com'è la vostra esperienza col servizio bici in treno?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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mach1

Biker superioris
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fate uso di questo servizio? come vi trovate? lo fate perchè credete nel servizio, vi piace e vi soddisfa? non ci sono alternative valide o preferite l'automobile?
credo possa essere interessante raccogliere un po' di pareri e esperienze, sia positive che negative, in tal senso.
 

emmellevu

FAT-Biker meravigliosus
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Monza e Brianza
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Salsa Bucksaw, Specialized Diverge
fate uso di questo servizio? come vi trovate? lo fate perchè credete nel servizio, vi piace e vi soddisfa, non ci sono alternative valide o preferite l'automobile? credo possa essere interessante raccogliere un po' di pareri e esperienze in tal senso.

sono curioso anch'io
mai usato ma potrebbe essere un'idea
sentiamo le opinioni di chi lo usa già
 

mach1

Biker superioris
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ovviamente apro le danze.

Ne faccio uso, anche abbastanza frequente, diciamo dalle 5 alle 10 volte l'anno. Gli aspetti positivi sono che lo trovo un servizio sulla carta utile specialmente quando si è da soli e cose come il costo della benzina, di pedaggi vari, il dover guidare e caricare scaricare la bici dall'auto lo rendono un servizio appetibile e competitivo ( oltre al fatto che permette una certa libertà che l'auto non consente obbligandoti a chiudere sempre percorsi ad anello mentre col treno si può andare da A dove arrivare col treno a B dove riprendere il treno verso casa o spostarsi in treno fino ad A per poi tornare in bici fino a casa o anche sfiancarsi in un giro tostarello confidando nel fatto che non si dovrà guidare ).

E' altresì encomiabile che per soli 3 euro sia garantito il trasporto per 24 ore dal momento dell'obliterazione senza vincoli di tratte o di chilometri ( ovviamente solo sui treni consentiti e ben evidenziati negli orari ufficiali )

Il servizio però non manca di problemi che ho ormai avuto modo di inquadrare e di margini per essere ampiamente migliorato

- capita a volte ( specie su trenord: tutto ciò che può capitare di negativo sui treni con trenord ha una ben più alta possibilità di accadere ) che i treni non siano dotati di appositi vagoni per trasporto bici, il che significa caricare e appoggiare la bici alle bell e meglio sui ballatoi con la necessità quindi di rimanerle affianco per tutta la durata del viaggio in quanto la gente giustamente vuole anche salire e scendere alle fermate e la bici così caricata è decisamente in mezzo alle palle dato che giocoforza si finisce per doverla appoggiare a una portiera ( e state pur tranquilli che se anche ci sono due porte per ogni vagone e il vagone è mezzo vuoto la gente vorrà scendere e salire da QUELLA portiera.

- i sistemi di fissaggio della bici sono quasi sempre inadeguati. Quando va bene nell'apposito scomparto ci sono i ganci per appenderle in verticale alla ruota ( spesso rotti ). Quando va male si deve cercare di appoggiarle in modo da incastrarle tra le pareti e i pali di sostegno del vano adibito in modo che non cadano ( e tenete presente che il treno di scossoni ne prende ). A volte vengono sfruttate le strutture riservate alle sedie a rotelle ( probabilmente sperando che nello stesso viaggio non debbano fare uso del treno una bici e uno in sedia a rotelle ).

- il trasporto è a mio avviso pensato per i classici ferri da passeggio nei confronti dei quali si adopera poco riguardo. Se capita di viaggiare con altri passeggeri l'unico modo di stipare più bici è quasi sempre quello di appoggiarle le une sulle altre, cosa che farebbe rabbrividire chiunque abbia speso i suoi sudati risparmi su una bici appena decente ( anche perchè pure se voi decidete di adottare tutte le cure del caso lo stesso potrebbe non fare quello che sale alla fermata dopo la vostra ) oppure rimanere a fianco della bici, in piedi per un viaggio magari di due ore, per controllare la situazione.

