Parco Regionale Vena del Gesso: divieti in MTB!

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Ma si Alto adige e NON Trentino. Quello che manca è un quadro normativo prevalente e nazionale. Siam sempre lì: andiamo a parlare e cercare quelli che " ci capiscono " con cui cerchiamo di dialogare ecc.ecc.. ma quale danno pupuoi fare tu, io, biker che scendo dalla chiesa di MonteCalvo dalla Calvanella o come mai si chiama la zona, arrivo a Fornace Farneto e passo DIETRO quella villa...da dove ti sparano in aria minaccciosi ! E sei sul sentier della Regione (Credo mi pare 817)!! Sì si può passare....però. ... Continuiamo pur così ragazzi
 

sembola

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Ma si Alto adige e NON Trentino.
Nota bene cmq che anche in AA esistono sentieri vietati alle bici (ed anche per il volere dei proprietari del terreno). Ma è innegabile la differenza di approccio :prost:


Quello che manca è un quadro normativo prevalente e nazionale.
Che non potrà mai esserci, a meno di cambiare la Costituzione: ambiente e turismo sono materie di esclusiva competenza delle Regioni.


...passo DIETRO quella villa...da dove ti sparano in aria minaccciosi !
Forse un espostino alla più vicina caserma dei Carabinieri non sarebbe male farlo.
 

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Facciamo un po di autocritica.
Da un lato ci sono delle persone che hanno in proprietà i vari sentieri, strade e stradelli all'interno del parco che sono disposte a dialogare e a incentivare, sopratutto una volta scaricata in maniera limpida e chiara la responsabilità, qualsiasi forma di attività outdoor. Ho interpellato 3 privati oggi e di fatto 2 di questi mi hanno sia ascolto che risposte in merito, x far sì che la fruizione rimanga senza alcun tipo di veto..... haimè ce ne è una, che invece non vuole discutere: in pratica un nulla di fatto....
Non mi demoralizzo e vado avanti. Vediamo se c'è la posibilità di fargli cambiare punto di vista al privato o di bypassare la proprietà o altrimenti x quel che mi riguarda il sentiero è out, nonostante che la legge dica che se si vuole che nessuno entri nella propria proprietà si deve fare un fondo chiuso con tanto di recinzione e via dicendo.
Il focus da domani prevede di andare a parlare con la UISP per quel che concerne il discorso raduni: l'anno scorso 4 raduni solo sul 511 dal Carnè a Vespignano!!!!! E uno in zona Monte Mauro a Gennaio che ha portato su strade argillose e intrese d'acqua oltre 200 persone: immaginatevi ora di avere 600 m di strada e doverla risistemare tutta nonostante che non sia arrivata uno straccio di comunicazione nè dall'ente Parco, ma sopratutto dalla società organizzatrice. Ci sono società o persone che hanno la capacità organizzativa di portare 200/500 persone ai raduni ma che non hanno cognizione di causa sia nel saper stare in montagna e che nel vivere quotidianamente la montagna. Così si sentono persone che dicono che i sentieri sono del CAI (!!!!), che i sentieri sono del parco(!!!!!!!!), che i sentieri sono comunali (!!!!!!!!), affidando ad essi il più delle domande, critiche e permessi, quando in realtà i più dei sentieri sono di proprietà privata e che questi poveri disgraziati hanno tutte le incombenze del caso a livello sopratutto di manutenzione e della loro fruizione (immaginatevi se la domenica volete andare a fare lavori nei campi e vi arrivano 300 bikers senza che nessuno vi abbia avvisato... cosa direste?.
Che dire? Buon senso è la prima, ma anche la più scontata... credo che il pasaparola possa arrivare ovunque tanto per cominciare anche per cercare di denunciare tutti quegli atti che possono avere effetti negativi sulla fruizione del sentiero stesso. E ricordatevi che talvolta magari c'è gente che si rompe il lato b per mantenervi sentieri, percorsi e che fanno eventi con tutti i crismi del caso o che cercano il dialogo prima di tutto con chi ha proprietà sui luoghi che frequentiamo. Non è assolutamente giusto che x colpa di alcuni ignoranti, ci rimettiamo TUTTI!


