Sentiero 135 dal monte Elmo distrutto!

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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nonnocarb

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Attenzione! Il sentiero 135, uno dei più belli che scende dal crinale di confine italia-austria dopo il rifugio Sillian (Sillianer huette), non esiste più! E' stato distrutto completamente dalla costruzione di una nuova pista da sci di collegamento fra la Croda Rossa e il monte Elmo. Per scendere verso Sesto passare sul 134 e poi sul 133 oppure sul divertente 3a che parte dalla cima del monte Elmo. 135 RIP!
 

iron.mike83

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Soraga di Fassa
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noooo...ma dai cazzo!!! ma cosa vanno a costruire che le stagioni sciistiche vanno sempre peggio…23.000 impianti che rendono una settimana l'anno e poi sono in perdita per i 3 mesi restanti…ma che cazzo di nervoso!!!
 
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State pur certi che una volta conclusi i lavori il sentiero verrrà ripristinato, non conosco un luogo dove la sentieristica viene gestita come l'AA.

D'altra parte non è con chi fa in mtb i sentieri tipo il 135 che la ValPusteria campa, ma con le famiglie, gli escursionisti e la pista ciclabile per Lienz in estate e con lo sci nordico e alpino in inverno. E stiamo comunque parlando di una zona che esplora e sviluppa tutti i possibili turismi "alternativi" compreso quello a pedali.
 

nonnocarb

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State pur certi che una volta conclusi i lavori il sentiero verrrà ripristinato, non conosco un luogo dove la sentieristica viene gestita come l'AA.

D'altra parte non è con chi fa in mtb i sentieri tipo il 135 che la ValPusteria campa, ma con le famiglie, gli escursionisti e la pista ciclabile per Lienz in estate e con lo sci nordico e alpino in inverno. E stiamo comunque parlando di una zona che esplora e sviluppa tutti i possibili turismi "alternativi" compreso quello a pedali.

dubito che lo ripristinino, passava tutto dove ora c'è la pista, anche perchè era un sentiero diciamo secondario, non segnato ufficialmente sulle mappe. Peccato perchè era uno dei più divertenti
 

1maggio

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State pur certi che una volta conclusi i lavori il sentiero verrrà ripristinato, non conosco un luogo dove la sentieristica viene gestita come l'AA.

D'altra parte non è con chi fa in mtb i sentieri tipo il 135 che la ValPusteria campa, ma con le famiglie, gli escursionisti e la pista ciclabile per Lienz in estate e con lo sci nordico e alpino in inverno. E stiamo comunque parlando di una zona che esplora e sviluppa tutti i possibili turismi "alternativi" compreso quello a pedali.
Sì ma purtroppo o per fortuna anche l'Alto Adige è Italia, per cui certi meccanismi funzionano né più né meno come altrove, facendo di tutto per mungere la vacca finché non darà anche l'ultimo tristissimo slavato litro di latte.
Personalmente non credo che nel 2014 un'altra pista da sci sia indispensabile alla sopravvivenza degli albergatori pusteresi, in quanto economicamente è probabile abbiano meno problemi di tutti coloro che scrivono qui sul forum.
Rimarrà lo sfregio al territorio, quello si, che si andrà a sommare a tutti quelli già esistenti.
 

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Io penso invece che il sentiero verrà ripristinato, magari operando qualche variante, visto che mi risulta essere stato realizzato abbastanza di recente (sulla carta Tabacco del 2013 non risulta ancora).

Ad ogni modo, credo che occorra essere realisti ed ammettere che lo sci alpino, che ci piaccia o no, rappresenta una parte importante del turismo invernale cui difficilmente si può rinunciare. Così come se parliamo di bici sono le famiglie sulle ciclabili ed i biker sui percorsi sterrati quelli che fanno il mercato, non certo i Nonnocarb sul Picco di Vallandro in invernale in bici ;-)
Se fosse un lavoro necessario lo dirà il tempo. Di certo non si tratta di aggiungere una pista (in realtà sono due) quanto di collegare le piste del Monte Elmo a quelle della Croda Rossa, cosa che in un comprensorio frammentato era diventata difficile da digerire per gli sciatori. Del resto non è che le navette usate finora andassero a stelle alpine, per cui anche il lato ambientale va valutato nel suo complesso.
 

