Punt Lagorai, nei contorni e nei dintorni

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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SID65

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Vallelaghi (TN)
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Mondraker Dune R - Rose Soul Fire 2
Venerdì pomeriggio probabile uscita in Lagorai con partenza da Palù del Fersina dalle ore 13.00 qui:

https://www.google.it/maps/@46.1297...61.733143&pitch=0&thumbfov=100!7i13312!8i6656

Programma:

Palù del Fersina, Val Cava, Lago d'Edemolo, traverso completo sentiero 324, sentiero 370A, Passo Palù, discesa da sentiero 370 e rientro...20 km e 1250 m di D+...faretto notturno e protezioni obbligatorie.

Ciao Sid.

Qui l'ipotetica traccia:

http://www.gpsies.com/map.do?fileId=zaxzxqrkhgsherqa

Domani anticipiamo la partenza alle 12.15, così da poter usufruire di un'oretta in più di luce.
 

lonebiker

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Thiene (VI)
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Domani anticipiamo la partenza alle 12.15, così da poter usufruire di un'oretta in più di luce.

Ho finito gli sms ma ho già whatzzappato a Marco, domani mattina gli invio un messaggio se riesco a partire devo finire un lavoratto per poter essere libero tutto il giorno ;-)
 

SID65

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purtroppo venerdì non posso.. ma la prossima volta che venite da me mi aggrego!

Bene ci sarà sicuramente l'occasione...:celopiùg:

.....non posso venire....è un periodo di...ca..a!!:omertà:...sono sotto assedio :soffriba:.... buona pedalata!!!:celopiùg:

Dai Guido tranquillo che pedaleremo anche tutto l'inverno...:spetteguless:

Ho finito gli sms ma ho già whatzzappato a Marco, domani mattina gli invio un messaggio se riesco a partire devo finire un lavoratto per poter essere libero tutto il giorno ;-)

Grande Mauro, ok attendiamo tue notizie...:i-want-t:
 

SID65

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Venerdì pomeriggio probabile uscita in Lagorai con partenza da Palù del Fersina dalle ore 13.00 qui:

https://www.google.it/maps/@46.1297...61.733143&pitch=0&thumbfov=100!7i13312!8i6656

Programma:

Palù del Fersina, Val Cava, Lago d'Edemolo, traverso completo sentiero 324, sentiero 370A, Passo Palù, discesa da sentiero 370 e rientro...20 km e 1250 m di D+...faretto notturno e protezioni obbligatorie.

Ciao Sid.

Qui l'ipotetica traccia:

http://www.gpsies.com/map.do?fileId=zaxzxqrkhgsherqa

Venerdì 04 Novembre, pomeriggio, è la volta di un giretto sul Lagorai.
Il tempo, per un giro pomeridiano da quando è cambiata l'ora, è tiranno...non abbiamo molta luce.

Ancora una volta partiamo dal parcheggio poco sotto Palù del Fersina e al via siamo un bel gruppetto, ovvero in cinque.. [MENTION=207065]ossario[/MENTION], [MENTION=117708]dcorradini[/MENTION], [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], Alice e me medesimo naturalmente...:smile:

L'obbiettivo è di "mettere le ruote" finalmente, sull'ormai famoso, per gli addetti ai lavori, traverso del Lago d'Erdemolo.

Decidiamo quindi di "attaccare" il lago dalla parte più veloce, ovvero lungo la Val Cava vestita dei bei colori autunnali.

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Dopo il classico percorso su bitume saliamo decisi lungo la forestale del segnavia 324 riuscendo a pedalare fino a quota 1800 m...:specc:

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Quindi bike in spalla per circa 250 m di dislivello...saliamo regolari e direi abbastanza bene perchè in men che non si dica scolliniamo a circa 2050 m.

Inforcate le bici riusciamo ora a pedalare prima in piano e poi in discesa verso il Lago d'Erdemolo.

