Sono assolutamente conscio dei vantaggi degli spd ma non credo che li proverò mai su una mtb. Per imparare servono le cadute, non si scappa, e per me cadere in montagna e magari dover star fermo dei mesi per un infortunio è molto più problematico che perdere qualche secondo o faticare per stare a ruota dell' amico con gli spd nei tratti stradali.
Di prenderci la mano in strada non avrei la pazienza e cmq si è padroni di una tecnica solo quando la si applica nelle situazioni di pericolo, non è sufficiente sapersi staccare al semaforo.
In bici mi devo solo divertire e non mi va di aggiungere un altro pò di rischio alle mie uscite anche se a volte avrei voglia di avere il piede vincolato al pedale, ho la sensazione che anche in discesa andrei più forte ma nel mio caso ritengo che il gioco non valga la candela.
Ps consiglio a tutti di seguire alla lettera il consiglio di avventurarsi nei sentieri solo quando si è sicuri; il mio compagno di uscite, inesperto sul tema, incappò in un paio di cadute che non hanno avuto conzeguenze gravi solo per questione di culo!
,e devo dire che imparando a controllarmi (ho capito che la paura è come la roulette russa,di sicuro non fa bene alla salute e ti fa sbagliare),vuoi con le uscite,vuoi un manubrio,vuoi dei pedali più capaci (flat),riesco a gestire la situazione e a fare quello che volevo fare o farle fare.
Perché ve lo racconto? Per confermare quello che ho letto, infatti, mi sono trovato con le gambe sopra al manubrio e i piedi appoggiati contro i due tronchi. Il tutto è avvenuto in un nano secondo e non mi sono nemmeno reso conto di averli sganciati. 
