Doping. Quante storie!

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
Membro dello Staff
Diretur
16/6/03
11.693
203
0
98
Vico Road, Dalkey
www.prosecco.com
Secondo qualcuno il primo caso di doping arrivo' molto presto:

1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?».-2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,-3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete».-4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!-5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male» (Genesi 3, 1-7).

Forse esagerando.-
trans.gif


Fatto sta che persino nell'antica mitologia nordica si possono trovare dei casi sospetti. In particolare quello dei-Berserkr. Dei feroci guerrieri che prima della battaglia pare assumessero un estratto di funghi velenosi, che oggi si sa essere un alcaloide chiamato Bufoteina.

In realtà in quasi tutte le culture vi era l'usanza di cibarsi di parti del corpo del nemico per acquisire poteri particolari: cervello, fegato, cuore, etc....

I più poi conosceranno le usanze dei popoli andini nel consumo di foglie di coca. O quella dei cinesi del consumo di-Ephedra.

Nello sport saranno prima i Greci olimpici e poi i Romani ad introdurre diete particolari. I fichi fritti e l'idromele su tutto, ma anche una divisione in base alla disciplina: -carne di capra per i saltatori, carne di toro per pugili e lanciatori ed infine carni grasse di maiale per-i-lottatori . Plinio il giovane ci porterà testimonianza che i corridori di fondo greci usavano decotti di-Equisetum per combattere la fatica ed evitare gli abbandoni.

Spostandoci su altri campi di gioco si ha la prima testimonianza di "giocatori" dopati nella guerra Norvegia-Svezia del 1718 in cui si dava la-Bufoteina estratta dalle Amanite Muscarie come da tradizione mitologica.

Mentre si dovrà attendere la Guerra Civile americana nel 1863 per far conoscenza con la-morfina e la guerra Franco-Prussiana nel 1883 per trovare i primi timidi tentativi di utilizzo dell'eroina.

Nella prima guerra mondiale si continuerà senza troppa convinzione con queste due sostanze, puntando più convintamente sull'alcool (in Francia ci sono studi sul tasso di alcolismo post-trincee poco confortanti), mentre con la Seconda Guerra Mondiale ci sarà un massiccio investimento nella chimica:-Amfetamine per gli Alleati (verranno consumate 72 milioni di "Energy Tablets");-Efedrine (Pervitin)e-testoterone per gli avversari. I tedeschi introdurrano anche una pratica dal futuro luminoso: trasfusioni di sangue per i piloti di aerei per farli adattare meglio alle alte quote.

15584.jpg


Nel frattempo, i Francesi, sempre molto attenti alle catalogazioni, immortaleranno nel 1903 per la prima volta il termine Doping in un dizionario, il Petit Larousse, che alla voce recitava: "l'emploi d'excitants et les excitants eux-mêmes susceptibles au moment d'une course de-donner au cheval une ardeur factice et momentanée". (L'impiego di eccitanti o gli eccitanti stessi suscettibili di dare al cavallo durante la corsa un ardore fittizio o momentaneo).

Si faceva notare anche che questa pratica era vietata (ci tenevano ai cavalli evidentemente).

Nello sport ciclistico il doping e gli aiutini avrebbero fatto capolino ben prima comunque:

Frederic De Civry, corridore francese nato il 21-08-1861-a Parigi e morto il 15-03-1893-a Courbevoie è conosciuto da tutti (o quasi dai...)-per essere il primo "campione del mondo" del ciclismo. Infatti nel 1883 vinse ad-Aylestone Roads, presso Leicester, nel Regno Unito, il primo campionato del mondo su pista coperta sulla distanza di 50 miglia (80,4 km).

De Civry fu anche il primo campione "ufficiale" del ciclismo, vincendo a Parigi nel 1881 il campionato francese di velocità su "Grand Bi" (le bici col ruotone). Ebbene-Frederic corse la prova completamente ubriaco (alcune voci parlarono allora di Whiskey, ma la-grandeur francese con il tempo ha imposto la versione che voleva De Civry ebbro di-Pastis).