- tutte queste situazioni a onore del vero migliorano in maniera piuttosto sensibile se si sale su un convoglio visibilmente di recente progetto, pensati espressamente anche per questo tipo di esigenze. Ma se il treno è vecchio può capitare persino di dover far passare la bici lungo quei gradini altissimi e strettissimi delle vecchie carrozze col palo in mezzo che obbliga a contorsionismi e equilibrismi per far passare il manubrio. Ovviamente il fatto di viaggiare su un vecchio o un nuovo treno è un puro terno al lotto.

- non parliamo delle stazioni che non hanno la benchè minima infrastruttura per agevolare un servizio del genere. Bici a spalla e pronti a salire e scendere scalinate. Non un grande sforzo per gente che è abituata a farlo normalmente per sentieri ma da comunque l'idea del modo in cui trenitalia abbia deciso di implementare questo servizio. Mi è spesso capitato di pensare a come debba fare uno in sedia a rotelle se questo è il calvario che tocca a una semplice bici, quelli sono decisamente problemi più seri rispetto ai nostri che lo facciam per hobby.

Insomma allo stato attuale il servizio in diverse occasioni sembra più un FAVORE che ti fanno del tipo "vabbè tu se ti serve la bici portala, un modo per caricarla lo troviamo" piuttosto che un vero servizio pensato, progettato ed offerto alla clientela, facendo leva sulla effettiva mancanza di alternative. Per contro quando le cose funzionano tutte da manuale il servizio potrebbe valere persino di più di quei 3 euro che chiedono come supplemento.
Volendo vedere positivo si può pensare che con il lento aggiornamento del parco treni la situazione possa col tempo magari anche migliorare.

pertanto attualmente il mio voto va alle due opzioni:
ne faccio uso sono soddisfatto ma potrebbe essere migliorato
ne ho fatto uso, ho avuto esperienze negative ma continuerò a usarlo
 

mach1

Biker superioris
27/5/13
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ci tenevo anche a rendervi partecipi di UN EPISODIO ODIOSO accadutomi proprio questa mattina. PRendetelo appunto come un episodio in quanto è la prima volta che mi accade una cosa simile ma credo valga la pena di raccontarlo.
Decido di sfruttare il servizio e arrivare a Tirano in treno dove poi prendere il treno rosso e arrivare al passo bernina. Il meteo dice che oggi è il giorno perfetto. Il treno parte da Milano Centrale alle 6.20. Sveglia ore 5, partenza in bici al buio e 40 minuti dopo arrivo in stazione dove inizia il seguente calvario che ora riporterò:

Non sono ancora le 5.40. La stazione di Milano, biglietto da visita di Milano a tutti i passeggeri che arrivano in treno nel capoluogo lombardo, a quell'ora è un crocevia di disperati: fuori spacciatori, dentro indigenti gettati per terra o sui tavolini degli esercizi non ancora aperti a dormire in ogni angolo come gli sfollati di un terremoto. Evidentemente con tutti i palazzi vuoti a Milano, allestire un ricovero o qualcosa di simile con almeno un tetto, dei cessi e del riscaldamento è cosa troppo lungimirante e onerosa meglio lasciarli lì per terra, tanto una cosa tipica del nostro paese è che un problema fintanto che si può ignorare è un problema che non esiste.

