è diventato testimonial di una ditta di abbigliamento da mtb molto meno sobria, che lo fa somigliare più ad un post-punk da malga che un tecnico all-mountaineer.
Una specie di tamarro-surfista che nonsisaperchè fa un picnic in una malga...:nunsacci:

Tutto questo mi ha fatto pensare al profondo legame che la bicicletta ha sempre avuto con l'estetica.
Negli anni mi è persino sembrato che l'estetica influenzi addirittura la scelta della pratica vera e propria: in fondo essere freerider o crosscountrysti non è solo una questione di pedalare o scendere, cardio si o no, etc...
E' proprio una questione estetica.

Un xcista vestito con i bermudoni da spiaggia o le scarpe ortopediche da skater sarebbe una cosa inguardabile tanto quanto un freerider con il pacco stretto nella lycra ed il pannolone da incontinente del fondello che sporge.

Le scelte estetiche della bici a volte riservano sorprese che andrebbero indagate anche a livello psicologico per rilevare le doppie identità delle persone: nel mondo bici c'è una quasi mania per tutto quello che è anodizzato.
L'anodizzazione nelle bici è una specie di patologia che porta gente dall'apparenza sana a perdere ore ed ore e diottrie su diottrie sui siti più esotici per trovare viti torx color papaya, tappi manubrio color kiwi, etc..
Possibilmente questi colori devono essere il più possibile accecanti o acidi, e sia coordinati tra loro sia rispetto ai telai (dai colori sobri come il bianco di moda ultimamente) su cui verranno montati.
Questo per non far sembrare la bici una specie di "sbocco" psichedelico tipo le leggendarie Klein (solo se pre-Trek, per carità!).
Il sogno erotico standard di ogni ammalato di estetica.
Standard come il classico corredo di parti anodizzate su telaio in titanio.
Un abbinamento ormai classico come un paio di mocassini con jeans e camicia bianca.
Generalmente pero' il malato di anodizzazione manifesta questa patologia solo nel ristretto caso delle biciclette.
Memorabile il caso di un forumendolo conosciuto anni fa che sbarco' in tuta di acetato rosso da una Multipla bianca una Klein sedona orange montata con un mix ChrisKing/Tune talemente acido che mi fece lo stesso effetto astringente che avrebbe potuto farmi mangiare un secchio di limoni di sorrento...

Ormai un po' demodé è lo stile "militare" un po' in voga tra i freerider qualche anno fa.
Un po' perchè ormai, cessata la naja da un pezzo la mimetica di è ormai consunta e tarmata, ed un po' perchè il surplus di abbigliamento a buon prezzo è diventato meno facile da trovare, vista anche il crescente successo del softair.
Cosi' anche le mitiche DaBomb mimetiche sembrano aver perso l'appeal di qualche anno fa e con loro i cerchi "camo" per le ruote. Sostituiti da variazioni di camo un po' improbabili, perlomeno rispetto al senso di mimetizzarsi, come i vari "urban camo", "desert camo", "ultraviolet camo" etc..


Per gli agonisti più sfegatati il problema è meno pressante, e questo li porta ad essere anche considerati dei poveretti senza alcun gusto estetico, ma sono parzialmente giustificati da almeno due fattori:
-la bici gli serve per pedalare e correrci e quindi deve anche essere funzionale
-le divise sociali

Mentre il primo problema puo' essere in qualche modo ovviato con un po' di consigli da forum e qualche tocco anodizzato qua e la (senza contare il dilaniamento interiore dato dal compromesso con la grammomania, altra patologia grave del biker...i casi più disperati assommano infatti grammomania ed ano-dizzomania), il secondo è più difficile da risolvere, visto che correre per una squadra è obbligatorio e normalmente le divise delle squadre sono disegnate in stato di ebbrezza e soprattutto devono essere coperte di scrittine in mille loghi e colori diversi per esigenze di sponsor.
Ecco quindi che la divisa del team normalmente diventa l'incubo peggiore per ogni grafico e/o designer, con le loro commistioni desolanti di font diversi ed accostamenti cromatici arditi.

