SwissTour -4-

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
16/6/03
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Vico Road, Dalkey
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Rayon+vert+(Le).jpg


Ormai prossimi al tramonto il diretur ci impone di salire in cima ad un monte che sovrasta una valle svizzera da cui si puo' apprezzare una vista notevole sul passo San Gottardo.

La Golden light chiama, ed a me ed allo sheriffo tocca quindi un'ascesa su per una ferrata con bici in spalla e tanto di corde fisse.
Lo sheriffo in pochi zompi è già in cima sorridente. Io invece soffro oltremodo questo esercizio ed arrivo in cima abbastanza stanco.
Per fortuna in cima c'è un pianoro da cui si gode una vista davvero notevole.

Passiamo una buona mezz'ora a non fare niente in attesa dell'ultimo raggio di sole.
Il diretur, in preda ad un'estasi creativa Rohmeriana, vuole fare le foto col raggio verde.

Lo sheriffo nervosamente serra tutte le viti del carro mentre fischietta la linea di basso di 125th Street Congress dei Weather Report.
Il Diretur cazzeggia sul cellofono in maniera convulsa.
Flurin se ne sta in disparte con l'aria decisamente ostile. L'ostilità la manifesta, abbastanza infantilmente, col silenzio.

Io da parte mia mi godo il panorama impreziosito dalla luce veramente fantastica. Nel momento in cui mi abbandono ad un po' di riflessione oziosa vengo richiamato alla realtà dal diretur, che ora ha il suo raggio verde e non vuole più sentir ronzare una mosca, ma da solo ordini a raffica concentrato sulle sue foto.

Dopo 1h, praticamente col buio, e dopo una discesa che mi ha definitivamente stroncato, ritorniamo al rifugio Kellerman. A 2200mt di quota.
Il rifugio ha solo noi come ospiti. Il rifugista parla in romancio con Flurin e per il resto sembra il classico rifugista burbero.

A quanto pare pero' il rifugista ha una figlia. Tale Liselotte, detta Lisi.
Beh, riassumendo, la Lisi praticamente potrebbe essere rapidamente riassunta come il sogno erotico di ogni avventore di rifugi. Bella. Ma di quel bello nè manieristico, nè romantico. Insomma, bella e bona.

Il rifugista non spiccica una parola, tranne che per chiedermi da dove vengo in Italia.
Saputo che sono friulano si rivolgerà a me praticamente solo a bestemmie. Seguite da grasse risate :omertà:
E' probabilmente una delle rare volte che preferirei essere irriso con lo stereotipo del mandolinopastapizzamafia...
Praticamente mi rivolge qualche parola sconnessa seguita da profluvi di "Porco**********************" e risate.
Condite da gran pacche sulle spalle. Che mi tolgono le ultime forze residue.
Imbarazzante e sconfortante.

Per l'ennesima volta sono troppo lento nel correre a fare la doccia e la faccio per ultimo.
Cosi' oltre alle umiliazioni bestemmiatorie del rifugista e la stanchezza mi tocca anche una bella doccia fredda.

Doccia fredda che avrà perlomeno la funzione di rendermi immune dall'aura erotica di Lisi.
A cui do anche le spalle. Essendo seduto al tavolo con le spalle rivolte alla cucina da cui Lei traffica coi piatti per rifocillarci.

In compenso posso seguire in diretta speculare pero' i movimenti del suo B-side fissando le orbite oculari del Diretur e dello Sheriffo.
4 occhi che si muovono in sincronia perfetta seguendo la traiettoria parabolica disegnata nello spazio dal di Lei deretano mentre si accovaccia a mettere la legna nella stufa o si china a raccogliere una forchetta caduta.
Addirittura posso interpretare una curva a cardioide fissando le palle degli occhi dello Sheriffo e del Diretur mentre da dietro sento provenire un rumore di bicchiere rotto...
cardioide.png



Flurin ostenta sempre più infantilmente un silenzio livido.
Solo il Diretur che, come al solito, riempie generosamente i bicchieri a tutti di vino e grappa (senza bere lui pero'), lo fa sciogliere un po'.
Cosi' alle bestemmie e risate e manate sulla schiena del rifugista mi devo sorbire pure il solito lezzo di battigia marina della cavità orale di Flurin....