Parole sante..........
credo che agire alla radice sia l'unico modo di risolvere il problema. Mi auguro, che tu riesca a far capire che non tutti i bikers sono uguali anche se spesso si generalizza.
Sui raduni.... mio suocero ha un appostamento fisso di caccia (sul suo sentiero) e una bella domenica mattina si è trovato un biglietto dove si chiedeva di non andare a caccia (sul suo terreno :nunsacci:) perchè passava un raduno in mtb. Mio suocero è tranquillo (e in pensione quindi è andato a caccia il giorno dopo) ma sentirsi cosa fare e non fare a casa propria:rosik:
 

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Facciamo un po di autocritica.
Da un lato ci sono delle persone che hanno in proprietà i vari sentieri, strade e stradelli all'interno del parco che sono disposte a dialogare e a incentivare, sopratutto una volta scaricata in maniera limpida e chiara la responsabilità, qualsiasi forma di attività outdoor. Ho interpellato 3 privati oggi e di fatto 2 di questi mi hanno sia ascolto che risposte in merito, x far sì che la fruizione rimanga senza alcun tipo di veto..... haimè ce ne è una, che invece non vuole discutere: in pratica un nulla di fatto....
Non mi demoralizzo e vado avanti. Vediamo se c'è la posibilità di fargli cambiare punto di vista al privato o di bypassare la proprietà o altrimenti x quel che mi riguarda il sentiero è out, nonostante che la legge dica che se si vuole che nessuno entri nella propria proprietà si deve fare un fondo chiuso con tanto di recinzione e via dicendo.
Il focus da domani prevede di andare a parlare con la UISP per quel che concerne il discorso raduni: l'anno scorso 4 raduni solo sul 511 dal Carnè a Vespignano!!!!! E uno in zona Monte Mauro a Gennaio che ha portato su strade argillose e intrese d'acqua oltre 200 persone: immaginatevi ora di avere 600 m di strada e doverla risistemare tutta nonostante che non sia arrivata uno straccio di comunicazione nè dall'ente Parco, ma sopratutto dalla società organizzatrice. Ci sono società o persone che hanno la capacità organizzativa di portare 200/500 persone ai raduni ma che non hanno cognizione di causa sia nel saper stare in montagna e che nel vivere quotidianamente la montagna. Così si sentono persone che dicono che i sentieri sono del CAI (!!!!), che i sentieri sono del parco(!!!!!!!!), che i sentieri sono comunali (!!!!!!!!), affidando ad essi il più delle domande, critiche e permessi, quando in realtà i più dei sentieri sono di proprietà privata e che questi poveri disgraziati hanno tutte le incombenze del caso a livello sopratutto di manutenzione e della loro fruizione (immaginatevi se la domenica volete andare a fare lavori nei campi e vi arrivano 300 bikers senza che nessuno vi abbia avvisato... cosa direste?.
Che dire? Buon senso è la prima, ma anche la più scontata... credo che il pasaparola possa arrivare ovunque tanto per cominciare anche per cercare di denunciare tutti quegli atti che possono avere effetti negativi sulla fruizione del sentiero stesso. E ricordatevi che talvolta magari c'è gente che si rompe il lato b per mantenervi sentieri, percorsi e che fanno eventi con tutti i crismi del caso o che cercano il dialogo prima di tutto con chi ha proprietà sui luoghi che frequentiamo. Non è assolutamente giusto che x colpa di alcuni ignoranti, ci rimettiamo TUTTI!

Complimenti per il lavoro che stai facendo!
rileggendo il cartello incriminato mi suona sempre più spam per incentivare le uscite coi “maestri" e spaventare i bikers, capisco anche che a un privato possa dar fastidio il raduno che lascia m***a ovunque, ci sono ancora le fascette quelle con i vari sponsor e spazzatura di tutti i tipi per terra, l area è stata ripulita ma non a dovere.
 