1maggio

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[MENTION=112867]sembola..[/MENTION]Sono daccordo anch'io sul fatto che al momento lo sci alpino rappresenta una parte importante del turismo invernale, anche se ormai principalmente russo, israeliano o polacco. E sono raccordo anche nel dire che se il continuare ad investire sugli impianti di risalita sia necessario lo dirà il tempo. magari tra 10 o 12 anni( dovrebbero bastare...), quando, e lo stiamo già vedendo, le piogge a gennaio fino a 2000 metri saranno la norma, e gli scheletri degli impianti faranno da sfondo alle foto che faranno i nostri figli.
E questo chi li costruisce lo sa benissimo, e la vacca di cui parlavo non è altro che la regione autonoma con i suoi contributi speciali.
Non per non niente anche in Trentino alto adige non esiste comprensorio che non abbia i conti in rosso e che non riuscirebbe a sopravvivere senza il rubinetto sempre aperto della provincia, i cui soldi, i nostri soldi, finiscono sempre nelle tasche dei soliti quattro.
 

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[MENTION=112867]sembola..[/MENTION]Sono daccordo anch'io sul fatto che al momento lo sci alpino rappresenta una parte importante del turismo invernale, anche se ormai principalmente russo, israeliano o polacco. E sono raccordo anche nel dire che se il continuare ad investire sugli impianti di risalita sia necessario lo dirà il tempo. magari tra 10 o 12 anni( dovrebbero bastare...), quando, e lo stiamo già vedendo, le piogge a gennaio fino a 2000 metri saranno la norma, e gli scheletri degli impianti faranno da sfondo alle foto che faranno i nostri figli.
E questo chi li costruisce lo sa benissimo, e la vacca di cui parlavo non è altro che la regione autonoma con i suoi contributi speciali.
Non per non niente anche in Trentino alto adige non esiste comprensorio che non abbia i conti in rosso e che non riuscirebbe a sopravvivere senza il rubinetto sempre aperto della provincia, i cui soldi, i nostri soldi, finiscono sempre nelle tasche dei soliti quattro.

I principi vanno contemperati con un po' di sano realismo, altrimenti finisce che si butta il bambino con l'acqua sporca. Per dire, risparmiamo pure i contributi regionali per tenere aperti i comprensori sciistici, così io o te risparmieremo qualche decina di euro all' anno di tasse e pazienza per le migliaia che staranno a casa senza lavoro, quelli le tasse non le risparmieranno (e la CIG sarà a carico nostro), ma che ci frega, tanto c'erano solo polacchi e russi a sciare, no? :spetteguless:

Personalmente non amo gli impianti, lo sci alpino non lo pratico più ormai da anni e sono contrario al loro uso per le mtb per tutta una serie di motivi.
Ma per onestà intellettuale mi rendo conto che non è pensabile che certe aree di montagna tornino alla povertà ed alla fame di una volta per permettere a me di vivere "la montagna vera". Tanto più che se si vuole vivere la "montagna vera" basta pedalare a pochi km di distanza per trovarne quanta se ne vuole. Tanto per rimanere in zona, al Pfundres o al Fana non c'è un impianto che sia uno...
 

