Vi sono due etimologie ipotizzabili riguardo al nome Stivo:
· una ne prevede la derivazione dal tedesco Stief (derivante a sua volta dal latino obstipus), che significa ripido;
· un'altra ipotizza la derivazione da aestivus, ovvero "monte per il pascolo estivo"
...personalmente sono più propenso per il primo ovvero ripido
chi ci è salito capisce il perché molti ci han portato in cima la bici spallando per un bel po vedi nomi famosi come @orma o @nonnocarb
eppure io mi son sempre domandato se valesse la pena pensare sempre di salire sempre dalla stessa quella più ovvia che parte ovvero da Santa Barbara e su diretti fino al rifugio Marchetti godendo di uno splendido panorama sul lago Gardasee come ho sempre poi fatto pure io le volte che ci son salito
e i Serbi che ci azzeccano con questa cima
...esiste anche il detto quando el stif el gha el capel o che fa brutt o che fa bell tradotto quando lo Stivo ha il capello o che fa brutto o che fa bello e oggi lo Stivo ha il cappello
ma in questa pazza estate questi particolari non bisogna tenerle in considerazione e non badare a quello che sembra ma andare e andare
e allora ecco che parto e dopo la salita a passo Bordala seguendo la linea Isera Patone Nagustello Passo Bordala mi dirigo velocemente verso la cappella di SantAntonio passando da Gombino e arrivato al quadrivio dove di norma si prende la strada che porta a prendere il classico 608 che porta sullo Stivo prendo per i ruderi del Castello di Castill e da li verso il Passo dei due Sassi, la strada forestale dei Tovi per Malga Vallestrè, la sterrata della Scaletta e delle Mandrie e per finire la sterrata delle Malghette e finalmente arriviamo ad incrociare il 617 che a parte un paio di brevissimi tratti in cui le mie gambe si rifiutano di pedalare mi godo alla grande questo splendido sentiero che mi porta fino alla cima dello Stivo che oggi purtroppo nasconde tutto il bel panorama che sa offrire
la discesa percorre fino alla Cima Bassa delle Madonnina lo stesso percorso di salita
....per poi scendere i primi due tornantini tecnici del 623 che porta a Passo Bordala
ma oggi si va ad esplorare il 623B o Senter dei Serbi che mi porterà in località Casotte Tiaf
la prima parte del Senter dei Serbi mi lascia perplesso sulla possibilità di divertirmi esposto strettissimo e con un fondo mosso .ma poi si rivela bello flow tutto stretti tornanti .un bel sotto bosco per molti tratti panoramico godibile a tal punto che me lo gusto senza tanti patemi solo due brevi tratti mi costringono col piede a terra per via di due ghiaioni in cui porre attenzione
alle Casotte del Tiaf seguo la provinciale verso il lago di Cei per poi gustarmi linterminabile serie di sentieri che scendono verso Villa passando da Trasiel e il mitico Corzem
occhio ragazzuoli che appena il meteo si stabilizza e ci potrà regalare delle limpide giornate intendo ritornarci
[album]45961[/album]
· una ne prevede la derivazione dal tedesco Stief (derivante a sua volta dal latino obstipus), che significa ripido;
· un'altra ipotizza la derivazione da aestivus, ovvero "monte per il pascolo estivo"
...personalmente sono più propenso per il primo ovvero ripido
chi ci è salito capisce il perché molti ci han portato in cima la bici spallando per un bel po vedi nomi famosi come @orma o @nonnocarb
eppure io mi son sempre domandato se valesse la pena pensare sempre di salire sempre dalla stessa quella più ovvia che parte ovvero da Santa Barbara e su diretti fino al rifugio Marchetti godendo di uno splendido panorama sul lago Gardasee come ho sempre poi fatto pure io le volte che ci son salito
e i Serbi che ci azzeccano con questa cima
...esiste anche il detto quando el stif el gha el capel o che fa brutt o che fa bell tradotto quando lo Stivo ha il capello o che fa brutto o che fa bello e oggi lo Stivo ha il cappello
ma in questa pazza estate questi particolari non bisogna tenerle in considerazione e non badare a quello che sembra ma andare e andare
e allora ecco che parto e dopo la salita a passo Bordala seguendo la linea Isera Patone Nagustello Passo Bordala mi dirigo velocemente verso la cappella di SantAntonio passando da Gombino e arrivato al quadrivio dove di norma si prende la strada che porta a prendere il classico 608 che porta sullo Stivo prendo per i ruderi del Castello di Castill e da li verso il Passo dei due Sassi, la strada forestale dei Tovi per Malga Vallestrè, la sterrata della Scaletta e delle Mandrie e per finire la sterrata delle Malghette e finalmente arriviamo ad incrociare il 617 che a parte un paio di brevissimi tratti in cui le mie gambe si rifiutano di pedalare mi godo alla grande questo splendido sentiero che mi porta fino alla cima dello Stivo che oggi purtroppo nasconde tutto il bel panorama che sa offrire
la discesa percorre fino alla Cima Bassa delle Madonnina lo stesso percorso di salita
....per poi scendere i primi due tornantini tecnici del 623 che porta a Passo Bordala
ma oggi si va ad esplorare il 623B o Senter dei Serbi che mi porterà in località Casotte Tiaf
la prima parte del Senter dei Serbi mi lascia perplesso sulla possibilità di divertirmi esposto strettissimo e con un fondo mosso .ma poi si rivela bello flow tutto stretti tornanti .un bel sotto bosco per molti tratti panoramico godibile a tal punto che me lo gusto senza tanti patemi solo due brevi tratti mi costringono col piede a terra per via di due ghiaioni in cui porre attenzione
alle Casotte del Tiaf seguo la provinciale verso il lago di Cei per poi gustarmi linterminabile serie di sentieri che scendono verso Villa passando da Trasiel e il mitico Corzem
occhio ragazzuoli che appena il meteo si stabilizza e ci potrà regalare delle limpide giornate intendo ritornarci
[album]45961[/album]