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Si alla caserma dei Carabinieri. Giusto. Ma siccome poi ti dicono che le normative prevedono che, siccome il sentiero (ufficiale diciamo e marcato) passa in proprietà priv. eccc. ecc ... certo ! Non si può sparare! Ma debbo poi dimostrarlo. Provarlo. Ragazzi!!?? È giorno!!!!
Il punto è: IL DIRITTO SANCITO DI POTER PASSARE E GODERE DEL DIRITTO DEL SENTIERO QUAMDO ESSO È SENT. UFFICIALE DEVE PREVALERE SUL DIRIRITTO DELLA P. PRIVATA. PUNTO.IL RESTO DEVON ESSER SOLO CHIACCHIERE DA BAR. Poi è STRAOVVIO che anche percorrendo un sentiero a piedi o in Mtb
Debba rispettare leggi regole normative varie. Di sicurezza e rispetto ecc. Ma ci mancherebbe! Ma non c'entra un tubo con quanto vi dico ragazzi.
Se si apre una strada nuova al traffico veicolare (auto ecc.) si espropria o meno e poi si costruisce ecc. Ma poi le auto passano e il privato DEVE tacere. O no? Parlo di una strada pubblica ( statale o provinciale ecc.). Così deve essere il sentiero e così è in Svizzera o in Francia in Svezia o in Finlandia ecc.
E questo serve cari amici almeno a due cose, obiettivi: sviluppare, attrarre un certo turismo,e sviluppare una ideologia, mentalità.
Certo che questo "turismo" non risolve i problemi italiani. Nemmeno tutto il turismo nel suo complesso è sufficiente. Siamo 60 milioni!! Ci vuol altro. Però guardate a quanto vi ho scritto: Sentiero Santiago e val Pusteria ecc.
C'è molto da fare vedo. Di certi ambienti mi stupisco un pochino, ammetto. Però sono un ingenuo perché l'ideologia è la sovrastruttra più potente e lunga da trasformare
.
 

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QUANDO C È UN SENTIERO PER BIKERS O GENTE A PIEDI CHE SIA DOVREBBE PREVALERE IL DIRITTO DI ESSI E NON LA PROPRIETA' PRIVATA. IN BASE AD UNA NORMATIVA NAZIONALE. NEL CUI AMBITO LE NORMATIVE LOCALI INSCRIVERSI ED ADEGUARSI. Si potrebbe fare, lo si fa già in numerosi altri paesi.
 

sembola

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Il punto è: IL DIRITTO SANCITO DI POTER PASSARE E GODERE DEL DIRITTO DEL SENTIERO QUAMDO ESSO È SENT. UFFICIALE DEVE PREVALERE SUL DIRIRITTO DELLA P. PRIVATA.

QUANDO C È UN SENTIERO PER BIKERS O GENTE A PIEDI CHE SIA DOVREBBE PREVALERE IL DIRITTO DI ESSI E NON LA PROPRIETA' PRIVATA. IN BASE AD UNA NORMATIVA NAZIONALE. NEL CUI AMBITO LE NORMATIVE LOCALI INSCRIVERSI ED ADEGUARSI. Si potrebbe fare, lo si fa già in numerosi altri paesi.


Per prima cosa non gridare :spetteguless:

La realtà è purtoppo molto diversa da quanto dici.

Nell'ordinamento italiano non esiste alcun diritto sancito di passare da un sentiero ("diritto di accesso alla natura"): se il sentiero è di proprietà privata e non vi insiste alcun diritto di passo il proprietario ha il diritto legale di estromettere chiunque o determinate categorie di utenti.

E non solo non esiste una "normativa nazionale" che prescriverebbe la prevalenza dell' "interesse pubblico" sulla proprietà privata, ma non potrà esistere. La riforma del titolo V della Costituzione ha assegnato alle Regioni la competenza esclusiva in tema di ambiente e di turismo, il che significa che lo Stato non può emanare leggi sulla gestione ambientale o sulla gestione del turismo.