Le biglietterie sono ancora tutte chiuse. Gli automatici sono molti e funzionano, tanto meglio son più comodi e non c'è coda. Faccio il mio bel biglietto, fino ad ora tutto bene, pregusto già la giornata. Vado al tabellone delle partenze e vedo che il treno indica la dicitura Colico anzichè Tirano ( colico è sulla tratta ma è 70 km prima di Tirano che è l'effettivo capolinea ). Penso che magari a quella stazione ci sia una coincidenza che non era stata segnalata. Per scrupolo nonostante il largo anticipo anzichè recarmi a un bar a far colazione vado verso il binario dove vedo che è già presente il treno, becco uno del personale e gli chiedo se il treno prosegue a Tirano e come mai ci sia scritto Colico. Mi dice che a causa di lavori di potenziamento da Colico a Tirano c'è un pullman sostitutivo.
Gelo.
Gli faccio presente che, se non si fosse notato dall'abbigliamento, dal caschetto ancora allacciato in testa e dalla bici che sto trainando, ho una bici al seguito e che quando ho fatto il biglietto non c'era alcuna comunicazione in merito. Mi guarda con la faccia di uno che ha capito di essere davanti a una grossa gatta da pelare e la risolve brillantemente sbolognandomi a un collega di quel treno ( lui stava smontando credo ).
Questo, italianissimo, parla una lingua a me sconosciuta e tra i farfugli e gli sbiascichii si capisce solo "c'è scritto colico". L'incontro si rivela assolutamente inutile e mi rendo subito conto non caverò un ragno dal buco
Decido di tentare la carta centro informazioni per avere notizie in merito. Nel frattempo si sono fatte le 5.50 circa. Il treno parte alle 6.20. A quell'ora è pieno di passeggeri ma di personale in giro nemmeno l'ombra, indicazioni poche: con l'ultimo rinnovo hanno riempito la stazione di negozi e negozietti nascondendo ciò che a un passeggero interessa veramente.
Decido di tornare alle biglietterie e nel farlo decido di farmela incivilmente tutta in sella, sperando che qualcuno della stazione mi fermi per cazziarmi in modo da poter chiedere informazioni a lui ma il personale di trenitalia si nasconde come fossero marmotte in pieno inverno. Alla biglietteria degli sportelli che precedentemente erano chiusi ora c'è la bellezza di uno aperto e c'è già la fila. Faccio per scavalcare la fila solo per chiedere all'addetta dov'è il centro informazioni ma mi ferma un tale anche lui lì in fila che non ho capito chi fosse, se un cliente un tizio delle pulizie o altro. Straniero, giovane, dall'aria poco rassicurante. Di poche parole, mi indica di fare la fila. Io gli rispondo che devo solo chiedere un informazione. Questo mi dice "informazioni binario 24". Io non so perchè, forse il poco sonno, la concitazione o l'incazzatura gli dico grazie e inforco senza nemmeno pensarci la bici per recarmi al binario. Mentre sto andando mi domando perchè sto dando retta a uno straniero dall'aria poco raccomandabile incrociato alle 6 del mattino in una stazione. Raggiunto il binario vedo l'ufficio informazioni e mi rendo conto che quello che mi sembrava un tossico era di fatto l'unico che fino a quel momento mi aveva concretamente dato una mano. Mi sento un personaggio di un film dei fratelli Cohen.
All'ufficio informazioni, espongo ad una ragazza molto gentile la situazione la quale mi dice che quello è l'ufficio delle FS mentre il mio treno è Trenord e non è competenza loro. Si dimostra subito comprensiva e approva in pieno la mia rabbia dicendomi che una situazione del genere non è possibile: tanto non era un problema a cui lei era tenuta a dover rispondere quindi solidalizzare col cliente non le costava nulla. Gli chiedo dove devo andare per trovare qualcuno di competenza e mi indica o il capotreno ( il tizio farfuglioso di prima ) o mi dice che l'ufficio informazioni dell'altra compagnia è in un altra stazione ( offrono treni nella STAZIONE CENTRALE DI MILANO ma non hanno personale a disposizione per la clientela, fate voi ). Mi scrive su un foglietto il numero verde di Trenord. Chiamo il numero e parte un messaggio registrato che dice che il numero è attivo dalle 8 di mattina ( i loro treni partono alle 6 ma non c'è nessuno a cui chiedere a quell'ora :medita: ). Sono ormai le 6.10, mi rigioco la carta capotreno. Torno al binario e c'è il tizio di prima affiancato da un altro tizio, questo sembra essere il vero capotreno. In realtà si rivelerà essere solo un imbecille.