1maggio

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I principi vanno contemperati con un po' di sano realismo, altrimenti finisce che si butta il bambino con l'acqua sporca. Per dire, risparmiamo pure i contributi regionali per tenere aperti i comprensori sciistici, così io o te risparmieremo qualche decina di euro all' anno di tasse e pazienza per le migliaia che staranno a casa senza lavoro, quelli le tasse non le risparmieranno (e la CIG sarà a carico nostro), ma che ci frega, tanto c'erano solo polacchi e russi a sciare, no? :spetteguless:

Personalmente non amo gli impianti, lo sci alpino non lo pratico più ormai da anni e sono contrario al loro uso per le mtb per tutta una serie di motivi.
Ma per onestà intellettuale mi rendo conto che non è pensabile che certe aree di montagna tornino alla povertà ed alla fame di una volta per permettere a me di vivere "la montagna vera". Tanto più che se si vuole vivere la "montagna vera" basta pedalare a pochi km di distanza per trovarne quanta se ne vuole. Tanto per rimanere in zona, al Pfundres o al Fana non c'è un impianto che sia uno...
Aggiungo solo un'ultima cosa, perché forse non mi sono fatto capire bene.
poi vengano pure le opinioni diverse per carità, le rispetterò.
Ma ci tengo a precisare che l'interesse nell'investire in nuovi impianti è tutto rivolto alla loro costruzione, e non al loro sfruttamento una volta presenti sul territorio. Questo è un dato di fatto che qui ormai tutti coloro interessati all'argomento sanno.
Di certo non lo troverai scritto in nessuna seconda di copertina di nessuna rivista di sci.
Mantenere, e mantenere bene, quelli esistenti sarebbe cosa buona, anche per preservare l'occupazione x chi ci lavora. In realtà poi lavorativamente parlando si creerebbero più possibilita con attività ecocompatibili x gruppi e famiglie, anziché continuare caparbiamente a voler far scivolare sulla neve i tripponi col suv. Ma se non si costruisce niente, non ci sono più milioni da mangiare.
 

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Aggiungo solo un'ultima cosa, perché forse non mi sono fatto capire bene.
poi vengano pure le opinioni diverse per carità, le rispetterò.
Ma ci tengo a precisare che l'interesse nell'investire in nuovi impianti è tutto rivolto alla loro costruzione, e non al loro sfruttamento una volta presenti sul territorio. Questo è un dato di fatto che qui ormai tutti coloro interessati all'argomento sanno.
Di certo non lo troverai scritto in nessuna seconda di copertina di nessuna rivista di sci.
Mantenere, e mantenere bene, quelli esistenti sarebbe cosa buona, anche per preservare l'occupazione x chi ci lavora. In realtà poi lavorativamente parlando si creerebbero più possibilita con attività ecocompatibili x gruppi e famiglie, anziché continuare caparbiamente a voler far scivolare sulla neve i tripponi col suv. Ma se non si costruisce niente, non ci sono più milioni da mangiare.

Prendo atto della tua opinione ma pur rispettandola non la condivido :prost:
 

marco10

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[MENTION=112867]sembola..[/MENTION]Sono daccordo anch'io sul fatto che al momento lo sci alpino rappresenta una parte importante del turismo invernale, anche se ormai principalmente russo, israeliano o polacco.
le statistiche non dicono questo http://www.provinz.bz.it/astat/it/mobilita-turismo/474.asp?News_action=4&News_article_id=460553
italiani e tedeschi sono ancora la stragrande maggioranza, i paesi dell'est, pur crescendo, sono ancora una piccola fetta.
1maggio ha scritto:
E sono raccordo anche nel dire che se il continuare ad investire sugli impianti di risalita sia necessario lo dirà il tempo. magari tra 10 o 12 anni( dovrebbero bastare...), quando, e lo stiamo già vedendo, le piogge a gennaio fino a 2000 metri saranno la norma, e gli scheletri degli impianti faranno da sfondo alle foto che faranno i nostri figli.
E questo chi li costruisce lo sa benissimo, e la vacca di cui parlavo non è altro che la regione autonoma con i suoi contributi speciali.
Non per non niente anche in Trentino alto adige non esiste comprensorio che non abbia i conti in rosso e che non riuscirebbe a sopravvivere senza il rubinetto sempre aperto della provincia, i cui soldi, i nostri soldi, finiscono sempre nelle tasche dei soliti quattro.
a me risulta che non tutti gli impianti prendano contributi regionali, anzi. valutando le imprese nel complesso (impianti, alberghi, ecc., molte aziende non sono solo impianti) ci sono aziende in forte attivo.
 