Infine, anche dove la legislazione regionale prevedesse la prevalenza dell' interesse pubblico su quello privato (la LR toscana ad esempio lo fa, anche se l'applicazione è ancora in alto mare) nulla vieta che tale "interesse pubblico" preveda vincoli ulteriori, come periodi di chiusura o restrizioni a categorie di utenti.
 

sembola

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Può estrometterli in che maniera a livello legale?
Da che so io solo con un fondo chiuso....

Attenzione a non fare confusione tra fondo e viabilità, insomma tra terreno e sentiero/mulattiera/carrareccia.

All' interno del fondo altrui non si può entrare mai a meno di avere l'autorizzazione del proprietario: l'unica eccezione è per i cacciatori (art 842 codice civile) appunto a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge.

Per la viabilità le cose sono leggermente differenti, poichè esiste la possibilità che su di essa insista un diritto di passo per alcuni utenti (es. chi possiede fondi che si affacciano su una strada) o per tutti indistintamente (viabilità di uso pubblico) ANCHE nel caso che la strada/sentiero sia di proprietà privata.

Ma se la proprietà della viabilità è privata e non insiste un diritto di passo il proprietario ha tutto il diritto di avvalersi dello "ius excludendi", cioè ha il diritto di escludere gli estranei.
 

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Biker tremendus
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...."Per la viabilità le cose sono leggermente differenti, poichè esiste la possibilità che su di essa insista un diritto di passo per alcuni utenti (es. chi possiede fondi che si affacciano su una strada) o per tutti indistintamente (viabilità di uso pubblico) ANCHE nel caso che la strada/sentiero sia di proprietà privata.

Ma se la proprietà della viabilità è privata e non insiste un diritto di passo il proprietario ha tutto il diritto di avvalersi dello "ius excludendi", cioè ha il diritto di escludere gli estranei."

Ma infatti è proprio qui il centro della questione. E poi aggiungo: questo "settore" è delegato alle Regioni? (.... La riforma del titolo V della Costituzione ha assegnato alle Regioni la competenza esclusiva in tema di ambiente e di turismo, il che significa che lo Stato non può emanare leggi sulla gestione ambientale o sulla gestione del turismo.) Benissimo. A parte che i cambiamenti, anche lì si fanno, quando si vuole però (basta vivere la politica nazionale quotidiana....e oggi si cerca fare dei cambiamenti costituzionali per cose ben più importanti e complesse di questa. Ma non voglio andare in politica in senso stretto ed O.T.). Ma se la competenza è delle varie regioni siano esse a fare questi mutamenti necessari. Secondo me si è dentro ad uno dei soliti gazzabugli normativi tipici del nostro paese
 

sembola

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E poi aggiungo: questo "settore" è delegato alle Regioni?
Esattamente.
Per dire, attualmente lo Stato non può emanare una legge che dica che le biciclette (o le moto...) sono ammesse sui sentieri escursionistici, o meglio potrebbe benissimo emanarla ma sarebbe chiaramente incostituzionale e quindi destinata a vita brevissima.

Ma se la competenza è delle varie regioni siano esse a fare questi mutamenti necessari.
Resta però il fatto che certi "mutamenti" si possono fare solo seguendo le norme di legge in vigore, in primis l'articolo 42 della Costituzione. Per dire, la già citata legge regionale toscana dice ha stabilito che sui sentieri inseriti in un catasto è consentito il passaggio per fini escursionistici a piedi, a cavallo ed in bici, e che per rendere effettiva questa limitazione della proprietà privata si deve seguire una procedura simile nei fatti a quella dell' espropriazione per pubblica utilità.
Insomma, non si può dire "dove c'è la bandierina tutti possono passare"...;-)


Secondo me si è dentro ad uno dei soliti guazzabugli normativi tipici del nostro paese
Non mi pare questo il caso, la ratio della competenza esclusiva in determinati argomenti è proprio di poter legiferare in modo più mirato rispetto alle esigenze del territorio ed evitare provvedimenti troppo generici e poco utili.
 

