petit mont blanc

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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yoda76

Redazione
30/7/06
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aosta
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a mio avviso uno dei più bei percorsi in mtb della valle d'aosta... (dislivello e distanza totale sono approssimativi in quanto parto sempre da casa, quindi non so i dati esatti totali. i parziali per i bivi sono invece precisi azzerando il contakm alla partenza.)


In auto: da Aosta seguire sulla ss26 in direzione Courmayerur.al km 113 (nei pressi del paese Villeneuve dopo il pub “in-side” sulla destra) prendere il bivio a destra in direzione Villeneuve, Introd, Rhemes st. Georges, VALSAVARENCHE, Rhemes notre dame. Dopo l’abitato di Introd proseguire sulla sr23 e al bivio prendere a sinistra in direzione Valsavarenche. A circa 1800 metri dopo il bivio si arriva all’abitato di buillet-biolley. Qui lasciare l’auto e proseguire in bicicletta (piccolo parcheggio sulla stradina sotto la strada principale).
Appena partiti prendere il bivio a destra, in salita su asfalto (indicazione sentiero n.6). dopo circa 1km la strada diventa sterrata nei pressi di una centralina idrica. Percorrere tutta la pianeggiante strada poderale, dopo un piccolo guado tenere la destra e, in discesa, raggiungere l’asfalto (km dalla partenza 4,65).
Percorrere la strada asfaltata in salita (sr24) fino al paese di rhemes st. georges (per circa 1 km) dopo il centro di turismo equestre e il bar, svoltare a sinistra, in salita sempre su asfalto in direzione delle indicazioni sentiero 4 mont-blanc/mont paillasse. Al piazzale delle scuole elementari e della caratteristica chiesa, proseguire verso destra. Al tornante l’asfalto finisce definitivamente per lasciare spazio alla lunga salita verso la meta (siamo al km 6,6). Seguire tutta la poderale, al primo bivio svoltare a sinistra, in direzione petit mont blanc (cartelli in legno). Al km 9,75 andare a destra (segnavia 3)e di nuovo verso destra al km 13,3. dopo un ultimo tratto più ripido siamo ora giunti alla baita di champromenty (1813 metri slm). Qui è consigliabile fare una breve sosta per riprendere le forze in vista dell’ultimo tratto molto impegnativo di salita (in soli 3,5km si percorre un dislivello di ben 440 metri). La strada si fa ripidissima fino al tornante dove perde un poco di pendenza ma rimane sempre molto ripida. Si sale fino al km 16,5 dove finalmente si è giunti al punto più alto della gita.


Da qui è possibile scegliere tre diversi itinerari di discesa.
1- il più semplice, ripercorrendo l’itinerario di salita, è anche il percorso più sicuro e praticamente privo di pericoli

2- mediamente tecnico. Ripercorrere la strada poderale fino alla baita di champromenty, e da qui cercare tutti i “tagli” segnalati dalle frecce e numerati dai segnavia 3-A (il primo è a sinistra, pochi metri dopo la baita). questo itinerario di discesa è decisamente più tecnico e difficile del precedente e presenta alcuni tratti dove occorre prestare particolare attenzione per via del fondo non sempre pulito e di alcuni passaggi molto stretti e esposti su scarpate.


3- Molto difficile e tecnico, molto esposto con diversi punti critici in cui occorre avere una eccellente tecnica di guida e padronanza del mezzo. Questo itinerario di discesa è sconsigliabile affrontarlo in solitaria in quanto poco frequentato e impervio da raggiungere per eventuali mezzi di soccorso. Se si decide di avventurarsi in questa discesa mozzafiato ( a mio avviso una delle più belle della valle d’aosta), seguire i segnavia 1 in direzione arpilles. Dopo un breve tratto in costa attenzione al bivio, in prossimità di un albero,dove si deve seguire la freccia e il numero 1 a sinistra (svolta netta, praticamente di 180 gradi). Prestare molta attenzione in quanto si è praticamente su una scarpata molto profonda dove se non si è più che sicuri di ciò che si sta facendo, è consigliabile scendere a piedi. Appena si riacquista il sentiero, seguirlo fino all’alpeggio di arpilles. Costeggiare l’alpeggio sulla destra e tenere il sentiero 1 direzione biolley (è l’unico sentiero, non ci si può sbagliare). Da qui un susseguirsi di tornantini a corto raggio (un totale di circa 55)ci porta all’ultimo quadrivio.scendere dritti in direzione della strada asfaltata, seguirla, e dopo circa 500 metri ci si ritrova al punto di partenza dove è stata lasciata l’auto.