Gli rispiego la situazione e qui avviene un dialogo che ha dell'assurdo che più o meno va così:
" scusi ma quindi io a tirano come ci devo arrivare?"
( il tizio comincia con fare misto tra il saccente e il non mi scocciare non sono cazzi miei )
"scendi a colico e poi prendi il bus"
"si ma come ce la metto la bici sul bus"
"eh non so se ci sta"
"si ma io ho un biglietto per un treno che garantiva servizio bici fino a tirano"
"si ma lì c'è scritto colico, c'è scritto lì"
( il tizio farfuglione annuisce e ogni tanto ci butta dento un "glielo avevo già detto che ferma a colico" come se lì in mezzo quello scemo che non capisce la situazione dei tre fossi io ma non partecipa in altro modo)
"si ma io che ne sapevo che lì c'era scritto se quando ho fatto il biglietto non c'era"
( il tizio evidentemente si sta scazzando e il suo atteggiamento passa da saccente a "faccio lo splendido")
"eh va be ma tu scendi a colico e poi c'è il pullman e chiedi a lui"
"si ma se poi mi dice che la bici non ci sta, io che ne so che pullman avete approntato lì devo andare alla spera in dio e se poi la bici non ci sta?"
"ma chi te lo dice che non ci sta"
"io lo dico, ho presente come vengono organizzate queste cose"
"e allora se non puoi andare sul pullman falla in bici no?"
lo guardo con aria incredula e gli scoppio a ridere in maniera marcatamente ironica davanti alla faccia.
( il tizio si picca non accettando l'affronto e cambia subito espressione )
"no ma guarda che sono serio" mi dice.
"eh si serissimo, io devo farmi 70 km in bici perchè voi non mi garantite un servizio così dal nulla"
"eh ma che vuoi che siano 70 km, anch'io vado in bici ne faccio tanti di più"
"si ma io volevo cominciare il giro a Tirano non finirlo, e poi devo arrivarci a quell'ora"
"eh ma che vuoi chessia ti fai un bel giro"
( ormai si era messo platealmente a prendermi per il culo )
a quel punto o lo mandavo io platealmente affanculo o giravo i tacchi e me ne andavo e me ne sono andato. lui mi fa
"ma dove vai, sali"
e io "vado a farmi fare un rimborso"
"ecco bravo"
fine dello scambio.
Morale in questo momento dovevo starmene a 2000 metri d'altezza a godermi una bella giornata e per colpa di una compagnia poco seria e di un imbecille sto qui davanti a un computer a sfogarmi con voi ( che poi oggi già avevo le palle girate perchè ieri m'han fregato la bici da passeggio legata in strada e volevo approfittare della giornata per farmi scivolare via la carogna di dosso ). Poi magari se prendevo l'auto rimanevo a piedi chiamavo il carroattrezzi e mi beccavo uno peggio di questo, però trovo intollerabile un comportamento del genere, facile arrivare alla pensione così.

Che poi questo è il classico esempio di mela marcia che rovina la reputazione di tutti perchè altre volte mi è capitato di trovare personale disponibile e cordiale che mi ha aiutato anche a caricare la bici sui treni e qualche volta ho scambiato anche due chiacchiere con controllori che si son rivelati essere colleghi ciclisti, tutta gente che non ho mai salutato e ringraziato e quindi ne colgo ora l'occasione ora per chiudere con una chiosa positiva la vicenda ed evitare di scoraggiare del tutto chi voglia avvalersi di questo servizio che almeno in teoria più siamo ad usarlo più dovranno tenerne conto in futuro ( non che questo principio sia mai stato applicato ai pendolari a ben pensarci )
 
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mach1

Biker superioris
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per chi non ne ha mai fatto uso allego una foto fresca di oggi per mostrare qual'è il modo di fissare le bici che va per la maggiore

DSCN0394.jpg


oggi devo dire, usato su tre treni, tutto andato a meraviglia.
 