Pulcebike

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Vabbè vabbè... non voglio dilungarmi oltre, personalmente.
Solo per chiudere il mio personale intervento due cose:
...."Non mi pare questo il caso, la ratio della competenza esclusiva in determinati argomenti è proprio di poter legiferare in modo più mirato rispetto alle esigenze del territorio ed evitare provvedimenti troppo generici e poco utili." scrivevi.
Speriamo che chi è competente, appunto, legiferi in modo mirato rispetto alle esigenze del territorio .

Seconda cosa: quanto a Zio Teddy, tanto di cappello per la sua buona volontà (e a quella dei suoi amici) e auguri di cavarci qualcosa di utile per i bikers che frequentano il Parco Carnè e zone limitrofe (io pure tra quelli, molto saltuariamente purtroppo). Ma resta il fatto SECONDO MIA OPINIONE, che, anche se la cosa si concludesse benissimo, se però rimane questo impianto normativo (che Sembola ci ha fotografato in modo anche esauriente dobbiam dire con piacere, ed utile) ogni volta (di qua o di là) bisogna andare col cappello in mano da burocrati vari o proprietari di questo o quel terreno, a trattare con le mani sui "cosiddetti" e chiedere: posso per piacere...le assicuro che non faccio...che non brigo....se succede la tal cosa pago...e già che ci sono mi impegno a scaricare le sue responsabilità...firmo ecc._
E' tutto il quadro normativo relativo alla sentieristica TRANSITANTE in proprietà privata_che io dico andrebbe rivisto. (Ma il comportamento dei bikers sui sentieri NON C'ENTRA NIENTE con ciò, perchè non si deve creare danno, distruggere, schiamazzare ecc. Ci mancherebbe!)______________
 

ZioTeddy

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Ho parlato oggi sia con il sindaco, che con l'assessore allo sport del comune di Brisighella e di fatto anche loro vogliono che questi divieti, soprattutto x quel che concerne il discorso Parco, vengano modificate: ovvero, da divieti a regolamentazioni vere e proprie.
Discorso diverso per i privati: ci sono numerose proprietà che hanno l'intenzione di chiudere l'accesso a chiunque, che sia biker, cavaliere o trekker. Da parte loro le motivazioni sono sempre le medesime, ovvero il comportamento: velocità, uscita dal percorso segnalato, escursioni che vengono fatte in periodi piovosi, danni alle colture (cavare la frutta tanto x essere chiari), comportamenti di denigro verso i proprietari terrieri. Il problema grosso è che non sono un paio, e comunque tali da pregiudicare l'interezza di un percorso segnalato come quelli CAI, ma si parla di quasi tutti i proprietari terrieri adiacenti al Parco. Rimango basito come taluni ingiustificati comportamenti non vengano stigmatizzati anche all'interno di alcuni gruppi dove c'è o ci sono taluni elementi che fanno quanto appena descritto. L'omertoso è al pari di chi compie questi gesti!!!!!!
Fatto sta che non è giusto che x colpa di alcuni imbecilli, vengano chiusi questi percorsi che da anni non hanno avuto problemi e che tra l'altro abbiamo sempre cercato di mantenere anche a livello di manutenzione vera e propria, per il solo fatto da non aver a che dire con gli enti o con i privati.
La situazione è molto più pesante di quel che si poteva immaginare e credo, anzi ne sono abbondantemente sicuro, che peggiorerà in virtù del fatto che altri vogliono limitare l'accesso almeno ai bikers. Da adesso va fatto un serio cambio di mentalità, sia a livello di conduzione del mezzo, che nell'approccio alle proprietà (private e pubbliche), che nell'approccio con i privati stessi.
E ricordatevi che usciti di casa, siamo ospiti!
 

