Che vergogna!!!

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Pilati

Biker serius
16/7/13
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Pressano
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Haahha ma chi vuoi denunciare pagliaccio ... Il proprietario mi lasciava fare e dal momento che i lavori li facevo bene mi ha lasciato carta bianca .... Dietro la tastiera leoni nella realtà ...
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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quello che stavo cercando di spiegare in pratica è che se parliamo di massimi sistemi, amianto, uranio, traforo tav, piste da sci, ilva di taranto ecc ecc l' impatto di un simil pistino da mtb è prossimo allo zero assoluto, ma se invece si vogliono fare le cose per bene non è così.
dalle mie parti i "sentieri" tecnicamente e legalmente percorribili dalle mtb sono una minima parte rispetto a dove si scorrazza di solito, e gente che si lamenta ce ne già tanta senza andarsi a cercare altre rogne, se continua così dopo le moto da cross tocca a noi.
 

Jo3

Biker novus
13/4/15
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Dipende... se mi chiede il permesso, sarei felice di darglielo, non lo facessi già io...:smile:

Voglio cercare di rispondere a questa "voglia di polemica" con argomenti costruttivi:
Se i lavori fatti (peraltro decisamente malfatti) sono stati realizzati in un bosco privato, allora il proprietario ha tutto il diritto di incazzarsi, ma i trailbuilder seri non operano così, si informano al catasto, cercano di rintracciare i proprietari quando è possibile, chiedono il permesso di lavorare e parlano con il proprietario di come vogliono operare. spesso si costruiscono salti ma lasciando sempre un passaggio pedonale, o per dei mezzi se la strada lo consente o il proprietario lo richiede. Fanno manutenzione costante e tengono pulito il bosco. Inoltre, una sponda o un salto finito per me deve inserirsi nell'ambiente diventando parte di esso, non un cumulo di rami brutto a vedersi e pericoloso per chi gira.

C'è anche da dire che molti proprietari sono irrintracciabili e se ne arrivano anni dopo come se fossero caduti dal pero... in quel caso il trailbuilder serio cerca di pulire le tracce esistenti nei boschi di cui non conosce ila proprietà senza lavorarci più di tanto, in modo da rendere semplicemente agibile il tratto.

Quindi spiegaci ora, qual'è la causa del tuo astio verso i biker? il terreno delle foto era tuo e vuoi un consiglio su come risolvere il problema? in quel caso basterebbe mettere una fettuccia a chiudere, un cartello e un numero di telefono per rintracciarti, se chi ha fatto ciò ha un minimo di cognizione, ripristinerà il tutto o magari riuscirete a trovare un compromesso per permettere ai biker di divertirsi e tu di avere un bosco ordinato, pulito e frequentato da gente per bene, se chi ha fatto questo non si fa sentire, allora è un cog__ne e hai tutto il diritto di ripristinare il tuo bosco e mettere due bei tronchi o una sbarra a chiudere gli accessi, magari dovrai monitorare anche un po la zona per fare il mazzo a chi cerca ancora di entrare abusivamente...

L'unica cosa che ti prego è di non metterti a fare come fa qualcuno, che piazza filo spinato, cavi ad altezza testa, assi chiodate e cose del genere, perchè in quel caso passeresti dall'avere ragione su una questione amministrativa ad avere torto in una questione penale... posso assicurarti che i criminali ci sono dappertutto e alcuni vanno anche in bici, ma la stragrande maggioranza dei biker sono persone serie, con la testa sul collo e mossi da semplice passione per le due ruote.


Rispondo in merito al primo punto :

Siamo i proprietari del terreno di cui alle immagini allegate.
Come suggeritoci da un vostro moderatore, e da argomenti pertinenti trattati nella discussione, riteniamo aprofittare dello spazio www.mtb-forum.it/ per rendere noto il nostro pensiero in materia di utilizzo dei sentieri all’interno dei mappali localizzati nelle foto, in località Maiocca (Parco Spina Verde), da parte dei ciclisti che circolano nel Parco Spina Verde

Tale comunicazione non e’ rivolta a coloro i quali nel tempo libero godono delle bellezze del parco con biciclette, di cui rispettiamo l’attività sportiva e la lecità nell’attraversamento di detti sentieri.