Si ricorda che questo percorso si trova completamente immerso nel parco nazionale del gran paradiso, non è quindi raro trovare camosci, stambecchi, scoiattoli e altri animali. È bene non disturbare tali animali e sarebbe buona educazione salire e scendere per tutto l’itinerario osservando il massimo rispetto per l’ambiente circostante, evitando urla e schiamazzi inutili che spaventerebbero gli animali e soprattutto evitando di lasciare tracce evidenti sul percorso con inutili derapate o abbandonando il sentiero per una fantomatica migliore via di discesa dal momento che questi sentieri sono mantenuti dalle guardie forestali e sono soprattutto percorsi da escursionisti a piedi.

alcune foto nel link della mia firma. clicca e vedi petit mont blanc!


i tracciati gps non so come siano venuti, non sono un mago della navigazione. le tracce si riferiscono sollo alla salita più discesa 3. la più tecnica e bella...
il primo in gpx, il secondo in tcx...
 

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brubikeboard

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22/12/07
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complimenti Yoda!

bel giro, consigliabile a tutti; la salita è un po' noiosa ma consente di arrivare in quota senza ammazzarsi di fatica.
se si è minimamente capaci è OBBLIGATORIO svolgere il giro completo (scendendo dal colle in Valsavaranche con il sentiero n.1) perchè la discesa è veramente stupenda sia di percorso (i ripidissimi e numerosissimi tornanti sembrano disegnati per essere percorsi in bici..) che di ambiente (abbiamo incrociato almeno 20- 30 camosci). Il tutto solo se si dispone di buoni freni..

Luigi e Lucia
 

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yoda76

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complimenti Yoda!

bel giro, consigliabile a tutti; la salita è un po' noiosa ma consente di arrivare in quota senza ammazzarsi di fatica.
se si è minimamente capaci è OBBLIGATORIO svolgere il giro completo (scendendo dal colle in Valsavaranche con il sentiero n.1) perchè la discesa è veramente stupenda sia di percorso (i ripidissimi e numerosissimi tornanti sembrano disegnati per essere percorsi in bici..) che di ambiente (abbiamo incrociato almeno 20- 30 camosci). Il tutto solo se si dispone di buoni freni..

Luigi e Lucia
sono contento che ti sia piaciuto. resta uno dei miei giri preferiti...
 

brubikeboard

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dato che (mi pare di capire) sei dei dintorni: sai se la valgrisenche è un luogo pedalabile?
c'è qualche giro da fare?
è una valle che conosco solo in versione invernale e mi piacerebbe goderne anche senza elicotteri: spero che in questa stagione non girino..

ciao
bru
 
dato che (mi pare di capire) sei dei dintorni: sai se la valgrisenche è un luogo pedalabile?
c'è qualche giro da fare?
è una valle che conosco solo in versione invernale e mi piacerebbe goderne anche senza elicotteri: spero che in questa stagione non girino..

ciao
bru


Ciao "brubikeboard"!
Ho visto solo ora la discussione sulla maggica valgrisenche.
Dato che siamo ancora in inverno magari sono ancora a tempo per risponderti.
Io vado in Valgrisenche (comune capoluogo, quindi l'ultimo paese della valle, in cima) dal 1990, sono un campeggiatore accanito, prima per "obbligo" data l'età ero con i miei, poi per passione e perchè AMO la valle, in quanto è il massimo del relax (dopo un anno di lavoro una settimanina di puro relax è il massimo).

Ci vado anche in MTB, l'itinerario della valle più facile e dal paesaggio caratteristico è la pedalata verso il rifugio "CHALET DE L'EPèE" è una mulattiera, niente di difficile, noi in genere partiamo dal paese, su asfalto, si fanno circa 7 km di tornanti in salita (subito salita) poi giungendo in fondo al lago di beaureguard, iniziano le mulattiere verso vari rifugi, in sterrato, si sale ancora per 1/2 km circa, poi si abbandona la mulattiera principale e si sale verso sinistra, (ben indicato il rifugio epèe), dritto si andrebbe verso il rifugio M.Bezzi, che però poi prosegue in single track in salita, che per la gran quantità di turismo escurisionistico obbliga i biker a spingere a piedi...sconsigliatissimo.

Torniamo alla nostra mulattiera? è tutta a tornanti sempre in salita, sempre tutta uguale, come dicevo nulla di entusiasmante, si arriva su un bel panorama, se la giornata è giusta si gode di un posto assolutamente splendido, il rifugio offre pranzi da panico!!!!
la cosa divertente? la discesa, tutta quella salita viene dimenticata in un secondo netto...e in tempo...25/30 minuti si è giù sull'asfalto, molto divertente. a prova di freni a disco!
tempo di salita, con un buon allenamento annuale...in un oretta sei su...quindi come vedi...easy!

in valgrisenche proprio capoluogo...otlre a questo non c'è...purtroppo...ma li intorno si!!!da arvier in su...qualcosa trovi...ma a mio parere ci sono itinerari più belli nella val di cogne...

spero di esserti stato di aiuto
 

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