Mercoledì scorso sono salito da Lecco fino all'Orscellera (Piani di Bobbio) nello scendere ho seguito il tracciato del bike park (pista blu quindi teoricamente facile) sapendo che non avrei incontrato nessuno essendo l'impianto chiuso.
Con una bici ad AM ho avuto non poche difficoltà: il fondo con grandi pietre soprattutto nelle curva da passare con tecnica trialistica piuttosto che in velocità, un passerella a sponda che termina con un drop 1m circa con atterraggio in una zona con grosse rocce seguita da una controcurva, tratti nei prati quasi completamente ricoperti da erba alta, continui attraversamenti della carrozzabile, seguiti da tratti ripidi con travi trasversali a formare gradini parecchio alti affrontabili a bassa velocità, ma la cosa che più mi ha disturbato sono molti canali trasversali rispetto alla pista (scolo acqua?), alcuni anche profondi, con non mi hanno mai permesso anche nei tratti più facili mollare un po'.
Ora io non sono un mostro di tecnica, ero stanco dopo oltre 2000m di dislivello, la bici non è la più adatta ad un bike park ma se è questa la difficoltà di una pista blu non ci siamo proprio; una pista blu dovrebbe essere facile decisamente flow qualche bella sponda ben raccordata, offrire la possibilità di evitare i tratti più ostici con varianti, dare spazio di sicurezza in caso di errore.
Mi è venuto anche il dubbio che il bike park essendo chiuso non fosse messo al meglio, ma per sistemarlo non bastava stendere qualche fettuccia e sistemare qualche cartello di indicazione quindi essendo praticamente nel clou della stagione ritengo che quello sia il tracciato tipico.
In conclusione sarebbe opportuno ripensare alla tracciatura e alla classificazione per ampliare la platea dei biker offrendo una più ampia scelta, dando la possibilità ai principianti di provare e migliorarsi senza rischiare di rompersi il collo e mi auguro che sia un problema solo di questo bike park .
Con una bici ad AM ho avuto non poche difficoltà: il fondo con grandi pietre soprattutto nelle curva da passare con tecnica trialistica piuttosto che in velocità, un passerella a sponda che termina con un drop 1m circa con atterraggio in una zona con grosse rocce seguita da una controcurva, tratti nei prati quasi completamente ricoperti da erba alta, continui attraversamenti della carrozzabile, seguiti da tratti ripidi con travi trasversali a formare gradini parecchio alti affrontabili a bassa velocità, ma la cosa che più mi ha disturbato sono molti canali trasversali rispetto alla pista (scolo acqua?), alcuni anche profondi, con non mi hanno mai permesso anche nei tratti più facili mollare un po'.
Ora io non sono un mostro di tecnica, ero stanco dopo oltre 2000m di dislivello, la bici non è la più adatta ad un bike park ma se è questa la difficoltà di una pista blu non ci siamo proprio; una pista blu dovrebbe essere facile decisamente flow qualche bella sponda ben raccordata, offrire la possibilità di evitare i tratti più ostici con varianti, dare spazio di sicurezza in caso di errore.
Mi è venuto anche il dubbio che il bike park essendo chiuso non fosse messo al meglio, ma per sistemarlo non bastava stendere qualche fettuccia e sistemare qualche cartello di indicazione quindi essendo praticamente nel clou della stagione ritengo che quello sia il tracciato tipico.
In conclusione sarebbe opportuno ripensare alla tracciatura e alla classificazione per ampliare la platea dei biker offrendo una più ampia scelta, dando la possibilità ai principianti di provare e migliorarsi senza rischiare di rompersi il collo e mi auguro che sia un problema solo di questo bike park .