Tale comunicazione e’ rivolta a coloro i quali si riconoscono nella realizzazione delle opere precedentemente mostrate, di cui gia e’ stata fatta comunicazione verbale a riguardo, durante opere di sfalcio sottobosco con motoseghe/soffiatori.

Gradiremmo evitare su nostri terreni :
1.Un utilizzo di biciclette che non insista su sentieri in elevata pendenza, che gia da se determina fenomeni di smottamento naturale,
2.Una guida che non metta a rischio l’incolumità di eventuali pedoni.
3.Evitare realizzazioni di qualsivoglia manufatto che alteri lo stato attuale dei luoghi e dei sentieri sopra citati, nonché canalizzazioni di acque ex acquedotti comunali, identificabili da cippi in loco.
4.Evitare aperture di nuovi sentieri, in quanto il recupero della selva (in passato) ha avuto un costo oneroso.
5.Evitare comportamenti scorretti laddove si venga redarguiti su abusi al regolamento del Parco da parte di autorità competenti.
6.Evitare il taglio di arbusti/piante, in quanto su tali arbusti sono stati effettuati negli anni passati (e lo sono tuttora) degli innesti su varietà di pregio, con la partecipazione indiretta di enti regionali.

Riteniamo doveroso effettuare tale comunicazione, in quanto ciò che è stato descritto nella discussione e dalle fotografie risulta infrangere i regolamenti del Parco nonché delle leggi che regolamentano i terreni privati e su cui gia in passato la Forestale si e' espressa in merito.

Abbiamo notato che gli interventi effettuati in questa discussione avvengano da persone adulte e mature.
Crediamo pertanto che tale messaggio possa essere colto non come segno di discriminazione verso una categoria di appassionati, ma da un pubblico adulto e amante della natura.

Gradiremmo veramente molto evitare problemi e noi e ai ciclisti, ri-coinvolgendo autorità competenti, in quanto crediamo che il buon senso possa sicuramente risolvere tale situazione.

Aprofittiamo dello spazio www.mtb-forum.it/ per tale lettera, in quanto detto spazio ospita discussioni che vertono su argomenti pertinenti a tale comunicazione
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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Rispondo in merito al primo punto :

Siamo i proprietari del terreno di cui alle immagini allegate.
Come suggeritoci da un vostro moderatore, e da argomenti pertinenti trattati nella discussione, riteniamo aprofittare dello spazio www.mtb-forum.it/ per rendere noto il nostro pensiero in materia di utilizzo dei sentieri all’interno dei mappali localizzati nelle foto, in località Maiocca (Parco Spina Verde), da parte dei ciclisti che circolano nel Parco Spina Verde

Tale comunicazione non e’ rivolta a coloro i quali nel tempo libero godono delle bellezze del parco con biciclette, di cui rispettiamo l’attività sportiva e la lecità nell’attraversamento di detti sentieri.

Tale comunicazione e’ rivolta a coloro i quali si riconoscono nella realizzazione delle opere precedentemente mostrate, di cui gia e’ stata fatta comunicazione verbale a riguardo, durante opere di sfalcio sottobosco con motoseghe/soffiatori.

Gradiremmo evitare su nostri terreni :
1.Un utilizzo di biciclette che non insista su sentieri in elevata pendenza, che gia da se determina fenomeni di smottamento naturale,
2.Una guida che non metta a rischio l’incolumità di eventuali pedoni.
3.Evitare realizzazioni di qualsivoglia manufatto che alteri lo stato attuale dei luoghi e dei sentieri sopra citati, nonché canalizzazioni di acque ex acquedotti comunali, identificabili da cippi in loco.
4.Evitare aperture di nuovi sentieri, in quanto il recupero della selva (in passato) ha avuto un costo oneroso.
5.Evitare comportamenti scorretti laddove si venga redarguiti su abusi al regolamento del Parco da parte di autorità competenti.
6.Evitare il taglio di arbusti/piante, in quanto su tali arbusti sono stati effettuati negli anni passati (e lo sono tuttora) degli innesti su varietà di pregio, con la partecipazione indiretta di enti regionali.