D'altronde nei primi decenni del secolo scorso le proprietà dell'alcool erano decantate sia per gli sportivi che non. Basti dare uno sguardo ai vecchi posters pubblicitari per capire che era ritenuto un toccasana. Dall'allattamento fino alla sponsorizzazione di squadre ciclstiche che, garantito, vincevano a suon di birre.

15581.jpg


15579.jpg


15578.jpg


Cosi', sempre i soliti Francesi, nel 1950 saranno costretti ad aggiornare la voce del solito Larousse:-«est considéré comme dopage le fait-d'administrer sciemment en vue ou au cours d'une compétition sportive des substances destinées à accroître artificiellement et passagèrement les possibilités physiques d'un sportif et susceptibles de nuire à sa santé" (è considerato doping il fatto di sommnistrare coscientemente delle sostanze destinate ad accrescere artificalmente ed in modo passeggero le capacità fisiche di uno sportivo -in vista di una corsa o di una competizione e passibili di nuocerne alla salute")

Già, perchè alla fine qualcuno cominciava anche a risentirne di questi aiutini.

Basti pensare al caso di-Jimmy Michael. Gallese, campione del mondo su pista (dietro motore), il quale in una corsa a Berlino cadde in pista per aver alzato un po' troppo il gomito mentre filava a quasi 100km/h dietro una moto. Si rialzo' e riprese a correre...ma nel senso inverso a quello di corsa. La diagnosi fu frattura del cranio, infortunio che Jimmy comincio' a curare subito dopo la caduta con una sana sbronza assieme allo svizzero Jean Gougolz.

Sbronze che continuerà a prendersi fino alla morte per-Delirium Tremens all'età di 27 anni, sempre per combattere i mal di testa causati dalla caduta.

E come-Arthur Linton, suo compagno di squadra alla Simpson (un altro era Constant Huret, tutti assieme furono immortalati in un poster pubblicitario dipinto nientemeno che da Toulouse-Lautrec) che mori' dopo la Parigi-Bordeaux del 1896 per una non meglio precisata "febbre tifoide".

15592.jpg


In realtà tutti e due (e tutta la squadra) erano "curati" dal primo "santone" riconosciuto del doping ciclistico:-James "Choppy" Warburton, a sua volta forte corridore a piedi in gioventu' (si vede anche lui nel poster pubblicitario dipinto da Toulouse-Lautrec e pure meglio in un bozzetto preventivo). Il quale dopava sistematicamente i suoi corridori con tutto il possibile dell'epoca. Ma con una gran predilezione per la stricnina e la nitroglicerina.

15591.jpg


In seguito alle morti di Michael e Linton (e numerose testimonianze -Michael accuso' più volte Warburton di volerlo avvelenare-) venne bannato a vita dall'ambiente sportivo.

Stricnina che continuo' ad essere presente nel ciclismo ancora a lungo. Nel 1924 sarà memorabile il caso dei fratelli-Péllisier che al Tour de France ammisero l'uso di un intruglio a base di stricnina, cocaina, cloroformio ed aspirina.

Fino alle morti celebri di Tommy Simpson sul Mont Ventoux (brandy, amfetamine e calore -Jean Malléjac nel 1955 fu protagonista della stessa scena, ma venne salvato in extremis dai dottori-)

15590.jpg


e-Knud Enemark Jensen, morto in seguito ad una caduta ai giochi olimpici di Roma del 1960. L'autopsia rivelo' massiccia presenza di amfetamine e Ronicol.

15589.jpg


Da allora la storia si è arricchita anche dell'antagonista del doping: l'antidoping. Il quale farà il suo trionfale ingresso nel 1965 col primo "positivo" ufficiale del ciclismo: Luis Santamarina (amfetamine) -e poi alle Olimpiadi di Monaco del 1972 con Jaime Huélamo e Aad van den Hoek (Coramina).

Da allora sono migliaia i professionisti che continuano ad alimentare questa lunga storia di "frutti proibiti".-The show must go on.

Concetto condensato nella celebre battuta del campione del mondo tedesco-Rudy Altig: -"Siamo professionisti. Non sportivi".

