Bianchi Sporting --> conversione fixed (Speed46)

Un giorno, a fine febbraio, mi contatta Speed46 che prima di allora non avevo il piacere di conoscere tramite un MP:
"Ciao, ho seguito con molto interesse l'opera di restauro e il grande lavoro fatto sulle tue creazioni, io ho una bici da corsa Bianchi d'epoca e ti volevo chiedere se avresti voglia di metterci le mani per farla diventare qualcosa di speciale"

I contatti vanno avanti e ci sentiamo anche telefonicamente poi mi arrivano le prime foto:



Capisco perfettamte quanto Speed46 è attaccato a questa bici ma lascio raccontare a lui la storia .. e capirete perchè..

Dopo un paio di settimane entro in possesso (si fa per dire) dato che è solo temporaneo della creatura incontrandomi con Speed46. E' stata anche l'occasione seppur fugace di mangiare un panino insieme e di conoscerci e di ragione insieme su come trasformare la bici.
Le idee sono state tante alcune sviluppate e altre accantonare per impossibilità logistica di realizzazione in quanto cozzavano con la natura ultima nella quale la bici si sarebbe trasformata ovvero una fixed.
Non vi racconto tutto perchè sono certo che le racconterà Speed 46.

Qui bisogna però passare ai fatti.
La bici mi è arrivata così e ho fatto subito le fotografie necessarie al posizionamento che avrei dovuto fare poi dei nuovi adesivi.







Mentre il telaio era a fare sabbiare ho lucidato il canotto della sella







E si cominciano a ordinare i nuovi componenti
Qui i cerchi ..



La bici è una versione Sport turing e a differenze della bici da corsa pure ha qualche particolare non perfettamente rifinito e allora vado di lima e la mia inseparabile carta vetro





ho levigato anche l'attacco della ruota posteriore perchè verrà mascherato per la verniciatura





Intanto la forcella (dopo averle tolto i supporti per il parafango) l'ho portata a cromare...


Veniamo al colore... Speed46 è stato semplicemente disarmante.... Onestamente mi ha lasciato talmente tanta libertà che ho avuto fin troppa paura di poter sbagliare e di fare qualcosa che poi non gli piacesse .. come ad esempio il colore...
Lui mi ha detto solamente che voleva il turchese della Bianchi.. e io gli ho detto che a mio giudizio sua una Cafè Race di questo tipo stava bene un qualcosa di più accesso, di più vivo e moderno....
Mi ha lasciato carta bianca e allora dopo vari provini fatti con il colorificio ho fatto preparare questa tonalità di turchese pastello di base tratta poi con del trasparente al quale è stato aggiunto del madreperla che ha dato quella velatura luccicante ma molto velata...



Non resta che cominciare l'assemblaggio ...
E fin qui tutto bene ...



I problemi nascono con il montaggio dei freni.
Sbadatamente non mi sono accorto che essendo una touring, aveva il freno posteriore più lungo ...





E infatti andando poi a vedere quelli che ho tolto ...




Ci siamo sentiti con Speed46 e talmente è bravo questo ragazzo che mi ha detto che avrebbe tenuto anche solamente il freno anteriore

Ulteriore problema è che questi freni Alhonga pur regolando i pattini il più basso possibile non mi garantivano che i pattini appoggiassero perfettamente e completamente sulla pista frenante..

Mi spiace ma la cosa non m andava, mi sembrava un lavoro fatto a metà e non me la sentivo di rinunciare davanti a questa cosa.

Ho quindi cambiato i freni con dei bellissimi Campagnolo Centaur che sono tutto un 'altro vedere e come efficacia di frenata sono uno spettacolo!

Rimaneva il problema al freno posteriore.. mi serviva allungare il tutto di 2 cm..
Dopo averci studiato un paio di ore su come fare e che materiale usare, ho optato per questa soluzione....

Sono partito da due piastrine di alluminio che avevo segato da un manubrio crono ITM ... le ho tagliate...



e po le ho unite insieme tramite due viti ...
Fissate in morsa e andando di lima ho ottenuto questo ..





poi ho preso una barra di alluminio di 12 x 12 e dopo aver unito tutto insieme in un corpo unico li ho levigati tramite un piano di riscontro sul quale ho messo del biadesivo e della carta vetrata.



Questo il risultato una volta montato sulla bici..










Una sciccheria ... al posto delle solite e brutte viti per fissare le pedivelle eccone una in acciaio inox ...



Asseblaggio finito ..











Tutta la componentistica è veramente di ottima qualità e su certe cose come ad esempio i mozzi non si è badato a spese








Quel supporto mi piaceva ma color allumino non mi diceva nulla e allora .....





ecco il prima e il dopo



Grazie ancora a Speed45 per avermi fatto mettere le mani su questa bici, me ne sono davvero innamorato. Temo che ce ne saranno due in Italia... la sua (che ora dovrò consegnargli) e la mia... si perchè tanto mi è piaciuto il risultato finale che sto pensando di farne una uguale !