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KATARRUSO

Biker perfektus
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Rivoli TO
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A funzionare funziona .
Il problema sono i disservizi dei treni. La carrozza bici c'è .
.
...... Ma le porte non funzionano...
E capita di farsi mezzo treno con la bici a spinta per arrivare alla carrozza.
Al che uno si ferma e dice : ma chi cazz me lo fa fare.
Scendo a una stazione vado avanti e provo un altra porta.....
Hi ho hi pure quella non funziona ....
Torna su rifatti una carrozza a spinta tra vecchiette e ballonzolamenti.
Il capotreno ti guarda e fa: a ma tanto se sportivo.
Ma vaff tu e ste cazz di ferrovie...

Mi ricordo un ritorno sotto il nubifragio.
Tornavo da una tappa del giro di Italia .
Ero andato in treno e bici a vederla.
Guanti zaino poncho ecc.
Appendo la bici e mi svesto nel vagone.
Ho mangiato qualcosa li ma non ce la facevo a muovermi per stanchezza.
Per prudenza avevo il mio lucchetto.
Non serve a nulla ma scoraggia.

Un povero ragazzo giovane aveva appesa una vintage da corsa.
E ad ogni fermata entrava per controllare se non se l'erano fregata.

Il servizio treno e bici e molto comodo per sfruttare tutta la giornata in bike park.
E manco devi guidare a ritorno...
Treno e bici costa sui 10 euro.
Ma in auto spenderesti un 30 euro, più skipass.
 

Jaco MtB

Biker forumensus
Faccio un sunto del mio rapporto con i treni. A parte i disservizi dei treni in sé,per il discorso bici devo dire che la mia linea (BO-VR) è assai disorganizzata; sia con TPer che con Trenitalia devi indovinare il treno che ti capiterà, con Tper o hanno i posti o no,posti peraltro mai segnalati fuori dalle carrozze. Trenitalia idem, il posto bici in teoria c'è sempre ma devi vedere se ti arriva il treno con il suo quarto di vagone dedicato o se per posto bici si intenda appoggiarla nello spazio del capotreno o dietro i sedili dei macchinisti (capitato pure questo :roll:). Insomma,un'incognita. Per le freccie ne ho parlato nell'angolo della verità,riassumendo anche se teoricamente puoi portare la bici con la sacca,praticamente non puoi farlo per una serie di motivi,tra cui il fatto che negli spazi bagagli la bici non ci sta. :omertà:

In effetti,potrei raggiungere molte belle località in treno,ma tra disservizi e compagnia bella,per andare ad esempio da marzabotto a Bologna c'è la tristemente famosa "Porrettana" in cui i ritardi sono la regola e la sostizuzione con bus quotidiana. Il treno sarebbe comodo,alle volte lo uso per spostarmi,ma è un servizio quello della bici che andrebbe migliorato,e molto. O almeno non si chieda un cent al posto di 3.5 eu. per un servizio in cui i 3.5 eu. vorrei sapere dove sono.... :nunsacci:
 

Pezzo

Biker tremendus
10/3/09
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Firenze The Cure
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Da Firenze parto spesso col treno per girate in MTB. Tutti i treni regionali caricano le bici e il costo e' 1.50 (escluso orari pendolari) mi trovo molto bene anche perche' da Firenze si raggiunge, Mugello, Valdisieve, Valdarno inferiore e superiore, Appennino Romagnolo (Ronta,Crespino), Zona Pratese. Io ho fatto piu' o meno tutto sia con and e rit col treno (raramente) sia una sola tratta di solito andata e rientro in fuoristrada.

Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2
 

mach1

Biker superioris
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...... Ma le porte non funzionano...
E capita di farsi mezzo treno con la bici a spinta per arrivare alla carrozza.
Al che uno si ferma e dice : ma chi cazz me lo fa fare.
Scendo a una stazione vado avanti e provo un altra porta.....
Hi ho hi pure quella non funziona ....
Torna su rifatti una carrozza a spinta tra vecchiette e ballonzolamenti.

due anni fa sempre col treno decido un giorno d'estate di andare a genova, bici al seguito per poi farmi un po' di lungomare pedalando. Prendo il primo treno che partiva tipo alle 6, era sabato e comunque era abbastanza pieno di gente che andava via il weekend al mare. A metà strada si rompe il treno. Nessuno incluso il controllore sa cosa fare. Alla fine ci indicano di salire sul treno dopo diretto per genova che A- non aveva il servizio portabiciclette e quindi il vagone adibito ma sul quale vista la circostanza potevo salire comunque e B- era esso pure pieno di gente. Morale mi sono fatto il viaggio su un treno pieno come una metropolitana e la bici sul ballatoio in mezzo alla gente a cui rompeva le balle e mi guardavano male. Immagina che bella esperienza :medita:
 

mach1

Biker superioris
27/5/13
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prima ho allegato la foto del modo di tenere le bici canonico. Questo invece ( stavo spulciando le foto sull harddisk e son saltate fuori, manco mi ricordavo di averle ) è il modo "alternativo" per tenere le bici che vi potrà capitare quando il vagone adibito non è presente ( se non ricordo male entrambe scattate su treni Trenord ).

IMG_20130818_184951.jpg


bici.jpg


inutile dire che ciò significa dovere stare seduto per terra o stare in piedi, doversi alzare ogni volta che qualcuno vuole passare e spostare la bici per consentire di scendere e di salire ad ogni fermata ( ma il costo è sempre di 3 euro ).
 

MTBikerMAU

Biker tremendus
24/12/08
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(TV)
www.strava.com
Bike
Canyon LUX
Nel periodo in cui ho abitato a Padova per l'università mi è capitato spesso di portare giù la bike per correre sugli Euganei, e l'ho sempre fatto in treno, quantificandole in una 30ina di volte (tra andata e ritorno).
La tratta in esame è la Portogruaro-Treviso-Padova.
Cominciamo con un appunto: i viaggi di andata li ho sempre fatti di domenica; quelli di ritorno di venerdì (di settimane differenti).

Note positive:
-per scegliere l'orario del treno da prendere ho guardato sempre sul sito internet di T***I****a, dove nella ricerca compariva se il treno era o meno adibito al trasporto delle bici e qui nel 90% delle volte non ho avuto problemi.
-le carrozze per il trasporto dedicato sono segnate all'esterno del vagone con il simbolo di una bici, quindi facilmente identificabili.
-lo spazio nella carrozza è nella maggioranza dei casi, stato sufficiente per le bici presenti.
-biglietto standard per la bici di 3.5€ valido 24h su tutta la tratta servita.
-il viaggio di ritorno durante la settimana (il venerdì) è sempre stato comodo (il treno era un diretto -Minuetto- con spazio per la bici all'interno della carrozza passeggeri, di facile accesso e con i posti a sedere accanto alla bici)