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Ma del lago nessuna traccia...la nebbia sembra possa essere la protagonista del pomeriggio...:medita:

Arrivati al rifugio adiacente lo specchio d'acqua

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dobbiamo persino pedalare lungo la riva per poterlo intravedere...vero Denis?...:rosik:

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Dopo una brevissima sosta ci dirigiamo verso l'imbocco del traverso, sempre segnavia 324.

A dirla qua fra di noi pensavamo tutti fosse più pedalabile, i continui su e giù innervosiscono non poco.

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Ad un certo punto alcuni tornantini ci ridanno entusiasmo

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alcuni passaggi tecnici ci impegnano

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fino ad arrivare al bivio del sentiero per la croce del Monte Hoamonder.

Da qui in poi solo discesa o quasi, e tutta fattibile.

Arrivati al bivio per il Rifugio Sette Selle, Marco e Alice ci salutano...devono rientrare scendendo dal bel sentiero 343B.

Noi invece decidiamo di proseguire, il secondo obbiettivo del pomeriggio sarebbe stato Passo Palù...c'è ancora luce e allora via. Individuiamo, poco sotto l'incrocio, il sentiero explo che ci permette di tagliare la valletta e confluire, senza salire più di tanto, sul segnavia 343.

Il successivo tratto di sentiero per la forestale che sale a Passo Palù è magnifico...proprio una bella sorpresa...il tanto sospirato collegamento fra il Lago d'Erdemolo e il passo c'è ed è anche pensabile per una potenziale due giorni sul Lagorai.

La luce comincia a scendere, siamo sulla forestale per il passo più ciclabile del Lagorai se si eccettuano chiaramente Passo del Manghen e Passo Cinque Croci.

Il resto della truppa non sembra molto dell'idea di salire ancora, non conoscono il tracciato essendo la loro prima volta ma, non so come, li convinco a continuare almeno fino al termine della forestale a circa 2000 m di quota.

Il paesaggio si apre, è uno spettacolo che si riesce ad intravedere a mala pena perchè ormai le tenebre stanno per calare il sipario...:rosik:

Il traverso per il passo lo conosco abbastanza bene, ben pedalabile con qualche singolo passaggio ostico...riesco nell'ardua opera di convincimento di proseguire...ormai è fatta continuavo a dire, non possiamo tirarci indietro.

Denis lo convinco facilmente con il suo fatidico motto "vetta o morte" anche se la vetta in questo caso sono i 2071 m del passo.

Carlo invece è un "osso" più duro...:smile: :smile: :smile: ma piuttosto che restare da solo...:il-saggi:

In circa quindici minuti siamo a Passo Palù nella notte più notte che mai...8-)

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Foto di rito, cambio vestiario e giù, prima ritornando indietro sul traverso e su parte della forestale di salita e dopo lungo il sentiero 370 fino al parcheggio per un ottimo giro di 23 km e 1340 m di D+...o-o

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Individuiamo, poco sotto l'incrocio, il sentiero explo che ci permette di tagliare la valletta e confluire, senza salire più di tanto, sul segnavia 343.
Il successivo tratto di sentiero per la forestale che sale a Passo Palù è magnifico...proprio una bella sorpresa...il tanto sospirato collegamento fra il Lago d'Erdemolo e il passo c'è ed è anche pensabile per una potenziale due giorni sul Lagorai.

Interessante questa parte, che farà contento quello scout di [MENTION=16721]lonebiker[/MENTION] sicuramente.
Peccato per la prima parte dopo il Lago, la pensavo più ciclabile... :freeride:


...siamo sulla forestale per il passo più ciclabile del Lagorai se si eccettuano chiaramente Passo del Manghen e Passo Cinque Croci.

Il traverso per il passo lo conosco abbastanza bene, ben pedalabile con qualche singolo passaggio ostico...

Passo Palù è l'unico interamente ciclabile del Lagorai, quasi tutto in salita e... sempre di più in discesa! :free:
Gli altri due che nomini sono più bassi di quota e, purtroppo, con troppe automobili.