Finalmente ci si trascina a letto.
In una grande camerata divisa a metà da una stufa che separa 4 letti; due su ogni lato della stufa.
A me tocca infilarmi nel sacco a pelo con i piedi di Flurin tangenti alla mia testa.
Da lato opposto posso vedere il Diretur che si rigira nel letto come una molla a scatto. Come al solito.
E la salma dello sheriffo.
Perfetto contraltare del meccanismo a molla Diretturiale, lo sheriffo si posiziona con mascella rigida verso il soffitto, mani al petto e poi muore.
Esattamente. Lo sheriffo non dorme. Muore. Si pietrifica in un rigor mortis notturno che solo lo spuntare dell'alba lo vedrà resuscitare. Uno spettacolo tanto affascinante quanto raccapricciante....

Sento solo il Diretur che rivolge a tutti il solito: "buonanotte sassolini" e poi vengo stroncato dalla stanchezza, imbustato nel sacco a pelo nel mio modo che il Diretur definisce "alla BinLaden'.
Anche se non ho mai capito cosa intenda....:nunsacci:

Ad un certo punto mi sveglio. I raggi della luna piena invadono la stanza e la illuminano praticamente a giorno, ma con la tonalità magica che solo i raggi lunari sanno conferire alle cose.
Una visione onirica potenziata.
Solo la parte acustica non mi riesce comprensibile: un rumore fortissimo mi giunge alle orecchie.
Un rumore indescrivibile. Dapprima lo collego a quello del generatore. Poi a quello di una motozappa o una motofalciatrice.
Il tutto pero' mi sembra alquanto improbabile appena pian piano esco dalla dimensione onirica.
Ad un certo punto lo sguardo intercetta la salma dello sheriffo inondata di luce lunare: basterebbero due guardie al suo fianco per convincermi di essere dinanzi al mausoleo di Lenin od Ho-Chi-Minh.
Una visione che mi restringe ogni orifizio e mi rende la lucidità necessaria per rendermi conto che il brutale rombo proviene dalle fauci di Flurin.
Il nostro romancio con l'alitosi sta russando nel modo più mostruoso che io abbia mai avuto la sventura di udire.
Un russare non-umano.
Una cosa indescrivibile a metà tra il latrato di un licantrapo ed una scrofa con le doglie. Il tutto accompagnato dall'emisssione corposissima di un fluido venefico che appesta l'aria peggio delle due forme di Bitto che lo sheriffo ha al posto dei piedi.
Tanto che mi pare persino di vedere il miasma che esce dalla bocca romancia sotto forma di un fluido denso e violetto.
Sono pietrificato. E rassegnato. Spero solo che Morfeo mi riaccolga tra le sue braccia.

Mentre cio' accade ecco la visione Dantesca della molla diretturiale che scatta. La testa riccioluta che si estende e si fa illuminare dalla luce lunare.
Minuti di silenzio incredulo.
Altri numerosi giri di 360° sul proprio asse.
La testa che si sporge.
Gli occhi (e le orecchie) incredule.
Poi lo sbotto: "ma che cazzo è? Non puo' essere vero...non è umano" (annuisco tra me e me da dentro il mio riparo BinLadeniano)
Poi la sagoma del diretur, nelle sue regali mutande grigio-lunari che si alza e si avvicina a Flurin. Inerme.
Il Diretur che vibra entrando a contatto col fluido violetto che solo io posso vedere.