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le statistiche non dicono questo http://www.provinz.bz.it/astat/it/mobilita-turismo/474.asp?News_action=4&News_article_id=460553
italiani e tedeschi sono ancora la stragrande maggioranza, i paesi dell'est, pur crescendo, sono ancora una piccola fetta.

a me risulta che non tutti gli impianti prendano contributi regionali, anzi. valutando le imprese nel complesso (impianti, alberghi, ecc., molte aziende non sono solo impianti) ci sono aziende in forte attivo.

Questi sono esempi del perchè non condivida certe opinioni, pur rispettandole. I fatti sono una cosa, le ideologie un'altra.
 

1maggio

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le statistiche non dicono questo http://www.provinz.bz.it/astat/it/mobilita-turismo/474.asp?News_action=4&News_article_id=460553
italiani e tedeschi sono ancora la stragrande maggioranza, i paesi dell'est, pur crescendo, sono ancora una piccola fetta.

a me risulta che non tutti gli impianti prendano contributi regionali, anzi. valutando le imprese nel complesso (impianti, alberghi, ecc., molte aziende non sono solo impianti) ci sono aziende in forte attivo.

Questi sono esempi del perchè non condivida certe opinioni, pur rispettandole. I fatti sono una cosa, le ideologie un'altra.

idiologie eh?

http://www.questotrentino.it/articolo/14025/l_industria_dello_sci_sovietizzata.htm

http://www.ladige.it/articoli/2013/04/08/c-ancora-neve-impianti-chiudono
 

sembola

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Quando si parla di "dieci anni" prima che scompaia la neve (quando gli studi scientifici parlano di quote minime più alte in orizzonti di 30-50 anni e la vita di un impianto è di 20 anni...) o quando si usano termini come "tripponi col SUV", o ancora si inventano dati "nazionalistici" per denigrare un'attività che a noi non piace, sì, si fa ideologia, si discute col pregiudizio del partito preso, con la pancia e non con la testa. Così come si fa ideologia quando si cita un articolo che dice che il 20 di aprile gli impianti chiudono perchè non va nessuno a sciare per sostenere la propria tesi.
Va tutto bene, per carità, poi però per coerenza occorre accettare che chi comanda (la SAT, per non far nomi) decida con la pancia che le mtb non sono degne di frequentare la montagna...

Quanto sopra è tuttavia una questione di metodo. Dal punto di vista razionale sono d'accordo che il turismo di montagna debba riflettere sul proprio futuro e fare scelte anche radicali. Per esempio è impensabile la realizzazione di nuovi piccoli comprensori, così come è impossibile che i piccoli o piccolissimi comprensori sopravvivano; ed è auspicabile che le valli rimaste fuori dal turismo di massa possano sviluppare un turismo ecocompatibile: ma parliamo comunque di un movimento di elite e di nicchia, buono per chi appunto non ha mai goduto del turismo di massa, non in grado certo di sostituire lo sci alpino nei grandi comprensori.



ma non si stava parlando di Alto Adige?
Mi sa che il problema è proprio questo.
 

1maggio

Biker ultra
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ma non si stava parlando di Alto Adige?

ho parlato della mia provincia perchè la conosco meglio, ho sbagliato andando un pò fuori tema e di questo vi chiedo scusa.