YouTube
 

gto

Biker serius
2/7/09
115
34
0
46
Cremona
Visita sito
Permettete una considerazione personale che non vuole essere un inno al doping ma solo far chiarezza, il doping in uno sport di resistenza come il ciclismo non serve da solo ad aumentare la prestazione ma solo a permettere all' atleta di allenarsi di più per ottenere risultati che vanno oltre i suoi limiti cioè non esiste qualcosa che mi permetta di starmene sul divano berla prima di ogni gara e vincere.
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
25.938
14.472
0
54
Provincia di Bs
Visita sito
Bike
Picola ma carattarastica...
Si prende sempre la pratica del ciclismo come la più lampante per quanto riguarda il doping,ma il fatto è che la cosa è presente e in maniera massiccia anche in altri sport.
Premetto che non condivido tutta questa smania di avere prestazioni da Superman,sopratutto,(tralasciando il proffesionismo),nel mondo amatoriale dove per vincere un montepremi esiguo si finisce col spappolarsi fegato, pancreas o cuore non ricordandosi che sono organi "unici",cioè morti questi morti tutti!!
Altra cosa che odio è il doping nel mondo sportivo giovanile,prenderei a calci in culo certi genitori,che pur di vedere il proprio figlio vincere acconsentono(il più delle volte all'insaputa del ragazzo/a) ad uso illegale di sostanze dopanti in accordo con certe società sportive,e credetemi il problema esiste,ma c'e sempre un pò di omertà in questo,io farei l'antidoping obbligatorio in tutte le categorie dalle giovanili alle amatoriali,so che l'impresa è ardua ,ma da qualcosa bisognerà pur cominciare...:prost:
 

ribazzi

Biker superis
26/6/08
310
2
0
54
Verona
Visita sito
Tutte le volte che Ser scrive di doping, io mi trovo a ripetere il mio intervento nel quale sottolineo che il concetto di doping fa inorridire gli sportivi e affascina gli atleti pechè sono categorie umane la cui testa funziona in maniera diversa e, tutte le volte, c'è chi mi incolpa di essere un bieco sostenitore del doping. Bene, almeno stavolta andrò all'inferno assieme a Rudy Altig :medita:

...Concetto condensato nella celebre battuta del campione del mondo tedesco-Rudy Altig: -"Siamo professionisti. Non sportivi".
 

giobiker

Biker superis
17/12/02
442
12
0
BdG
Visita sito
Bike
Mde
Permettete una considerazione personale che non vuole essere un inno al doping ma solo far chiarezza, il doping in uno sport di resistenza come il ciclismo non serve da solo ad aumentare la prestazione ma solo a permettere all' atleta di allenarsi di più per ottenere risultati che vanno oltre i suoi limiti cioè non esiste qualcosa che mi permetta di starmene sul divano berla prima di ogni gara e vincere.
Ovvio. Come è quasi ovvio che tra dopati, vince il più forte (dei dopati)...quasi, perché tra straallenati / dopati, vince alle volte anche chi ci azzecca dosi e tempi. Nessuno mette in dubbio che anche il dopato si rovini letteralmente la vita tra allenamenti massacranti e doping da nascondere a tutti.
Definirei il professionismo e/o l'amatoriale dopato, come una forma patologica di attività psicofisica, legata alla estremizzazione di un determinato gesto atletico associata alla difficoltà di accettare i propri limiti naturali.
Voi fate quel che volete, io preferisco fare una attività sportiva, il che nel mio "credo" implica anche rispetto di me stesso e dei miei "avversari"... e ai miei figli preferisco far fare sport in questa accezione. Poi quando avranno l'età, potranno decidere da soli l'eventuale prezzo da pagare per i loro successi o insuccessi.
 
  • Mi piace
Reactions: 24hpassion

RENO

Biker serius
6/8/10
287
1
0
Fc
www.mtb-forum.it
Bike
Yeti sb95
Concetto condensato nella celebre battuta del campione del mondo tedesco-Rudy Altig: -"Siamo professionisti. Non sportivi".