Riteniamo doveroso effettuare tale comunicazione, in quanto ciò che è stato descritto nella discussione e dalle fotografie risulta infrangere i regolamenti del Parco nonché delle leggi che regolamentano i terreni privati e su cui gia in passato la Forestale si e' espressa in merito.

Abbiamo notato che gli interventi effettuati in questa discussione avvengano da persone adulte e mature.
Crediamo pertanto che tale messaggio possa essere colto non come segno di discriminazione verso una categoria di appassionati, ma da un pubblico adulto e amante della natura.

Gradiremmo veramente molto evitare problemi e noi e ai ciclisti, ri-coinvolgendo autorità competenti, in quanto crediamo che il buon senso possa sicuramente risolvere tale situazione.

Aprofittiamo dello spazio www.mtb-forum.it/ per tale lettera, in quanto detto spazio ospita discussioni che vertono su argomenti pertinenti a tale comunicazione

messa così suona già molto meglio, per il ripristino ambientale invece che (ri)farvi il mazzo, dalle mie parti per interventi del genere specie se su area protetta o di interesse/vincolo naturalistico/ambientale, ovvero non così impegnativi ci pensa(va)no i servizi forestali, credo a costo zero.
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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e per chi interessa andare più sul tecnico, allego due documenti, disposizioni boschive e di taglio, questo per far capire che in merito alla materia tanto o poco-grande o piccolo che sia non importa, ci sono precise linee guida per fare le cose per bene. specifico anche che non sono ne un naziambientalista ne un taglialegna professionista, il punto è solo che 4 pellegrini che si fanno il pistino sono più difficili da rintracciare che non dei legittimi proprietari o agricoltori che stanno operando professionalmente al meglio delle loro possibilità e che per fare le cose per bene o quantomeno per benino sono subissati di adempimenti come per esempio tra gli altri progettino di geometra iscritto all' albo e/o agronomo sempre iscritto all' albo, parere favorevole di commissione incidenza/valutazione ambientali ( altri costi ), scia ( non quella chimica ) et altro via dicendo.
 

Allegati

  • Dichiarazione_di_taglio_MOD_1A.pdf
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  • disposizioni forestali veneto.pdf
    151,1 KB · Visite: 4
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bikercomasco

Biker ultra
18/4/11
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Lecco
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Bike
Specialized Enduro
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Tale comunicazione non e’ rivolta a coloro i quali nel tempo libero godono delle bellezze del parco con biciclette, di cui rispettiamo l’attività sportiva e la lecità nell’attraversamento di detti sentieri.

Tale comunicazione e’ rivolta a coloro i quali si riconoscono nella realizzazione delle opere precedentemente mostrate, di cui gia e’ stata fatta comunicazione verbale a riguardo, durante opere di sfalcio sottobosco con motoseghe/soffiatori.

Gradiremmo evitare su nostri terreni :
1.Un utilizzo di biciclette che non insista su sentieri in elevata pendenza, che gia da se determina fenomeni di smottamento naturale,
2.Una guida che non metta a rischio l’incolumità di eventuali pedoni.
3.Evitare realizzazioni di qualsivoglia manufatto che alteri lo stato attuale dei luoghi e dei sentieri sopra citati, nonché canalizzazioni di acque ex acquedotti comunali, identificabili da cippi in loco.
4.Evitare aperture di nuovi sentieri, in quanto il recupero della selva (in passato) ha avuto un costo oneroso.
5.Evitare comportamenti scorretti laddove si venga redarguiti su abusi al regolamento del Parco da parte di autorità competenti.
6.Evitare il taglio di arbusti/piante, in quanto su tali arbusti sono stati effettuati negli anni passati (e lo sono tuttora) degli innesti su varietà di pregio, con la partecipazione indiretta di enti regionali.