...riesco nell'ardua opera di convincimento di proseguire...ormai è fatta continuavo a dire, non possiamo tirarci indietro.

Denis lo convinco facilmente con il suo fatidico motto "vetta o morte" anche se la vetta in questo caso sono i 2071 m del passo.

Carlo è un "osso" più duro...:smile: :smile: :smile: ma piuttosto che restare da solo...:il-saggi:

Abile opera di convincimento, con la minaccia di essere abbandonato nel bosco alla mercé di animali feroci, munito soltanto di camera d'aria e borraccia... :paur:
 
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ossario

Biker novus
9/9/15
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Trento, Villazzano
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TREK Fuel ex-e 9.8
Grazie per il report Loris, questo giro mi è rimasto impresso, sia per il freddo patito ( credo che buona parte della pedalata si è svolta a temperature vicina allo zero), sia per la seconda parte vissuta in "notturna", alla quale non sono proprio a mio agio. Ma come sempre restano i ricordi positivi, anche per merito dell'allegra compagnia di [MENTION=37812]buck[/MENTION] con sua figlia, [MENTION=117708]dcorradini[/MENTION] e il trascinatore [MENTION=94795]SID65[/MENTION]. Grazie a tutti.
 
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dcorradini

Biker serius
6/10/12
130
109
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Terlago - Vallelaghi
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Ghost AMR
Tutto come da descrizioni....aggiungerei solo che a far più "mitica" la salita il sottoscritto ed anche Ossario avevamo il reverb bloccato dalla temperatura di -3°C e che quindi hanno pedalato quasi tutta la salita al Passo Palu con la sella in posizione bassissima :-)
 

VigBuck

Biker novus
21/11/11
37
3
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vigolana
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Rose rot miller
Grazie dell'ottima compagnia ragazzi è sempre un piacere pedalare assieme poi in Lagorai c'è quel qualcosa di selvaggio in più che mi piace... Alla prossima
 
bel giro ragazzi!

visto che si parla di questa zona... ieri giretto a piedi/trail hunting..
abbiamo percorso dopo qualche anno di assenza il sentiero del Passo Polpen... non so se lo conoscete... ma per me è stata una piacevole riscoperta.. in discesa soprattutto, dai 1800 (forestale che arriva dallo Scalzerhof se non sbaglio) ai 1400 di sentiero largo ma non banale... per i miei gusti fantastico
 
bel giro ragazzi!

visto che si parla di questa zona... ieri giretto a piedi/trail hunting..
abbiamo percorso dopo qualche anno di assenza il sentiero del Passo Polpen... non so se lo conoscete... ma per me è stata una piacevole riscoperta.. in discesa soprattutto, dai 1800 (forestale che arriva dallo Scalzerhof se non sbaglio) ai 1400 di sentiero largo ma non banale... per i miei gusti fantastico

Ciao, il sentiero merita, già fatto alcune volte in entrambi i sensi di marcia; il dislivello a spinta è simile ma cambia molto la parte... in sella :i-want-t:

Da N a S spingi un po' di più in salita e la discesa è tecnica, con tratti sassosi non banali e pendenze sostenute.

Da S a N spingi max 15'-20' e la discesa è molto più filante e divertente; poi se vuoi quando arrivi sulla forestale puoi deviare a sx prima di M.ga Stramaiolo Alta e ti fai un altro pezzetto teNNico (non riportato sulle mappe) che sbuca sulla strada per M.ga Stramaiolo in corrispondenza del ponte. Con questa variante eviti di scendere dalla strada o dal pratone subito fuori dal bosco, ma puoi sempre andare fino alla Stramaiolo Alta e tornare indietro, il paesaggio merita.

E se vuoi rientrare con qualcosa di diverso dopo il ponte scendi per la strada, prendi il bivio a sx per M.ga Pontara dove parte il 443b che a parte qualche tratto scorbutico è divertente e termina al Passo Redebus.