Contro tutto questo, da un po' di tempo, si è organizzata una vera e propria Resistenza.
I veri esteti della bici, stufi di questi delitti contro l'estetica, si sono infatti organizzati in veri e propri movimenti, perlopiù rifacendosi, nei modi e nella terminologia, ai gruppi avanguardisti di inizio '900, con i loro "manifesti" e programmi d'intenti basati principi dadaisti con cui vorrebbero sovvertire il desolante panorama di omologazione contemporanea.
L'ondata delle singlespeed e delle fixie è stata cosi' servita: tubi tondi in acciaio dalle sezioni ridotte, riscoperta di tutto l'ambaradan anodizzato anni '80 (quello duro e puro, non quello "addomesticato" odierno stile CK), ibridazioni tra moderno e vintage, pezzi cromati e lucidati fino a diventare "no-logo" (a spregio della "brand-mania" imperante nel settore) e soprattutto il veto totale e radicale al carbonio. Che per oscuri motivi è diventato simbolo di uniformità e globalizazione e pertanto disprezzato.
(il tutto poi condito da frasi misticheggianti sulle hocculte qualitates dell'acciaio o il feeling-ride del titanio).

A parziale scorno di tutta questa avanguardia è poi arrivata la banalizzazione di questi principi con le fixies vendute al centro commerciale con tanto di catena in tinta col telaio a 200eu tutto compreso e qualche raccappricciante incidente avvenuto nella capitale degli happy-hour che ha visto dei neofiti del brakeless venire mutilati da tram o straziati da ombrellini da mojito conficcati in gola mentre assaporavano il "real" dello steel sul pavé :omertà:

speed2.JPG
 
  • Mi piace
Reactions: vinx and playlife

Jethan

Biker tremendus
30/3/06
1.009
3
0
Quartu Village
Visita sito
e qualche raccappricciante incidente avvenuto nella capitale degli happy-hour che ha visto dei neofiti del brakeless venire mutilati da tram o straziati da ombrellini da mojito conficcati in gola mentre assaporavano il "real" dello steel sul pavé

auhauhauhah..bellissima questa...adoro i colletti bianchi in festa con le mollette per i panni a tenere i pantaloni!!!.. l'immagine di loro che lottano con il freno a contrapedale...è estasiante :smile::smile::smile::smile:
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
1.316
2
0
Mapellum (BG)
Visita sito
Si, mah, ho sicuramente anche io i miei problemi, pure parecchio gravi da certi punti di vista, ma francamente quanto descritto dal Ser non mi sembra tanto un parto della fantasia, e nemmeno di una "artistica esagerazione", o licenza poetica, che dir-si-voglia...

Comunque complimenti, l'ironia c'è, e ci sta tutta.

M.
 

bikerciuc

Biker infernalis
Be' Ser... lo confesso... ho passato ore a masturbarmi mentalmente sognando una Intense bianca con le Cobalt blu e le rotelline del cambio X.O anodizzate allo stesso modo...
poi, fortunatamente, un attacco di 'portafoglite' benigna mi ha convinto a tenermi quello che avevo e ad essere felice della valutazione fatta per la quale le bike, una volta infangate, sono cromaticamente tutte simili...

però simpatica l'immagine del 'pacco fasciato nel Lycra' e del 'pannolone'... forse è per quello che preferisco i calzoncini larghi e, di conseguenza, perdermi su qualche sentiero senza sapere bene a fine giornata se la mia è stata una gita in bici, una camminata in montagna o un itinerario semialpinistico con tratti di arrampicata e dis-arrampicata...
 

monello

Biker serius
23/12/03
227
7
0
imola
www.pirulino.com
Cito in risposta uno dei miei autori preferiti: ironico, anarchico, anticlericale e anche gran pedalatore, che molto tempo fa scriveva:

"Io corro, io volo sulla bicicletta, | questo ideal delle cavalcature: | chi soffre d'emorroidi o di bolletta | m'insulti pure.
 

Classifica mensile dislivello positivo