Pulcebike

Biker tremendus
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In posti di molto più modesta bellezza rispetto al Parco Carnè come le vallette qui vicine a me (Val di Zena e vallette dei torrenti limitrofi ecc..) già da un po' succede la stessa cosa. Ci sono tanti bikers anche in queste vallette intorno a San Lazzaro, e alla Valle Idice, Lavino ecc.. Nel "bolognese" diciamo. Man mano chiudono tutto, dove vengono poi attraversate queste (pare sian proprietà private) vere o presunte proprietà private, da sentieri ufficiali sia CAI che della REGIONE Emilia Romagna.
Il fenomeno credetemi, si sta allargando rapidamente.
Vedrete. Tutte queste distruzioni, devastazioni, dei bikers...io non le ho mai viste. La bici è troppo faticosa per lasciarti la forza di dedicarti a stupide birichinate o a furti massicci di frutta. Ma va'!!!! Qualche caso isolato. Ma questo non è significativo ritengo. I ciclisti sportivi (bikers o corsa) in maggioranza hanno i capelli grigi, provate a notare. Quindi non certo quindicenni che marinano la scuola.
 

apenseri

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..............
Tutte queste distruzioni, devastazioni, dei bikers...io non le ho mai viste. La bici è troppo faticosa per lasciarti la forza di dedicarti a stupide birichinate o a furti massicci di frutta. Ma va'!!!! Qualche caso isolato. Ma questo non è significativo ritengo. I ciclisti sportivi (bikers o corsa) in maggioranza hanno i capelli grigi, provate a notare. Quindi non certo quindicenni che marinano la scuola.
Purtroppo non è così: anche su questo forum, pubblicamente, abbiamo letto di bikers che "per aprire nuove linee" non esitano a tagliare, zappare, estirpare, senza chiedere nulla ai proprietari.
Purtroppo, e non è difficile capirlo, lasciano molti più ricordi due bikers scorretti che cento educati (e lo stesso vale per tutte le categorie che frequentano i sentieri, con i dovuti distinguo).
In 100 passano, rallentano e salutano i pedoni, uno passa a tutta e magari sgomma vicino alla vecchietta di turno e lascia ben più strascichi.
Ovviamente non si può generalizzare, ma credo che l'atteggiamento di @ZioTeddy nel suo ultimo post sia quello giusto: avvicinamento di politici interessati e collaborativi, tentativo di superare il "muro" eretto dai proprietari privati e controllo (per quanto possibile) delle "schegge impazzite" all'interno del nostro movimento.

Non so se @ZioTeddy riuscirà, lo spero, ma sono convinto che ora stia seguendo la strada giusta, o almeno quella che io condivido. :celopiùg:
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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In posti di molto più modesta bellezza rispetto al Parco Carnè come le vallette qui vicine a me (Val di Zena e vallette dei torrenti limitrofi ecc..) già da un po' succede la stessa cosa. Ci sono tanti bikers anche in queste vallette intorno a San Lazzaro, e alla Valle Idice, Lavino ecc.. Nel "bolognese" diciamo. Man mano chiudono tutto, dove vengono poi attraversate queste (pare sian proprietà private) vere o presunte proprietà private, da sentieri ufficiali sia CAI che della REGIONE Emilia Romagna.
Il fenomeno credetemi, si sta allargando rapidamente.
Vedrete. Tutte queste distruzioni, devastazioni, dei bikers...io non le ho mai viste. La bici è troppo faticosa per lasciarti la forza di dedicarti a stupide birichinate o a furti massicci di frutta. Ma va'!!!! Qualche caso isolato. Ma questo non è significativo ritengo. I ciclisti sportivi (bikers o corsa) in maggioranza hanno i capelli grigi, provate a notare. Quindi non certo quindicenni che marinano la scuola.
Massicce? Cosa ne sai? Sei sui campi a vedere?
Devastazioni? Chi ne ha mai parlato? Si è semplicemente detto che ci sono dei bikers che si comportano male! E come non credo che tutti i bikers sono così, credo anche al contrario. Se no perchè si vieterebbero taluni passaggi di proprietà privata?
Proprio uno di questi privati mi diceva che l'età media di chi li sfancula è gente sulla cinquantina. Pensa un po...
Uno dei problemi di fatto è che la gente che prende di mira questi posti sono persone non abituate a stare in montagna, bensì i più sono persone che gli piace stare solamente all'aria aperta. E qui c'è una grossa differenza tra chi vive la montagna, e che magari ci cava fuori pure un reddito, chi conosce la montagna e chi ci viene a spot solo ed esclusivamente per questioni ludiche.
Inoltre c'è una profonda e tristissima ignoranza di alcune persone adulte che sono di volano per quei ragazzi che si avvicinano alla montagna.
Una delle cose che poi mi fa ridere è che su certi percorsi vietati al transito all'interno del parco, di queste problematiche non ce ne sono mai state in quanto sono sentieri tecnicamente tosti da fare in bike, per cui c'è una autoselezione di chi riesce a completare questi percorsi. Di fatto, anche se un po' di parte, preferisco far passare taluni percorsi su certi sentieri come questi in modo che le velocità si riducano e non ci sono problemi che abbiamo sottolineato fino a ora con proprietà sia private che pubbliche.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
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Altra bella notiziola....
Come detto c'erano altri privati che hanno delle problematiche con i bikers. A tal proposito, anche il CAI 511B (evidenziato in foto) sarà vietato alle MTB! Ho sentito a tal proposito il privato del fondo, mio amico tra l'altro, che mi parlava di comportamenti veramente senza ritegno da parte di talune persone. Non ne voglio nemmeno parlare prima che comincino i vari "che stronzo...", "io non lo faccio...", ecc. che portano a un nula di fatto. Il problema sussiste e ad ora c'è almeno la possibilità di passare a piedi. Se, nonostante i divieti espliciti i bikers entreranno nei loro fondi, chiuderanno senza se e senza ma i fondi A CHIUNQUE!
In pratica ad ora tutte le segnalazioni CAI che dalla Croce di Rontana arrivano sulla strada provinciale che porta a Zattaglia, sono INTERDETTE alle MTB!

