Ousmane, le bici e la neve

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Ousmane Traoré sedeva da molte ore al Gate 36 dell'aeroporto di Casablanca, in Marocco.
Aspettava l'aereo della Royal Air Maroc che lo avrebbe riportato in patria, in Mali.

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Un paese non troppo fortunato dal punto di vista economico. Desertico al 65%, con pochissime risorse naturali e sfruttato per bene dal colonialismo francese nell'epoca d'oro di questa augusta idea.

Uno dei 25 paesi più poveri del mondo, con un reddito medio procapite annuale di 1200 dollari americani, come riportano le aride cifre di un utile sito che mostra bene il gusto per la catalogazione degli statunitensi https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ml.html

Un paese povero dunque, anzi, poverissimo. In cui non c'è molto da fare e da cui tanti cercano di andarsene

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Ma da cui non è facile andarsene con i mezzi del maliano medio, visto che paesi ricchi attorno non ce ne sono (anzi, ci sono molti degli altri 24 paesi più poveri...), alcuni flagellati da guerre civili che sconsigliano di passarci attraverso ed altri a portata di mano, ma con un ostacolo non indifferente ad accoglierli: il Sahara.

Ousmane ce l'ha fatta in ogni caso. Un viaggio apocalittico con cui è riuscito a raggiungere la Turchia.
Un paese non facile in cui vivere per un nero che non parla il turco e che si deve mantenere agli studi.
Perchè Ousmane ci è andato per studiare in Turchia, non per altro. Iscrivendosi all'università, facoltà di economia.
Si iscrive pagandosi la retta lavorando come factotum nel ristorante di un albergatore libanese che ha aperto un hotel in Mali dove lavorava mezza della sua famiglia.

Il Mali è un paese povero, ma tutto sommato resta casa sua, con i propri parenti, i propri affetti e le cose belle che anche un paese povero puo' offrire

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Passano 2 anni in Turchia, ma fa sempre più fatica ad andare avanti, tra lavoro e studio.
Cosi' un'estate, un amico senegalese gli propone di andare a lavorare nella vicina Grecia, a raccogliere le olive.
Ousmane parte.
In Grecia è dura pero', lo pagano pochissimo e lo trattano peggio che in Turchia, senza contare che in Grecia è un clandestino, senza permesso di soggiorno, dato che ovviamente lo pagano in nero.

Tant'è...la stessa barca di tanti africani.
Dopo 1 mese di lavori neri vari, chi doveva pagarlo non lo paga e lo cacciano pure dalla fattoria dove viveva con altri lavoratori in nero.

Ousmane è deluso, ma è anche caparbio come lo è la gente che se la deve sudare da quando viene al mondo. Si riavvia verso la Turchia.
Ma non ci arriverà, dato che viene arrestato dalla polizia greca e messo in un centro di accoglienza, da dove promettono di rimpatriarlo.

La cosa peggiore.
Tornare al villaggio senza avercela fatta, battuto e fallito. Tradendo le speranze che tutti riponevano in lui.

Con l'amico senegalese scappa dal centro di accoglienza ed assieme ad altri finisce per essere avvicinato da un "businessman" italiano.
Il quale si promette di portarlo in Italia, dove lo farà lavorare. E con il lavoro potrà ripagare il viaggio che gli faranno fare per portarlo sullo stivale.

Accetta.
E cosi' si trova su un barcone con altri disperati ad attraversare l'Adriatico.
Pieno di speranze, anche se dell'Italia non sa niente, tranne qualche ovvietà come Roberto Baggio e la Juventus.
All'arrivo, di notte, dopo essere sbarcato in qualche costa pugliese (?) lo fanno salire assieme agli altri uomini su un camion.
Faranno un viaggio interminabile senza farli mai scendere e passandogli un po' di cibo ed acqua da un buco del cassone più dei secchi come "servizi".
Finchè, sempre di notte, li fanno scendere e li infilano dentro un baraccone di lamiera, dove li chiudono dentro con catena e lucchetto alla porta.

Schiavo.
Resterà schiavo per 2 anni in quella baracca. Una baracca in mezzo a sterminati campi di pomodori. Con la minaccia (reale) di essere pestati a sangue e peggio se cercano di scappare.
Ma non ne ha grandi possibilità, visto che d'estate quando gli fanno raccogliere pomodori dall'alba al tramonto lo guardano a vista e d'inverno li tirano fuori dalla baracca solo per caricarli su camion per portarli a lavorare su "cantieri" ben precisi.