Da qui in poi ne sai più di me sicuramente! ;-)
 
mi stai dicendo che il sentiero che scende da Passo Polpen verso il versante nord (Pinè) è più filante e gustoso di quelle che scende verso sud (Palù)???
:sbavon::sbavon::sbavon::sbavon:

ero già esaltato da quello che scende verso sud (a parte il primo tratto fino alla prima forestale molto impegnativo per i miei gusti)!!!


Ciao, il sentiero merita, già fatto alcune volte in entrambi i sensi di marcia; il dislivello a spinta è simile ma cambia molto la parte... in sella :i-want-t:

Da N a S spingi un po' di più in salita e la discesa è tecnica, con tratti sassosi non banali e pendenze sostenute.

Da S a N spingi max 15'-20' e la discesa è molto più filante e divertente; poi se vuoi quando arrivi sulla forestale puoi deviare a sx prima di M.ga Stramaiolo Alta e ti fai un altro pezzetto teNNico (non riportato sulle mappe) che sbuca sulla strada per M.ga Stramaiolo in corrispondenza del ponte. Con questa variante eviti di scendere dalla strada o dal pratone subito fuori dal bosco, ma puoi sempre andare fino alla Stramaiolo Alta e tornare indietro, il paesaggio merita.

E se vuoi rientrare con qualcosa di diverso dopo il ponte scendi per la strada, prendi il bivio a sx per M.ga Pontara dove parte il 443b che a parte qualche tratto scorbutico è divertente e termina al Passo Redebus.

Da qui in poi ne sai più di me sicuramente! ;-)
 
mi stai dicendo che il sentiero che scende da Passo Polpen verso il versante nord (Pinè) è più filante e gustoso di quelle che scende verso sud (Palù)???
:sbavon::sbavon::sbavon::sbavon:

ero già esaltato da quello che scende verso sud (a parte il primo tratto fino alla prima forestale molto impegnativo per i miei gusti)!!!

Sì!
A Sud è più cattivo e quando arrivi allo steccato (strada) se continui col 462 è ancora impegnativo. Molto più godibile a Nord specialmente se lo colleghi a M.ga Pontara, M.ga Regnana (bellissimo posto) e Redebus (pausa caffè).

Fidati... :spetteguless:
 

SID65

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Vallelaghi (TN)
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bel giro ragazzi!

Grazie AlteVite...questi girozzi mezzi explo sono davvero intriganti...o-o

[MENTION=94795]SID65[/MENTION] leggo ora il report...fenomenali grandi ragazzi!!
complimenti a tutti i partecipanti.. :prost: :prost:

Ola Davide, grandissimo, mi raccomando fai il bravo adesso :smile:...almeno per un pò...più avanti, quando puoi, lo sai, noi ti attendiamo sempre a braccia aperte :spetteguless: :celopiùg:
 

SID65

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La discussione sul Lagorai sta facendo ruggine..., vediamo se inserendo un report "corposo" si riesce a fermarla.


1^ TAPPA: DA RIFUGIO REFAVAIE A MALGA SADOLE


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E questi chi sono?
Sono [MENTION=79925]Scrat59[/MENTION], [MENTION=94795]SID65[/MENTION], [MENTION=72512]Manny[/MENTION], [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] ed [MENTION=207065]ossario[/MENTION] che, a pancia piena, si godono il sole nei prati di Malga Valmaggiore, contenti per la discesa dall'omonima forcella appena conclusa e, soprattutto, contenti per la merenda.

In discesa dalla F.lla Valmaggiore? “Non s'è mai visto nessuno scendere in bici da lì” ci dice un local, senza sapere che eravamo partiti dal Rif. Refavaie...

Allora torniamo indietro di qualche ora. E' il 9 settembre e siamo alla partenza del giro presso l'accogliente Rif. Refavaie, 6 km oltre Caoria, dove ci gustiamo il caffè di rito ed alle 8,15 puntuali come una bolletta, siamo in sella.

I quattro amici che mi accompagnano sono i soli che, da incoscienti, hanno accettato l'invito a trascorrere due giorni in bici sul Lagorai tra Vanoi e Val di Fiemme, su sentieri anche inediti.