Note negative:
- in primis gli altri utenti del treno. Secondo la teoria della Sindrome del treno che scappa...
Arrivato in stazione, il treno arriva, rallenta un po' ma, ecco che nasce il dramma, non abbastanza da far capire quale sarà la porta più vicina per entrare. Così tutti quelli che lo aspettavano cominciano a camminare inspiegabilmente nella direzione verso cui esso lentamente scorre, come per rincorrerlo e se per caso qualcuno, non affetto dalla malattia, si azzarda a stare fermo verrà immancabilmente travolto dalla massa semovente e offeso con sgrida del tipo Ehi! Mi lasci passare! Devo prendere il treno, io!!.
Ora, ragionando sulla situazione, chiunque capirebbe che in realtà potrebbero benissimo stare fermi o addirittura camminare nella direzione opposta, non cambierebbe nulla, tanto il treno si deve fermare, non scappa mica! E invece, in preda alla nefasta sindrome, questa povera massa di persone non riesce proprio a farne a meno. (da Nonciclopedia)
.
... in tutto questo, il passeggero con la bicicletta è d'intralcio e quindi non gli viene permesso di salire (spesso anche di scendere!) se non dopo tutto il resto della gente.
Questo significa che se il treno è colmo si rischia seriamente di rimanere a terra, cosa che mi è capitata mezza dozzina di volte (e mi ha fatto girare le b@ll3).
-con il treno colmo la gente si attesta nella carrozza bici, e quando il capotreno gli fa' notare che non è possibile rimanere lì, cominciava la diatriba tra "non c'è spazio nelle carrozze/vergogna per il servizio/o qua o da nessuna parte/carro bestiame/...."
-di domenica non c'era un convoglio diretto, ero costretto a cambiare 3 treni!
-la carrozza per le bici O è in testa O in coda al treno, non lo si può sapere in anticipo: una volta son rimasto a piedi perchè la carrozza era in coda, io ero pronto in testa e tempo di arrivare dietro, il treno è partito....
-in alcune occasioni la carrozza era priva di supporti, era un semplice vagone vuoto.

Queste le mie principali osservazioni.
Ho votato " L'ho usato, ho avuto esperienze negative ma continuerò ad usarlo" perchè, adattandosi, è un servizio molto utile.
 

mach1

Biker superioris
27/5/13
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-la carrozza per le bici O è in testa O in coda al treno, non lo si può sapere in anticipo: una volta son rimasto a piedi perchè la carrozza era in coda, io ero pronto in testa e tempo di arrivare dietro, il treno è partito....
-in alcune occasioni la carrozza era priva di supporti, era un semplice vagone vuoto.

questa è una cosa che non ho segnalato tra i problemi. In genere la carrozza bici ( se c'è ) è in testa al treno. Il problema è proprio che il treno che copre la tratta da A a B lo fa per tutto il giorno. Quindi va da A a B e poi da B ritorna verso A. E ovviamente B è un binario morto e non è che girano il treno ma torna "in retromarcia". Quindi se da A a B la carrozza è efettivamente in testa da B ad A sarà in coda.

Ovviamente il problema per il ciclista è che se aspetta il treno mettendosi in cima alla banchina e poi la carrozza è in coda dovrà farsi tutta la banchina. Se la banchina è vuota la puoi fare anche pedalando, se è piena te lo scordi allora tanto vale salire sul primo vagone che capita e rimanere lì o eventualmente provare a guadagnare il vagone adibito scendendo e risalendo ad ogni fermata.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
www.arsie.net
Io ho adoperato il servizio in mezza Europa: oltre che da noi, in Austria, Germania, Rep. Ceca, Francia, Olanda, Belgio, Danimarca.
Inutile dire che le rogne maggiori le ho avute da noi, nonostante di questo servizio abbia fatto un uso abbastanza limitato rispetto, ad esempio, alla Germania.
Non che all'estero sia tutto perfetto, ma solo da noi ho visto chiamare la Polizia per buttar giù la gente dal treno linea Verona - Brennero, sulla quale ho avuto un episodio così spiacevole, per non dire peggio, che mi ha fatto cancellare quella linea da quelle utilizzabili.
Per il resto ci si arrangia un po' all'italiana, ovvero se il posto manca ma i ferrovieri sono comprensivi (c'è il segno di trasporto bici sul tabellone) la bici la butto o nel primo vestibolo di testa o nell'ultimo in coda, di solito non crea problemi.
Anche per la posizione della carrozza, se proprio non so mi metto a metà marciapiede e quando vedo arrivare il treno, se in testa c'è la locomotiva allora corro in coda, sennò viceversa.
Problemi zero in Olanda, Danimarca, Austria, Belgio, una volta in Germania sono rimasto a terra e ho dovuto prendere il treno successivo (troppa gente, ma il servizio bici è un'istituzione e su certe tratte i treni hanno posto per oltre un centinaio di bici), in Francia sono un po' ruspanti e in Rep. Ceca molto alla buona, ovvero sali, ti sistemi e la bici paga un supplemento come se fosse un bagaglio, e la maggior parte dei treni a lunga percorrenza classificati "Rapidi" ha una carrozza bagagliaio per cui se arriva una comitiva di 30 ciclisti c'è posto per tutti.
 