A questo punto la scena Tarantiniana:
il Diretur torna al proprio letto, afferra il cuscino. Lo comprime con le mani come se stesse compattando del pongo.
Torna verso Flurin che ormai sembra un 5000cc V12 a pieni giri.
Vibra di nuovo entrano a contatto col fluido violetto (che solo io posso sciamanicamente vedere)
Ed a questo punto comincia a colpire con tutta la violenza di cui è capace l'indifeso corpo romancio.
La frequenza dei colpi e la loro intensità sono brutali.
Flurin sembra praticamente rientrare nelle assi del letto sotto la tempesta di colpi.
Finchè.
Finchè alza la testa.
O meglio.
La allunga come farebbe una tartaruga. Solo che lo fa per il motivo contrario a quello di una tartaruga.
Invece che ritirarsi nella solida fortezza del proprio carapace allunga la testa per capire, per rendersi conto.
Mostrando forse tutta la fierezza romancia e la spavalderia lanzichenecca che tanto ha dato fama ai mercenari svizzeri.
In quel preciso momento pero' è chiaro che quella mossa risulterà fatale.
Il Diretur carica una cuscinata rotatoria in senso orario. Dall'alto verso il basso. Da sopra la propria spalla destra con un 'estensione totale.
Lo spasmo dei suoi deltoidi è tale che pare di sentirli palpitare.
L'impatto è tremendo.
E tale che chiudo gli occhi per non vedere la scena Tarantiniana del cervello di Flurin che viene strizzato fuori dalla scatola cranica per l'impatto e si smalta sulle assi di abete delle stanza.
Ho quasi il timore di aprire gli occhi e vedere i bulbi oculari gocciolare giù lungo i vetri della finestra mentre il cranio sgonfio come un sacchetto mi fissa con le orbite vuote mentre dalle orecchie esala l'ultimo fluido violetto.

Invece, riaperti gli occhi, vedo solo Flurin riverso per terra ed il Diretur, ansimante, che con voce contraffatta ruggisce: "Prova a russare ancora pezzo di merda!!! Provaci!"

Il primo raggio di sole fa resuscitare lo sheriffo Muldox, che balza fuori dal letto come un lampo.
Emette un peto acutissimo e comincia a fischiettare la linea di basso di Boogie Woogie Waltz dei Weather Report (evidentemente è in una fase Fusion anni '70).

Poi vede Flurin riverso per terra con mezza faccia viola ed un occhio nero e gli dice:
-"Ehilà! Eri bello storto ieri sera eh! Sacripante di un grigione!!"

Con la coda dell'occhio vedo lo sheriffo che balzelloni scende le scale per andare a fare colazione.

-continua-

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alexx89

Biker forumensus
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Il Diretur carica una cuscinata rotatoria in senso orario. Dall'alto verso il basso. Da sopra la propria spalla destra con un 'estensione totale.
Lo spasmo dei suoi deltoidi è tale che pare di sentirli palpitare.
L'impatto è tremendo.
E tale che chiudo gli occhi per non vedere la scena Tarantiniana del cervello di Flurin che viene strizzato fuori dalla scatola cranica per l'impatto e si smalta sulle assi di abete delle stanza.
Ho quasi il timore di aprire gli occhi e vedere i bulbi oculari gocciolare giù lungo i vetri della finestra mentre il cranio sgonfio come un sacchetto mi fissa con le orbite vuote mentre dalle orecchie esala l'ultimo fluido violetto.

Invece, riaperti gli occhi, vedo solo Flurin riverso per terra ed il Diretur, ansimante, che con voce contraffatta ruggisce: "Prova a russare ancora pezzo di merda!!! Provaci!"
:smile::smile::smile::smile::smile::smile: :smile::smile::smile::smile::smile:
 

stambtena

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A quanto pare pero' il rifugista ha una figlia. Tale Liselotte, detta Lisi.
Beh, riassumendo, la Lisi praticamente potrebbe essere rapidamente riassunta come il sogno erotico di ogni avventore di rifugi. Bella. Ma di quel bello nè manieristico, nè romantico. Insomma, bella e bona.

dio bonino ser, ma una foto di cotanta bellezza non ce la posti? :sbavon: :sbavon: :sbavon:

ps: ma questo flurin ha mai rivelato un pregio durante la vostra compagnia!?
pps: co'è che lo sheriffo non si è ancora messo a fischiettare teen town?
 

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