Oggi pomeriggio ho fatto un'uscitina da solo per rifare un giro con una discesa interessante, ma che volevo riprovare con la bici da enduro.
Un migliaio di metri di dislivello su per una salita bella ripida.
Poi finalmente un bar, in cima al passo.
Un sacco di gente, merenderos vari arrivati fin li con il suv ed o il pickup per mangiare polenta e cinghiale con 30°...solite cose...
Esagero e mi prendo un cornetto.
Sete.
Esageriamo del tutto e mi prendo un chinotto.
Me lo stappo da solo e mentre me ne sto seduto all'esterno su una panchetta a godermi le bollicine amarognole che mi titillano le papille mi rigiro tra le dita il tappo del chinotto.
Un tappo.
Di colpo mi sovviene una persona.
Una persona speciale che, a suo tempo, quando questo forum era molto meno frequentato, rendeva speciali tante serate.
Un biker rustico con la sensibilità di un poeta.
Non ho mai capito se fosse un buon poeta, ma di sicuro è un ottimo biker e tante volte quello che scriveva mi faceva riflettere.
Una di quelle rare e preziose persone che ti fa vedere le cose da un'altra angolazione.
Un'angolazione che spesso non ti dice niente, ma che comunque ti stupisce, ti sorprende. Come quando fai 1000 volte la stessa strada e quell'unica volta che la prendi da un'altra direzione ti sembra di non conoscerla nemmeno.
Questo biker una volta aveva scritto:
Tappo maledetto
Trovai la bici sotto il tappo di una lotteria della sagra di quartiere.
Fu così che iniziai a praticare la mtb.
All’inizio mi appariva una soluzione provvisoria,
uno sport tappabuchi mentre cercavo qualcosa di più attraente.
Ma una volta risucchiato nella centrifuga dei giri di qua e di là, fra monti e colline, per ore e ore,
mi sono ritrovato con sempre meno voglia di cercare una diversa attività.
Quello che era provvisorio è diventato così definitivo pur sapendo che sarei scivolato all’inferno.
Quante volte mi è stato ripetutamente detto - fantastico! Complimenti, sei bravo tu!!
Ma questo non mi impediva di maledire la pioggia, il fango, il sole, le salite…
il sudore raccolto nelle scarpe.
Orari pesanti, costi, pericoli concreti, eccessivo esercizio fisico.
A cosa è servito questa lunga lotta contro la voglia di oziare?
Perché ho passato tutti questi anni con la sella nel culo?
E’ stata una forma sfibrante di penitenza.
Nessuno nasce con l’idea che il suo destino sia girare in mtb.
Maledetto tappo!
Il chinotto l'ho bevuto alla tua salute ZioBis©!
o-o
ma la scimmia ormai mi era salita in groppa