Bella questa!!! Meglio allora restare AMATORI :celopiùg:

Grazie Ser!!!
 

dax206

Biker serius
Mio nonno mi aveva parlato della famosa "BOMBA" in qualcuno dei suoi mitici racconti. Raccontava di farne una in casa a base di uova, zucchero, ogni tanto un poco di etanolo a caso (vino o liquori) ma che a volte (poche per fortuna) gli venivano passate in corsa borracce già pronte con chissà quali porcate dentro. All'epoca non si faceva ancora uso di fattori eritropoietici per aumentare la concentrazione di eritrociti nel sangue(si risolveva con metodi "meccanici" indicati anche dal Ser), si somministravano sostanze a brettio seguendo metodi empirici piuttosto fuorvianti. verosimilmente i corridori non avevano neanche la minima idea di cosa stessero combinando. mio nonno stesso mi spiegava di come si dovesse affidare al proprio istinto per evitare di assumere sostanze di natura incerta (essendo sostanzialmente ignorante in chimica, biologia e quant'altro) e comunque non ancora totalmente riconosciute come dannose (sulla nitroglicerina qualche remora me la sarei fattaXD).
Personalmente sono contento che sia stato costretto ad abbandonare presto l'attività agonistica, consentendomi di apprezzare i suoi mirabolanti aneddoti (ciclocrossistici i miei preferiti) fino ai 93 anni suonati :'D

PS: grande Ser, sei una miniera.
 
  • Mi piace
Reactions: cybern

Rouges

Biker grossissimus
21/8/08
5.810
8
0
62
Valle del Ticino - Galliate (NO)
www.mtbvalleticino.it
Bike
Una piccante "franscese" da enduro, una "cicciona" californiana ed una "smilza" fissa per la città
Concetto condensato nella celebre battuta del campione del mondo tedesco-Rudy Altig: -"Siamo professionisti. Non sportivi".

Bella questa!!! Meglio allora restare AMATORI :celopiùg:

Grazie Ser!!!

Purtroppo ci sono però AMATORI che si dopano per battere l'amico di pedale almeno una volta... :arrabbiat:
 
  • Mi piace
Reactions: teoDH and ziofujo

Makkio

Biker dantescus
30/6/10
4.985
874
0
HighMurgia
motografando.altervista.org
Bike
GT Zaskar Carbon 9r - Wilier Evasion '06
l'ultima citazione dell'articolo non la condivido proprio...
anche i medici sono professionisti, eppure devono rispettare un codice etico.

E comunque se nessuno si dopasse, i valori in campo sarebbero gli stessi perche andrebbero tutti piu piano...

Il doping non è ammissibile, in nessun campo, a nessun livello. Poi se qualcuno vuole rovinarsi la salute per carità puo farlo ma almeno non inquini lo sport.
 

ciciu

Biker superioris
... (è considerato doping il fatto di sommnistrare coscientemente delle sostanze destinate ad accrescere artificalmente ed in modo passeggero le capacità fisiche di uno sportivo -in vista di una corsa o di una competizione e passibili di nuocerne alla salute")...[/QUOTE]

La differenza tra alimentazione , più o meno elaborata e , specifiche molecole , raffinate o artificiali , non è poi così marcata .
 

kundam

Biker ciceronis
29/1/05
1.531
0
0
48
Genova
Visita sito
Bike
Mondraker Dune - MDE Damper
liberalizzazione del doping, non lo sono in senso assoluto, ma vista la situazione attuale, credo sia il male minore, sarebbe meno ipocrita.
Penso che il fenomeno sia piuttosto esteso, è la gogna mediatica che tenta di farci credere che a commettere atti impuri sia solo il grande imbroglione, invece è lo sfigato di turno, un capro espiatorio.

Il doping è sempre un passo avanti, crea ricchezza e non manca di cospicui investimenti, l'antidoping è moralmente necessario, ma meno ricco e quindi tecnologicamente inferiore, nessuno è perfetto: se uno fallisce, l'altro predomina.
 