Riteniamo doveroso effettuare tale comunicazione, in quanto ciò che è stato descritto nella discussione e dalle fotografie risulta infrangere i regolamenti del Parco nonché delle leggi che regolamentano i terreni privati e su cui gia in passato la Forestale si e' espressa in merito.

Abbiamo notato che gli interventi effettuati in questa discussione avvengano da persone adulte e mature.
Crediamo pertanto che tale messaggio possa essere colto non come segno di discriminazione verso una categoria di appassionati, ma da un pubblico adulto e amante della natura.

Gradiremmo veramente molto evitare problemi e noi e ai ciclisti, ri-coinvolgendo autorità competenti, in quanto crediamo che il buon senso possa sicuramente risolvere tale situazione.

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Questo post invoglia al dialogo non come l'altro.

Le foto che avevi postato sono molto vecchie e non ho riconosciuto la zona, visto che ti sei fatto portavoce dei proprietari non si riesce ad organizzare un incontro con tutti gli interessati (spina, voi, e chi a costruito o cmq può farsi da portavoce per i ciclisti) per riuscire una volta per tutte a chiarire questa diatriba?

I sentieri più discesistici dove giriamo non sono di certo adatti ai pedoni e infatti non ne ho mai trovato uno che stava risalendo quei sentieri.
Sulla mappa dei sentieri quei due percorsi non ci sono (almeno non sono riuscito ad individuarli).
Non si riesce a ufficializzarli? Per le escursioni a piedi ci sono già tantissimi sentieri e quei due non sono di certo pensati per i pedoni. Mettiamo sulla carta che quei due sentieri sono dedicati alla pratica della MTB e che nessuna opera o modifica deve più essere fatta (la situazione attuale a noi ciclisti va già bene cosi). Voi che siete i proprietari terrieri dite cosa vi va bene e cosa no, e chi ha voluto sistemare quei sentieri si impegnerà a mantenere lo stato attuale senza più modifiche o apertura di nuovo tracciati.

Mi sembra la soluzione migliore piuttosto che continuare a fare "guerre" che non portano a niente.
"Purtroppo" alcune discipline sono molto orientate alla discesa e i sentieri pedonali in spina non si prestano a questo tipo di attività (direi anche per fortuna in questo caso, immaginatevi se al posto di utilizzare sentieri non battuti, le bici inizziassero a scendere in massa sui sentieri escursionistici. Direi che l'esistenza di quei due percorsi prettamente per le MTB è ottima anche in ottica della sicurezza di tutti!)
Sono stati creati (putroppo un po nell'ombra) due sentieri "abusivi" ma molto belli, lontani dai soliti percorsi pedonali, che attirano in spina ancora più gente. Sarebbe un peccato che venissero chiusi o distrutti. Se succede gran parte dei ciclisti che vedo ora andrebbero da altre parti e perderebbero un posto fantastico dove girare tutto l'anno.

E' cosi difficile trovare un accordo? Il mio è un appello (anche disperato se volete, siccome se chiudete quei due sentieri mi dispiacerebbe davvero un casino perchè uno dei due, anche se corto, è uno dei miei sentieri preferiti!), voi che siete i proprietari, per favore, accettate questi due sentieri (so che non vi viene in tasca niente ad accettare questi sentieri, ma credo che non abbiate nemmeno dei grossi benefici a vietarci di passare, non vedetela assolutamente come minaccia, dico solo che non capisco che beneficio vi potrebbe portare il fatto che non passiamo più su quel sentiero, credo appunto che la cosa migliore sia la convivenza pacifica) penso di parlare a nome di tutti i bikers che vanno in spina, saremmo più che contenti di non modificare più niente e vedere questi due sentieri ufficializzati per la pratica delle MTB, sarebbero anche i primi due sentieri dedicati alla mountain bike a como, e sarebbe un gran bel passo per iniziare ad aprirsi a questa disicplina.
 
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