mach1

Biker superioris
27/5/13
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utilizzato anche quest'estate con piacere, se ci si muove da solo costa decisamente meno che utilizzare l'auto e ti evita di metterti dietro al volante quando sei stanco.
becco sempre più ciclisti quindi il servizio a sensazione sta prendendo sempre più piede.
Continuo a mantenere l'idea che "è comodo ma potrebbe essere migliorato". una cosa che m'ha dato particolarmente fastidio è l'aver preso dei treni nuovi delle nord che come treni sono molto belli, comodi e puliti, hanno persino le prese di corrente per attaccarci il telefono, ma non hanno il comparto bici, nonostante il servizio sia indicato come presente.
Su mia richiesta il controllore mi ha detto di metterla nel vagone dei disabili, che è più spazioso. Gli ho chiesto cosa avrei dovuto fare se fosse salito qualcuno in carrozzina, con un po' di vergogna m'ha detto che avrei dovuto spostare la bici per fargli posto e arrangiarmi.
Ora io capisco che il servizio in se venga offerto a un costo vantaggiosissimo al limite dell'irrisorio ( 3 euro per viaggiare 24 ore su qualsiasi treno è un vero affare ) però se mi fai pagare per un servizio quel servizio me lo devi anche offrire in qualche modo non che pago e poi m'arrangio. Dover poi dividere gli spazi con i disabili mi sembra altamente irrispettoso ( non verso me ciclista ma verso le esigenze del disabile ). Supponi che questo vuole salire e si trova cinque bici nel suo spazio, sai che casino vien fuori, a farle scendere tutte e cinque per far salire lui, per poi ridistribuirle in giro sui ballatoi del treno che magari sono pieni.
 

Kéo

Biker superis
26/7/06
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SICILY
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In Sicilia funziona benissimo ci sono due tipologie di treni quelli nuovi tipo metro che hanno la rastrelliera vicino le porte.. Quelli più vecchi hanno una carrozza apposita in testa..
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Bike
Picola ma carattarastica...
L'unica volta che ho usato il treno è stato quest'anno,di ritorno da Roma,dopo aver fatto la via Francigena partendo da Brescia...Freccia di qua,Freccia di la...pagato 128 eur il tiket di solo ritorno e una volta in Milano c.le ho dovuto aspettare la bellezza di 90' per un ritardo...mai più...ma mai più...:celopiùg:
 

fitzcarraldo358

Biker incredibilis
13/11/08
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Romagna
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Canfield, Antidote, Singular
L'unica volta che ho usato il treno è stato quest'anno,di ritorno da Roma,dopo aver fatto la via Francigena partendo da Brescia...Freccia di qua,Freccia di la...pagato 128 eur il tiket di solo ritorno e una volta in Milano c.le ho dovuto aspettare la bellezza di 90' per un ritardo...mai più...ma mai più...:celopiùg:
Io sapevo che sulle frecce la bici montata non si può portare... non è così?
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Bike
Picola ma carattarastica...
Io sapevo che sulle frecce la bici montata non si può portare... non è così?

Si infatti l'ho smontata e chiusa in un sacco...ma dove volevo arrivare è che tanto osannano ste Frecce...che dovrebbero andare come delle Frecce,e chissà perchè l'unica volta che l'ho presa io,mi fa con quello che ho pagato,90' di ritardo...arrivavo prima se prendevo un locale...:celopiùg::omertà:
 

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