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MinX

Biker urlandum
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Bagnacavallo
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Da un lato non posso dare torto ai proprietari terrieri. Ho visto di persona mtbiker rubare frutta o fare altri danni (esempio "modellare" un salto per fare una foto), peccato che non era un salto ma un canale di scolo delle acqua.
Sul momento non lo ritenevo cosa così disastrosa ma pensandoci, se su 10 biker 2 lo fanno, immagino che con tutti i biker che passano da li, il problema sussiste. Fra l'altro quante volte mi sono fermato a raccogliere cartacce di integratori o succhi di frutta gettati a terra per non dire bombolette per forature, una volta anche una pompa rotta. Se fossi uno dei proprietari della terra mi tirerebbe il culo, e non poco.
C'è da dire che vedendoli non ho fatto altro che dire a me stesso "guarda quegli imbecilli", non mi è venuto in mente di rimproverarli.
Aprire nuove vie, in quello mi ci metto pure io. A volte sono uscito dal sentiero per provare una nuova linea.
 

ZioTeddy

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Da un lato non posso dare torto ai proprietari terrieri. Ho visto di persona mtbiker rubare frutta o fare altri danni (esempio "modellare" un salto per fare una foto), peccato che non era un salto ma un canale di scolo delle acqua.
Sul momento non lo ritenevo cosa così disastrosa ma pensandoci, se su 10 biker 2 lo fanno, immagino che con tutti i biker che passano da li, il problema sussiste. Fra l'altro quante volte mi sono fermato a raccogliere cartacce di integratori o succhi di frutta gettati a terra per non dire bombolette per forature, una volta anche una pompa rotta. Se fossi uno dei proprietari della terra mi tirerebbe il culo, e non poco.
C'è da dire che vedendoli non ho fatto altro che dire a me stesso "guarda quegli imbecilli", non mi è venuto in mente di rimproverarli.
Quoto.... :celopiùg:
Aprire nuove vie, in quello mi ci metto pure io. A volte sono uscito dal sentiero per provare una nuova linea.
Non per dire ma.... tu non esci mai dal sentiero. Se parli che provi a scendere in maniera trialistica da alcune roccie, senza apportare un ben che minimo segno, io non direi affatto che esci dal sentiero.
Qui si parla di gente che per evitare di stare sulla traccia segnalata (per esempio ai bordi di un campo ove non c'è possibilità di contatto con chi lavora i campi), prende tracce o strade che magari confluiscono sul medesimo tracciato, ma che arrecano non pochi problemi aimodi operandi dei privati.
 

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