Quando si parla di "dieci anni" prima che scompaia la neve (quando gli studi scientifici parlano di quote minime più alte in orizzonti di 30-50 anni e la vita di un impianto è di 20 anni...)

capisco che tu voglia tirare l'acqua al tuo mulino ma: "Solo pochi giorni fa a Bolzano, durante il convegno di CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) sul tema dell’acqua, si è previsto, sulla base di documentazioni scientifiche, la scomparsa entro il 2030 di quasi tutti i ghiacciai delle Alpi; il fatto è che ad ogni grado di aumento medio della temperatura il livello delle nevi che rimangono al suolo sale di 170 metri."
non è esattamente quello che scrivi tu, ma sicuramente anche la CIPRA è una fonte insostenibile di ideologie inutili quanto fastidiose.

o quando si usano termini come "tripponi col SUV", o ancora si inventano dati "nazionalistici" per denigrare un'attività che a noi non piace, sì, si fa ideologia, si discute col pregiudizio del partito preso, con la pancia e non con la testa.

non volevo inventare nessun dato nazionalistico, ma sottolineare quanto gli italiani facciano sempre più fatica a concedersi una vacanza sulla neve, vista la crisi imperante e visti i prezzi.
scrivi dunque che sono un idealista, che ho pregiudizi e che ragiono con la pancia e non con la testa.
cavolo che dire, grazie dei complimenti.
sinceramente mi sono limitato a scrivere quello che i miei occhi hanno visto e le mie orecchie hanno sentito negli ultimi anni.
sono guida alpina, vivo e lavoro sul territorio e questo, credo, di conoscerlo abbastanza bene.
di certo mi sembra di capire non quanto te, che avrai sicuramente attraversato più ghiacciai, calcato vette, e "vissuto" più inverni del sottoscritto, per cui mi inchino, taccio, e non rispondo più.
ma ti prego, la parola ideologia, per quanto vada di moda e capisco che ti piaccia, lascia che venga usata nelle tribune politiche.
 

marco10

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ho parlato della mia provincia perchè la conosco meglio, ho sbagliato andando un pò fuori tema e di questo vi chiedo scusa.
e mi dici poco...
se vuoi io ribatto con i dati delle montagne bergamasche.
AA non è paragonabile con il trentino e men che meno con il resto d'Italia.
1maggio ha scritto:
capisco che tu voglia tirare l'acqua al tuo mulino ma: "Solo pochi giorni fa a Bolzano, durante il convegno di CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) sul tema dell’acqua, si è previsto, sulla base di documentazioni scientifiche, la scomparsa entro il 2030 di quasi tutti i ghiacciai delle Alpi; il fatto è che ad ogni grado di aumento medio della temperatura il livello delle nevi che rimangono al suolo sale di 170 metri."
non è esattamente quello che scrivi tu, ma sicuramente anche la CIPRA è una fonte insostenibile di ideologie inutili quanto fastidiose.
ti riferisci al convegno dell'anno scorso? sei sicuro che abbiamo detto così? però ho trovato la fonte del tuo virgolettato e non è del CIPRA.
cmq faccio notare che l'aumento della temperatura media degli ultimi 200 anni è di circa 0,7°, quindi dubito che nei prossimi 15 anni vedrò sparire la valle blanche, il plateu rosà, il morterasch, l'altesch, ecc.
1maggio ha scritto:
non volevo inventare nessun dato nazionalistico, ma sottolineare quanto gli italiani facciano sempre più fatica a concedersi una vacanza sulla neve, vista la crisi imperante e visti i prezzi.
scrivi dunque che sono un idealista, che ho pregiudizi e che ragiono con la pancia e non con la testa.
cavolo che dire, grazie dei complimenti.
sinceramente mi sono limitato a scrivere quello che i miei occhi hanno visto e le mie orecchie hanno sentito negli ultimi anni.
sono guida alpina, vivo e lavoro sul territorio e questo, credo, di conoscerlo abbastanza bene..
ancora una volta faccio notare che le statistiche dicono il contrario, non ci sono cali nelle presenze.
rispetto per le tue sensazioni ma poi contano i numeri.
 
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