La salita dal Rif. Refavaie è tutta su comoda forestale, sempre pedalabile ed immersa nel bosco ma, appena questo si apre, il paesaggio è tra i più belli che il Lagorai può offrire. Arrivando in prossimità di M.ga Fossernica di Dentro (m 1.770) il panorama è a 360°, nonostante la quota non particolarmente elevata.


Alle spalle dei bikers F.lla Coldosè e Coltorondo, spartiacque fra Vanoi e Val di Fiemme
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Di fronte invece Cima d'Asta, la più alta della zona, che domina dall'alto dei suoi 2.847 m
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Sullo sfondo il profilo del Frate, del M. Formentone e l'imponente piramide del Cauriol, famoso soprattutto per gli aspri combattimenti della Grande Guerra: i bombardamenti abbassarono la quota della cima di ben 5 metri!
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Dopo M.ga Fossernica di Dentro, alpeggio e punto di ristoro, percorriamo la lunga strada forestale che a saliscendi conduce a M.ga Fossernica di Fuori, di poco più alta (m 1.804).
In pochi chilometri il panorama cambia completamente, ci si avvicina alla parte più occidentale del Gruppo e, forse, più incontaminata.

Poco prima dell'alpeggio la strada è dominata dall'inconfondibile Campanile di Cece, guglia rocciosa che non ha eguali in tutto il Gruppo e dall'imponente mole di Cima Cece m 2.754, la più alta del Lagorai
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Ogni volta che passo qui mi sembra di tornare indietro nel tempo...
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Arrivati alla malga termina il tratto stradale e si comincia a fare sul serio.
Da qui in poi, nei miei explo, di bici non ne ho mai incontrate ma è un tratto che merita di essere provato pur non avendo notizie di passaggi in MTB fino a Valmaggiore.
Davanti a noi ci sono ora 9 chilometri di sentiero, la distanza che separa le due malghe; a piedi percorsa più volte, in bici fatta solo parzialmente.

Imbocchiamo il sentiero 388 che porta a F.lla Paradisi, abbastanza pedalabile nella prima parte se affrontato di petto come questi due bikers
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ma che nella seconda, avvicinandosi a F.lla Paradisi, presenta forti pendenze che richiederebbero uno sforzo eccessivo per un giro a tappe, quindi spingiamo volentieri.
Sullo sfondo l'alpeggio di M.ga Fossernica di Fuori
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La salita fino a F.lla Paradisi (m 2.047) era già stata provata tempo fa con SID65 e VigBuck, ma in quell'occasione avevamo esplorato verso Est arrivando a M.ga Miesnota.
Stavolta invece puntiamo il manubrio decisamente a Nord ed in pochi minuti entriamo in un'altra dimensione, con Cima Cece sempre più vicina mentre un esile sentierino, nonostante alcune asperità, si lascia pedalare
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Alle nostre spalle i colli che oltre F.lla Paradisi salgono fino alla sommità di Cima dei Paradisi a m 2.206
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Mentre davanti a noi il “solito” panorama, che noia...
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Oltre a noi non c'è nessuno, qui difficilmente si incontrano camminatori.
La distanza da strade aperte al traffico inizia a diventare importante ed allora la MTB può fare la differenza
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In vista di F.lla Valmaggiore, punto obbligato per scendere in Val di Fiemme, il terreno di gioco pur restando ciclabile s'inasprisce
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Fino a quando però, oltre i Laghetti di Coltorondo, il portage diventa finalmente obbligatorio.
Gli amici cominciavano a chiedersi quando sarebbe arrivato questo momento, che fa sempre parte del gioco...
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Dopo il tratto a spinta arriviamo, pedalando, a F.lla Valmaggiore con l'ottimo bivacco "Paolo e Nicola" (m 2.180), comodissimo per la pausa-pranzo
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L'autoscatto qui è d'obbligo, ci passo da una vita ma è la prima volta in bici e questo vale anche per i compagni d'avventura, i quali sorridono sperando che la discesa davanti a noi sia all'altezza delle aspettative e, soprattutto, delle promesse
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infatti i quasi 600 m di dislivello tra noi e M.ga Valmaggiore sono inediti ma, negli ultimi giri a piedi, sempre più vedevo la possibilità di scendere in bici e lasciare l'impronta delle ruote grasse invece dei soliti Vibram.