COMPONENTI:
Telaio - Bianchi 1974
Mozzi - Miche Pista
Freni - Campagnolo Centaur
Catena - Miche Pista
Leve freni - Dia Compe
Manubrio - Zoom
Attacco manubrio - ITM Goccia
Nastro manubrio forato - fizik
Guarnitura - Driveline
Movimento centrale - Shimano
Copertoni - Michelin Dinamyc
Cerchioni - No brand
Canotto reggisella - 3ttt

albatros_la ha scritto:

Un'opera d'arte!
Due cose: non c'è il timore che l'attacco freno posteriore sia poco robusto? In origine la saldatura doveva reggere una torsione con una leva molto inferiore...
L'altra cosa è la guarnitura: non avrebbe reso meglio, esteticamente, qualcosa dal design più leggero, tipo una FSA Gimondi?
In ogni caso, una lavoro fantastico.

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Prima di tutto grazie !

In merito al freno se ci pensi bene non è così ... la leva è sempre la stessa in quanto il freno posteriore anche in origine era più lungo (lo vedi nella foto).



Per quanto poi riguarda la robustezza penso proprio di no, è molto più robusto ora. Le due piastrine (verde e rossa) sono da 4 mm l'una e in mezzo c'è poi un pieno da 12 x 12 mm che fanno un corpo unico da 2 cm.
Il tutto è fissato al tubo posrta freno tramite il classico attacco dei freni (il tubolare in alluminio Ø 8 mm) lungo 2 cm..

Avevo pensato a fare qualcosa di più leggero con una staffa a Z ma non mi fidavo. ho preferito qualcosa che forse è risultato un po più tozzo ma di cui essere certo in termini di robustezza.


Per la guarnitura ovviamente si tratta di scelte estetiche e i gusti sono gusti.
Se anche io inizialmente fossi portato per una scelta tipo quella che proprio FAS Gimondi, a Speed46 piaceva una bella guarnitura tozza ... e debbo dire che ora come ora la scelta piace molto anche a me.

Il risultato complessivo mi sembra quello della classica automobile stilosa trasformata in qualcosa di cattivo e massiccio ma al contempo elegante. Qualcosa che mostra i muscoli con delicatezza.

Però ripeto, gusti sono gusti e la bellezza oltre a non discutersi è soggettiva.

Axloide ha scritto:

Molto ben riuscita, avrei però messo una pipa più corta e un riser leggermente piegato

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La bici deve essere armoniosa ma non deve essere un soprammobile e deve essere usata quindi comoda e per questo va proporzionata alle misura del ciclista.
Speed46 è alto come me .. circa 1,80 e con una pipa più corta sarebbe risultato scomodo.

Per il riser ... a me piacciono i manubri dritti ...

roger.brg ha scritto:

dove hai trovato i dadi in inox per fissare la guarnitura al movimento centrale?

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Ognuno ha i propri segreti no ? ...

Speed46 ha scritto:

Ed eccomi, grazie a Morfy mi avete scoperto, sono io il mandante

Che dire, vi racconto la storia vista dalla mia prospettiva, ad inizio anno, in una serata di svago sul forum mi imbatto nelle creazioni di Morfy che un pò alla volta mi prendono e mi ispirano strane idea su una bici a cui sono molto legato per motivi familiari, affettivi, si tratta infatti di una bici del 74 che mio padre regalò a mio fratello più grande, è da un pò di tempo che pensavo di ridarle una nuova vita, un nuovo splendore, e dopo qualche giorno di riflessioni ho deciso di contattare Morfy per vedere se aveva voglia di metterci le mani, ho pensato a lui perchè nelle sue realizzazioni ho visto la passione e la cura dei dettagli che cercavo per la mia Bianchi da corsa.
Il resto della storia un pò la conoscete, Morfy è un vulcano di idee ed ha una sensibilità estetica notevole, ha saputo inquadrare il progetto e dare forma alle mie idee, rendendole addirittura più belle e sapendo propormi un componente più bello dell'altro.
Nota a parte per la guarnitura, forse uno dei pochi componenti sui quali ho insistito, effettivamente l'effetto è quello che pensavo e che volevo, secondo me quella guarnitura le da quel tocco di ignoranza sportiva che esalta ancora di più la leggerezza e la classe di tutto il resto.
Altra cosa che mi fa morire è la forcella cromata, scelta fatta strada facendo più per necessità che per altro ma che ha un effetto straordinario.
Se posso permettermi una considerazione nei confronti di Morfy... nelle sue creazioni sono i dettagli che fanno la differenza, nulla è lasciato al caso, è talmente bravo che lo potrebbe fare come lavoro.

Un ultima cosa.... non credo che ne farebbe un'altra uguale.... da quel poco che ho conosciuto di lui non credo sia in grado di fare due volte la stessa cosa, è troppo un vulcano di idee

Grazie Morfy

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Caro Manuel,
ho aspettato apposta questa sera per rispondere al tuo post.
Già perchè stasera sei venuto a prendere la bici e abbiamo cenato insieme e ora sei lungo la strada del ritorno da Brescia a Padova.

E' stato un piacere conoscerti e le tue parole nel post mi lusingano molto.. fin troppo .. davvero.

La mia più grande soddisfazione è stata vederti provare la bici davanti a casa mia con il sorriso stampato in viso!

Ora ti aspetto per una pedalata insieme al Velodromo e prima ancora aspetto un feedback dopo il primo "giro aperitivo" che ti fari in bici.

Morfy