  • Mi piace
Reactions: bikerdipezza

Makkio

Biker dantescus
30/6/10
4.985
874
0
HighMurgia
motografando.altervista.org
Bike
GT Zaskar Carbon 9r - Wilier Evasion '06
liberalizzare il doping? è un'omicidio (sia in senso stretto visto che ci sono atleti che muoiono per questo, sia in senso lato perche significa uccidere lo sport)

Io sarei per la tolleranza zero...chi viene trovato positivo, bannato a vita dallo sport a qualunque livello, insieme ai responsabili del suo team e quant'altro.
 

dax206

Biker serius
liberalizzazione del doping, non lo sono in senso assoluto, ma vista la situazione attuale, credo sia il male minore, sarebbe meno ipocrita.
Penso che il fenomeno sia piuttosto esteso, è la gogna mediatica che tenta di farci credere che a commettere atti impuri sia solo il grande imbroglione, invece è lo sfigato di turno, un capro espiatorio.

Il doping è sempre un passo avanti, crea ricchezza e non manca di cospicui investimenti, l'antidoping è moralmente necessario, ma meno ricco e quindi tecnologicamente inferiore, nessuno è perfetto: se uno fallisce, l'altro predomina.

(ammesso che ci sia anche gente che davvero si rifiuta di assumere dopanti), gli "onesti" verrebbero così svantaggiati rispetto ai torelli strafatti di eritropoietina in grado di farsi lo zoncolan 3 volte di fila pedalando al contrario. se non mi voglio rovinare la salute ma amo vivere questo sport nella sua massima espressione agonistica non vedo perchè dovrei accettare di arrivare in fondo per colpa di gente che si deprime per non essere riuscita a sostenere un carico d'allenamento lunare, ricorrendo così a sostanze dannose per il proprio corpo. Piuttosto facciamo una "classe doping" in cui possono gareggiare solo farmaco-dipendenti XD
 

kundam

Biker ciceronis
29/1/05
1.531
0
0
48
Genova
Visita sito
Bike
Mondraker Dune - MDE Damper
(ammesso che ci sia anche gente che davvero si rifiuta di assumere dopanti), gli "onesti" verrebbero così svantaggiati rispetto ai torelli strafatti di eritropoietina in grado di farsi lo zoncolan 3 volte di fila pedalando al contrario. se non mi voglio rovinare la salute ma amo vivere questo sport nella sua massima espressione agonistica non vedo perchè dovrei accettare di arrivare in fondo per colpa di gente che si deprime per non essere riuscita a sostenere un carico d'allenamento lunare, ricorrendo così a sostanze dannose per il proprio corpo. Piuttosto facciamo una "classe doping" in cui possono gareggiare solo farmaco-dipendenti XD

la mia considerazione nasce esclusivamente dal fatto che credo che in ambito professionistico il doping sia cosa comune, è una mia idea, e quindi non ne ho nessuna certezza, però da questa idea di fondo traggo le conclusioni di cui sopra.
Tolleranza zero, si ok.. moralmente sono di questa idea, ineccepibile, è quella che si cerca di applicare, purtroppo, ripeto, credo che a farne le spese sia solo una minima parte di ciò che emerge, e questo a mio parere crea solo maggiore ingiustizia.
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
16.803
1.382
0
Bozen
Visita sito
Bike
Methanol
............
De Civry fu anche il primo campione "ufficiale" del ciclismo, vincendo a Parigi nel 1881 il campionato francese di velocità su "Grand Bi" (le bici col ruotone). Ebbene................
Già allora le bici con le ruotone, (:spetteguless:le famose 29er), consentivano la vittoria a chi le usava....convertitevi, infedeli miscredenti :prega: muhahahahaha :smile: :smile:
 
Interessante argomento..... però guardiamo attentamente anche le pubblicità di bici o mtb.... tutte a ribadire lo stesso concetto "Aggrediamo l'asfalto" "Supera te stesso" "Tira fuori la belva che c'è in te"..... :nunsacci: allora è un'incitazione anche questa.... al doping

ma godiamoci la vita e divertiamoci che è meglio!!!

Lo sport deve essere e rispecchiare uno stile di vita (fisico e mentale) sano..... quando si arriva al doping viene a mancare proprio la sportività e il benessere sia fisico che mentale...

Ciaoo!!
Matteo:celopiùg:
 
  • Mi piace
Reactions: Oniriko77

Classifica mensile dislivello positivo