Ed allora col motto “Niente rischio niente gloria!” citando un famoso libro, partiamo incuranti degli sguardi perplessi delle mucche ed affrontiamo la prima parte, rocciosa ma divertente
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Sentiero chiuso per smottamento? “No seguitemi, c'è il tornante!”
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Lo pseudo gruppo procede compatto in posa da "foto del giorno" mentre in lontananza, oltre il laghetto, intravede i prati della malga
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Si continua a scendere con una serie di tornanti che richiedono una certa tecnica.
SID65 non si tira di certo indietro, casomai... di lato!
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L'ambiente di questa valle è spettacolare, dietro ai bikers i contrafforti del Campanile di Cece, adesso dal versante opposto rispetto alla mattina
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Qui si vede la prima parte della discesa dove passa il sent. 335, tecnico ma anche divertente, che permette di stare quasi sempre in sella.

I bikers sembrano immersi in un mare di pietre, dietro a loro in alto a sinistra, la forcella con il bivacco
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Qui la lotta si fa dura ma SID65, pur arrivando con la giusta grinta, si deve arrendere:
“...probabilmente con le 650b o una geometria più moderna si poteva fare!”
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Il passaggio sul ponte levatoio in fondo alla valle decreta la fine delle ostilità.
Inizia ora l'intervallo di cui alla primissima foto del report
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L'ottimo ristoro di M.ga Valmaggiore (e le sue torte) sono tappa obbligata
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ma lo è anche l'ex Cimitero di Guerra, un chilometro più a valle, a pochi metri dalla strada.
Dalla F.lla Valmaggiore siamo scesi divertendoci per 4 km, ma qui ci fermiamo per ricordare che lassù è stato anche fronte di guerra durante il primo conflitto mondiale
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poi con una serie di strade ed incroci ci portiamo verso la Val di Sadole stando sempre alti sopra Predazzo, salendo infine ai 1.733 m di M.ga Canzenagol, ameno angolo appartato di Lagorai dove si trova acqua e, volendo, un locale sempre aperto
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Non era indispensabile salire fin qui ma ci saremmo persi la discesa per un sentierino a molti sconosciuto, stretto e ripido come piace a noi, che parte poco prima di M.ga Canzenagol ed arriva sulla sottostante strada in Val di Sadole, un chilometro a valle della malga.
In partenza si spinge per un breve tratto in salita ma poi, sempre in sella, si scende di 250 m di dislivello sul ripido versante destro della valle, in vista di M.ga Sadole, meta finale della lunga giornata
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e questa è la degna conclusione della serata
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Ringraziamo Fabio il gestore di M.ga Sadole per l'ospitalità, gentilissimo a sistemarci e rifocillarci come si deve dopo tanta fatica. Cucina ottima e tanta cortesia, posto consigliato!


Qui termina la prima tappa del giro, con soddisfazioni che sono andate ben oltre le aspettative. Anche l'acquazzone pomeridiano ci ha graziato, per pochissimi minuti, nella discesa da M.ga Canzenagol. Cosa volere di più?


Qualche dato per gli amanti della statistica.
Abbiamo sudato per 35 km e 1850 m di dislivello, sempre su fondo sterrato tranne che per un tratto asfaltato in Valmaggiore, con portage nelle salite alle forcelle Paradisi, Valmaggiore ed un breve tratto dopo M.ga Canzenagol.

Il percorso visto in prospettiva da Ovest verso Est
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ed in mappa
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Prima tappa archiviata ma per la seconda ci sono grosse incognite...
 

Classifica mensile dislivello positivo