Alla fine pero', una notte, aprono il lucchetto e la porta e gli dicono di sparpagliarsi per i campi. Arriva la polizia.

Ousmane scappa, senza nemmeno sapere in che regione si trova in un paese di cui conosce solo il nome di un paio di squadre di calcio.
Alla fine sale su un treno merci fermo da qualche parte in campagna e si fa portare dal destino.

Tutto questo Ousmane me lo ha raccontato al gate 36 dell'aeroporto di Casablanca anni fa.
Mi ha rivolto la parola perchè sfogliavo una rivista inglese di mtb.
E mi spiego' che lui le biciclette le ama molto perchè gli hanno dato la libertà.
Infatti, quel treno, 12 anni prima lo aveva infine portato in Piemonte, dove era sceso perchè le merci che il treno portava le scaricavano due Maliani come lui.
Che lo hanno accolto e gli hanno trovato un lavoro.
In una fabbrica di biciclette. Dove aveva imparato a saldare.

Qualche anno dopo aveva trovato moglie. Con cui ha messo su casa e famiglia.
E cosi', saldando bici in provincia di Torino, riesce a mandare una parte di quel che guadagna al villaggio in Mali, con cui ci vive un numero di persone difficile da credere per un Europeo.
E facendo un po' di risparmi, ogni 5 anni torna in Mali a trovare tutti.

Mi è tornato in mente oggi, mentre vedevo cadere qualche fiocco di neve e mi è tornato in mente il suo sorriso quando mi ha raccontato che i suoi amici gli dicevano sempre di stare attento alla neve, e lui non capiva cosa ci fosse di pericoloso in quella roba bianca.
Finchè un giorno ha preso la bici come al solito per andare in fabbrica dopo una nevicata, la prima che vedeva in vita sua, ed è finito subito per terra.

Una cosa che raccontava ridendo a crepapelle: di tutti i Maliani che finiscono per terra quando c'è la neve.

Io non capivo cosa ci fosse da ridere :nunsacci:

"Cadi, ma non ti fai tanto male se è soffice. Come con la sabbia del deserto"


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Diciotto

Biker serius
15/9/08
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Lugano
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Vederla sotto un altro punto di vista può far ricredere molte opinioni, soprattutto se si hanno passioni in comune come il ciclismo!
(tanto per chiarire, non ho problemi con gli immigrati..)
 
Bello .... complimenti Ser.... dovrebbe farci riflettere questo "reportage".

Noi che dall'alto della nostra posizione sociale (chi più alto e chi come me sta un pò più in basso...:hahaha:) ci preoccupiamo solo delle ruote che dovremmo comprare il mese prossimo ( anchio ci sto pensando...):omertà:, dei freni a disco che pesano 12 grammi in meno al modello precedente , della forcella in carbonio o dei pedali flat abbinati come colore al manubrio..... beh .... c'è gente che non riesce , non a vivere, ma nemmeno a sopravvivere da altre parti del mondo.... e non solo...

Questa lettera mi ha fatto riflettere molto.... "sarò veramente felice anche se pieno di materia ma vuoto di sostanza?"

Complimenti ancora Ser...:celopiùg::celopiùg:
Il tuo angolo "La pecora sclera" lo definirei come un piacevole atollo dove vagare con la fantasia ed il pensiero :omero::celopiùg:
 
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timmy

Biker extra
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Ser, ti stimo sempre di più, hai la ormai rara capacità di abbracciare gli argomenti più vari seguendo come filo la bike. E quello di stasera è un argomento su cui c'è molto da riflettere.
Grazie.
P.S. Ho dato un'occhiata al sito della CIA... non è che l'Italia ne esca molto bene, purtroppo per noi!
 
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l'esempio di uomini e donne che non si arrendono
e lottano è sempre una grande lezione

grazie ser :celopiùg:
Si infatti.... puntiamo tutti a diventare migliori, ricchi e forunati.
Non c'è niente di male... anzi, però a volte dobbiamo guardare anche quelli che stanno peggio per renderci conto di quanto fortunati siamo:celopiùg:

E poi che si accontenta gode!!;-)
 

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